PIccOlO RAggIO - Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo

Sebbene ne abbiamo parlato più
volte, diventa difficile per i nostri
lettori (in confidenza: in qualche
caso lo è ancora anche per noi
Suore) districarsi tra le componenti
della Famiglia di Annunciata.
Qualcuno chiedeva spiegazione in
merito proprio quel giorno: Che
fanno poi queste persone che appartengono
alla Fraternità Secolare?
Dove vivono? Che vuol dire la
loro “promessa”?
Vivono nelle loro case, svolgono
il loro lavoro professionale come
sempre, ma con uno “spirito nuovo”
(se così lo vogliamo definire):
cioè da Consacrate, appartenenti
ufficialmente a Dio con la colorazione
del carisma di Madre Annunciata
che le rende particolarmente
dedite “all’animazione cristiana
della gioventù in spirito di amicizia”
e “al suscitare vita”.
La Famiglia di Annunciata Cocchetti
comprende
1. L’Istituto delle Suore di S. Dorotea
di Cemmo.
Fraternità Secolare
Il 6 settembre, in concomitanza con la celebrazione dei Giubilei delle Suore,
Maria Teresa Botticchio ha pronunciato la sua Promessa che la introduce ufficialmente
nella Famiglia di Annunciata come appartenente alla Fraternità Secolare
2. La Fraternità Secolare di S. Dorotea.
3. La Comunità Laicale.
Attualmente la Fraternità secolare
in Italia conta tre componenti:
Maria Teresa; Nunzia Ricci e Rosa
Piccinelli, che l’hanno preceduta in
questa consacrazione e che svolgono
la loro attività professionale nella
Scuola di Stato.
Maria Teresa ci partecipa la sua
emozione e la sua gioia:
“Il 6 settembre 2008 a Cemmo, ho
dato finalmente concretezza a un
desiderio che cullavo da tempo: la
mia Consacrazione a Gesù nella Fraternità
Secolare di Santa Dorotea.
Ora sono tutta sua non solo nel mio
cuore ma anche di fronte al mondo.
Consacrarmi totalmente al Signore
è stato l’unico modo che ho trovato
per rispondere all’Amore che Lui
mi ha donato per primo.
Quando ci si sente amati e ritenuti
preziosi, come si fa a non rispondere?
Con che cosa posso rendere grazie
nella mia infinita povertà umana?
Se il Signore si è innamorato del
mio nulla, allora, che questo nulla
gli possa appartenere completamente!
Quello che ora chiedo è che questo
sentimento di povertà di fronte al
suo Amore diventi Fuoco vivo per le
persone che incontrerò, obbedendo
così alla sua chiamata di lasciarmi
impastare nel vivere quotidiano.
Gesù in croce mi dice: “Puoi farmi
tutto quello che vuoi, ma io non
potrò mai smettere di amarti!”
Potrebbe sembrare una pretesa
che io pensi di donargli in cambio
una cosa così piccola come la mia
vita, ma è proprio questo che ho
inteso fare. Ed anche questa decisione
è dono suo. La serenità viene
quando accetti di farla.
Grazie, Gesù! Sono una persona
davvero fortunata!”
Maria Teresa Botticchio
PIccOlO RAggIO 9