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Inventario - Biblioteca civica di Rovereto

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superfondo ACRo<br />

Archivio comunale <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> e archivi aggregati, 1340 -<br />

Storia archivistica<br />

Fin dalle origini l'archivio del comune <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> era custo<strong>di</strong>to presso Palazzo Pretorio nella sala dove si riuniva il<br />

Consiglio generale della città.<br />

La tenuta e la cura dell'archivio è testimoniata già nella richiesta <strong>di</strong> conferma <strong>di</strong> certi privilegi del 6 marzo 1488, in cui si<br />

accenna a danni subiti dai documenti dovuti alla mal conservazione (1), negli or<strong>di</strong>ni e capitoli degli amministratori della<br />

città e nel "Protocollo...con annesso inventario <strong>di</strong> quanto fu consegnato <strong>di</strong> ragion <strong>civica</strong> al lodevole nuovo magistrato ai 26<br />

luglio 1784..." (2) dove è descritto lo stato dell'archivio con il suo contenuto e da dove si evince che già nel 1784 le<br />

deliberazioni del consiglio conservate partivano dal 1491 e che risultavano mancanti i volumi relativi alle deliberazioni<br />

delle annate 1494, 1496,1501,1503, 1504, 1508,1702,1703, 1758; e che erano già presenti in archivio i volumi numerati da<br />

1 a 104 "contenenti varie materie civiche" anch'essi con le segnalazioni delle lacune relative ai numeri:<br />

13,87,91,92,94,96,97,98,99,100.<br />

Venne trasferito durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale nei locali della sede dell'Accademia degli Agiati, assieme agli archivi<br />

notarili delle giuris<strong>di</strong>zioni del Trentino meri<strong>di</strong>onale.<br />

Nella descrizione sintetica dell'archivio che si trova nella "Guida storico-archivistica del Trentino", <strong>di</strong> Albino Casetti<br />

pubblicata nel 1961; risulta la testimonianza delle per<strong>di</strong>te subite dall'archivio durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale, lasciata<br />

dall'archivista Gustavo Chiesa che nel 1920 riferiva la scomparsa <strong>di</strong> alcune pergamene e <strong>di</strong> come parte della<br />

documentazione giacesse :"...in un angolo della vecchia sala della Rappresentanza citta<strong>di</strong>na...tra pezzi <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e, <strong>di</strong> tavoli, <strong>di</strong><br />

pianoforti, fra avanzi <strong>di</strong> letame <strong>di</strong> stalla...".<br />

Il complesso archivistico fu oggetto <strong>di</strong> un primo sommario rior<strong>di</strong>no nel 1931 da parte <strong>di</strong> Enrico Tamanini; nel 1949 venne<br />

trasferito e depositato presso la <strong>Biblioteca</strong> <strong>civica</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>. Negli anni cinquanta del secolo scorso fu parzialmente<br />

rior<strong>di</strong>nato e schedato da Pio Chiusole, che creò la sezione Ar.C., una sezione formata da registri dal XV al XX secolo<br />

semplicemente elencati ma non sud<strong>di</strong>visi per serie. Negli anni '60 il <strong>di</strong>rettore della biblioteca Valentino Chiocchetti si<br />

preoccupò <strong>di</strong> eseguire un riscontro delle pergamene presenti.<br />

Un successivo intervento sull'archivio comunale venne eseguito da Vera Vittori, che scandagliò quasi tutta la parte<br />

rimanente dell'archivio, per lo più carteggio del secolo XIX, senza però giungere alla conclusione del lavoro avviato. Nel<br />

1987 cominciarono ad essere versati in archivio vari spezzoni provenienti dall'Ufficio Tecnico, dalla Vigilanza urbana, dalla<br />

Segreteria generale etc. La <strong>Biblioteca</strong> <strong>civica</strong> si fece carico <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>nare sommariamente questo materiale a partire dal 1994,<br />

mettendo a <strong>di</strong>sposizione gli archivisti Stefano Piffer e Rossella Joppi. L'attuale Soprintendenza ai Beni librari, archivistici e<br />

archeologici incaricò, negli anni 1994-1998, due cooperative <strong>di</strong> archiviste, la Arcoop <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> e l'Arca<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Trento, <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>nare e inventariare gli archivi degli ex comuni <strong>di</strong> Marco, Noriglio e Sacco, nonchè rior<strong>di</strong>nare e con<strong>di</strong>zionare gran parte<br />

della serie Carteggio ed atti degli affari del comune <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> dal 1810 al 1923. Una collaboratrice della Soprintendenza,<br />

Loreta Moscon, rior<strong>di</strong>nò e inventariò nel 1996 l'archivio dell'ex comune <strong>di</strong> Lizzana.<br />

Nel 2008 venne inoltre eseguita dalla cooperativa Arcoop la sistemazione fisica sugli scaffali della sezione Ar.C.<br />

relativamente al periodo <strong>di</strong> antico regime, con integrazione del materiale depositato allora ad Ala e schedato da Stefano<br />

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