PENTECOSTALE - Assemblee di Dio in Italia
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gi, non ha ancora cambiato idea.<br />
Cos’è cambiato? Non è cambiato nulla. Lo<br />
Spirito Santo ci dà materiale a sufficienza perché<br />
ciascuno <strong>di</strong> noi non pensi che il Signore sia <strong>di</strong>ventato<br />
“meno esigente” dopo aver “sfogato” la<br />
Sua ira verso alcuni: “I peccati <strong>di</strong> alcune persone<br />
sono manifesti prima ancora del giu<strong>di</strong>zio; <strong>di</strong> altre,<br />
<strong>in</strong>vece, si conosceranno <strong>in</strong> seguito” (1Timoteo<br />
5:24). Da questo versetto, e dal messaggio globale<br />
<strong>di</strong> tutta la Scrittura appare chiaro che il giu<strong>di</strong>zio<br />
manifestato “<strong>in</strong> anticipo” su Acan, Uzza e<br />
Anania (come anche su Sodoma e Gomorra)<br />
non sarà per nulla paragonabile all’imbarazzo, al<br />
dolore <strong>in</strong>tollerabile ed allo stupore che proveranno<br />
i loro imitatori che, avendo conosciuto la<br />
loro storia, hanno agito imitandone la follia (cfr.<br />
Matteo 11:24). Non <strong>di</strong>mentichiamo che “queste<br />
cose avvennero loro per servire da esempio e sono<br />
state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella<br />
fase conclusiva delle epoche. Perciò, chi pensa <strong>di</strong><br />
stare <strong>in</strong> pie<strong>di</strong>, guar<strong>di</strong> <strong>di</strong> non cadere” (1 Cor<strong>in</strong>zi<br />
10:11-12).<br />
Diversamente da Acan e Uzza noi abbiamo<br />
avuto il privilegio <strong>di</strong> vedere Cristo morire <strong>in</strong><br />
croce per espiare i nostri peccati e risuscitare per<br />
la nostra salvezza. Rispetto ad Anania e Saffira<br />
abbiamo <strong>in</strong> più il loro triste esempio e tutto il<br />
Nuovo Testamento. Chi potrà mai scusarci se<br />
non ci <strong>di</strong>st<strong>in</strong>gueremo nella nostra condotta?<br />
Ba<strong>di</strong>amo a noi stessi fratelli, quando siamo<br />
tentati <strong>di</strong> prendere per noi ciò che appartiene a<br />
<strong>Dio</strong> o <strong>di</strong> pensare <strong>di</strong> servire il Signore con le nostre<br />
regole e capacità o, f<strong>in</strong>anche, <strong>di</strong> mentire allo<br />
Spirito Santo. Forse Egli non agirà subito, non<br />
<strong>di</strong>rà nulla al momento... ma quale trage<strong>di</strong>a<br />
quando tutto sarà rivelato? A chi oggi <strong>di</strong>ce: “meno<br />
male che <strong>Dio</strong> non mi tratta come Anania e<br />
Saffira”, il Signore risponde: “Hai fatto queste cose,<br />
io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come<br />
te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti<br />
agli occhi” (Salmo 50:21).<br />
La giustizia esemplare <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ha lo scopo,<br />
misericor<strong>di</strong>oso e paterno, <strong>di</strong> <strong>in</strong>cutere il santo timore<br />
del Suo Nome ed uno zelo per ravvedersi<br />
mentre ce n’è l’occasione, ma sarà anche un’impietosa<br />
testimone contro quelli che, avendola<br />
conosciuta e vista all’opera, hanno perseverato<br />
nella loro errata condotta.<br />
In conclusione, osservando i giovani che<br />
escono per seppellire Saffira, ce la sentiamo ancora<br />
<strong>di</strong> tirare un sospiro <strong>di</strong> sollievo <strong>di</strong>cendo:<br />
“...meno male che oggi non accade così”? Siamo<br />
proprio sicuri?<br />
Aniello Angelo S. Esposito<br />
ARTICOLI DI FEDE<br />
Cre<strong>di</strong>amo e accettiamo l’<strong>in</strong>tera Bibbia<br />
come la ispirata Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, unica, <strong>in</strong>fallibile<br />
e autorevole regola della nostra<br />
fede e della nostra condotta (II Tim.3:<br />
15 -17; II Pie.1:21; Rom.1:16; I Tess.2:13).<br />
Cre<strong>di</strong>amo nell’unico vero <strong>Dio</strong>, Eterno,<br />
Onnipotente, Creatore e Signore <strong>di</strong> tutte<br />
le cose e che nella Sua unità vi sono<br />
tre <strong>di</strong>st<strong>in</strong>te Persone: Padre, Figliolo e<br />
Spirito Santo (Efe.4:6; Matt. 28:19;<br />
Luca 3: 21-22, I Giov.5:7).<br />
Cre<strong>di</strong>amo che il Signore Gesù Cristo fu<br />
concepito dallo Spirito Santo e assunse<br />
la natura umana <strong>in</strong> seno <strong>di</strong> Maria verg<strong>in</strong>e.<br />
Vero <strong>Dio</strong> e vero uomo (Giov.1:1,2,<br />
14; Luca 1:34,35; Matt. 1:23).<br />
Cre<strong>di</strong>amo nella Sua vita senza peccato,<br />
nei Suoi miracoli, nella Sua morte vicaria,<br />
come “prezzo <strong>di</strong> riscatto per tutti” gli<br />
uom<strong>in</strong>i, nella Sua resurrezione, nella Sua<br />
ascensione alla destra del Padre, quale<br />
unico me<strong>di</strong>atore, nel Suo personale e<br />
imm<strong>in</strong>ente ritorno per i redenti e poi<br />
sulla terra <strong>in</strong> potenza e gloria per stabilire<br />
il Suo regno (I Pie. 2:22; II Cor. 5:21;<br />
Atti 2:22; I Pie. 3: 18; Rom.1:4; 2:24; I<br />
Cor.15:4; Atti 1:9-11, Giov.14:1-3; I<br />
Cor. 15:25; I Tim.2:5).<br />
Cre<strong>di</strong>amo all’esistenza degli angeli creati<br />
tutti puri e che una parte <strong>di</strong> questi, caduti<br />
<strong>in</strong> una corruzione e per<strong>di</strong>zione irreparabili,<br />
per <strong>di</strong>retta azione <strong>di</strong> Satana, angelo<br />
ribelle, saranno con lui eternamente<br />
puniti (Matt.25:41; Efe.6:11-12).<br />
Cre<strong>di</strong>amo che soltanto il ravve<strong>di</strong>mento<br />
e la fede nel prezioso sangue <strong>di</strong> Cristo,<br />
unico Sommo Sacerdote, siano <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabili<br />
per la purificazione dal peccato<br />
<strong>di</strong> chiunque Lo accetta come personale<br />
Salvatore e Signore (Rom.3:22-25;<br />
Atti 2:38; I Pie. 1:18, 19; Efe.2:8).<br />
Cre<strong>di</strong>amo che la rigenerazione (nuova<br />
nascita) per opera dello Spirito Santo è<br />
assolutamente essenziale per la salvezza<br />
(Giov.3:3; I Pie.1:23; Tito 3:5).<br />
Cre<strong>di</strong>amo alla guarigione <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a, secondo<br />
le Sacre Scritture me<strong>di</strong>ante la preghiera,<br />
l’unzione dell’olio e l’imposizione<br />
delle mani (Isa.53:4-5; Matt.8:16-17;<br />
I Pie.2:24; Mar. 16:17-18; Giac.5: 14-<br />
16).<br />
Cre<strong>di</strong>amo al battesimo nello Spirito<br />
Santo, come esperienza susseguente a<br />
quella della nuova nascita, che si manifesta,<br />
secondo le Scritture, con il segno<br />
del parlare <strong>in</strong> altre l<strong>in</strong>gue e, praticamente,<br />
con una vita <strong>di</strong> progressiva santificazione,<br />
nell’ubbi<strong>di</strong>enza a tutta la verità<br />
delle Sacre Scritture, nella potenza dell’annuncio<br />
<strong>di</strong> “Tutto l’Evangelo” al<br />
mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17;<br />
10:44-46; 11:14-16; 15: 7-9; 19:2-6;<br />
Mar. 16:20; Giov.16: 13; Matt.28:19-<br />
20).<br />
Cre<strong>di</strong>amo ai carismi e alle grazie dello<br />
Spirito Santo nella vita dei cristiani che,<br />
nell’esercizio del sacerdozio universale dei<br />
credenti, si manifestano per l’e<strong>di</strong>ficazione,<br />
l’esortazione e la consolazione della<br />
comunità cristiana e, conseguentemente,<br />
della società umana (I Cor. 12:4-11;<br />
Gal.5:22; Ebr.13:15; Rom.12:1).<br />
Cre<strong>di</strong>amo ai m<strong>in</strong>isteri del Signore glorificato,<br />
quali strumenti autorevoli <strong>di</strong><br />
guida, d’<strong>in</strong>segnamento, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione e<br />
<strong>di</strong> servizio nella comunità cristiana, rifuggendo<br />
da qualsiasi forma gerarchica<br />
(Efe.1: 22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18).<br />
Cre<strong>di</strong>amo all’attualità e alla vali<strong>di</strong>tà delle<br />
deliberazioni del Concilio <strong>di</strong> Gerusalemme,<br />
riportate <strong>in</strong> Atti 15: 28-29;<br />
16:4.<br />
Cre<strong>di</strong>amo alla resurrezione dei morti, alla<br />
condanna dei reprobi e alla glorificazione<br />
dei redenti, i quali hanno perseverato<br />
nella fede f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e (Atti 24:15;<br />
Matt.25: 46; 24:12, 13).<br />
Celebriamo il battesimo <strong>in</strong> acqua per<br />
immersione, nel nome del Padre e del<br />
Figliolo e dello Spirito Santo, per coloro<br />
che fanno professione della propria fede<br />
nel Signore Gesù Cristo come loro personale<br />
Salvatore (Matt. 28:18-19; Atti 2:<br />
38; 8:12).<br />
Celebriamo la cena del Signore o Santa<br />
Cena, sotto le due specie del pane e del<br />
v<strong>in</strong>o, rammemorando così la morte del<br />
Signore e annunziandone il ritorno, amm<strong>in</strong>istrata<br />
a chiunque sia stato battezzato<br />
secondo le regole dell’Evangelo e vive<br />
una vita degna e santa davanti a <strong>Dio</strong> e<br />
alla società (I Cor.11:23-29; Luca 22:19-<br />
20).<br />
R ISVEGLIO P ENTECOSTALE - LUGLIO/AGOSTO 2007 7