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Regolamento Comunale - Comune di San Colombano al Lambro

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Colombano</strong> <strong>al</strong> <strong>Lambro</strong> <strong>Regolamento</strong> per la gestione<br />

Provincia <strong>di</strong> Milano dei rifiuti urbani e assimilati<br />

j. recupero: le operazioni previste nell'<strong>al</strong>legato C <strong>al</strong>la Parte IV <strong>al</strong> D.Lgs.<br />

152/2006;<br />

k. luogo <strong>di</strong> produzione dei rifiuti: uno o più e<strong>di</strong>fici o stabilimenti o siti<br />

infrastruttur<strong>al</strong>i collegati tra loro <strong>al</strong>l'interno <strong>di</strong> un'area delimitata in cui si<br />

svolgono le attività <strong>di</strong> produzione d<strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i sono originati i rifiuti;<br />

l. stoccaggio: le attività <strong>di</strong> sm<strong>al</strong>timento consistenti nelle operazioni <strong>di</strong><br />

deposito preliminare <strong>di</strong> rifiuti <strong>di</strong> cui <strong>al</strong> punto D15 dell'Allegato B <strong>al</strong>la Parte<br />

IV del D.lgs. 152/2006, nonché le attività <strong>di</strong> recupero consistenti nelle<br />

operazioni <strong>di</strong> messa in riserva <strong>di</strong> materi<strong>al</strong>i <strong>di</strong> cui <strong>al</strong> punto R13<br />

dell'Allegato C <strong>al</strong>la medesima Parte IV del D.lgs. 152/2006;<br />

m. deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima<br />

della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, <strong>al</strong>le seguenti<br />

con<strong>di</strong>zioni:<br />

1) i rifiuti depositati non devono contenere policloro<strong>di</strong>benzo<strong>di</strong>ossine,<br />

policloro<strong>di</strong>benzofurani, policloro<strong>di</strong>benzofenoli in quantità superiore a<br />

2,5 parti per milione (ppm), né policlorobifenile e policlorotrifenili in<br />

quantità superiore a 25 parti per milione (ppm);<br />

2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati <strong>al</strong>le operazioni <strong>di</strong> recupero<br />

o <strong>di</strong> sm<strong>al</strong>timento secondo una delle seguenti mod<strong>al</strong>ità <strong>al</strong>ternative, a<br />

scelta del produttore, con cadenza <strong>al</strong>meno trimestr<strong>al</strong>e,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente d<strong>al</strong>le quantità in deposito: quando il quantitativo<br />

<strong>di</strong> rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri cubi nel<br />

caso <strong>di</strong> rifiuti pericolosi o i 20 metri cubi nel caso <strong>di</strong> rifiuti non<br />

pericolosi. In ogni caso, <strong>al</strong>lorché il quantitativo <strong>di</strong> rifiuti pericolosi<br />

non superi i 10 metri cubi l'anno e il quantitativo <strong>di</strong> rifiuti non<br />

pericolosi non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo<br />

non può avere durata superiore ad un anno;<br />

3) il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie<br />

omogenee <strong>di</strong> rifiuti e nel rispetto delle relative nonne tecniche,<br />

nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che<br />

<strong>di</strong>sciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;<br />

4) devono essere rispettate le norme che <strong>di</strong>sciplinano l'imb<strong>al</strong>laggio e<br />

l'etichettatura delle sostanze pericolose;<br />

5) per <strong>al</strong>cune categorie <strong>di</strong> rifiuto, in<strong>di</strong>viduate con decreto del Ministero<br />

dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare <strong>di</strong> concerto con il<br />

Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le mod<strong>al</strong>ità <strong>di</strong><br />

gestione del deposito temporaneo;<br />

n. frazione umida: rifiuto organico putrescibile ad <strong>al</strong>to tenore <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà,<br />

proveniente da raccolta <strong>di</strong>fferenziata o selezione o trattamento dei rifiuti<br />

urbani;<br />

o. frazione secca: rifiuto a bassa putrescibilità e a basso tenore <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà<br />

proveniente da raccolta <strong>di</strong>fferenziata o selezione o trattamento dei rifiuti<br />

urbani, avente un rilevante contenuto energetico;<br />

p. sottoprodotto: sono sottoprodotti le sostanze ed i materi<strong>al</strong>i dei qu<strong>al</strong>i il<br />

produttore non intende <strong>di</strong>sfarsi ai sensi dell'articolo 183, comma 1, lettera<br />

a), che sod<strong>di</strong>sfino tutti i seguenti criteri, requisiti e con<strong>di</strong>zioni:<br />

1) siano originati da un processo non <strong>di</strong>rettamente destinato <strong>al</strong>la loro<br />

produzione;<br />

2) il loro impiego sia certo, sin d<strong>al</strong>la fase della produzione, integr<strong>al</strong>e e<br />

avvenga <strong>di</strong>rettamente nel corso del processo <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong><br />

utilizzazione preventivamente in<strong>di</strong>viduato e definito;<br />

3) sod<strong>di</strong>sfino requisiti merceologici e <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>ità' ambient<strong>al</strong>e idonei a<br />

garantire che il loro impiego non <strong>di</strong>a luogo ad emissioni e ad impatti<br />

Settore Ambiente Pagina 7 <strong>di</strong> 50

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