pdf - 348 kb - Popolis
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BRIXIA SACRA<br />
Leno e non essendo atti gli monaci a coltivare tanti terreni, né meno ad edificare d’intorno<br />
a quelli casamenti che vi bisognavano per l’habitare delli agricoltori, pigliorno la<br />
strada quei primi monaci di dar via quelle terre a’ diversi col solo patto d’essere riconosciuti<br />
per signori, lasciando in libertà quelli che le pigliavano d’edificar terre et case<br />
al modo loro. Quando poi questi ebbero fatte gran parte di case, trasferendosi dalla<br />
contrata dove era l’antica e prima chiesa di S. Giovan Battista loro parochia di prima,<br />
si fecero nell’altra contrata, dove hora si trova un’altra chiesa sotto ’l nome di S. Pietro<br />
fabricata in quei tempi alla quale da monaci fu concesso tanta terra che fosse conveniente<br />
per il vivere del parochiano; il che si può vedere ne gli acennati privilegi: perché<br />
per un tempo in essi è nominata solo la chiesa di S. Giovan Battista per battismare,<br />
di poi si nomina anco quella di S. Pietro, la quale sempre è anche stata conferta<br />
dall’abbate per sino all’anno 1490, et d’indi in poi si trova essere stata conferta da altri<br />
et non solo in Brescia, ma anche in Roma et con tal pensione che al tempo d’oggi non<br />
si trova chi voglia questo beneficio.<br />
Nell’anno 1180 fu abbate quel Goterio che si vede nominato sopra la porta grande<br />
della chiesa, come quello che con le rovine della primiera chiesa costrutta dal re Desiderio<br />
rifece quella ch’hora si vede che fu anni sessanta doppo la destruttione della sodetta<br />
che seguì nel 1227 et chi [c. 371v] riguarda bene i capitelli et altre parti di questa chiesa<br />
ch’hora si vede in piedi et rifatta da quest’abbate Gonterio, ritrovarà che per la maggior<br />
parte, come s’è detto un’altra volta, con le pietre di quell’antica et oltre di questo vi<br />
vedo fra le scritture più antiche molte investiture di quest’abbate fatte in diverse persone.<br />
Dietro a Gonterio trovo abbate un Epifanio del quale si vede un un’investitura fatta<br />
de i beni di Ostiano l’anno 1229, né altra memoria ho trovato di quest’abbate, bensì<br />
ho trovato le scritture d’una lite fatta l’anno 1241 circa il dominio civile della terra<br />
di Ostiano, essendo abbate un monaco per nome Peregrino, della qual lite se ne vede<br />
la sententia fatta in Cremona da un vicario imperiale col consenso de giudici et officiali<br />
che ressidevano in quella città, la qual sentenza definisce che gli uomini di Ostiano<br />
non obbediscano ad altro podestà, né ad altro officiale nelle cose civili del governo della<br />
terra che a quelli che saranno eletti et mandati giuridicamente dall’abbate di Leno<br />
o suoi agenti, il che si può vedere dalle copie delle scritture che si conservano.<br />
Morto Peregrino, fu fatto abbate un Giovanni, il quale fu poi deposto da papa<br />
Innocenzo 4.to col mezzo d’un suo legato per causa di non stare alla sua ressidenza,<br />
ma in Parma con puoco suo decoro, di che essendone canonicamente richiesto, egli<br />
non seppe giustificarsi. Questo appare in un breve del detto papa. In detto breve si<br />
vede costituito abbate di Leno in luogo di Peregrino un monaco Guilielmo da Parma,<br />
come si vede anco in un dessignamento de’ beni in Ostiano pertinenti all’abbadia<br />
scritto da mano eccellente in carta pergamena con lettere rosse e con la sua rubrica.<br />
Memoria pure di questo abbate si legge in alcune investiture de beni fatte alla comunità<br />
di Leno, et nel compromesso fatto tra essa comunità et il detto abbate l’anno 1250<br />
del quale si parlarà nelli atti del’abbate seguente.<br />
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