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Focus on | Le cure primarie<br />
32<br />
stenza primaria in stretta integrazione con<br />
i mmg e pls;<br />
• macrostruttura con un congruo numero di strutture<br />
complesse tali da garantire un miglior governo<br />
clinico di tutte le linee di attività assegnate<br />
nell’ambito delle cure primarie e intermedie.<br />
LE CURE PRIMARIE<br />
NELL’ORGANIZZAZIONE DISTRETTUALE<br />
Il termine “cure primarie” è utilizzato nel nostro<br />
Paese per indicare la Primary Health Care, ampiamente<br />
descritta dall’Oms e ritenuta fulcro del<br />
servizio sanitario. Bisogna ricordare la storica Conferenza<br />
di Alma Ata del 1978 convocata dall’Oms<br />
nella quale, in un consesso molto ampio, sono stati<br />
posti in essere forti collegamenti fra i temi della<br />
salute con quelli dello sviluppo. La Conferenza ha<br />
approvato un documento che è divenuto negli anni<br />
successivi un punto di riferimento per le politiche<br />
sanitarie anche dei Paesi industrializzati.<br />
In Italia le cure primarie comprendono l’assistenza<br />
erogata dai medici di medicina generale,<br />
dai pediatri di libera scelta e dai medici della specialistica<br />
ambulatoriale territoriale, nonché l’assistenza<br />
sanitaria e sociosanitaria domiciliare, ambulatoriale<br />
per specifiche categorie di persone<br />
(aree materno-infantile, anziani, disabili, malati<br />
cronici, psichiatrici, tossicodipendenti), nella quale<br />
sono coinvolti numerosi professionisti medici<br />
(di sanità pubblica, pediatri, ginecologi, geriatri,<br />
fisiatri) e di altre professioni sanitarie e sociali (infermieri,<br />
terapisti, dietisti, psicologi, assistenti sociali,<br />
assistenti tutelari) e dell’educazione (educatori<br />
negli inserimenti scolastici, lavorativi).<br />
Sono attività di cure primarie tutte quelle<br />
orientate, prioritariamente, a promuovere la salute<br />
e a prevenire le malattie e che intervengono<br />
per la diagnosi, per la cura, per la riabilitazione<br />
con forme di assistenza erogate nei luoghi più vicini<br />
a quelli in cui i cittadini vivono (domicilio<br />
dei pazienti, ambulatori territoriali, strutture residenziali),<br />
in una visione d’integrazione delle risorse<br />
e di coordinamento dei processi. La continuità<br />
delle cure, l’integrazione professionale e la<br />
partecipazione di paziente e famiglia alla tutela<br />
della salute sono i principi su cui si fondano le<br />
cure primarie.<br />
Il DM 29.11.2001 riconosce le cure primarie<br />
come livello di assistenza, riconducendole più precisamente<br />
al Lea 2 (Assistenza Distrettuale). Il Distretto<br />
rappresenta pertanto la specifica macrostruttura<br />
che garantisce l’organizzazione e la produzione<br />
delle cure primarie.<br />
Da questa definizione emergono la mission delle<br />
cure primarie (tutela della salute globale del<br />
cittadino, presa in carico dei pazienti complessi),<br />
la vision (equità, accessibilità, partecipazione comunitaria,<br />
sostenibilità costi, continuità assistenziale,<br />
integrazione, multiprofessionalità), la sua organizzazione<br />
(distrettuale, basata su UO multiprofessionali<br />
che operano in strutture ambulatoriali<br />
comprese quelle dei medici di medicina generale,<br />
domiciliari, residenziali, semiresidenziali),<br />
i processi assistenziali (percorsi di cura continui e<br />
integrati basati sulle indicazioni del DPCM<br />
14.2.2001).<br />
Vista la rilevanza che le cure primarie assumono<br />
nel livello di Assistenza Distrettuale, è indispensabile<br />
prevedere, nell’ambito della “Macrostruttura<br />
Distretto” e del modello organizzativo<br />
divisionale suggerito dal Consiglio Superiore di<br />
Sanità, una specifica “Struttura Complessa per le<br />
Cure primarie”.<br />
LE CURE PRIMARIE<br />
E I NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI<br />
Si è ormai consapevoli che oggi i servizi sani-