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A UN ANNO DI PONTIFICATO DI BENEDETTO XVI<br />
ATTUALITÀ<br />
“Il cristianesimo è amore”<br />
Il Papa “riformatore” indica <strong>la</strong> strada maestra: “Meno apparati<br />
e più spirito. E <strong>la</strong> Chiesa deve cominciare a fare il suo esame di<br />
coscienza, magari dando voce a chi non ce l’ha”.<br />
DI ROBERTO ROSSETI<br />
un umile <strong>la</strong>voratore<br />
nel<strong>la</strong> vigna<br />
“Sono<br />
del Signore”. Così<br />
Joseph Ratzinger alle 17:55 del<br />
19 aprile 2005 si presentò al<strong>la</strong><br />
fol<strong>la</strong> che lo acc<strong>la</strong>mava in piazza<br />
San Pietro subito dopo <strong>la</strong> fumata bianca che<br />
annunciava, al quarto scrutinio, <strong>la</strong> sua elezione<br />
a pontefice con il nome di Benedetto<br />
XVI. Il suo primo anno di pontificato è stato<br />
<strong>la</strong> dimostrazione concreta di cosa intendesse<br />
per umile <strong>la</strong>voratore. Chi amava il ruolo sino<br />
ad allora ricoperto nelle retrovie e rive<strong>la</strong>va<br />
una naturale ritrosia nell’apparire non si è<br />
certamente risparmiato se, in<br />
così poco tempo, ha incontrato<br />
più di quattro milioni di<br />
persone. Ed è al<strong>la</strong> gente che<br />
Papa Ratzinger ha annunciato<br />
quale sarà il suo più importante<br />
impegno: <strong>la</strong><br />
Catechesi. Il Cristianesimo è<br />
amare il prossimo e gioia di<br />
vivere, ed è quindi nel quotidiano<br />
che rappresenta il maggior<br />
aiuto sia ai singoli individui<br />
che al<strong>la</strong> pubblica comunità.<br />
Non c’è bisogno, per il<br />
Papa che tutti ritengono essere<br />
il “grande riformatore”,<br />
di gesti ec<strong>la</strong>tanti ma di piccole<br />
azioni di umiltà . Ciò significa<br />
meno presunzione nelle<br />
proprie capacità ma più fiducia<br />
in Dio.<br />
BAMBINI<br />
NEL CUORE<br />
Dice Papa Ratzinger: “Manca<br />
<strong>la</strong> capacità di essere bambini<br />
nel cuore. Il bambino stesso<br />
è <strong>la</strong> strada. Per <strong>la</strong> troppa sicurezza<br />
ed esperienza viene<br />
meno <strong>la</strong> capacità di vedere il<br />
tutto, di udire il messaggio<br />
del tutto, il Dio che ancora<br />
oggi par<strong>la</strong> attraverso il creato,<br />
che ancora oggi si avvici-<br />
iorio/newpress<br />
na a noi nel mistero dei Sacramenti. Manca<br />
<strong>la</strong> capacità di stupirsi, di farsi impressionare<br />
e di uscire da se’ per incamminarsi sul<strong>la</strong> sua<br />
strada”. Benedetto XVI non ha certamente<br />
dubbi su quale sia il suo nemico: il re<strong>la</strong>tivismo<br />
e tutti i suoi aspetti, ai quali contrappone<br />
il primato del<strong>la</strong> “verità religiosa”. Questo<br />
vale anche all’interno del<strong>la</strong> Chiesa, tanto è<br />
vero che lo stesso Benedetto XVI afferma :<br />
“quanti piu’ apparati noi costruiamo, siano<br />
essi i più moderni, tanto meno c’è spazio per<br />
lo spirito, tanto meno c’è spazio per il<br />
Signore, e tanto meno c’è libertà. Io penso<br />
che noi dovremmo, sotto questo punto di vi-<br />
sta, iniziare nel<strong>la</strong> Chiesa, a tutti i livelli, un<br />
esame di coscienza senza riserve”.<br />
MENO CARDINALI<br />
Forse proprio per questo il suo primo anno<br />
di pontificato è stato caratterizzato anche<br />
dall’aver riportato a 120 il numero massimo<br />
dei cardinali, cosi’ come aveva deciso Paolo<br />
VI, al posto dei 135 istituiti da Giovanni<br />
Paolo II negli ultimi due Concistori. Una riduzione<br />
di organico che dovrebbe riguardare<br />
<strong>la</strong> Curia e tutti gli uffici. Il Papa si concentra<br />
su quel<strong>la</strong> che deve essere <strong>la</strong> vita all’interno<br />
del<strong>la</strong> “Chiesa” e meno nel rapporto<br />
con il mondo esterno. Da questo<br />
deriva il diminuito numero degli incontri<br />
con politici, governanti ed ambasciatori<br />
ed un sempre maggiore dialogo con<br />
i propri “vescovi”.<br />
“Il magistero ecclesiale deve proteggere<br />
<strong>la</strong> fede dei semplici – dice Papa<br />
Ratzinger – di coloro che non scrivono<br />
libri, che non par<strong>la</strong>no in televisione e<br />
non possono scrivere editoriali sui giornali:<br />
deve dare voce a quelli che non hanno<br />
voce”.<br />
Su queste posizioni si è immediatamente<br />
ritrovato il Presidente Ciampi che non<br />
ha esitato nell’esaltare l’impegno comune<br />
di “Stato” e “Chiesa” nel<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei<br />
valori fondamentali del<strong>la</strong> libertà e del<strong>la</strong><br />
dignità del<strong>la</strong> persona umana. “ Autorità<br />
civile ed autorità religiosa, ognuna nel<br />
proprio ambito, hanno – ha affermato il<br />
Presidente del<strong>la</strong> Repubblica - <strong>la</strong> possibilità<br />
di agire nell’interesse e per il ben<br />
dello stesso popolo.”<br />
Il Vescovo di Roma ha dimostrato di<br />
avere a cuore il bene del suo popolo, come<br />
il buon pastore è pronto a difendere<br />
il suo gregge anche indicando con fermezza<br />
le strade da seguire. Troppo spesso<br />
le esigenze del sistema economico<br />
non hanno creato un ordinamento sociale<br />
piu’ giusto bensì un aridimento<br />
delle coscienze e <strong>la</strong> dissoluzione dei valori<br />
morali.<br />
27 | MONDOSALUTE 3-2006