14.06.2013 Views

PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

INIZIATIVE<br />

Come scrivere<br />

i miei prossimi 40 anni?<br />

Nel corso del 2008/2009, presso il Centro Mater <strong>di</strong>vinae Gratiae <strong>di</strong> Brescia,<br />

si svolgeranno ancora incontri <strong>di</strong> formazione per religiosi/e.<br />

Il cammino del 2007/2008 ha toccato – con l’aiuto <strong>di</strong> p. Giovanni Cucci s.j. –<br />

gli aspetti delicati e vitali che emergono nel tragitto che si suole chiamare “età <strong>di</strong> mezzo”.<br />

Anche la vita religiosa esprime gli interrogativi e mostra le risorse che tale fase porta con sé,<br />

ma è necessario ascoltare e non sottovalutare questi richiami, per rendere fecondo il dono.<br />

Seguono alcune riflessioni <strong>di</strong> sintesi frutto <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento personale<br />

che intendono con<strong>di</strong>videre un’esperienza <strong>di</strong> vita.<br />

Crisi <strong>di</strong> mezza età: la potremmo definire un bivio<br />

tra già e non ancora, in mezzo a una evoluzione fisica<br />

“data” 1 . Il tempo che passa e i mutamenti che<br />

porta con sé fanno sperimentare un tipo <strong>di</strong> debolezza<br />

che ha a che fare con l’esperienza della morte, poiché<br />

comporta per<strong>di</strong>te nel presente e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> futuro.<br />

L’angoscia <strong>di</strong> morte può <strong>di</strong>ventare tuttavia desiderio<br />

<strong>di</strong> vita, nel momento in cui la vita appella ad un rilancio<br />

realista, per una nuova nascita.<br />

delusioni. Inaspettatamente quella che fino ad un<br />

certo punto funzionava come “padronanza <strong>di</strong> sé”<br />

sembra incepparsi; schemi <strong>di</strong> successo nell’affrontare<br />

la realtà si sgretolano; la capacità <strong>di</strong> apprezzare<br />

ciò che facciamo si affievolisce e lo spazio della vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana sembra davvero stretto. La realtà comunitaria<br />

e apostolica non mancheranno <strong>di</strong> fornirci dati<br />

ed episo<strong>di</strong> per maturare questo senso <strong>di</strong> delusione,<br />

ma siamo delusi anzitutto da noi stessi, e ci chie<strong>di</strong>amo:<br />

posso ancora avere fiducia in me? Lo scetticismo<br />

<strong>di</strong> fronte alla nostra “inconseguenza” 2 (cioè<br />

inutilità e sterilità) ci porta ad affermare: “non so,<br />

non so più”, poiché cade la sicurezza sulle verità che<br />

avevamo ben <strong>di</strong>sposto lungo una linea retta, secondo<br />

le quali “a-domanda-segue-risposta”.<br />

Se ciò non lascia spazio alla tentazione del sarcasmo,<br />

si apre la possibilità <strong>di</strong> un fecondo ripensamento,<br />

la ricerca <strong>di</strong> un “senso della vita” più oggettivo,<br />

meno garantito da noi, dalle nostre azioni e più<br />

certo in sé.<br />

Può esserci una <strong>di</strong>sillusione anche spirituale: nasce<br />

il sospetto della “favola bella”, che ci porta a sorridere<br />

(con timore) <strong>di</strong> quelle che ritenevamo le nostre<br />

esperienze spirituali migliori; aumenta il desiderio <strong>di</strong><br />

1 Per approfon<strong>di</strong>re: P. Magna - A. Pazzagli, La crisi dell’età <strong>di</strong><br />

mezzo: il periodo della menopausa nella donna, in: “Tre<strong>di</strong>mensioni”,<br />

2 (2007), pp 162-173, Ancora, Milano; AAVV,<br />

Le età della vita, in “Parola, Spirito e Vita”, n. 49 (2004), in<br />

particolare: L. Manicar<strong>di</strong>, La crisi dell’età <strong>di</strong> mezzo, pp 213-<br />

234.<br />

2 Cf C. Carretto, Lettere dal deserto, La Scuola, BS, 1966, pp<br />

94-98.<br />

60 <strong>PIccOlO</strong> <strong>RAggIO</strong><br />

aderire alla terra degli uomini, <strong>di</strong> vivere più che pensare,<br />

chiudendo un po’ i battenti della preghiera e<br />

dell’interiorità, quasi ritenuta un po’ naïf.<br />

Se ciò non lascia spazio alla tentazione della resa,<br />

può <strong>di</strong>ventare occasione <strong>di</strong> un nuovo fidanzamento.<br />

Il canto delle sirene: un segnale abbastanza forte<br />

che caratterizza questo periodo <strong>di</strong> esistenza è dato<br />

dalla voce delle cose perse (nel passato) e dalla<br />

domanda “che cosa lascio <strong>di</strong> me al mondo?” (nel futuro).<br />

Si aprono ricor<strong>di</strong>, cassetti chiusi <strong>di</strong> esperienze<br />

precedenti rimaste a metà, o sepolte dalla vita,<br />

che ritornano a espandere il loro profumo più o meno<br />

gradevole, a causa <strong>di</strong> qualche evento che le rimuove<br />

dal fondo. Si solleva sabbia, che annebbia la<br />

visione chiara delle cose.<br />

Ecco i titoli <strong>di</strong> alcuni “spezzoni <strong>di</strong> film” che si potrebbero<br />

proiettare nella nostra fantasia, cui ciascuno<br />

potrà aggiungerne altri:<br />

– “L’amore perduto”: ricor<strong>di</strong> e frammenti <strong>di</strong> storie<br />

perse…<br />

– “Il principe azzurro”: ho intravisto colui che ho atteso<br />

una vita…perché solo ora?<br />

– “Avrei voluto fare e la vita non me l’ha permesso”:<br />

perché faccio ciò che faccio?<br />

– “Dove sono i miei figli?”: non ho generato fisicamente<br />

e i “figli spirituali” dove sono?<br />

– “Chi ha davvero bisogno <strong>di</strong> me?”, al <strong>di</strong> là del mio<br />

correre…<br />

Il valore <strong>di</strong>venta più luminoso? È possibile rimanere<br />

irretiti, anche per molto, nell’eco <strong>di</strong> questi richiami,<br />

ma la nostra navigazione, se ha il coraggio<br />

<strong>di</strong> procedere, può raggiungere il deserto: accettiamo<br />

<strong>di</strong> confrontarci con le secche della solitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> far<br />

salire le domande mai poste, cercando <strong>di</strong> reggere il<br />

colpo (possibilmente con l’aiuto <strong>di</strong> qualche persona<br />

fidata). Cade la facciata del ruolo, frena la corsa al<br />

posto, cessa l’illusione <strong>di</strong> poter evitare gli errori, la<br />

rimozione del passato è inutile.<br />

Ci si arrende all’imperfezione, anzi, si incomincia-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!