PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

ia di Dio, della sua maestà, della
signoria di Dio. Questo non tanto
per il contenuto analitico della Parola
di Dio, quanto per il fatto che
Dio parla”.
E assicurava ancora che “il mezzo
fondamentale per diventare anime
di preghiera è quello di dedicare
una grande attenzione personale,
grande impegno allo sviluppo delle
virtù teologali” perché la persona è
così guidata dallo Spirito del Signore
a mettersi dal punto di vista di
Dio, a interrogarlo, a tendere a Lui
e questo favorisce la preghiera”.
Così ci aiutò a rivisitare con intelligenza
spirituale il percorso dell’Istituto
verso Dio, nella testimonianza
apostolica e fraterna, lungo la sua
storia.
Ce ne consegnò anche il metodo.
Con le domande poste dalla situazione
concreta, sulle indicazioni
del Concilio, rileggere la tradizione
partendo dall’esperienza di Annunciata
e farne emergere gli orientamenti
per l’oggi e promuovere una
fedeltà creativa.
Il Capitolo Speciale ha così raccolto,
condiviso, consegnato all’Istitu-
Eremo di Varazze
to la sintesi più completa e autorevole
della nostra esperienza spirituale
e carismatica, a partire dalle
radici profonde del disegno di Dio
su di noi.
Padre Anastasio ci ha anche fatto
sperimentare una prassi capitolare
rispondente all’esigenza di piena
compartecipazione e corresponsabilità.
Il suo aiuto non si è fermato qui.
Con quel senso realistico che lo caratterizzava,
con la fede e la fiducia
in Dio così forti, ci ha tratto fuori
da momenti un po’ complessi della
nostra storia e accompagnato nel
cammino di rinnovamento.
In forme diverse, per più di trent’anni,
ci ha seguite, ora nei Capitoli
Generali, ora nelle Assemblee o negli
Esercizi, nei Corsi per le Giuniori,
negli incontri personali e sempre
con la sua preghiera e l’interessamento.
Anche quando era divenuto
Vescovo di Bari e di Torino, Cardinale
e Presidente della Cei. Quanti nomi
e quanti volti ricordava!
Stupiva con la sua partecipazione a
tutti gli eventi dell’Istituto e di ogni
singola suora.
Abbiamo potuto incontrare la sua
più profonda umanità, il suo amore
alla Chiesa, il discernimento sui
segni dei tempi, l’ampiezza della
sua esperienza spirituale, unita
ad un geniale senso artistico e
storico.
Ne portiamo gratitudine profonda
a Dio per avercelo posto accanto
e per il segno profondo che ha lasciato
in noi.
Oggi, Padre, ancora vogliamo dirle
un grazie pieno di gratitudine e
di affetto.
A quarant’anni dal Capitolo speciale,
vorremmo che guardandoci dalla
dimora dove regna la pienezza
dell’amore, ci potesse vedere tutte
fedeli e rinnovate, a immagine
del Figlio. Per quello che manca a
questa bellezza, preghi ancora per
noi.
Noi siamo liete di condividere con
lei e con tutto il Carmelo la glorificazione
dei Genitori della santa di
Lisieux, la più giovane fra i dottori
della Chiesa”.
Sr Giulia Entrade
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