14.06.2013 Views

Anno XIV Numero 7-8 - renatoserafini.org

Anno XIV Numero 7-8 - renatoserafini.org

Anno XIV Numero 7-8 - renatoserafini.org

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

luglio-agosto 1966<br />

mente esteriore), processo portato avanti in<br />

vista del lascia o raddoppia? dell'interro-<br />

gazione, del compituccio trimestrale, per lo<br />

scrutinio o per il gran finale della Licenza.<br />

E' ovvio che l'animatore deve essere il<br />

docente con la propria disponibilità, sensi-<br />

bilità, sincerità, cultura e col proprio rigore<br />

scientifico del metodo.<br />

Quando perciò fu promulgato il Decreto<br />

del Presidente della Repubblica in data<br />

13 giugno 1958, n. 585, col quale veniva<br />

introdotto l'insegnamento dell'educazione<br />

civica negli Istituti di istruzione secondaria<br />

ed artistica (4), ci venne spontanea tutta<br />

una serie di domande. La pratica ad essere<br />

buoni cittadini, è valida solo per due ore<br />

al mese nella scuola italiana? I1 rapporto<br />

di llbera ed ordinata d~scussione, rispettosa<br />

delle opinioni, metodo che sta alla base del<br />

vivere civile e democratico, diviene valido<br />

solo per quelle due ore? E: per tutto il resto<br />

i1 docente doveva forse essere il cupo Or-<br />

bilio di oraziana memoria, l'autoritario im-<br />

banitore di crani adoaescenti, il mandarino<br />

della cultura o, meglio, della pseudo-cul-<br />

tura? Oppure il decreto voleva intendere che,<br />

per due ore al mese, aggiungendo nozioni<br />

a noziolni, bisognava impartire il catechi-<br />

smo del:<br />

D. Che cosa è l'Italia?<br />

R. L'Italia è um Repubblica demcra-<br />

tica fondata ~2'1 lavoro ecc. ecc.?<br />

E' evidente che i Soloni i quali avevano<br />

stilato quel decreto non avessero le idee<br />

chiare, e probabilmente molti di loro, ad<br />

essere ottimisti, conoscevano la scuola solo<br />

perché l'avevano frequentata colme scolari.<br />

In altri termini, erano essi stessi espressione<br />

di una situazione psicologica ed <strong>org</strong>anizza-<br />

tiva profondamente incerta della scuola ita-<br />

liana che non poteva essere superata per un<br />

fiat di vo'lontà. L'educazione civica, tale come<br />

era ed è intesa dal Decreto, entrava quasi<br />

di soppiatto e si sa che il decreto era più<br />

effetto di pressioni per eventi esterni che<br />

un maturato ed intimo convincimento inteso<br />

a colmare la carenza del rapporto scuola-<br />

società. In realtà, a distanza di otto ainni,<br />

nemmeno oggi sappiamo fino a qual punto<br />

sian chiare le idee sia alla base, nella scuola,<br />

che al vertice.<br />

Tuttavia, attraverso quell'atto normativo<br />

dell'Amministrazione, l'educazione civica co-<br />

minciò a sollevare polemiche, a stimolare<br />

idee, a promuovere convegni e dibattiti. In<br />

pratica avveniva che da una parte pochi<br />

docenti ne afferrava completamente il si-<br />

gnificato, per effetto di disponibilità per-<br />

sonale, e, dall'altra, la stragrande maggio-<br />

ranza o non ne faceva niente - col pretesto<br />

che i programmi delle materie erano già<br />

troppo densi - uppure si limitava ad impar-<br />

tire noz~ioni costitiuzionali astratte, al di fuori<br />

del tempo e della vita e non come acqui-<br />

sizione e canquista interiore del patto di<br />

associazione e dei rapporti di una libera<br />

comunità dopo il più drammatico e sangui-<br />

naso travaglio della propria storia. E tutto<br />

questo continua ad avvenire anche oggi,<br />

mentre l'opinione pubblica, in molte circo-<br />

(4) Insegnamento integrativo in quanto (, i<br />

programmi di insegnamento della storia in<br />

vigore negli istituti e scuole di istruzione<br />

secondaria ed artistica sono integrati con quelli<br />

di educazione civica ... = da impartirsi per due<br />

ore al mese<br />

COMUNI D'EUROPA 15<br />

-.<br />

stanze, dimmtra una m,aggiorie senstibilità,<br />

si interessa al problema dell'educazione civica<br />

ed ai rapporti con la scuola e all'apporto<br />

conc'reto che pos'sono dare le famiglie<br />

(5).<br />

E' risaputo che, creata la materia, si sfornano<br />

i libri di testo. Pochi sono dignitosi,<br />

alcuni si sforzano per essere discreti, altri<br />

troppo dottrinari, mo,ltissirni da far inorridire,<br />

per improvvi~sazione e svarioni, qualsiasi<br />

cerv'ello appena dirozzato. Perciò<br />

quando ci è capitato tra mani l'ag,ile volume<br />

« Scuola e Cittadino » di Ros,alba Bellino,<br />

edito da La 'Nuova Italia di Firenze, confessiam'o<br />

apertamente di averne iniziata la<br />

lettura con negligente scetticismo.<br />

Vivaddio! Ci siamo sbagliati!<br />

L'Autrice, ins'egnante ad Ivrea, ma di origine<br />

e formazione napolletane, propone all'attenzsione<br />

dei colleghi, della scuola e, aggiu.ngiam'o<br />

noi, di chiunque voglia a~pprofondire<br />

il problema, il conde~nsato delle<br />

protprie esperienze concrete in materia di<br />

educazione civica in quanto esercizio diuturno<br />

al dibattito ed al reciproco chiarimento<br />

nel rapporto discente-docente; in quanto<br />

primo e critico approccio in,dagatore della<br />

realtà locale nel rappolrto scuola-solcietà; in<br />

disturbato da una ventata vivificatrice (con<br />

buona pacle, s'intenlde, del lo~devole caso ec-<br />

cezionale!).<br />

Sarebb,e auspicabile che gli uomini di<br />

scuola tenessero presenti due importanti<br />

momenti. I1 prismo di natura sociologica: la<br />

scuola di ogni ordine e grado, sotto la<br />

spinta dei tem,pi, tende a divenire un dirittodovere<br />

sempre più diffuso. Pe~ciò, partendo<br />

dalla scuola primaria dell'obbligo (elementari<br />

e media unica, anche q~e~st'ultim~a di<br />

massa e non più selettiva), ogni ordine e<br />

grado successivo sono e saranno sempre più<br />

aperti a seconda delle tendenze, delle capacità,<br />

dei meriti e non più in relazione al<br />

censo. La s~cuola quindi sarà chiamata ad un<br />

compito sempre più neceslsitante ed urgente<br />

di formazio~n~e, nel senso che deve essere a<br />

misura di poter colmare anche quelle lacune<br />

e quelle frattur'e che il ritmo dei tempi fatalmente<br />

comporta, in mcldo da offrire ai<br />

giovani «la forza, la capacità, gli strum,enti<br />

per poter giu'dicare e valutare l,a realtà e<br />

la concretezza dei problemi », sicché nei<br />

discenti si possa formare « indipendenza di<br />

giudizio e di valutazione che è la condizione<br />

es,senziale per poter reagire all'amb'iente e<br />

no'n subirne passivamente le direttive e le<br />

quanto avvio verso l'aut~~nomo prolgredire aspirazioai >, come testualmente affema la<br />

del discent'e dal mondo d,eLla natura nel Be'llino. Quanto ciò ci t,rovi con,sienzienti è<br />

mondo della storia, dove la tensi'one dialet- superfluo ribadire, ~o~prattutto se si consitica<br />

del giudizio deve far scaturire l'orienta- dera l'amara realtà ambientale del nostro<br />

mento della persona nei complessi rappolrti Sud, sia globalmente consi'derato, si'a in ogni<br />

con la società. Sicché dal miglioramento, sua parte eld in ogni suo strato analizzato.<br />

dalla ca'pillare seinsibilizzazione alla respon- Ed il Sud ha bisogno di uo,mini sem,pre più<br />

sabilità sociale della persona (,di qui l'ispi- molderni e fattivi, rivoluziona'ri nel senso più<br />

razione all'individuailizaazione dell'insegna- alto, che sappiano legare il proprio avvemento)<br />

la realtà tende a migliorare e ad nire a quello della propria terra e che, nelevolvere<br />

per naturale lievitazione dalla b,ase l'evoluzione, nella rivoluzione della propria<br />

più che per paracadutiata precettistica ri- terra, d'e1 prop~rio ambiente, sappiano indiformatrice.<br />

viduare l'affermazione e l'as~cesa della pro-<br />

Però bisogna ricon~s~cere che a tale orien- pria personalità.<br />

tamento sottende una pregiudiziale: è ne- I1 secondo è di natura psico-pedagogica,<br />

cessario cioè che l'insegnante abbia una propedeutico rispetto al primo: l'insegnasolida<br />

base culturale anche sotto l'aspetto mento, per essere vivo ed efficac~e, deve<br />

solcio-pedagogico. Invece, s~alva una mino- a'prirsi all,a partecipazic

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!