Pagine 97-128 - Centro di Ricerche Storiche Rovigno
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36 - TITOLO: Dignano<br />
DESCRIZIONE: pianta e prospetto<br />
dell’Ospizio dei RR.PP. Cappucini.<br />
AUTORE: n. i.<br />
DATA: 1790.<br />
SCALA: pie<strong>di</strong> Veneti settanta.<br />
DIMENSIONI: mm. 512 X 407.<br />
COLL. ARCHIVISTICA: Fondo “Aggiunto<br />
sopra Monasteri”, b. 119, <strong>di</strong>s. 1.<br />
NOTE: una legenda numerica illustra<br />
la destinazione d’uso dei locali del<br />
pianterreno e del piano superiore;<br />
allegato a documentazione relativa.<br />
LEGENDA: Pianta e alzato del Ospizio delli<br />
R.R. P.P. Capucini <strong>di</strong> Digniano. La Pianta<br />
qui signiata con lettera A <strong>di</strong>mostra il piano<br />
tereno <strong>di</strong>chiarito con numeri come qui<br />
apie<strong>di</strong>: N:ro 1. Chiostro d’Ingresso; 2. Cortile<br />
con Cisterna; 3. Cisterna; 4. Ingresso<br />
del Sud:o piano; 5. Luoco d’ingresso a un<br />
Cocinotto, e Cocina Scalle che conduce nelle<br />
Cantine, e piano superiore; 6. Cocinotto<br />
da Scaldarsi; 7. Cocina da Cocinare; 8.<br />
Scalle, che <strong>di</strong>sende alle Cantine, e assende<br />
al piano superiore; 9. Refetorio; 10. Dispensa<br />
con Scalla che conduce in Cantina; 11.<br />
Foresteria; 12. Scalla, che <strong>di</strong>sende a Lorto;<br />
13. Orti; 14. Scalla Maggiore che conduce<br />
al piano superiore e ingresso alla Chiesa; 15. Chiesa; 16. Oratorio; 17. Fabrica imperfetta.<br />
La pianta qui apie<strong>di</strong> signiata con lettera B <strong>di</strong>mostra il piano superiore <strong>di</strong>chiarito con numeri come qui apie<strong>di</strong>: N:ro 1. Chiostro del piano tereno; 2. Porta<br />
<strong>di</strong>ngresso alla Scala maggiore che conduce al soprad:to piano; 3. Scalla; 4. Coridori; 5. Celle; 6. Libreria; 7.Scalla interna; 8. Comunità; 9. Comuni.<br />
120<br />
37 - TITOLO: Fianona<br />
DESCRIZIONE: pianta e prospetto <strong>di</strong><br />
magazzini, case e chiese a ridosso del<br />
porto <strong>di</strong> Fianona.<br />
AUTORE: n. i.<br />
DATA: 1731.<br />
SCALA: Pie<strong>di</strong> veneti uenti.<br />
DIMENSIONI: mm. 461 X 356.<br />
COLL. ARCHIVISTICA: Fondo “Inquisitori <strong>di</strong><br />
Stato”, b. 255, <strong>di</strong>s. 2.<br />
NOTE: le strutture in pianta e prospetto<br />
recano dei numeri che non trovano<br />
riscontro nella scrittura allegata del<br />
podestà e capitanio Andrea Cappello.<br />
TESTO: Casaletto <strong>di</strong>strutto da [fuoco, che è <strong>di</strong>segnato,<br />
n.d.a.]; Piante de magazeni del Porto<br />
<strong>di</strong> Fianona; Pianta del Magazino posto <strong>di</strong>etro<br />
l’altro <strong>di</strong> sopra, e però non se gli fa l’alzata;<br />
Pianta della Chiesetta: Porto <strong>di</strong> Fianona;<br />
NOTA DI COMMENTO (G. CANIATO): Planimetrie e<br />
prospetti frontali dei magazzini <strong>di</strong> privata ragione<br />
prospicienti il porto <strong>di</strong> Fianona.<br />
Il <strong>di</strong>segno, non datato e senza in<strong>di</strong>cazione d’autore,<br />
in inchiostro bruno su carta, è allegato a <strong>di</strong>spaccio<br />
del podestà e capitanio <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>stria Andrea Capello inviato agli Inquisitori <strong>di</strong> Stato nel gennaio 1731 more veneto (= 1732), con il quale egli partecipa, in ottemperanza<br />
alle <strong>di</strong>sposizioni ricevute, <strong>di</strong> aver “fatti qui a me venir in persona li patroni delle fabriche, o siano magazeni, <strong>di</strong> Fianona (che) restorono anch’in seria maniera<br />
amoniti”. In altro <strong>di</strong>spaccio datato 14 <strong>di</strong>cembre 1731 il Capello fornisce l’elenco dei proprietari dei magazzini medesimi: Zuanne Chersevanich, Zuanne Martignevich,<br />
prè Bortolo Martignevich “pievano <strong>di</strong> Filipan”, prè Bernar<strong>di</strong>no Tonevich (“possesore <strong>di</strong> due magazeni”), Pietro Tandosi (tutti <strong>di</strong> Fianona), nonché la “Scola della<br />
Madona del Santissimo Rosario, gastaldo Mattio Zansich” e un abitante della prospiciente isola <strong>di</strong> Cherso, Domenico Bochina. I numeri da 1 a 8 apposti sul <strong>di</strong>segno si<br />
riferiscono con ogni probabilità a tale elenco. Allegato a quest’ultimo <strong>di</strong>spaccio un <strong>di</strong>segno al tratto, che il podestà fece re<strong>di</strong>gere da una non meglio identificata<br />
“persona apositamente spe<strong>di</strong>ta” in sopralluogo. Il <strong>di</strong>segno (ibid., n. 1), in inchiostro bruno, visualizza il settore costiero dell’Istria compreso fra la Valle Cale, a sudovest,<br />
e Portorè, ad est del porto imperiale <strong>di</strong> Fiume. Sono in<strong>di</strong>cati i principali toponimi e idronimi, il bosco <strong>di</strong> Turvicchiaco e alcuni mulini, nonché la “linea de confini<br />
coll’Imperio”, sviluppata a nord <strong>di</strong> Fianona.