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4 Sabato 14 luglio 2007 on è mia intenzione fare polemica, ma sono costretta a smentire quanto dichiarato dal dr. De Righi a “CINQUE” del 4 u.s. a commento della comunicazione da me fatta in Consiglio Comunale sulla mia uscita dal partito della “Margherita”. Il dr. De righi si dice “.. dispiaciuto e sorpreso ..”; evidentemente ha dimenticato quanto ha dichiarato, solo poco tempo fa, a “QUADERNI”: “… sulle questioni politiche siamo ormai troppo distanti”. Afferma ancora: “ …non è stato fatto nessun confronto con la dirigenza locale del partito”. Anche in questo caso dimentica la lettera inviata con raccomandata A.R. al Coordinatore della Sezione di Rocca Priora il 16 gennaio c.a. con la quale spiegavo dettagliatamente la mia posizione e chiedevo un incontro. In data 30.10.06, Vi trasmetto copia della lettera inviata all’Onorevole Daniele Fichera -Assessore agli Affari Istituzionali Enti Locali e Sicurezza- Regione Lazio eggo con molto piacere che anche Lei ha intenzione di cambiare e riformare questi carrozzoni che si chiamano Comunità Montane o Parchi che sono diventate piccole istituzioni più personalizzate che comunitarie, visto che non sanno proteggere il loro territorio a cui sono tenute. Vedi lo scempio alle falde del Tuscolo che diversi comuni, il parco e la Comunità Montana non tutelano e disattendono il principio per cui queste piccole istituzioni sono nate e noi cittadini subiamo il danno e la beffa con costi madornali. Perché questi presidenti fanno quello che gli conviene e non quello che è giusto, perché questi “piccoli” Cesari sono così ottusi, imbarazzanti ed autolesionisti. Il presidente della XI Comunità Montana nell’ultimo consiglio svoltosi il 27 Giugno ha espresso la volontà per la costruzione di una nuova sede dato che sono pronti 1.000.000 di euro ritenendo che i loro spazi politici sono troppo stretti quando migliaia di famiglie vivono sì e no in spazi di 20 mq. E’ possibile che i nostri soldi vadano amministrati da questi “piccoli politici” che usano questi enti come patrimoni personali per finanziare le loro associazioni, pubblicizzare i loro piccoli giornali, fare viaggi culturali, finanziare tornei di calcetto e fare trofei Politica Lo dichiara il consigliere Paola Tisbi «La memoria di De Righi ha qualche defaillance» «N L Paola Tisbi insieme ad altri iscritti, ho scritto al Coordinatore provinciale e successivamente, il 26.01.07, anche a quello regionale chiedendo loro un incontro. Mi sono rivolta alla Commissione dei Probiviri del partito illustrando la mia posizione. Non credo che avrei potuto fare altro se non … fare atto di sottomissione alla sua persona! Nello stesso articolo il dr. De Righi dice ancora “… con me non parla da circa otto mesi”. Ma non è Giuseppe De Righi lui il Capogruppo della “Unione per Rocca Priora” in Consiglio Comunale, e quindi mio Capogruppo, che convoca e tiene le riunioni di pre-Consiglio alle quali non sono stata più invitata? Sono state portate mozioni in Consiglio senza che io ne fossi a conoscenza, ma ciononostante le ho comunque votate (come si può notare dai Verbali del Consiglio Comunale) perché presentate dal Gruppo di cui facevo parte. Ancora il dr. De Righi per la Comunità Montana mentre i servizi che dovrebbero dare sono alquanto scarsi o del tutto inesistenti. 1) I boschi sono delle discariche. 2) I centri storici fatiscenti. 3) Fogne a cielo aperto dove ci sono e dove, nel 2007, non ci sono per nulla. 4) La tutela del territorio e dell’ambiente (come citato sopra). 5) La pulizia delle strade in periodi di neve. 6) Quali paesi si devono ritenere montani nel 2007? Quali interventi sono stati fatti? Ah sì! Quello di finanziare la coltivazione delle lumache. Non sono troppo lenti e vecchi questi enti? Non crede che questa o quella Comunità Montana si pone sempre meno l’obiettivo per la comunità. Ma davvero i nostri paesi non hanno “…spesso ha intrapreso iniziative contro la maggioranza del Gruppo e nonostante ciò il partito non ha fatto contestazioni”. Anche in questo caso la memoria del dr. De Righi ha qualche defaillance perché dovrebbe almeno ricordare chi ha scritto il comunicato stampa in data 2/01/07 e pubblicato da “CINQUE” il 9/01/07 sottoscritto da Coordinatore ed altri della Margherita diffamatorio nei confronti miei e degli altri due amici e per il quale siamo stati costretti a fare una denuncia querela contro i firmatari del documento. Dr. De Righi, forse sarebbe meglio continuare a far finta di non sapere e tacere perché quanto da me detto – al contrario di quanto da lei affermato – può essere dimostrato da documenti che sono a disposizione di chiunque voglia conoscere la verità su questa vicenda». Lettera al giornale Zaratti: «Aboliamo le Comunità Montane» altri problemi più seri per poter servire i loro cittadini con quel 1.000.000 di euro invece di progettare nuove sedi! Tuteliamo la montagna, aboliamo queste comunità montane che servono solo a quei “piccoli politici trombati dai cittadini, e non si vadano a trovare compagni di viaggio per farsi sostenere. Mi auguro che mantenga ciò che ha detto e scritto, caro assessore, per il bene di tutto il nostro paese in generale. Vedrà che avrà il sostegno di tutti quei cittadini che sono stufi di queste finte istituzioni che non sono più sopportabili e non si fanno intimidire da queste piccole caste politiche. Mi perdoni l’amarezza. Saluti sinceri. Il presidente dell’Ass. Presenza Rifmista Claudio Zaratti
“B estia cocciuta!” Prorompe il baldo Ruzzante alle ultime argomentazioni elaborate da ‘u sumarellu “Ho conoscenza perfetta che l’homo sapiens è sopravvissuto; ma a quale prezzo?! L’homo res, i Trimalcioni del basso Impero Romano, ovvero coloro che hanno smarrito il ben dell’intelletto, occupando tutto il potere ed essendo uomini di basso ventre conducono una vita frivola ed inutile. Pensano all’oggi e soddisfano, con il vil denaro, i loro miseri interessi o, meglio, appagano i loro miseri tornaconti personali a scapito dell’utilità collettività. E cosa avviene dopo! Subentra il Medioevo! Stolto di un asino! Che cosa si intende per MEDIOEVO? Se non lo sai, te lo dico io, animale! Chiamasi Medioevo quel periodo di storia compreso tra la fine dell’età romana (476, caduta dell’impero d’Occidente) e l’inizio della moderna (1492, scoperta dell’America). Un’età così lunga presenta, invero, due fasi diverse: una, la prima, è chiamata ALTO MEDIOEVO (dal 476 al 1000 circa). Fu un’epoca dura, triste, di costumi rozzi, d’abbandono e d’ignoranza; l’Europa fu quasi spopolata per la fame, le epidemie, le guerre ed i disordini. Nel corso di tali sofferenze le antiche popolazioni romanizzate e i Germani invasori si fusero lentamente insieme alla luce del cristianesimo. L’altra, la seconda, che va dal 1000 circa al 1492, è detta BASSO MEDIOE- VO. Quest’ultima fu un’epoca in cui l’Europa rifiorì e raggiunse un’alta e originale civiltà nel pensiero, nel lavoro, nell’arte, nell’architettura, nelle lettere e nell’intensa religiosità cristiana. E’ per questo che quando fu scoperta l’America, l’Europa si presentava assai differente da quella che fu durante l’Impero romano. Più vasta, perchè comprendeva anche la Germania, ma senza più unità di comando (Roma), d’intenti (l’impero romano), di lingua (il latino); al loro posto erano invece subentrate tante nazionalità con governi, lingue, tradizioni diverse (l’italiano, il francese, l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, ecc.). Ma pur così varia, l’Europa aveva caratteri comuni: intelligenza, amore del sapere, spirito d’iniziativa e di organizzazione commerciale e industriale, volontà di lavoro, fede nella riuscita delle imprese più audaci. Nell’età successiva (la Moderna e la Contemporanea), tali qualità, formatesi durante il Medioevo, spinsero gli Europei ad espandersi e a trapiantare la propria scienza, arte, tecnica in varie parti del mondo, specialmente in America, creandovi le più progredite forme della civiltà odierna. Gli uomini del Medioevo pensavano, tra l’altro, anche di vivere in un’età conclusiva della storia umana, cui sarebbe presto successo la fine del mondo con il famoso Giudizio Universale, specialmente all’avvento dell’anno 1000. Politica Sabato 14 luglio 2007 5 Il ragli...ooo di Ruzzante La rinascita dell’Homo Sapiens E’ nel Rinascimento che si incominciò ad usare i termini di MEDIA AETAS o Media Tempestas, per indicare i secoli intercorrenti fra il tramonto della Classicità (ovvero del trionfo dell’homo sapiens) e la sua rinascita umanistica (ovvero dello stesso homo sapiens) nel Quattrocento e nel Cinquecento. Per il Rinascimento l’Età Media meritava di essere chiamata così perchè costituiva un oscuro intervallo di barbarie (il sopravvento dell’homo res) fra due luminosi periodi di civiltà, quindi quegli uomini avevano un giudizio negativo del Medioevo; oggi sappiamo che questo non è vero, in assoluto, perchè è grazie a quel Periodo Oscuro, conseguenza del prevalere dell’homo res, che si sono sviluppati tutti i presupposti per una nuova civiltà. La parte più negativa era l’ignoranza del popolo e l’oppressione sul popolo da parte di potenti despoti e da parte della Chiesa. Anche la Riforma protestante attribuì un concetto negativo al Medioevo chiamandola ETA’ MEDIA. Gli storici protestanti erano convinti che il cristianesimo primitivo fosse stato corrotto per lunghi secoli e ripristinato nella sua originaria purezza soltanto da Lutero e gli altri riformatori. In questo intervallo di tempo si estendeva un periodo oscuro, detto Età Media o più comunemente Medio Evo. Sorse così l’abitudine di fare coincidere la fine dell’età antica e gli inizi del Medio Evo con la scomparsa dell’Impero Romano di Occidente, e quindi con la deposizione del suo ultimo imperatore Romolo Augustolo, nel 476 d.C. Anche il Settecento razionalistico continuò a considerare con disprezzo il Medio Evo, quale età di ignoranza e di superstizione, di un’età barbara. I romantici del primo Ottocento, invece, rivalutarono il valore e l’importanza del Medio Evo; per loro era un’età affascinante di fede e di poesia, ricca di fresche e spontanee energie creatrici, nonché di forme originali di civiltà, da cui le moderne nazionalità europee traevano origini. Oggi pur considerando il Medio Evo un oscuro intervallo di barbarie fra due civiltà, lo si valuta come un periodo storico che contribuì a creare una propria civiltà, spesso originale e feconda, il cui retaggio costituisce parte fondamentale del patrimonio morale dell’umanità odierna. Ma per arrivare a questo, per poter riveder le stelle di dantesca rima, c’è voluta l’immane fatica, il colossale lavoro oscuro, talvolta anche il sangue, di qualche homo sapiens quale, ad esempio, il taciturno ed orante monaco, isolato nel monastero e non allettato dal piacere della carne. Operando secondo il motto benedettino Ora et Labora (Prega e Lavora) salva gli antichi scritti dei saggi antenati e, trascrivendoli, tramanda l’originaria saggezza ad altri homo sapiens perché l’UMANITA’, per il tramite del sacrificio abbinato all’intelligenza, alle idee ed al pensiero, possa rinascere. Studia, tu, ed impara, bestia orecchiuta!” Un caro saluto dal Ruzzante e dal cocciuto ‘u sumarellu
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