Scarica la rivista - mondosalute
Scarica la rivista - mondosalute
Scarica la rivista - mondosalute
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
istockphoto.com<br />
Immediatamente dopo l’intervento viene<br />
applicata una lente a “contatto terapeutica”<br />
che viene rimossa in 4°-5°giornata. La PRK,<br />
che utilizza esclusivamente una radiazione<br />
<strong>la</strong>ser per modificare <strong>la</strong> curvatura corneale,<br />
rappresenta di gran lunga l’intervento chirurgico<br />
più sicuro penalizzato esclusivamente<br />
da una visione imperfetta durante<br />
i primi giorni del decorso postoperatorio.<br />
La LASIK che permette <strong>la</strong> correzione<br />
di difetti refrattivi del<strong>la</strong> medesima entità<br />
viene effettuata mediante l’uso<br />
combinato di un microbisturi (microcheratomo)<br />
e di una successiva ab<strong>la</strong>zione<br />
corneale mediante <strong>la</strong>ser ad eccimeri.<br />
La “rimodel<strong>la</strong>tura” del<strong>la</strong> cornea<br />
prevede l’esecuzione iniziale di uno<br />
”sportello superficiale” (f<strong>la</strong>p) cui segue<br />
una foto-ab<strong>la</strong>zione <strong>la</strong>ser dello strato<br />
sottostante. Al vantaggio determinato<br />
da un più rapido recupero visivo questa<br />
tecnica chirurgica rispetto al<strong>la</strong> PRK<br />
contrappone <strong>la</strong> possibile insorgenza di<br />
specifiche complicanze che nel<strong>la</strong> stragrande<br />
maggioranza dei casi possono però essere facilmente<br />
risolte.”<br />
RISCHI<br />
Esistono possibili rischi legati a questo tipo<br />
di chirurgia ?<br />
“In medicina non esiste un intervento chirurgico<br />
senza rischi, anche se rari, di possibili<br />
complicazioni e pertanto prima di effettuare<br />
qualsiasi tipo di intervento deve essere<br />
sempre attentamente valutato il rapporto<br />
rischio/beneficio derivante dal<strong>la</strong> sua esecuzione.<br />
Con questa debita premessa bisogna<br />
ricordare che <strong>la</strong> chirurgia refrattiva, se prati-<br />
SEMPRE PIÙ FACILE ELIMINARE I DISTURBI VISIVI<br />
imbarazzo di scelta<br />
cata su pazienti adeguatamente selezionati,<br />
rappresenta di gran lunga l’intervento chirurgico<br />
più sicuro praticato in oculistica.<br />
Questa sicurezza intrinseca derivante dall’uso<br />
di sofisticate tecnologie <strong>la</strong>ser viene amplificata<br />
dall’esecuzione di specifiche indagini<br />
strumentali pre-operatorie che permettono<br />
“<br />
L’intervento viene praticato<br />
in anestesia locale con <strong>la</strong> semplice<br />
instil<strong>la</strong>zione di colliri e a seconda<br />
del difetto refrattivo da correggere.<br />
Dura complessivamente dai 3<br />
ai 5 minuti e viene praticato in totale<br />
assenza di dolore.<br />
”<br />
di valutare adeguatamente se il paziente è un<br />
candidato idoneo all’intervento e di pianificare<br />
al meglio <strong>la</strong> sua esecuzione. La selezione<br />
del paziente rappresenta l’elemento chiave<br />
del successo operatorio. La chirurgia è sicura<br />
a condizione che si rispettino i canoni di<br />
sicurezza internazionalmente codificati per<br />
correggere lo specifico difetto refrattivo.”<br />
E’ vero che oltre al<strong>la</strong> correzione di miopia,<br />
astigmatismo e ipermetropia questa chirurgia<br />
si rivolge anche al trattamento del<strong>la</strong><br />
presbiopia ?<br />
“La chirurgia del<strong>la</strong> presbiopia rappresenta<br />
ancora oggi una chirurgia sperimentale e<br />
La chirurgia del<strong>la</strong><br />
presbiopia<br />
rappresenta ancora<br />
oggi una tecnica<br />
sperimentale e<br />
pertanto il suo uso non<br />
è per il momento<br />
ancora consigliabile.<br />
pertanto il suo uso non è per il momento ancora<br />
consigliabile. In realtà però un numero<br />
considerevole di pazienti che per il progredire<br />
dell’età presentano una difficoltà nel<strong>la</strong><br />
lettura per vicino possono essere già da oggi<br />
sottoposti ad un intervento di chirurgia refrattiva<br />
per prolungare nel tempo <strong>la</strong> loro “indipendenza”<br />
dagli occhiali. A questa<br />
categoria di pazienti appartengono ad<br />
esempio gli ipermetropi in cui al difetto<br />
refrattivo congenito si è sovrapposta<br />
nel corso degli anni <strong>la</strong> presbiopia.<br />
Quando poi il desiderio di non portare<br />
un occhiale per vicino (per ragioni<br />
estetiche, pratiche o <strong>la</strong>vorative) è prevalente<br />
- previa un’esaustiva discussione<br />
con il proprio chirurgo di fiducia –<br />
è possibile effettuare un intervento<br />
che crei una lieve differenza refrattiva<br />
tra i due occhi. Questo tipo di intervento<br />
che permette di ottenere una<br />
“blended vision” (visione complementare)<br />
fa sì che l’occhio dominante<br />
prevalga nel<strong>la</strong> visione per lontano e il<br />
secondo per vicino. Se <strong>la</strong> differenza è contenuta<br />
il paziente può guidare l’automobile<br />
senza gli occhiali e vedere il “menu” di un ristorante<br />
in condizioni di buona illuminazione.<br />
Questa condizione che viene considerata<br />
molto confortevole dai pazienti che si sottopongono<br />
all’intervento può ovviamente<br />
essere ottimizzata dall’uso degli occhiali per<br />
lontano e per vicino quando le circostanze lo<br />
rendono necessario (es. guida in scarse condizioni<br />
di illuminazione, lettura prolungata).<br />
Bisogna ribadire che questa chirurgia<br />
non corregge di per se <strong>la</strong> presbiopia ma rappresenta<br />
oggigiorno <strong>la</strong> migliore risposta a<br />
questa sgradita condizione visiva tipica dell’età<br />
adulta.”<br />
19 | MONDOSALUTE 3-2006