Rassegna stampa del 29-01-13 - Unindustria Reggio Emilia
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pressunE<br />
ll'erld CAS<br />
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />
<strong>29</strong>/<strong>01</strong>/2<strong>01</strong>3<br />
Periodicità: Quotidiano<br />
Tiratura: 331.753<br />
Diffusione: 262.360<br />
Una finestra aperta sul mondo<br />
Il business frena in Italia, così i saloni tricolori quest'anno raddoppieranno la presenza all'estero (da 40 a 82)<br />
di Emanuele Scarci<br />
-«-n anno difficile si è chiuso per le<br />
z.<br />
fiere italiane e un a ltro si è aperto<br />
.. con mille incognite.<br />
Il Comitato<br />
.; fiere industria, l'Agenzia di Confindustria,<br />
disegna un quadro in<br />
grigio: al netto di mostre biennali e triennali,<br />
nel 2<strong>01</strong>2 espositori e visitatori italiani degli<br />
eventi promossi da Cfi hanno segnato un calo,<br />
rispettivamente, <strong>del</strong> 6% e de112%, mentre espositori<br />
e visitatori esteri sono aumentati <strong>del</strong> 3%<br />
e <strong>del</strong> 2 per cento. Alla fine, gli spazi netti esp ositivi<br />
si sono ridotti <strong>del</strong> 4 per cento. «Il mercato<br />
italiano - sostiene Gian Domenico Auricchio,<br />
presidente di Cfi - rimane interessante per gli<br />
operatori esteri ma la crisi, partita dal 2008,<br />
rende più difficile per le nostre aziende l'acquisto<br />
degli spazi espositivi. E questo spiega il ca-<br />
lo costante». Tanto che oggi diversi quartieri<br />
appaiono strutturalmente sovradimensionati<br />
rispetto alla domanda: oggi crescite e profitti li<br />
realizzano soprattutto gli organizzatori internazionali<br />
(privi di quartieri).<br />
Secondo una stima <strong>del</strong> Cermes Bocconi, nel<br />
2<strong>01</strong>5 il mercato fieristico dovrebbe recuperare,<br />
in metri quadrativenduti, un gap de1<strong>13</strong>% rispetto<br />
al 2007; mentre i prezzi sarebbero superiori<br />
di appena il 5% (ma vanno depurati da 8 anni<br />
',CMA<br />
Esportare eventi o acquisire<br />
imprese organizzatrici all'estero<br />
è sempre più strategico per espandere<br />
il business dei quartieri fieristici<br />
e dei loro espositori<br />
d'inflazione). E per il 2<strong>01</strong>3? «Non dovremmo discostarci<br />
dai risultati <strong>del</strong> 2<strong>01</strong>2 - conclude Auricchio<br />
- anche se a livello internazionale ci sono<br />
previsioni più ottimistiche, specialmente nelle<br />
Americhe e nell'area <strong>del</strong>l'Asia Pacifico».<br />
Per fortuna le grandi fiere internazionali<br />
che si svolgono in Italia (da I Saloni a Cersaie<br />
da Vinitaly a Cosmoprof) continuano a manifestare<br />
una tenuta e un appeal incoraggiante ma,<br />
da tempo, la partita si è trasferita sullo scacchiere<br />
internazionale. Esportare gli eventi di<br />
successo (anche in partnership) e/o acquisire<br />
organizzatori esteri è una mossa strategica sia<br />
per garantire alle nostre Pmi una piattaforma<br />
internazionale sia per sostenere gli stessi quartieri<br />
fieristici, fiaccati dalla crisi italiana.<br />
E i risultati si vedono: nel 2<strong>01</strong>3 le fiere<br />
all'estero realizzate da Milano, Bologna, Verona,<br />
Vicenza e Parma saranno 82 (da 4o che<br />
erano nel 2 olo - secondo uno studio di E ditis<br />
Intelligence in anteprima per Il Sole 24 Ore)<br />
con un aumento de141% rispetto al ton. I Paesi<br />
interessati sono <strong>13</strong> (tra cui Cina, India,<br />
Usa, Brasile, Russia) e le merceologie 19, fra<br />
cui quelle tipiche <strong>del</strong> made in Italy: fashionpelle,<br />
food & wine, calzature, edilizia-lapidei,<br />
cosmetica, meccanica.<br />
Solo Fiera Milano di eventi all'estero ne organizza<br />
una sessantina, soprattutto nei Brics.<br />
E dopo la partnership con i calzaturieri per<br />
esportare il Micam in Cina, l'ad Enrico Pazzali<br />
sta lavorando su un dossier <strong>del</strong> fashion sull'asse<br />
Fiera Milano-Pitti Immagine-Stati Uniti. Insomma<br />
il processo d'internazionalizzazione<br />
<strong>del</strong> gigante italiano va avanti, anche se il management<br />
vorrebbe imprimere un deciso cambio<br />
di marcia: dovrà, però, attendere in primavera<br />
gli orientamenti <strong>del</strong> nuovo consiglio gene-<br />
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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>5<br />
rale <strong>del</strong>la Fondazione Fiera Milano (che dipende<br />
dalle prossime, incerte, elezioni regionali).<br />
Quest'anno Bologna organizzerà u manifestazioni<br />
all'estero mentre Verona ne ha in calendario<br />
quindici. «Crisi o no - interviene Ettore<br />
Riello, presidente di Veronafiere - dove<br />
ci sono investimenti, innovazione e gestione<br />
diretta <strong>del</strong>le manifestazioni si ottengono risultati<br />
positivi e crescita». Dopo l'acquisizione<br />
<strong>del</strong>la brasiliana M&M, Veronafiere ha varato<br />
un aumento di capitale di 15 milioni (che amplia<br />
la leva finanziaria) e ora «consolideremo<br />
- osserva il dg Giovanni Mantovani - la partecipazione<br />
in Brasile aprendo a una partnership<br />
con un grande operatore nordamericano<br />
<strong>del</strong>le costruzioni. Ma in agenda ci sono anche<br />
un paio d'interventi tra Usa e Asia per sviluppare<br />
eventi nel wine & food».<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
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Una finestra aperta sul mondo
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