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gioioso”
valore, facendoli arrivare dalla Germania.
Lei, Presidente, è uno che ama divertirsi?
Mi piace la gente, soprattutto i giovani, e
ho molte amiche giovani che sembrano divertirsi
molto con me. Amo andare nelle
trasmissioni e parlare con i giovani; il più
bel complimento che ho ricevuto è quando
mi hanno detto:”lei è uno di noi”.
Io sono sotto protezione della polizia e dei
carabinieri dal ’66, e sa come ho risolto?
Come?
Diventando amico delle mie guardie del
corpo. Io sono un ipocondriaco gioioso.
Ho sofferto di depressione ma sono in
buona compagnia: come me, Churchill,
Dostoevskij, Newton; anche costoro ne
soffrivano.
Anche Montanelli e Gassman...
Ne parlavo spesso con tutti e due.
In gioventù ha bruciato tutte le tappe, è
stato un énfant prodige…
A vent’anni ero laureato: a 23 assistente; a
24 insegnavo all’Università e a 29 deputato.
Io non ho avuto giovinezza; sì andavo a
ballare ma con i miei allievi.
Dimostravo meno anni di quelli che avevo.
Infatti il mio primo giorno da parlamentare
la guardia mi fermò dicendomi: “Ragazzo,
dove va?”
E’ stato un dissipatore o un economizzatore
della sua salute?
La mia risorsa è il lavoro, non so stare senza
lavorare, con la particolarità che faccio
sempre due cose insieme ma sono sostenuto
da una memoria di ferro che è anche la
mia ossessione. Ad esempio, io sono certa
d’averla già vista ma non ricordo dove e su
questo mi posso ossessionare, è una caratteristica
dei depressi.
Ho un grosso rammarico, quello di non
potere andare al cinema quanto vorrei, mi
limito ad andarci qualche volta al primo
spettacolo. Il cinema va visto al cinema come
dice il mio amico il professore Verdone,
il primo docente di storia e critica di cinema.
Pensi che il primo saggio che ho scritto
era su cinema di Eisenstein, a sedici anni.
Presidente, ci dia un bollettino medico
con prognosi e diagnosi sull’attuale stato
dell’Italia
E’ malata, lo sa ma non si vuole curare.
Gli Italiani, quelli meravigliosamente
tratteggiati da Alberto Sordi, tendono a
vivere o a sopravvivere?
A sopravvivere… facendo finta di vivere.
Sordi era un personaggio tragico che si travestiva
da buffone per camuffare la sua tragicità,
io l’ho conosciuto bene.
Come vive Presidente questa nuova stagione
della politica, basata sul morso,
sul graffio e sull’insulto?
Io da ragazzo facevo a cazzotti,
lo trovo più onesto.
Non ci sono più limiti?
Ce ne sono troppi.
E’ un Paese che ha perduto
il senso dell’indignazione
e della vergogna,
non trova?
Gli Italiani sono immersi
nell’indignazione tanto da
non capacitarsene più, è il loro stato normale.
Socrate e Platone ci salveranno?
Mi accontenterei di Aristotele. L’Italiano
non vuole essere seccato, vuole seccare il
vicino ma non vuole essere seccato. L’Italia
è un Paese di eccezionali figure singolari.
Lei era cugino di Berlinguer?
Sì, ma cugino popolano; lui era don Enrico
io soltanto signore.
Chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica?
Fino a pochi giorni fa le avrei detto Ciampi,
adesso onestamente, nonostante la mia
esperienza, non saprei proprio dirglielo.
Scommetterei ancora su Ciampi, oppure
Napolitano.
Accetterebbe la Presidenza del Senato?
No, non potrei. Non si può essere stato
Presidente del Senato poi Presidente della
Repubblica e nuovamente presidente del
Senato, non si può essere successori di se
stessi.
Quanto durerà il nuovo governo?
Non tutta la legislatura e sarà difficile governare.
Ma non bisogna drammatizzare.
Nel Regno Unito ci fu una volta in cui si
andò a votare tre volte in un anno.
“
La mia risorsa è il lavoro, non so stare
senza lavorare, con la particolarità che
faccio sempre due cose insieme ma sono
sostenuto da una memoria di ferro che è
anche la mia ossessione.
”
Ma la spaccatura è un dramma o un’occasione?
Nel modo in cui si è verificata e cioè con gli
uni hanno demonizzato gli altri, sì. Una
nazione deve avere un’unità civile prima
che morale e politica.
9 | MONDOSALUTE 3-2006