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Pagine 97-128 - Centro di Ricerche Storiche Rovigno

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110<br />

13 - TITOLO: Capo<strong>di</strong>stria<br />

DESCRIZIONE: altra pianta dell’abitato insulare<br />

con in evidenza particolare il tracciato delle<br />

mura e del suo impianto poliorcetico; si tratta<br />

in effetti della continuazione della procedura<br />

per i lavori <strong>di</strong> restauro delle strutture <strong>di</strong>fensive<br />

avviata dal podestà Malipiero come si evince dal<br />

<strong>di</strong>segno precedente (n. 12).<br />

AUTORE: Rubertini Battista.<br />

DATA: 1620, 12 giugno.<br />

SCALA: De Passi 100.<br />

DIMENSIONI: mm. 374 X 470.<br />

COLL. ARCHIVISTICA: Fondo “Senato Mar”, b. 228,<br />

<strong>di</strong>s. 1.<br />

NOTE: allegato a relazione del proto, il tutto<br />

allegato a parte del Senato 9 settembre 1620.<br />

LEGENDA: 1. Pezzo <strong>di</strong> Muraglia Caduta; 2. Torre et muro<br />

che sta per precipitare; 3.Torre che patisse il simile; 4.<br />

Pezzo <strong>di</strong> muro senza fondamenta stato leuato dal reflusso<br />

del Mare; 5. Toretta inutile che si puo leuare; 6. Torretto<br />

per la Monitione; 7. Piata Forma; 8. San Nicolo; 9. Porta<br />

Maritima; 10. Porta <strong>di</strong> terra ferma; 11. Porta del Soccorso;<br />

12 Porta d’Ogni Santi; 13. Porta <strong>di</strong> San Pietro; 14.<br />

Porta Bosidraga; 15. Porta Maggiore; 16. Terra Pieno;<br />

17. Fondamenta; 18. Molo; 19. Ponte <strong>di</strong> Pietra; 20. Il Castello<br />

a mezzo il Ponte; 21. Toretta che sta anch’ ella per<br />

cascare che non ui rime<strong>di</strong>a.<br />

NOTA DI COMMENTO (E. TONETTI): Il processo archivistico<br />

cui questo <strong>di</strong>segno appartiene costituisce la continuazione<br />

della procedura per i lavori <strong>di</strong> restauro delle mura <strong>di</strong><br />

Capo<strong>di</strong>stria <strong>di</strong> cui al <strong>di</strong>segno e alla documentazione conservati<br />

in Senato, Mar, fz. 223, ds. 1.<br />

Opera <strong>di</strong> squisita fattura ed estrema precisione, con vivace colorazione ad acquerello, il <strong>di</strong>segno raffigura la cinta muraria del capoluogo istriano, ponendo<br />

in evidenza le parti crollate. La legenda richiama tutti i manufatti presenti lungo le mura.<br />

Con ducale dell’8 gennaio 1620 (1619 more veneto) il Senato, <strong>di</strong>etro pressante segnalazione del podestà e capitano <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>stria, aveva incaricato i<br />

Provve<strong>di</strong>tori alle Fortezze <strong>di</strong> mandare sul posto un loro proto per informare sulle reali necessità <strong>di</strong> interventi alla cinta muraria. Il proto Zuan Battista<br />

Rubertini presentò il 15 giugno 1620 una dettagliata perizia <strong>di</strong> spesa con allegato il <strong>di</strong>segno. Per tutto il sopralluogo il Rubertini era stato accompagnato dal<br />

podestà e capitano Bernardo Malipiero, il quale s’era “transferito lui in persona neli lochi più bisognosi et avisatomi <strong>di</strong> soi boni pensieri per servizio et<br />

mancho spesa de Sua Sernità”, mentre il Rubertini aveva “<strong>di</strong>ligentemente tolto le misure et notte et tolto quelle informazion più nezesarie” per la sua<br />

relazione.<br />

“Io ho ritrovato - esor<strong>di</strong>va il proto - un pezo de muralia nela cortina verso tramontana vicino alla chiesa de San Gregorio, qual sono chaduta già molti giorni,<br />

sono de longeza pasa 25 et de alteza passa 3 1/5, qual è bisogno de eser refatta chon molta presteza, perché la città restano aperta, ove si pol far molti<br />

contraban<strong>di</strong> de sali et altro, oltre li altri pericholi de ladri”. Per rifare dalle fondamenta il tratto <strong>di</strong> mura si poteva preventivare una spesa <strong>di</strong> lire 3.666.<br />

“Item vicino alla porta Posidraga [Bosidraga nel <strong>di</strong>segno], che sono vicino alla chiesa de San Lorenzo dala parte verso levante, sono un pezo de muralia parte<br />

chaduta et parte stano per chadere quando no li sia presto rime<strong>di</strong>o; questa chaduta et quella che sono cadente che non si pol far <strong>di</strong> meno de non desfarla”.<br />

La spesa prevista in lire 1.680.<br />

“In chapo la cortina dela muralia sudetta vi sono una toricela che stano per chadere et per nostro consilio anderebe desfatta, esendone dui altre ivi vicine,<br />

et andaria unitto le muralie”, per una spesa <strong>di</strong> lire 600.<br />

“Vicino ala giesia de Santa Ana vi sono una toricella in mal statto et ha bisogno de eser refatta”. La spesa si preventivava in lire 1.400.<br />

“Più avanti verso sirocho, nel horto <strong>di</strong> frati de Santa Ana, vi sono una toricella che stano per rovinare et bisogno de acomodarla, perché questa ano il suo<br />

coperto et serve per far sentinelle in tempo de suspetto et guarda la tore della monizion”, per una spesa <strong>di</strong> lire 1.120.<br />

“Nella muralia vicino alla porta de San Pietro sono schavatto fori la fondamenta in gran parte et, se non se li reme<strong>di</strong>arà presto, potrebe rovinare con dano<br />

notabile, perché <strong>di</strong> sopra vi sono muralia bonisima, et chadendo chaderia nel porto et sarebe molto <strong>di</strong>ficille levarla”. Il preventivo per quest’intervento era<br />

<strong>di</strong> lire 620.<br />

Per il restauro <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> mura “in mal statto” presso la torre delle munizioni il Rubertini in<strong>di</strong>cava una spesa <strong>di</strong> lire 600; per i legnami d’armatura per le<br />

varie opere occorrevano lire 500.<br />

Inoltre “fori dela porta de teraferma vi sono il ponte fatto a volti, sono volti numero 24, quali sono parte chaduti et parte stano per chadere; ha bisogno de<br />

oportuno reme<strong>di</strong>o, et sarà necessario refar parte <strong>di</strong> piloni et ficharli sotto <strong>di</strong> pali de rovere a fine che stiano fermi et sichuri, et tornar a voltar detti volti”, per<br />

una spesa <strong>di</strong> lire 3.740.<br />

Per le gronde ed altri piccoli interventi nel castello <strong>di</strong> San Leone occorrevano, poi, lire 372. Infine “nel detto chastello li sono la muralia verso ponente<br />

rovinatta et consumata per la sua antichittà, et saria gran bene achomodarla, aciò non precipitti, perché invero questa una belisima opera, et non è bene<br />

lasarla andar de malle”. Il preventivo, per quest’ultimo punto, non era trascurabile, ammontando a lire 2.480. Il complesso degli interventi richiedeva<br />

dunque la somma <strong>di</strong> lire 16.778, pari a ducati 2.740.<br />

Di fronte alla relazione del proto delle Fortezze, il Senato veneziano ritenne <strong>di</strong> abbandonare le riserve espresse in precedenza e or<strong>di</strong>nò ai Provve<strong>di</strong>tori alle<br />

fortezze <strong>di</strong> porre all’incanto i lavori descritti in perizia e al podestà e capitano Malipiero <strong>di</strong> prestare, a suo tempo “sopraintendenza et assistenza<br />

nell’essecutione”.

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