Rassegna stampa del 29-01-13 - Unindustria Reggio Emilia
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press LinE<br />
VIA FRATELLI BANDIERA<br />
Il Range Rover distrutto dalle fiamme portato via dal carroattrezzi<br />
il Resto <strong>del</strong> Carlino<br />
REGGIO<br />
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi<br />
<strong>29</strong>/<strong>01</strong>/2<strong>01</strong>3<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
Pieve brucia 'altra auto<br />
E di presa edile calabrese<br />
Appartiene ad Antonio Blasco, il cui zio fu ucciso nei 2004<br />
di SABRINA PIGNEDOU<br />
BRUCIA un'altra auto intestata a<br />
un'impresa edile gestita da artigiani<br />
di origine calabrese. Nomi noti,<br />
nomi che richiamano la guerra<br />
di ‘ndrangheta tra Dragon.e e<br />
Grande Aracri. Nella notte tra ieri<br />
e domenica è andato a fuoco un<br />
suv Range Rover in via Fratelli<br />
Bandiera, parcheggiato nelle pertinenze<br />
<strong>del</strong> civico 14, a Pieve Modolena.<br />
Danneggiata anche una<br />
-‘,Tolkswagen Polo in sosta di franco.<br />
Sulle causa stanno svolgendo accertamenti<br />
i vigili <strong>del</strong> fuoco: l'ipotesi<br />
più probabile è che si nani di<br />
un rogo doloso, visto che il suv<br />
era quasi nuovo. Sul posto è accorsa<br />
anche la polizia.<br />
suv è intestato alla ditta Anpa<br />
Costruzioni Srl con sede a Ghiardo<br />
di Bibbiano. Titolare è Antonio<br />
Blasco, 20 anni nato a Augsburg<br />
in Germania, figlio di Gaetano<br />
Blasco, 50 anni, originario dí<br />
Cutro. Quest'ultimo è stato arrestato<br />
nel 2000 nell'ambito <strong>del</strong>l'inchiesta<br />
«Scacco Matto» con l'accusa<br />
di associazione mafiosa e detenzione<br />
di armi. Nel 2007, la corte<br />
di Cassazione di Catanzaro, dopo<br />
l'assoluzione in primo e secondo<br />
grado, lo ha scagionato dea itivame<br />
nte, dichiarando nei suoi confronti<br />
il non luogo a procedere.<br />
Tuttavia il suo nome richiama<br />
quello <strong>del</strong> fratello, Salvatore Blasco,<br />
assassinato il 22 marzo 2004<br />
— tre giorni dopo l'uscita dal carcere<br />
a Cono, nell'ambito <strong>del</strong>la<br />
guerra di 'nrangheta tra le cosche<br />
Dragone e Grande Aracri. Salvatore<br />
Blasco veniva definito nella<br />
sentenza <strong>del</strong>la Cassazione <strong>del</strong><br />
2<strong>01</strong>0, che condanna i suoi assassini,<br />
«personaggio eminente <strong>del</strong><br />
gruppo facente capo a Nicolino<br />
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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>5<br />
Grande Aracri, armiere <strong>del</strong> gruppo<br />
stesso». Nella stessa sentenza<br />
si dice che «l'omicidio di Blasco,<br />
personaggio di primissimo piano<br />
<strong>del</strong> gruppo Grande Aracri, è attribuito,<br />
nel contesto descritto, al<br />
contrapposto gruppo facente capo<br />
ad Antonio Dragone», poi ucciso<br />
in un agguato il 10 maggio <strong>del</strong><br />
2004.<br />
OVVIAMENTE, visti i presupposti,<br />
il rogo <strong>del</strong> Range Rover ha<br />
destato l'attenzione degli inquireati.<br />
Sull'episodio indagano gli<br />
'RECED ENTE<br />
SaLvatore Blasco fu freddato<br />
neLLa guerra di 'ndrangheta<br />
tra Dragone e Grande Aracri<br />
uomini <strong>del</strong>la squadra mobile, diretti<br />
da Domenico De leso, ed è<br />
stata avvertita anche la Direzione<br />
distrettuale antimafia di Bologna.<br />
Un particolare, inoltre, ha destato<br />
l'attenzione degli inquirenti. La<br />
Anpa Costruzioni Srl ha sede in<br />
via Sacco e Vanzetti 17/2 a Ghiardo<br />
di Bibbiano, proprio accanto<br />
alla sede <strong>del</strong>l'azienda edile Sarcone<br />
Group, che si trova al civico<br />
17. Probabilmente una casualità,<br />
tuttavia è un dato di fatto che venerdì<br />
scorso Nicolino Sarcone è<br />
stato condannato a 8 anni e 8 messi<br />
di reclusione per associazione a<br />
<strong>del</strong>inquere di stampo mafioso, oltre<br />
che per estorsioni (una tentata<br />
e due attuate) e per incendio.<br />
I proprietari <strong>del</strong>l'auto bruciata sono<br />
stati sentiti dalla polizia e hanno<br />
detto di non avere idea di chi<br />
— se sarà accertata l'origine dolosa<br />
— possa aver appiccato il fuoco.<br />
E assicurano di non aver mai<br />
ricevuto minacce.<br />
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