Anno XIV Numero 7-8 - renatoserafini.org
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luglio-agosto 1966 COMUNI D'EUROPA 3<br />
AVVISO URGENTE AI SOCI<br />
Come noto il V Congresso nazionale del17AICCE è stato convocato per il 16 e l7 settembre 1966 e<br />
si svolgerà ad Ancona, nel Palazzo degli Anziani. L'o~dine del giorno è il seguente:<br />
1) relazione del Segretario generale, sulle linee approvate dalla Direzione nazionale e in base al<br />
mandato del Consiglio nazionale; discussione;<br />
2) rinnovo delle cariche sociali;<br />
3) varie ed eventuali.<br />
Si invitano i Soci che, a causa di disguido postale o per altre ragioni, non avessero !ancora ricevuto<br />
i documenti utili per [la 10-0 iscrizione al Congresso, di volerli rrichie~dere telegrafioamente (Comuneu-<br />
Topa, Roma) ,o telefonicamente (687.320 - 684.556) 1aZ1a Segreteria dtell'Associazzone, Piazza Trevi, 86.<br />
Coloro (che fossero già in possesso dellcl. necessaria )documentazione, sono invitati ad affrettarsi a<br />
inviare la loro iscrizione.<br />
sintetizza compiutamente i varii aspetti del<br />
Convegno e le varie preoic~cupazioni ed<br />
attese che in esse si sono manifestate.<br />
La risoluzione colloca innanzitutto la poli-<br />
tica agricola comunitaria nel suo naturale<br />
e necessario contesto dell'intlegrazione non<br />
solo economica ma anche politica (in senso<br />
sovranazionale) delllEuropa dei Sei e ri-<br />
chiama Le connessioni profonde esistenti tra<br />
essa, la politica regionale e la programma-<br />
zione<br />
Dopo aver sottolineato i numerosi e fon-<br />
damentali rapporti esistenti fria l'azione ani-<br />
ininistrativa locale e i problemi delle popo-<br />
lazioni rurali e l'apporto che alla loro solu-<br />
zione possono dare specialmente le regioni<br />
e le province, il documento formula una<br />
triplice serie di richieste rivolte rispettiva-<br />
mente alle Istituzioni della Comunità eco-<br />
ncunica europea, al Parlamento e al Governo<br />
italiani e agli amministratori locali del no-<br />
stro Paese: il testo della risoluzione sotto<br />
riportato dispensa da inutili ripetizioni, ma<br />
sarà comunque utile richiamare l'attenzione<br />
dei nostri soci soprattutto sull'appello che ad<br />
essi è stato rivolto dai loro colleghi riuniti<br />
a Grottaferrata. Tale appello indica concre-<br />
tamente alcune iniziative che essi possono<br />
e debbono attuare per facilitare l'inserimento<br />
dell'ecouiomia locale, in particolare di quella<br />
agricola, nel più vasto contesto dell'econmia<br />
comunitaria.<br />
In questo senso, il Conve~gno di Grottafer-<br />
rata deve essere considerato soprattutto un<br />
punto di partenza: esso segna la strada per<br />
ulteriori iniziative a livello europeo, nazio-<br />
nale e locale la cui realizzazione è affidata<br />
all'intervento stimolatore della Segreteria<br />
dell'AICCE ma soprattutto alla fattiva sen-<br />
sibilità degli amministratori locali italiani<br />
La risoluzione<br />
Gli amministratori locali italiani (asses-<br />
sori regionali e provinciali, amministratori<br />
comunali) partecipanti al Convegno di studio<br />
promoslso dall'AICCE in collaborazione con<br />
l'ufficio per l'Italia del Servizio Stampa e<br />
Informazione delle Comunità Eurupee, svol-<br />
tosi a Grottaferrata il 24 e 25 giugno per<br />
approfondire i rapporti tra politica agriclo'la<br />
comunitaria ed azione amministrativa locale<br />
RIAFFERMANO<br />
- che la politica agricola comune non<br />
può limitarsi alla semplicle m~ficazione dei<br />
p~rezzà, ma deve investire nscessariammte<br />
anche d'<strong>org</strong>anizzazione dei mercati, la poli-<br />
tica delle strutture e queiia sociale;<br />
- che l'accelerazione delle scadenze di<br />
liberalizzazioine dei prodotti agricoli decisa<br />
a Bruxelles 1'11 giugmo 1966 appare oppor-<br />
tuna sia nella prospettiva di una più rapida<br />
e globale integrazione europea, sia quale<br />
mezzo per stimolare un più rapido amo-<br />
dernamento dell'agricoltura italiana dando<br />
in particolare certezza alie opzioni degli ope-<br />
riatori agricoli, sia per consentire aUa pro-<br />
grammazione economica nazionale di avene<br />
precisi punti di riferimento in tale settore;<br />
- che la politica agricda non può essere<br />
realizzata senza un suo costante inserimento<br />
nel quadro della politica negionale comuni-<br />
taria e del pirogramma di politica economica<br />
a medio termine recentemente propos.tio dalla<br />
Commissione della CEE;<br />
- che non vi può essae autentica e<br />
stabile p-litica comune anche nel settorie<br />
agricolo, né politica regionale e program-<br />
mazione a livello europeo (l'una e l'altra<br />
del resto necessarie anche per assicurare<br />
una più soddisfacente consid~erazioae delle<br />
esigenze delle regioni a prevalente voca-<br />
zione agricola) senza ~stituzioni politiche<br />
sovranazionali, soggette a controllo demo-<br />
cratico.<br />
- che l'azione anlministrativa locale è<br />
connessa per molti e fondamentali aspetti<br />
ai prioblemi deli'agricoltura e delle popola-<br />
zimi rurali (infrastmtture, formazione pro-<br />
fessionale, interventi direttl e indiretti nel<br />
prociesso di produzione, conservazione e di-<br />
stribuzione dei prodotti agricoli anche me-<br />
diante imprese pubbliche locali, redazione<br />
di piani territoriali, iniziative culturali, ecc );<br />
- che, in particolare, gli enti locali a<br />
livello regionale e provinciale possono svol-<br />
gere un efficace e coordinato compito di sti-<br />
molo nell'ammodernamento delle strutture<br />
fondiaric e imprenditoriali;<br />
- che l'azioine locale è condizionata al-<br />
l'esistenza di un'ampia autonomia degli enti<br />
terriltorijali e alla loro effettiva dispstnibilità<br />
di sufficienti mezzi finanziari.<br />
un vivo appello:<br />
RIVOLGONO<br />
1) alle istituzioni della Comunità Eco-<br />
nomica Europea (Parlamento, Consigljn dei