PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

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alla chiesa parrocchiale. Interessante è notare che nella via Crucis composta da statue lignee ad altezza d’uomo sono messi in scena personaggi della quotidianità del paese. Stupefatti di queste meraviglie, ci siamo diretti verso la pieve di San Siro di Cemmo che abbiamo visto solo all’esterno perché era chiusa e poi ci siamo recati al convento delle suore. Lì ci attendeva una giovane suora molto simpatica che ci ha parlato della fondatrice, Madre Annunciata Cocchetti, e ci ha guidati all’interno del convento, mostrandoci anche l’istituto scolastico ge- LA FAMIGLIA ALLA LUCE DELLA PAROLA DI DIO: Nella Famiglia contano le persone. Nella famiglia, che è il nocciolo della società, non c’è solo l’istituzione da conoscere e promuovere. Vi sono primariamente persone concrete, ricche di varietà, direttamente coinvolte da problematiche che derivano dall’intrecciarsi di condizioni nuove e di ruoli diversi: genitori e figli, giovani e anziani, sani e malati, istruzione e cultura diverse. Una convivenza spesso difficile da equilibrare,necessaria ed esaltante. stito dalle suore. Senza che qua- 46 PIccOlO RAggIO IL CAMMINO DELLA COPPIA NELL’ ANTICO TESTAMENTO ~ La relazione uomo donna nel progetto di Dio: Ish ed Issahah ~ Il dono della vita: Abramo e Sara ~ Un cammino di coppia davanti a Dio: Isacco e Rebecca ~ Custodire il tempo della promessa: Giacobbe Rachele e Lia ~ Gratitudine al Signore: Elkana e Anna ~ La diversita’ culturale: Assuero e Ester IL CAMMINO DELLA COPPIA NELL’ ANTICO TESTAMENTO PAROLA E VITA ~ La relazione uomo donna nel progetto di Dio: Ish ed Issahah La Parola rimane al centro della considerazione, e ogni tema proposto è un modo di declinare e accostare la Parola, applicata ad aspetti di attualità; è cercare nella Parola la risposta alle problematiche che percepiamo come urgenti, nella consapevolezza che la Chiesa deve restare coerente alla sua natura, ma sempre aperta al dialogo con il suo tempo. Senza ambiguità. ~ Il dono della vita: Abramo e Sara IL CAMMINO DELLA COPPIA NELL’ ANTICO TESTAMENTO ~ Un cammino di coppia davanti a Dio: Isacco e Rebecca ~ La relazione uomo donna nel progetto di Dio: Ish ed Issahah ~ Custodire il tempo della promessa: Giacobbe Rachele e Lia ~ Il dono della vita: Abramo e Sara ~ Gratitudine al Signore: Elkana e Anna ~ Un cammino di coppia davanti a Dio: Isacco e Rebecca ~ La diversita’ culturale: Assuero e Ester ~ Custodire il tempo della promessa: Giacobbe Rachele e Lia ~ Gratitudine al Signore: Elkana e Anna Incontri di spiritualità biblica familiare e ritiri da proporre, nel contenuto e nella forma, secondo le esigenze delle persone. ~ La diversita’ culturale: Assuero e Ester 030/ 3847362 030/ 3847362 fraternità nazareth - Suore Dorotee di Cemmo 030/ 3847362 fraternità nazareth - Suore Dorotee di Cemmo Via S.Emiliano,30 25127 - Brescia - Per informazioni chiedere di: FAMIGLIAVERA email: famigliavera@doroteedicemmo.it si ce ne accorgessimo è arrivata l’ora di pranzo e dopo esserci raggruppati tutti insieme nel chiostro del convento, abbiamo pranzato in compagnia. Terminato il pranzo è iniziato a piovere allora sr Daniela ha gentilmente aperto la palestra a tutti i bambini che si sono divertiti tantissimo anche grazie ai giochi da lei preparati per l’occasione; è seguita poi la S.Messa che è stata celebrata da don Paolo Ravarini, un parroco molto simpatico, che ha saputo coinvolgere tutti i fedeli presenti. Alle 16 circa siamo ripartiti alla volta del crocifisso di Cevo. Nonostante la pioggia fosse insi- stente, molti di noi hanno raggiun- Via S.Emiliano,30 25127 - Brescia - fraternità nazareth - Suore Dorotee di Cemmo Via S.Emiliano,30 25127 - Brescia - Per informazioni chiedere di: Per informazioni chiedere di: FAMIGLIAVERA FAMIGLIAVERA email: famigliavera@doroteedicemmo.it email: famigliavera@doroteedicemmo.it to il crocifisso che protegge la valle per poter godere della sua imponenza e maestosa bellezza. Nel ritorno verso Cortine era prevista una sosta sul lago per un gelato, ma ciò non è stato possibile a causa del maltempo. Siamo arrivati a destinazione alle 19.30 circa, contenti per aver trascorso una giornata speciale tutti insieme. Speriamo che questa esperienza si possa ripetere al più presto confidando in una maggiore partecipazione delle famiglie e in un aiuto da parte del tempo”. LA FAMIGLIA INCONTRA IL VANGELO DI MARCO 1. Vivere l’amore secondo la propria chiamata e nella volontà di Dio. Mc 1,16-20 2. Bisognosi delle cure del Signore, in famiglia e in coppia. Mc 1,21-39 3. Essere terreno buono in cui fiorisce e germoglia un amore forte. Mc 4,1-20 4. In ogni situazione, facile o difficile, la fiducia è nel Signore. Mc 5,21-43 5. Vivere con responsabilità, nella pace e senza affanni. Mc 6,30-44 6. Aperti all’ascolto, al dialogo, alla comunicazione, al dono, come coppia e come genitori. Mc 7,31-37 7. Per la nostra famiglia “chi è Gesù”? Mc 8,27-33 Proposta formativa LA “PAROLA” DÀ SENSO ALLA FAMIGLIA IL VOLTO DELLA FAMIGLIA NELLA PAROLA DI DIO Bresciani Francesco (III Media) 1. Seguire Gesù nella quotidianità della vita di famiglia. ( Mc 1,21-39) 2. Come il Maestro, sempre in cammino. Seguire è essere sempre in cammino. (Mc 1,16-20;2,13-14; 3,13-19; 6,6-13) 3. Ascoltate! Per portare frutto…bisogna ascoltare! Ascoltare e ascoltarsi. (Mc 4,1-20) 4. Voi chi dite che io sia? Sondaggio di opinione su Lui. La nostra fede in Gesù. (Mc 8, 27 - 37) 5. Farsi pane e darsi da mangiare. Disponibili all’altro e agli altri. (Mc 6,30-44) IL VOLTO DELLA FAMIGLIA IL VOLTO DELLA FAMIGLIA NELLA PAROLA DI DIO NELLA PAROLA DI DIO
Ho visto la Madonna! Un pellegrinaggio al santuario mariano più famoso del mondo, Lourdes, può far sperimentare davvero come il Signore si riveli ai piccoli, ai bisognosi, a chi fa più fatica a trovare la strada per il cielo. Tutti trovano conforto in questo luogo perché l’Immacolata è una presenza reale che insegna a stare davanti al mistero. In questo anno giubilare delle apparizioni della Vergine a Bernadette, proponiamo l’esperienza di una pellegrina che si è posta in cammino insieme a tanti malati nel corpo e nello spirito e ha sperimentato il dono speciale di questo luogo. “Come si può parlare di Lourdes senza che un pensiero di questo tipo ti sfiori la mente almeno per una volta: “E se la statua mi dicesse qualcosa?” oppure “Vedrò qualche miracolo?”. Certo, per chi non vi è mai andato, la parola Lourdes può evocare gli immaginari più diversi: dalla statuetta di plastica dell’Immacolata contenente l’acqua benedetta che qualche parente zelante ha portato dopo il pellegrinaggio (chi non ne ha in casa sua almeno un esemplare?), alla preghiera continua del rosario, alle processioni di malati in cerca di un po’ di sollievo, e, perché no, del miracolo liberante, e via dicendo. Eppure fino a quando non metti piede in questa cittadina quasi ai confini con la Spagna e non respiri in prima persona l’aria umida e fresca, non puoi davvero renderti conto del dono speciale che il Signore ha concesso a questo posto. Ed è il dono di una presenza, di uno sguardo di grazia sull’umanità che la Vergine rappresenta con tutta la sua potenza e la sua dolcezza. Qui Dio si è rivelato 150 anni fa attraverso le mani di Maria ad una giovane che in questi giorni anche i media ci hanno presentato spesso: Bernadette Soubirous. Qui anche oggi il Signore continua a rivelare il suo nome: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa” (Es 34,6). Qui ciascuno sperimenta in prima persona la presenza forte e rasserenante della maternità di Maria, ed è questo che può far davvero dire, senza paura di essere vittima di ironia, “Ho visto la Ma- donna”. Andare a Lourdes è toccare con mano la propria piccolezza davanti alla grandezza del mistero dell’amore di Dio. Si, perché davanti alla grotta, uno non può fare altro che sentirsi davvero minuscolo, poca cosa, in altre parole, nella verità di sé: creatura davanti alla madre del creatore. Ho avuto il dono di poter essere a Lourdes nel mese di agosto, periodo particolarmente affollato anche per il santuario mariano, che in questo anno ha visto quintuplicarsi l’afflusso dei pellegrini in occasione dell’anno giubilare in corso. Il pellegrinaggio che ho vissuto insieme a più di 600 fedeli raccolti dall’associazione O.F.T.A.L. mi ha dato la possibilità di vivere un’ulteriore esperienza: quella della fraternità e della consapevolezza di essere popolo in cammino verso una meta precisa. Il viaggio in treno di venti ore circa ci ha aiutati a calarci progressivamente nell’atteggiamento corretto per vivere bene l’esperienza. Ci si è potuti conoscere meglio, abbiamo fatto delle nuove amicizie e, ci siamo “portati” a vicenda nelle nostre necessità per un tempo abbastanza lungo. Il pellegrinaggio è stato caratterizzato anche dalla presenza di volontari laici che, con generosità ci hanno assistito in ogni nostra esigenza. E l’esperienza si è intensificata quando la fede è stata testimoniata attraverso i gesti concreti di dame e barellieri che hanno seguito con carità e sacrificio, nonostante imprevisti e fatiche, i pellegrini malati. Lourdes non fa mancare i momenti di celebrazione e di liturgia curata con tanta attenzione anche dai sacerdoti che si sono uniti numerosi al viaggio. Momenti come il rosario pregato insieme ai malati riuniti nell’accueil – ospedale – o la messa celebrata alla grotta, permettono di vivere davvero un momento di cielo, dove il tempo non esiste più e dove già il regno di Dio è qui in mezzo a noi. L’uomo di oggi ha tanto bisogno di segni, e quanto è vero che il segno è già stato offerto dalla bontà di Dio… Tuttavia quanti aiuti ancora il Signore permette al suo popolo per trovare la strada… Per non uscire dalla metafora allora Lourdes potrebbe essere quel cartello stradale che sulle autostrade indicherebbe: PROSSIMA USCITA: CIELO!” Sr Daniela Pasini PIccOlO RAggIO 47
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