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Inventario - Biblioteca civica di Rovereto

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legittimi impe<strong>di</strong>menti, nomina un idoneo luogotenente. Spetta al Pretore la convocazione del Consiglio dei 25, anche su<br />

richiesta <strong>di</strong> un solo Provve<strong>di</strong>tore. Il Pretore deve presiedere il Consiglio, vigilare che in esso non siano proposte<br />

deliberazioni lesive della sovranità o contrarie alla forma degli statuti. A fine mandato, deve rimanere in città per almeno<br />

<strong>di</strong>eci giorni col suo cavaliere, per essere sottoposto ad un "sin<strong>di</strong>cato" <strong>di</strong> due sindaci eletti dal Consiglio dei 25 ed un terzo<br />

eletto dal Capitano, che giu<strong>di</strong>cano sull'operato della sua missione.<br />

I Provve<strong>di</strong>tori giurano fedeltà al sovrano nelle mani del Pretore. Devono procurare alla città e alle comunità limitrofe un<br />

curato onesto e idoneo, un maestro <strong>di</strong> scuola <strong>di</strong> buoni costumi, un pre<strong>di</strong>catore per il periodo della quaresima. Assieme al<br />

Consiglio dei 25 fanno giurare il cavaliere del Pretore e gli ufficiali della sua scorta. Nominano, inoltre, due cavalieri del<br />

comune, due "destrentori", un sindaco che <strong>di</strong>fenda le leggi della comunità, un massaro e infine cinque saltari per custo<strong>di</strong>re e<br />

sorvegliare la campagna <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>. Sono tenuti anche a "sindacare" i cancellieri e tutti gli scrivani della cancelleria.<br />

Gli Statuta novissima del 1610, approvati dall'arciduca Massimiliano, costituiscono il punto d'arrivo <strong>di</strong> un lungo periodo <strong>di</strong><br />

revisione iniziato verso la metà del secolo precedente e rimarranno un punto fermo per la città per oltre un secolo e mezzo.<br />

Sebbene molte mo<strong>di</strong>fiche siano anticipate nella versione del 1570, è opportuno ritornare su alcuni passi riguardanti le<br />

attribuzioni e le variazioni <strong>di</strong> alcune cariche istituzionali.<br />

Il Pretore è competente in tutti i processi civili e penali della città e del <strong>di</strong>stretto, ad esclusione <strong>di</strong> quelli soggetti al giu<strong>di</strong>zio<br />

del Sapiente. In questo caso, se le parti in causa fanno ricorso al giu<strong>di</strong>zio del Sapiente, esse scelgono tra un tema <strong>di</strong><br />

giureconsulti proposto dal Pretore. Il Sapiente è paragonabile a un giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario. La giuris<strong>di</strong>zione del Pretore non si<br />

attribuisce inoltre alle cause tra parenti prossimi, a quelle volontariamente affidate ad arbitri, a quelle soggette al giu<strong>di</strong>zio<br />

dei Provve<strong>di</strong>tori, inerenti la bassa materia economica da risolvere tramite un'ispezione "ad oculum", e a quelle dei Massari e<br />

Giurati delle comunità della pretura. In queste ultime il Pretore è giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> seconda istanza. In appello, le sue sentenze<br />

passano alla Reggenza dell'Austria Superiore.<br />

Il Consiglio generale si raduna ogni anno nella festa <strong>di</strong> S.Croce (3 maggio) ed elegge a scrutinio segreto il Consiglio<br />

minore, o dei Trentuno. Quest'ultimo sceglie i quattro Provve<strong>di</strong>tori per l'anno successivo e il nuovo Massaro. Presieduto dal<br />

Pretore, il Consiglio dei Trentuno delibera sugli affari pubblici più importanti, fra cui l'alienazione <strong>di</strong> beni comunali, le<br />

affittanze e le concessioni della citta<strong>di</strong>nanza.<br />

I Provve<strong>di</strong>tori, che devono aver compiuto il venticinquesimo anno d'età, re<strong>di</strong>gono il regolamento per la gestione della città,<br />

vigilano sopra le attività commerciali della stessa, si occupano della pulizia delle vie pubbliche e dei canali, nominano il<br />

Sindaco del comune, gli e<strong>di</strong>li, i due "destrentori" e i cinque saltari. A fine anno, presentano al Consiglio dei Trentuno il<br />

ren<strong>di</strong>conto della loro amministrazione.<br />

Il Massaro amministra <strong>di</strong>rettamente la contabilità comunale cioè l'entrata e l'uscita e a fine anno ne rende conto al Consiglio<br />

dei Trentuno. Il Sindaco è il rappresentante legale del comune e ne <strong>di</strong>fende i <strong>di</strong>ritti contro terzi.<br />

Bisogna attendere la seconda metà del secolo XVIII per una nuova riforma amministrativa della città. Nel 1784 vengono<br />

istituiti nelle tre città tirolesi <strong>di</strong> Innsbruck, Bolzano e <strong>Rovereto</strong> i Magistrati Civici. La nuova magistratura citta<strong>di</strong>na viene<br />

introdotta a Vienna nel 1783.<br />

Con risoluzione sovrana del 9 febbraio 1784 viene soppressa la Pretura <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>, le cui competenze passano col primo<br />

luglio dello stesso anno al Magistrato. Con risoluzione sovrana del 14 febbraio 1784 viene definita l'organizzazione del<br />

Magistrato.<br />

L'organo esecutivo è costituito da un Borgomastro o Console e da cinque Consiglieri, tutti stipen<strong>di</strong>ati. Come "personale<br />

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