Anno XIV Numero 7-8 - renatoserafini.org

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punto, però, come la signora Bellino con lino - cui sottende una meditata e prosquisi'ta e responsabile sensibi'lità avverte, il fonda conoscenza dei problemi vivi della cam'po della scuola si allarga: accanto all'insegnante si richielde il contributo dello scuola non disgiunta da quelli della gioventù - sono determinanti nell'offrire finalpsicologo o quanto meno la pos~sibilità di mente un orientamento concreto e veramente poter ~o~nsultare lo psicologo. Ed è qui un rinnovatore alla educazione civica in partilimite obbiettivo dell'insegnante, limite che colare ed all'opera dell'insegnante in genepotreb~be es'sere corretto sodo ope legis, cioè rale? affiancando all'educatore il medico-psicologo. Non vogliamo con questo far ritenere che Libertà e I;idNucia, co~dialità ed obbiiettiva le esperienze di cui sopra siano sovrapporicerca creano in tal modo, e nonostante il nibili od acriticamente imitabili: la realtà di limite segnalato dalla stessa Autrice, una Ivrea è ben differente dalla realtà di Calatmosfera d'ella quale il discente percepisce tanissetta o dell'Alta Va1 d'Agri; inoltre ciò tutta la sostanza formativa. che è imitato manca di intima motivazione. Dall'io d'ambiente: ed ecco i ragazzi che Però rimangono alcuni dati permanenti e si interessano alla realtà p~li~tico-ammini- fondamentali validi da Ivrea a Caltsnissetta. strativa locale, assistono alle sedute del C3n- La s~cuola non deve temere di aprire un siglio comunale, chiedono delucidazioni e dialogo con la realtà, dialogo che, pur rispetspiegazioni alle Autorità c~~mpet'enti. Eld è tando l'autonomia e la netta distinzione tra da sottolineare al riguardo la collabsrazi3ne le due sfere, sia fatto per conoscersi e coddelle Autorità comunali. Infatti non basta laborare ad un reciproco arricchimento di discettare sul'la realtà locale se nella discus- valori. A con~dizione, ripetiamo che il dialogo sione manca chi quella realtà rappresenta. e l'iniziativa s<strong>org</strong>ano da un'intima ragion E il Sindaco di Ivrea di buon gra'do aderi- d'essere, opportunamente stimolata e libesce a discutere con i ragazzi, ris~ponde alle rata nella consapevolezza dei discenti dalloro domande, li pone a contatto con i pro- l'opera accorta, costante, vigile (e non cenblemi dell'amministrazione. Si sviluppa in tripeta) dell'insegnante. E' insomma quetal modo u'n dialogo che se per un verso ne stione di metodo, inscindibile dalla sincera denuncia i limiti obbiettivi, dall'altro dimo- responsabilità del docente e dalla meditata stra la disponibilità dei ragazzi a penetrare nei più complessi rapporti della società e nei problemi ch'e derivano. Inoltre si acquisisce un altro risultato concreto: quanto cioè potrebbero fare le Autorità locali p=r contribuire esemiplarmente all'educazione civica dei giovani e quanto, ad un tempo, po'trebbe giovare a1,le stesse Autorità locali una più fattiva co~llaborazione con la scuola. Nelle ansie, nelle domande degli alunni rivolte chiarezza dei fini che si propone di conseguire, facendoli conseguire agli allievi. Insomma non basta risolve~e il problema dell'edilizia, dei trasporti; non basta portare il tasso di scolarizzazione ed il rapporto numerico allievi-insegnante, a livelli ottimali; occorre altresì e soprattutto la qualità dell'insegnamento che si consegue solo attraverso le capacità e la disponibilità del corpo a81 Sindaco di Ivrea non c'era forse anche docente orientato a creare nella scuola una un'eco dei problemi, dell'e ansie dei bisogni vita comunitaria, cioè a stimolare negli aldell'e famiglie e quin,di della popolazione, di lievi un costante rapporto dialettico tra la tutt,i gli amministrati, al di sopra della parte libertà, l'iniziativa personale ed il lavoro di politica e delle ineliminabili pressioni di settore? I ragazzi si appassionano e si fanno promotori di visite e di inchieste nell'ambiente socio-economico. Dalle visite effettuate alla Olivetti ed alla Chatillon traggono spunto per vivaci e concreti dibattiti. A'd essi inoltre non sfugge una realtà storilca: 18a Resistenza. gruppo per i problemi che sono proipri al- Anziché c'elebrarla cion il pas:s8ivo ascolto Claus Schondube-Christel Ruppert, u Eine di qualche disco~rso, si fanno promotori di Idee setzt sich durch. Der Weg zum vereinigten una inchiesta tra i superstiti locali della Resistenza stesssa e scorproao di trovarsi, al di Europa W , Verlag Heinrich Warnecke, Hangelar bei Bonn, 1964. sopra delle facili mitizzazioni o delle altret- Uno degli aspetti, e non certo il meno tanto facili calunnie, di fronte ad uomini e grave, dell'attuale crisi del feder a 1' ismo e donne di ogni ceto e di ogni condizione i del Movimento Federalist,a, rispetto a quello quali hanno impugnato le armi, non perché che era la loro po,sizioa,e una d,ecina di anni profes'sionisti del militaris'mo o mitomani fa, è co~st,ituito a,nche dla,l fatto che a1,lora ma della violenza, ma per difen~dere e riven- poss,sibile trovare con una cerita facilità opere di'care, a costo del sacrificio supremo, il di insieme - che nel Medio .Evo si s'ariebb'ero diritto di ciascun umo alla libertà della dette « b'uoae per i savi e per i folli D - propria coscienza, del pro'prio pensiero, della che d,eslsero un quadro {preciso e politicapropria espressione e vocazione, il diritto e mente centrato della situazion'e europea, il dovere di contribuire giorno per giorno, delile ragioni del fsederalismo, dei mdi e nella fecondità dinamica delle contrastanti delle forme che l'a lott,a popo1,are per la sua vedute, alla formazione di una convivenza realizzazione nel nostro contin~ente si rit,en,eva tra uomini e popoli sempre più libera, sem- dovesse assumere; mentre oggi questa lettepre più umana, più civile, co'stantemente cio,è ratura è m,anlc,aate, o introvabil,e, o ormai aperta al rispetto degli altri. E sotto questr, non più agg,iornat,a. aspetto la Resisteaza, nel senso più alto di E' pelrcliò da s'aliutare con vivo c'ompiacicostante rinnovamento spirituale, non è con- mento l,a pub~b~licazione i'n Germ'aaia, da clusa perché è un'opera diuturna di difesa part'e di due mi'litanti feder'alisti e valorosi e di comnquista di libertà personale e di giornalis,ti, di questo volu8me che colma nel responsabilità civile. m,igliore dei modi tal'e l'a~cuna, e ch,e meri- E' forse esagerato affermare che le espe- ter'ebbe perciò di esser tradoltto e a,datta,to rienze vive e gli spunti offerti dalla Bel- non solo in italiano, 'ma nlelle altre lingu'e COMUNI D'EUROPA luglio-agosto 1966 I Libri l'età, ma che di necessità tendono a dilatarsi e ad investire la realtà e la vita; esercizio dialettico che deve animare ogni gio'rno il dibattito ed il chiarimento del rapporto docente-discente ed il valore dell'esempio, come si sa, è spesso determinante negli orienta- menti umani ed è altrettanto noto quanto sia efficace nella pratica educativa. Occorre infine tenere presente che le esperienze proposte in ((Scuola e Cittadino », più che al tipo di scuola (Istituto Professio- nale per i1 Commercio), sono riferibili a quella età abbastanza criticla compresa tra i 13 e i 16 anni. I problemi di questa età sono i medesimi dovunque, per chiunque e qualunque sia il tipo di scuola che si fre- quenta. Ci pare dunque che la scuola media unificata potrà trarre dalle esperienze della signora Bellino, non pdisseque imitazioni, ma preziosi spunti di meditazione e di azione per un'efficace opera educativa in generale, oltre che per l'educazione civica in parti- colare. SCHEDE BIBLIOGRAFICHE OECSE, Projet Régional Mediterranéen: Vol. I, Besoins scolaires et développement économique et social, 196%- Vol. 11, Rapports par Pays: Italie, 1965: Vol. 111, Rapports par Pays: Yugoslavie, 1965; Vol. IV, Rapports par Pays: Grèce, 1965; Vcl. V, Rapports par Pays: Espagne, 1965; Vol. VI, Rapports par Pays: Turqaie, 1965. FF~DINANDO ISABELLA, L'Edilizia scolastica iti Italia - Precedenti e prospettive, con prefazione di Tristano Codignola, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1965. A. SACCO, A. SABA, M. FABBRI, G. CANTALAMESSA- CARBONI, Il compsensorio di Soverato - Contributc sperimentale e metodologico alla programmazione nel Mezzogiorno, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1965. ROSALBA BELLINO, Scuola e cittadino, con prefazione di A. Galante Garrone, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1965 della Comunità, in modo dla aver anche negli altri Paesi membri quella diffusione che esso ha già in Germania, dove è divenuto una sorta di libro di testo semiufficiale della pro- paganda europeistica. Non seguiremo i duie auto~i nelle felici sintesi del loro lavoro, in cui vengono sm- mariamente ma efficacememte tratteggiati il progressivo soirgere dell'idea di una unità europea, dall'antichità classica all'evo medio e moderno, e i sempre più precisi e compkssi programmi e « piani » che sono stati via via proposti, e che dopo il seccndo conflitto mondiale hanno co,minciato ad eslser realiz- zati. E nemmeno tenteremo di riassumere la massa veramente notevole di dat,i, di do- cumenti, di citazioni con cui i due autori narrano - con una ricchezza di particolari che non va mai a discapito della chiarezza e dell'agilità - la storia faticosa del processo integrativo, a partire dagli anni cinquanta. Insisteremo invece in moldo particollare su una qualità politica ancor più importante - perché ancor più rara - di quest'opera; e cioè il rigoroso punto di vista federalista: che non va mai smarrito, pur nella così
luglio-agosto 1966 COMUNI D'EUROPA 17 Lettere al Direttore grande congerie di iniz,i,ative, di progetti, di realizzazioni a carattere settoriale, funzionalista, più o meno pseudo-sovranazionak, che i due autori paziente~mmte esaminimo, valutano e criticano. C$e si tr'atti di riib~a'd~ire il piriurcipio einaudiano che l'economia non condiuioma la politic,a ma ne è con~dizio~nata, e ch'e perciò l'unio'ne ec~no~mica non dispensa da m ulterior'e atto di volontà per rsealizzane l'unione politica; o di vie3derie i limiti e i difetti - e i regre,ssi - ,de~ll'Euro~pa « degli Stati » golli,s~ta; o di d'efinirle una posizione e uln comp,ito indipendente dell'EUropa niel mondo, di frolntle all'URSS come di f ront'e a'glii Stati Uniti, i due autori hanno sempre presente, e chiaramente pr'eseate, la prosplettiva dell'Europa politica, d~ell'Europa fed,eral,e, e non ~onfe~d~eriale, che superi Le sovranità e instauri un vero Governo europeo, sollo strumento valido a realizzas'e queglmi o~b'biettivi. Non ultimo pre,gio del volume è quello di intessere il discorso di un,a grande quantità di citaz,io'ni - da quella degli uomini politici responsabili a quella di militanti e di ~tu~diosii federalis,ti - sì che esso può consi- Caro Professore, Comuni ,d'E,usoipa ha piubb,licato sul n. 6 (giugno 1966) due do'cumenti relativi all'Assemblea dei Dele~gati del Consiglio dei Co8muni d'Euro'pa, svoltasi a Corno il 26 e 27 maggio sco,r,so, A me sembra che, intervento con la mozione finale, si possa intrapre.ndere una dis~cussione, utile solprattutto in vista del prossimo Congresso Nazion,ale dell,APC,CE (hco,na, 16- 17 settembre 1966). Che si impo8nga una dis'cussione fra le forze che si battono per l'u'nione politica degli eusolpei (tra di es,se e altre la acquisizioae delle quali alla battaglia per l'Euro,pa, colme dimens,ioae politica-istituzionale-territoriale-economica necessaria per procedere cmcretamen.t'e alla costruzione della pace, è determinalnte a'gli effetti della vittoria finale) è indubbiamente testimoniato Grazie a questa trasformazione (vi concojrrono in non poca parte fi'nanziamenti americani, ma trova impo'rtanti punti di rifesimento in amordi fra grandi imprese dell,Europa wci,denitale ed URS,S) si sta determinando una stabilizzazione del sistema capitalistico ad 'un livello di gran lunga superiose ris,petto al precedente (ante 1958: as,sumo come riferimento questa data in relazione ai primi effetti dei Trattati di A quel pe,rio,do le imprese erano di dimensioni nazionali - quando pur lo erano, come afd esempio nel caso italiano, caratterizzato da scarsa doma,nda interna -), con consegue,nte co,ncentrazioae di potere in <strong>org</strong>anismi econo~mico-finanziari so,vranazio~nali, privi di qualsiasi investitura e contrailo democratici. Pertanto, si riesce ad intervenire subito per bilanciare con istituzioni politiche (dotate di reale ,potere) la con,cen~azione di potere che consegue al processo di rio,rganizderarsi al tempo s'tesso una picco~l~a antologia d'ell',europeismo; com,e pure quello di eisser coiir:e~dato da numerolse e ben s'celte fotografi,e, e ~o~prattutto d,a una bib'lio,grafia es'auimpasse in cui caduti e Patto di Varsavia (a,nche se è intervenuta a sicementare momentaneamente le a1,leanze la escalation americana nella « sporca zazion,e capitalistica su scala euro,pea, ovvero trop,po tardi quando si riuscirà (ammesso che vi si riesca, e nel mo,do da noi aus,picato) a dar vita ad i,stituzioni politiche rientissha, aLmeno limi'tatamente agli s8critti guerra» del Vietnam: NATO e Patto d,i in lingua ted,e~soa, e nella quale - co,me dd sovranazionali le quali, quh,di, saranno Varsavia strumelnti dell'equilibrio resto in tutta l'opera - i autori h,anno che è un postulat0? qui'n'di* per la potuto tra~rre largo pro~f itto dall'attività da loro esistenza. Bisognerà, peraltro', che quanti capaci di incidere sul processo di espansione che si svo'lgerà (come ora già si sta svo,lgendo) sui binari predis~po~sti dai coqlessi .essi svolta nella rivista di Francoforte « Der si battono pei- l'E;uropa come tappa per l'or- economico-finanziari per affermare sempre Foderal&+t », del18a qu.aL,e lo Schondube è ganizzazione pacifica monsdiale si facciano più la loro egemonia sui consutma)tori. (Ristato, finché essa ha con,tinu,ato a pubblicarsi, il diirettore. sentir,e a proiposito del Vietnam, altrimenti la escalation americana - che, in termini mane qui del tu,tto impregi~~dicato il significato rivoluzionario del prolcesso di indu- Dopo tante, doverose lodi, una piccola più chi'ari, può ben chiamarsi genocidio - stsiailizz,azione. Ciò che s~i c,ontes:ta è l'obbietr8isexva, per concludere.
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