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Bimestrale di informazione medica - anno XLV n. 3 GIUGNO 2010 - Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona<br />

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />

VERONA<br />

MEDICA<br />

Bimestrale di informazione medica<br />

In questo numero:<br />

Patologia cutanea in ambiente marino ..................... pag. 17<br />

Certificati: on line!................................................................... pag. 21<br />

Malattia on line ......................................................................... pag. 23<br />

Certificazione e decreto Brunetta.................................. pag. 30<br />

Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?.......................... pag. 34<br />

Polizza sanitaria ENPAM...................................................... pag. 46<br />

3GIUGNO<br />

2010


EDITORIALE<br />

5 On line<br />

NOTIZIE DALL'ORDINE<br />

6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni<br />

9 Co.Me.Vero.Volo<br />

Lo scorso 3 marzo il decollo dell’iniziativa volontaristica del nostro Ordine<br />

ALBO ODONTOIATRI<br />

10 Verbali della Commissione Odontoiatri<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

11 Proteggi il tuo futuro e il futuro dei tuoi figli<br />

11 Corso per Medici dello Sport<br />

12 Muro di Berlino in Brà a Verona<br />

AGGIORNAMENTO<br />

13 L’impatto del Diabete in medicina generale<br />

17 Patologia cutanea in ambiente marino<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

21 Certificati: on line!<br />

23 Malattia: si certifica on line!<br />

26 RU–486. Parere del Consiglio Superiore di Sanità<br />

28 Medico competente e rilascio di certificazioni<br />

originariamente in capo al Servizio Sanitario Nazionale<br />

30 Certificazioni e Decreto Brunetta.<br />

Le responsabilità del medico<br />

ATTUALITÀ<br />

34 Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?<br />

37 ECM<br />

39 Fantasie?<br />

SOMMARIO<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

40 Quando piante e pietre, sconfiggevano la Peste<br />

42 Marilyn Monroe: l’unica!<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

44 Sistema Sistri. Rifiuti Speciali<br />

ENPAM<br />

45 La contribuzione ENPAM del medico<br />

e del pediatra convenzionato<br />

46 Polizza Sanitaria, nonostante tutto<br />

continuiamo insieme<br />

47 ONAOSI<br />

Approvazione definitiva nuovo Statuto<br />

SINDACATI<br />

49 SNAMI<br />

Lo SNAMI scrive ai Ministri<br />

LIBRI RICEVUTI<br />

50 Il Medico Condotto.<br />

Storia dell’assistenza sanitaria sul territorio<br />

prima e dopo l’Unità d’Italia<br />

50 Sanare Infirmos<br />

51 Medicina e Letteratura<br />

51 La colpa del Patriarca<br />

51 Come due fosse in viso<br />

GIOVANI E PROFESSIONE<br />

52 S.O.S. - Sostituzioni<br />

TEMPO LIBERO<br />

54 Chi cerca... trova<br />

ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VR</strong><br />

NUOVO ORARIO DI APERTURA<br />

DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE<br />

Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />

Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />

Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Sabato chiuso<br />

VERONA MEDICA 3


VERONA MEDICA<br />

Bimestrale di informazione medica<br />

Bollettino Ufficiale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona<br />

Anno XLV n. 3 Giugno 2010<br />

Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona<br />

Registrazione del Tribunale di Verona<br />

n.153 del 20/3/1962<br />

ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI<br />

DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />

VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona<br />

tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904<br />

web: www.omceovr.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Roberto Mora<br />

Comitato di Redazione<br />

Beltrame Mario, Mora Roberto,Insacco Rocco Elio, Bovolin Francesco<br />

Peroni Alberto, Marchi Carlo, Tosi Gelmino, Marchioretto Fabio<br />

Dalla Riva Alessandro, Battaglia Giuseppe, Gadioli Paolo<br />

Consiglio Direttivo<br />

Presidente: Franco Alberton<br />

Vice-Presidente: Roberto Mora<br />

Segretario: Giorgio Carrara<br />

Tesoriere: Fabio Marchioretto<br />

Consiglieri<br />

Francesco Bovolin, Vania Braga, Orazio Codella, Franco Colletta, Fabio Facincani,<br />

Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Franca Mirandola,<br />

Annamaria Molino, Francesco Oreglia, Bianca Rosa, Carlo Soraci<br />

Revisori dei Conti<br />

Claudio Balestriero, Mario Beltrame, Mario Celebrano<br />

Revisore dei Conti Supplente<br />

Giuseppe Battaglia<br />

Commissione Odontoiatri<br />

Claudio Arrichiello, Francesco Bovolin,<br />

Gino Cavallini, Francesco Oreglia, Giampaolo Paoletti<br />

Fotocomposizione Videoimpaginazione<br />

e stampa<br />

Girardi Print Factory<br />

Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)<br />

tel. 0442 600401<br />

e-mail: info@girardiprintfactory.it<br />

Foto di Copertina<br />

Mora Roberto<br />

– Croazia: Punta Povile –<br />

INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINO<br />

SPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE<br />

1/2 pagina interna (bianco e nero) € 450,00 € 350,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)<br />

1 pagina interna (bianco e nero) € 600,00 € 500,00 (per uscita) € 450,00 (per uscita)<br />

2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 900,00 (per uscita) € 800,00 (per uscita)<br />

4ª pagina di copertina (a colori) € 1200,00 € 1000,00 (per uscita) € 900,00 (per uscita)<br />

4 VERONA MEDICA


On line<br />

I toni erano accesi, ieri sera.<br />

Complice, forse, il caldo e l’assenza<br />

dell’aria condizionata.<br />

Con il Direttore dell’INPS di Verona, il<br />

Segretario della FIMMG, Adami, e<br />

almeno una novantina di colleghi, si<br />

parlava del nuovo certificato di<br />

malattia.<br />

Quello, che tra due o tre mesi, dovremo<br />

utilizzare tutti per far avere ai nostri<br />

pazienti i “giorni di malattia”.<br />

Quello cartaceo, il vecchio modulo a<br />

ricalco, sparirà.<br />

Già adesso qualche sede INPS lo sta<br />

esaurendo.<br />

Varrà la pena di tenercene qualcuno<br />

per ricordo.<br />

Perché, tra poco, tutto viaggerà “on<br />

line”.<br />

Un sacco di soldi risparmiati (meno<br />

carte, niente spese postali, meno<br />

personale per le pratiche di malattia).<br />

VERONA MEDICA<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

Un sacco di vantaggi per il malato, il<br />

datore di lavoro, soprattutto per<br />

l’INPS.<br />

Quelli per noi medici non me li hanno<br />

spiegati.<br />

Forse non ci sono proprio.<br />

Per addolcire la pillola l’informatico di<br />

turno ci ha spiegato che le grosse<br />

softer-house, quelle che ci hanno fornito<br />

la cartella informatica, hanno già<br />

predisposto “la release” che ci permetterà<br />

di trasferire dal nostro computer<br />

al web e all’INPS i dati che servono<br />

alla compilazione.<br />

Ci costerà qualche soldo, ma ci farà<br />

lavorare meno e ci renderà più semplice<br />

il compito.<br />

E poi, forse, potrebbe arrivare anche<br />

un contributo alle spese da parte<br />

della ASL.<br />

Poi sono arrivate le domande.<br />

Tra le prime quella di un collega che<br />

ci raccontava come il suo ambulatorio<br />

fosse localizzato in un comune non<br />

servito dall’ADSL e dove anche il cellulare<br />

spesso non prende.<br />

Quella più angosciante, riguardava il<br />

sostituto.<br />

Perché, ci hanno spiegato, il codice<br />

di accesso al servizio è strettamente<br />

personale e non trasferibile.<br />

Il fatto che uno di noi si potesse<br />

ammalare o più semplicemente decidesse<br />

di andare in ferie, sembrerebbe<br />

un problema che, finora, nessuno si<br />

sia mai posto.<br />

Il Vicesegretario Nazionale ANAAO<br />

Troise ha già fatto sapere che i nostri<br />

colleghi dell’ospedale i certificati “online”<br />

ce li lasceranno fare a noi del<br />

territorio, anche quelli che sarebbero<br />

in carico a loro.<br />

COMUNICAZIONE<br />

La “rivoluzione” del certificato “on<br />

line” sembra piacere poco o niente ai<br />

medici perché prevede per loro solo<br />

spese e oneri, e nessun “onore”.<br />

Ma piace poco anche perché li carica<br />

di un ulteriore onere burocratico.<br />

Ed il tempo dedicato alla “burocrazia”<br />

è, inevitabilmente, sottratto alla cura<br />

e all’assistenza. Ma per tornare alle<br />

cose dette ieri sera, si è parlato anche<br />

della proposta fatta dai farmacisti al<br />

Ministro Fazio, del medico in<br />

farmacia, e di quella che il Segretario<br />

Regionale Federfarma avrebbe fatto<br />

al nostro Segretario Regionale<br />

FIMMG, per offrirci la disponibilità<br />

dell’infermiere della farmacia e di tutti<br />

i servizi di telemedicina che i farmacisti<br />

sono pronti ad attivare sul territorio.<br />

E mi sono venute in mente alcune<br />

considerazioni.<br />

Lo Stato ci vuole sempre più impiegati<br />

e meno medici.<br />

I farmacisti sono pronti a trasformare<br />

le farmacie in ambulatori.<br />

Bene!<br />

Allora, ….. perché la trasmissione “on<br />

line” non la facciamo fare a loro?<br />

ROBERTO MORA<br />

Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono<br />

cieco, aiutatemi per favore».<br />

Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza<br />

chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.<br />

Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.<br />

Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi<br />

avesse annotato.<br />

Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.<br />

Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: “Oggi è primavera e io non posso vederla”.<br />

5


Verbali<br />

del Consiglio<br />

e delle<br />

Commissioni<br />

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO<br />

DEL 10 MARZO 2010<br />

Presenti: Alberton, Mora, Carrara,<br />

Marchioretto, Bovolin, Braga,<br />

Codella, Colletta, Facincani, Fostini,<br />

Guglielmi, Mirandola.<br />

Revisori dei Conti: Beltrame,<br />

Celebrano.<br />

Direttore: Cerioni Paolo<br />

Consulente Legale: Avv. Gobbi<br />

Assenti Giustificati: Lombardo,<br />

Molino, Oreglia, Rosa, Soraci,<br />

Balestriero, Battaglia.<br />

1) LETTURA ED APPROVAZIONE<br />

VERBALE CONSIGLIO PRECEDENTE<br />

Il verbale della seduta del 10 febbraio<br />

2010, viene approvato all’unanimità.<br />

2) DELIBERE AMMINISTRATIVE E<br />

CONTABILI<br />

Non presenti.<br />

3) COMUNICAZIONI<br />

a) Il Presidente illustra ai Colleghi gli<br />

argomenti trattati nel Consiglio<br />

Nazionale FNOMCeO svoltosi ad<br />

Agrigento nei giorni 12 e 13<br />

febbraio 2010, soffermandosi<br />

anche sul suo intervento sui<br />

problemi della certificazione.<br />

b) Interviene quindi il Vice Presidente.<br />

Dr. Mora, il quale relaziona<br />

sugli argomenti discussi nel<br />

convegno nazionale FNOMCeO<br />

svoltosi a Roma nei giorni 26 e 27<br />

febbraio 2010, con particolare riferimento<br />

a:<br />

1) rinnovo cariche statutarie dell’ENPAM<br />

in considerazione della<br />

richiesta della parte odontoiatrica<br />

di una maggiore rappresentatività<br />

all’interno della fondazione.<br />

Interviene il Dr. Bovolin il quale<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

comunica che per aderire a<br />

questa proposta è necessario<br />

modificare lo Statuto in quanto<br />

con l’attuale regolamento, possono<br />

esprimere il proprio voto solo<br />

i presidenti di Ordine o un loro<br />

delegato.<br />

2) Onaosi – Il Presidente dell’Ente<br />

Dr. Paci, comunica la volontà di<br />

non ricandidarsi alla presidenza<br />

dell’ONAOSI; informa inoltre che<br />

non sarà più obbligatoria l’iscrizione<br />

all’ente.<br />

3) Vaccinazioni H1N1 – informa<br />

sulle opinioni espresse dai presidenti.<br />

4) Decreto Brunetta – sull’argomento,<br />

che ha provocato sconcerto<br />

da parte dei Medici di Medicina<br />

Generale, illustra i provvedimenti<br />

previsti dal Decreto in tema<br />

certificati “falsi” o compiacenti e<br />

in tema di “rottamazione dei medici”che<br />

abbiano conseguito il<br />

massimo di anzianità contributiva<br />

anche attraverso il riscatto degli<br />

anni di laurea.<br />

c) In merito alle celebrazioni per i<br />

100 anni degli Ordini, il Presidente<br />

chiede che per la prossima seduta<br />

di consiglio, vengano espressi<br />

suggerimenti e proposte.<br />

d) Il Presidente comunica che il Dr.<br />

Flor, già Direttore Sanitario dell’Azienda<br />

Ospedaliera di Verona, è<br />

stato assolto con formula piena<br />

dall’accusa di aver favorito una<br />

convenzione con una casa di cura<br />

privata.<br />

e) Il Presidente comunica che è stato<br />

proposto dalla Regione Veneto<br />

quale componente del Comitato<br />

Etico Regionale.<br />

f) Il Consiglio ratifica. la modifica del<br />

nome del Dr. Cecchini da Cecchini<br />

Paolo a Cecchini Paolo Alessandro<br />

4) NOMINA 3° ARBITRO PER VALU-<br />

TAZIONE DANNO<br />

Il Consiglio nomina quale 3° arbitro<br />

nella vertenza tra la Reale Mutua Assicurazioni<br />

ed il Sig. xy, il Dr. XX–<br />

specialista in Medicina Legale.<br />

5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />

MEDICI CHIRURGHI<br />

Iscrizioni neo-abilitati:<br />

Dott. AMANTEA Camilla<br />

Dott. AMBROSI Giorgina<br />

Dott. BELLUSSI Federica<br />

Dott. BENEDETTI Francesca<br />

Dott. BERTASSELLO Paolo<br />

Dott. BIANCHI Annalisa<br />

Dott. BRISTOT Caterina<br />

Dott. CAMETTI Elisa<br />

Dott. CANNONE Manuela<br />

Dott. CAVALIERI Valentina<br />

Dott. CERA Chiara<br />

Dott. CERADINI Giulia<br />

Dott. CONFENTE Silvia<br />

Dott. DAL CANTON Hiroshi<br />

Dott. DAL FORNO Ilaria<br />

Dott. DE CARLI Miriam<br />

Dott. DE ROBERTIS LOMBARDI<br />

Riccardo<br />

Dott. FABBRI Anna<br />

Dott. FACCIOLI Silvia<br />

Dott. FORCELLINI Carlo Alberto<br />

Dott. FORNARI Elena<br />

Dott. FRANCESCHINI Davide<br />

Dott. FRANCHI Bruna<br />

Dott. GAJOFATTO Francesca<br />

Dott. MACRI’ Marco<br />

Dott. MANZINI Giulia<br />

Dott. MARCIGAGLIA GIANELLO<br />

Mattia<br />

Dott. MARCOLINI Lisa<br />

Dott. MAZZOLA Diego<br />

Dott. MEZZARI Silvio<br />

Dott. MONTEMEZZI Rachele<br />

Dott. MOROSATO Martina<br />

Dott. MUNARI Enrico<br />

Dott. OLIBONI Eugenio<br />

Dott. ORTOLANI Matteo<br />

Dott. PEZZATO Andrea<br />

Dott. PIGHI Andrea<br />

Dott. PILOTTO Sara<br />

Dott. REBONATO Micol<br />

Dott. RIGATELLI Alberto<br />

Dott. ROMEO Tomaso<br />

Dott. RONCARI Laura<br />

Dott. ROSSATO Riccardo<br />

Francesco<br />

Dott. RUCCI Igor<br />

Dott. SALGARI Niccolò<br />

Dott. SCAGLIA Marco<br />

Dott. SIBONA Irene<br />

Dott. SORLETO Michele<br />

Dott. STAGNOLI Claudia<br />

Dott. STEVANELLO Chiara<br />

Dott. TAIOLI Gabriele<br />

Dott. TOGNON Francesca<br />

Dott. TOSTI Valeria<br />

Dott. TUBINI Jacopo<br />

Dott. VICENTINI Cecilia<br />

Dott. VIGNOLA Silvia<br />

Dott. ZARDINI Sara<br />

Dott. ZUCCHER Paola<br />

Cancellazioni per trasferimento ad<br />

altro Ordine:<br />

Dott. BOGONI Giovanna a VICENZA<br />

Dott. SOMMAVILLA Elisa a BERGAMO<br />

6 VERONA MEDICA


Cancellazioni su richiesta:<br />

Dott. VERZE’ Augusto<br />

Cancellazioni per decesso:<br />

Dott. CHIORBOLI Peppino<br />

Dott. ZAMBELLI Lorenzo<br />

ODONTOIATRI<br />

Cancellazioni per morosità ed<br />

irreperibilità:<br />

Dott. BRUCKNER Burkard<br />

6) VARIE ED EVENTUALI<br />

Nessuna.<br />

COMMISSIONE DISCIPLINA MEDICI<br />

CHIRURGHI<br />

La Commissione delibera<br />

nr. 4 aperture di procedimenti disciplinari<br />

nr. 2 archiviazioni provvedimenti<br />

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO<br />

DEL 14 APRILE 2010<br />

Presenti: Alberton, Mora, Carrara,<br />

Marchioretto, Bovolin, Codella,<br />

Colletta, , Fostini, Guglielmi,<br />

Lombardo, Mirandola, Oreglia,<br />

Rosa, Soraci.<br />

Revisori dei Conti: Celebrano,<br />

Battaglia.<br />

Direttore: Cerioni Paolo<br />

Consulente Legale: Avv. Gobbi<br />

Assenti Giustificati: Braga,<br />

Facincani, Molino, Balestriero,<br />

Beltrame.<br />

1) LETTURA ED APPROVAZIONE<br />

VERBALE CONSIGLIO PRECEDENTE<br />

Il verbale della seduta del 10 marzo<br />

2010, viene approvato all’unanimità.<br />

1) DELIBERE AMMINISTRATIVE E<br />

CONTABILI IMPEGNI DI SPESA<br />

L’anno 2010 addì 14 del mese di Aprile<br />

alle ore 20.30, presso la sede dell’Ordine,<br />

si è riunito il Consiglio regolarmente<br />

convocato.<br />

Il Presidente dell’Ordine, Dott. Franco<br />

Alberton, assunta la presidenza e riconosciuta<br />

la validità della adunanza,<br />

dichiara aperta la seduta ed invita<br />

i convenuti a deliberare sull’approvazione<br />

degli impegni di spesa.<br />

IL CONSIGLIO DELL’ORDINE<br />

VERIFICATE le cause legali e le giustificazioni<br />

delle spese;<br />

VERONA MEDICA<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

ACCERTATA la disponibilità delle varie<br />

categorie di bilancio cui verranno<br />

imputate le spese relative;<br />

VISTA la regolarità delle forniture e<br />

delle prestazioni;<br />

ALL’UNANIMITÀ di voti espressi nei<br />

modi di <strong>legge</strong>;<br />

DELIBERA<br />

di impegnare le sotto elencate somme<br />

imputandole ai vari capitoli di<br />

bilancio anno 2010, autorizzando la<br />

successiva liquidazione dei mandati<br />

di pagamento:<br />

IMPEGNO N. 007T. 1° - Cat. XI - Cap. 03<br />

IMPEGNO N. 008T. 1°-Cat. IX - Cap. 01<br />

IMPEGNO N. 009T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />

IMPEGNO N. 010T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />

IMPEGNO N. 011T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />

IMPEGNO N. 012T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />

IMPEGNO N. 013T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />

IMPEGNO N. 014T. 1° - Cat.V - Cap. 02<br />

IMPEGNO N. 015T. 1° - Cat. IX - Cap. 05<br />

DELIBERA AMMISSIONE PROVA<br />

ATTITUDINALE ODONTOIATRI<br />

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine provinciale<br />

dei Medici Chirurghi e degli<br />

Odontoiatri di Verona riunitosi in data<br />

14 aprile 2010;<br />

VISTO il D.M. del 10 Dicembre 2009<br />

concernente la prova attitudinale per<br />

l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri;<br />

VISTO l’art. 1 del D.M. del 10 Dicembre<br />

2009<br />

VISTA la domanda di ammissione alla<br />

prova attitudinale del Dott. Mehrabi<br />

Heshmatollah, spedita entro il 13<br />

Marzo 2010, termine ultimo per la<br />

presentazione della domanda medesima;<br />

CONSIDERATO che il Dott. Mehrabi<br />

Heshmatollah si è immatricolato al<br />

corso di laurea in Medicina e Chirurgia<br />

successivamente al 2 gennaio<br />

1980 ed entro il 31 Dicembre 1984;<br />

CONSIDERATO che è in possesso<br />

del diploma di laurea in Medicina e<br />

Chirurgia, dell’abilitazione all’esercizio<br />

professionale ed è iscritto all’Albo dei<br />

Medici Chirurghi;<br />

DELIBERA<br />

Per le ragioni menzionate in epigrafe,<br />

che il Dott. Mehrabi Heshmatollah è<br />

ammesso alla prova attitudinale di cui<br />

al D.M. del 10 Dicembre 2009.<br />

DELIBERA AMMISSIONE PROVA<br />

ATTITUDINALE ODONTOIATRI<br />

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine<br />

provinciale dei Medici Chirurghi e<br />

degli Odontoiatri di Verona riunitosi in<br />

data 14 aprile 2010;<br />

VISTO il D.M. del 10 Dicembre 2009<br />

concernente la prova attitudinale per<br />

l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri;<br />

VISTO l’art. 1 del D.M. del 10 Dicembre<br />

2009<br />

VISTA la domanda di ammissione alla<br />

prova attitudinale della Dottoressa<br />

Cesaro Lauretta, spedita entro il 13<br />

Marzo 2010, termine ultimo per la<br />

presentazione della domanda medesima;<br />

CONSIDERATO che la Dottoressa<br />

Cesaro Lauretta si è immatricolata al<br />

corso di laurea in Medicina e Chirurgia<br />

successivamente al 2 gennaio<br />

1980 ed entro il 31 Dicembre 1984;<br />

CONSIDERATO che è in possesso<br />

del diploma di laurea in Medicina e<br />

Chirurgia, dell’abilitazione all’esercizio<br />

professionale ed è iscritto all’Albo dei<br />

Medici Chirurghi;<br />

DELIBERA<br />

Per le ragioni menzionate in epigrafe,<br />

che la Dottoressa Cesaro Lauretta<br />

è ammessa alla prova attitudinale di<br />

cui al D.M. del 10 Dicembre 2009.<br />

2) COMUNICAZIONI<br />

a) Il Presidente illustra brevemente<br />

quanto emerso nel Convegno<br />

organizzato dalla FNOMCeO sulla<br />

“Deontologia” svoltosi a San Remo<br />

nei giorni 11-13 marzo u.s.,<br />

soffermandosi in particolare sui<br />

problemi inerenti la somministrazione<br />

della pillola<br />

RU486 e le regole di utilizzo stabilite<br />

dal Ministro della Salute,<br />

riguardanti la necessità di ricovero<br />

per le pazienti.<br />

b) Il Presidente informa il consiglio<br />

sulla riunione della Federazione<br />

Regionale tenutasi a Mestre il 15<br />

marzo u.s., avente quale tema “La<br />

sicurezza dei pazienti”, al termine<br />

della quale è stato fissato un’ulteriore<br />

incontro da tenersi a Treviso<br />

nel mese di aprile.<br />

Il Presidente comunica sulla<br />

riunione svoltasi il 12 aprile, alla<br />

quale hanno partecipato i Colleghi<br />

Dr. Rossa, Dr. Frezza, Dr. Roncali<br />

ed il Dr. Ginanni titolare di una<br />

società che organizza corsi sul<br />

“Rischio clinico”, riferendo che in<br />

quella occasione ha sottolineato<br />

che eventuali incarichi di programmazione<br />

di corsi, dovrebbero<br />

essere deliberati in forma concorrenziale<br />

con diverse società.<br />

Tali perplessità sono state condivise<br />

anche dal Dr. Roncali.<br />

A seguito di questo il Dr. Frezza<br />

ha precisato che l’invito al Dr. Ginanni<br />

era stato effettuato in con-<br />

7


siderazione del buon esito ottenuto<br />

nei corsi già realizzati a Treviso.<br />

Conclusa la relazione del<br />

Presidente, seguono gli interventi<br />

dei Consiglieri Oreglia, Fostini, Bovolin,<br />

Codella, Lombardo, Carrara,<br />

Celebrano e Guglielmi, al termine<br />

dei quali il Consiglio ritiene necessario<br />

acquisire ulteriori informazioni<br />

in merito.<br />

c) Viene data notizia al Consiglio che<br />

il 30 maggio p.v. si terranno, in<br />

contemporanea in tutta Italia, le<br />

elezioni dei Comitati Consultivi dei<br />

Fondi di Previdenza ENPAM; i<br />

seggi saranno aperti dalle ore<br />

8,00 alle ore 21,30 presso la Sede<br />

dell’Ordine, con ingresso da Via<br />

Locatelli 1.<br />

d) Il Consiglio stabilisce che la sala<br />

riunioni dell’Ordine venga data in<br />

concessione esclusivamente su<br />

tematiche “culturali – scientifiche<br />

– sindacali – etiche”<br />

Coloro che ne faranno richiesta,<br />

dovranno specificare le caratteristiche<br />

dell’evento.<br />

e) In merito alla richiesta formulata<br />

da due Colleghi Medico-legali per<br />

la nomina di un terzo arbitro in una<br />

vertenza relativa ad una polizza<br />

infortuni, il Consiglio nomina la<br />

Dr.ssa Loredana Scuro.<br />

f) Il Consiglio ratifica la variazione del<br />

codice fiscale del Dr. MORJAN<br />

Mohamm.<br />

4) CONVENZIONE UNIVERSITÀ/OR-<br />

DINE MEDICI C. E O. DI VERONA<br />

L’argomento viene rinviato.<br />

5) RICHIESTA DELLA DR.SSA MI-<br />

RANDOLA IN MERITO ALLE INDI-<br />

CAZIONI DEONTOLOGICHE RELA-<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

TIVE AL “SUMMARY PAZIENTE<br />

OVER 75” PREVISTE PER I MEDICI<br />

DI MEDICINA GENERALE .<br />

Sull’argomento relaziona il Vice Presidente<br />

Dr. Mora, il quale illustra il<br />

parere espresso nella riunione del il<br />

10 marzo con i rappresentanti dell’ULSS<br />

20 e i responsabili di Distretto,<br />

relativamente ai dubbi interpretativi<br />

sulla trasmissione dei dati sensibili dei<br />

pazienti sopra i 75 anni , alle ULSS da<br />

parte dei Medici di Medicina Generale.<br />

Il parere in sintesi è il seguente .<br />

I dati riguardanti la salute sono considerati<br />

“sensibili”. Il Medico di Famiglia<br />

ha l’obbligo di acquisire i dati<br />

previo consenso del paziente.<br />

Il consenso deve essere registrato<br />

nella cartella clinica.<br />

La trasmissione dei dati è lecita se il<br />

paziente ne ha sottoscritto l’autorizzazione.<br />

Il consenso dato dal paziente è in<br />

genere concesso al fine di far conoscere<br />

ad altri sanitari che concorrono<br />

con il Medico curante i dati di salute<br />

al fine della cura.<br />

In tal senso la trasmissione dei dati può<br />

essere considerata deontologicamente<br />

valida se il fine è quello della salvaguardia<br />

della salute del paziente.<br />

6) PROBLEMA DELLA SICUREZZA<br />

PER RISCHIO DI VIOLENZE SU<br />

COLLEGHE IN SERVIZIO DI CONTI-<br />

NUITÀ ASSISTENZIALE<br />

Il Presidente dà lettura del comunicato<br />

stampa trasmesso dalla FNOMCeO in<br />

merito ad un grave fatto di violenza<br />

accaduto a Scicli nei confronti di una<br />

Collega in servizio notturno di guardia<br />

medica.<br />

Nell’esprimere attenzione e preoccu-<br />

pazioni, a cui si associano i Consiglieri,<br />

chiede ai presenti di voler segnalare<br />

elementi per poter valutare la<br />

situazione all’interno delle sedi di<br />

guardia medica nella nostra provincia<br />

5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />

MEDICI - CHIRURGHI<br />

Iscrizioni neo-abilitati:<br />

Dott. MORTARO Alberto<br />

Iscrizioni per trasferimento da altro<br />

Ordine:<br />

Dott. BRUNI Francesco da BARI<br />

Dott. GRASSO Giuseppe da CATANIA<br />

Cancellazioni per decesso:<br />

Dott. FERREMI Domenica<br />

Dott. GUIDI Francesco<br />

Dott. ZAVARISE Walter<br />

ODONTOIATRI<br />

Iscrizioni neo-abilitati:<br />

HAJ MOURAD Mourad<br />

Cancellazioni per irreperibilità e<br />

morosità:<br />

Dott. MARCONI Dino<br />

PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-<br />

LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO<br />

DALLA SALA I CONSIGLIERI O-<br />

DONTOIATRI, I REVISORI DEI CON-<br />

TI IL CONSULENTE LEGALE ED IL<br />

DIRETTORE.<br />

COMMISSIONE DISCIPLINA MEDI-<br />

CI CHIRURGHI<br />

La Commissione ha deliberato:<br />

nr. 1 supplemento di indagini<br />

nr. 4 archiviazioni provvedimenti<br />

I CREDITI PER IL TRIENNIO 2008-2010 DO<strong>VR</strong>ANNO ESSERE 150<br />

In data 1° agosto 2007 è stato siglato l’accordo Stato-Regioni concernente il “Riordino del sistema di formazione continua in Medicina”. Nell’accordo<br />

è riportato, tra l’altro, che ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio 2008-2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) per un totale di 150 nel triennio 2008-2010.<br />

In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio 2008-2010, almeno 90 dovranno essere “nuovi” crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal<br />

riconoscimento di crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione a partire dall’anno 2004 fino all’anno 2007.<br />

Al fine di consentire un avvio della nuova fase 2008-2010 in base ai richiamati criteri risulta, quindi, determinante il corretto invio dei report relativi al<br />

periodo 2004-2007 da parte degli Organizzatori, i quali sono invitati, pertanto, a rivolgere la propria attenzione in maniera prioritaria al suddetto periodo.<br />

Roma, 2 agosto 2007 Il Direttore dell’Ufficio Formazione Continua Dottoressa Maria Linetti<br />

8<br />

VERONA MEDICA


Con la riunione del 3 marzo è stato ufficialmente<br />

presentato alle associazioni<br />

veronesi che si occupano di volontariato<br />

nei paesi del terzo mondo, il<br />

progetto Co.Me,Vero.Volo. (Coordinamento<br />

Medici Veronesi Volontari per la<br />

Cooperazione Sanitaria).<br />

Chi desidera provare o riconfermare<br />

esperienze di volontariato sanitario nei<br />

paesi più poveri e bisognosi potrà<br />

d’ora in poi dare la propria disponibilità<br />

all’Ordine che provvederà al collegamento<br />

con le associazioni che cercano<br />

medici volontari.<br />

L’idea che muove il progetto è quella<br />

che vi sono, nella nostra provincia,<br />

organizzazioni umanitarie impgnate nel<br />

volontariato, e vi sono medici, chirurghi,<br />

dentisti, che vorrebbero mettersi a<br />

disposizione.<br />

Quello che manca è spesso l’opportunità<br />

che le une conoscano la<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

Co.Me.Vero.Volo.<br />

Lo scorso 3 marzo il decollo dell’iniziativa volontaristica<br />

del nostro Ordine<br />

disponibilità dei secondi. Manca il trait<br />

d’union.<br />

Con l’iniziativa l’Ordine cerca di colmare<br />

questa lacuna, e si propone<br />

come coordinatore tra gli uni con le<br />

altre, offrendo alle organizzazioni volontaristiche<br />

la possibilità di reperire quelle<br />

professionalità di cui hanno bisogno.<br />

Al primo incontro erano presenti circa<br />

venti persone in rappresentanza di<br />

alcune delle organizzazioni di cui avevamo<br />

notizia.<br />

L’impegno sarà ora quello di farsi promotori<br />

per la diffusione della notizia<br />

anche tra chi non era presente.<br />

Dal confronto, seppur breve, s’è capito<br />

che vi sono necessità e impostazioni<br />

diverse per cercare di aiutare chi ha<br />

poco o spesso nulla. Interessanti le<br />

esperienze di coloro che da anni vivono<br />

queste realtà.<br />

Non s’è trattato di una vetrina, sia ben<br />

chiaro, al contrario è un tavolo di lavoro<br />

al quale siedono e sederanno operatori<br />

di enti che, ONLUS o ONG, devono<br />

avere come unico scopo l’aiuto ai bisognosi.<br />

Tutti noi, un giorno più o meno lontano,<br />

abbiamo sottoscritto un giuramento.<br />

Ricordiamocene.<br />

Chi è interessato a dare la propria<br />

disponibiltà è pregato di compilare il<br />

modulo allegato e di spedirlo all’Ordine<br />

(Via Locatelli 1 - 37122 - VERONA)<br />

o al fax 045-59 49 04.<br />

Dott. ____________________________________________ n.iscrizione all’Ordine ___________________<br />

Via/P.zza _____________________________________________ N. _______ C.A.P. ___________________<br />

Città: _____________________________________ tel.: _________________ cell. ____________________<br />

Competenze:_____________________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________________________________<br />

inviare a Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, Via Locatelli 1 - 37122 - Verona - o al fax 045 59 49 04<br />

TRIBUNALE DI TORINO<br />

GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI<br />

La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure<br />

indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è<br />

indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello<br />

studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli<br />

artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)<br />

VERONA MEDICA 9


VERBALE DELLA COMMISSIONE<br />

ODONTOIATRI DEL 14 APRILE 2010<br />

Presenti: Dott. Arrichiello,<br />

Dott. Bovolin, Dott. Paoletti,<br />

Dott. Oreglia<br />

Assenti Giustificati: Dott. Cavallini<br />

Lettura ed approvazione verbale<br />

precedente: il verbale della seduta<br />

precedente viene approvato con una<br />

modifica al punto 1.<br />

Comunicazioni del Presidente: il<br />

Presidente riferisce dello scambio<br />

epistolare tra il Dott. Renzo e il Dot.<br />

Parodi nel merito dei passi da compiersi<br />

nell’ipotesi di sanare gli squilibri esistenti<br />

a proposito delle elezioni nel<br />

Consiglio ENPAM, che non vede suffi-<br />

ALBO ODONTOIATRI<br />

Verbali della Commissione<br />

Odontoiatri<br />

cientemente rappresentata la componente<br />

odontoiatrica degli Ordini nel<br />

momento elettorale.<br />

Il Presidente informa i presenti sul seminario<br />

che si terrà a Roma in tema di<br />

ECM i prossimi 23 e 24 aprile. Vista<br />

l’impossibilità dei membri della CAO a<br />

partecipare alla riunione, i membri stessi<br />

richiedono che la FNOMCeO produca<br />

gli atti conclusivi del seminario.<br />

Il Presidente informa di aver avuto segnalazione<br />

dell’apertura di ambulatorio<br />

odontoiatrico a …….. I nominativi della<br />

proprietà riportati suggeriscono l’ipotesi<br />

che possa trattarsi di ambulatorio ove<br />

si possa svolgere attività abusiva. Le<br />

competenti autorità C.C. A.A. saranno<br />

informate di quanto sopra.<br />

Il Presidente informa i presenti di un<br />

articolo apparso sul Corriere di Verona<br />

riguardante un dentista che è stato<br />

condannato per maltrattamenti alla<br />

NUOVE OPPORTUNITÀ PER MEDICI IN INGHILTERRA<br />

moglie. È stata inviata in Procura una<br />

richiesta per conoscere il nominativo<br />

del dentista condannato, nel rispetto<br />

delle attribuzioni deontologiche di<br />

<strong>legge</strong>.<br />

Relazioni istruttorie<br />

Dott. YY. Il Presidente informa sul colloquio<br />

avuto col Sanitario, sul comportamento<br />

del quale era giunta segnalazione<br />

da parte della Direzione del<br />

Poliambulatorio …...<br />

La CAO dopo ampio dibattito decide<br />

di archiviare il caso.<br />

Dott. XX: la CAO decide di rispondere<br />

a mezzo lettera al Collega sul quesito<br />

da lui posto nel merito delle attribuzioni<br />

dell’odontoiatra che pratica la gnatologia<br />

e la posturologia.<br />

Dott. XY: il Presidente informa di aver<br />

richiesto alla Procura della Repubblica<br />

di Verona di essere informato circa<br />

l’eventuale coinvolgimento del Medico/Odontoiatra<br />

in eventuale attività<br />

di prestanomismo di cui alla stampa<br />

locale.<br />

Procedimenti disciplinari<br />

Dott.ZY: la CAO decide di svolgere il<br />

procedimento disciplinare nei confronti<br />

del Collega il giorno 12 maggio<br />

2010 alle ore 19.00.<br />

GlobalMediRec OFFRE nuove interessanti opportunità per i giovani medici neo-specializzati<br />

negli Ospedali del NHS (Servizio Sanitario Pubblico) nel Regno Unito.<br />

Attualmente siamo alla ricerca di:<br />

Medici con esperienza lavorativa in Pronto Soccorso<br />

Pediatri – Anestesisti – Ortopedici – Psichiatri<br />

Si tratta di posti di lavoro fisso a tempo pieno, con 1 anno di contratto iniziale.<br />

Il salario è tra £ 45.000 - 70.000 pounds per anno, per un orario di lavoro che non supera le 48 ore settimanali.<br />

Gli Ospedali sono in Londra Nord, vicino all’aereoporto di Luton e Manchester,<br />

il che costituisce una eccellente collocazione per un ritorno in Italia per il week-end:<br />

da Luton partono voli low-cost diretti verso i maggiori aereoporti italiani.<br />

GlobalMediRec organizza interviste telefoniche, aiuta con la registrazione GMC (Ordine dei Medici Inglese),<br />

e tutta la logistica di movimento al Regno Unito.<br />

L’ASSISTENZA DI GlobalMediRec AI MEDICI È TOTALMENTE E INTEGRALMENTE GRATUITA<br />

Per ulteriori informazioni, potete spedire il vostro Curriculum Vitae a:<br />

emmakeeler@globalmedirec.com<br />

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10 VERONA MEDICA


Proteggi il tuo futuro<br />

e il futuro dei tuoi figli<br />

Riceviamo una lettera del Rag. Gilberto<br />

Baldinato, già Direttore dell’Ordine<br />

dei Medici e Odontoiatri di Vicenza.<br />

Ne pubblichiamo uno stralcio, dato<br />

l’interesse che può avere per i colleghi.<br />

VERONA MEDICA<br />

Vicenza, 25 maggio 2010<br />

Caro Direttore,<br />

Sono il Rag. Gilberto Baldinato.<br />

Dall’agosto 1960 ho lavorato come<br />

impiegato di concetto con funzioni<br />

amministrative all’Ordine dei Medici<br />

e degli Odontoiatri di Vicenza divenendone<br />

direttore dal 1975.<br />

Dal 31 dicembre 2009 ho cessato la<br />

mia collaborazione con lo stesso<br />

Ordine.<br />

Ora, aiuto mio figlio Pierpaolo che è<br />

socio della associazione di Dottori<br />

Commercialisti ad Altavilla Vicentina.<br />

In questa sede, fra i vari incontri che<br />

ho avuto di recente, la vedova di medico<br />

con due figli mi ha chiesto se il<br />

marito libero professionista fosse stato<br />

iscritto all’ONAOSI, e potesse in tal<br />

modo usufruire delle prestazioni assistenziali<br />

fornite dall’Ente.<br />

Purtroppo, come mi era già capitato<br />

quando lavoravo all’Ordine, anche in<br />

quel caso ho dovuto rispondere<br />

negativamente.<br />

Ho pensato così di prendere spunto<br />

da questo per scrivere alla tua rivista<br />

per ribadire, ancora una volta, quanto<br />

sia opportuno per tutti i medici e gli<br />

odontoiatri che non sono dipendenti<br />

pubblici e che hanno figli di chiedere<br />

subito, o di continuare, l’iscrizione volontaria<br />

alla Fondazione ONAOSI (Opera<br />

Nazionale Assistenza Orfani<br />

Sanitari Italiani).<br />

I Ministeri del lavoro e dell’economia<br />

il 9 febbraio 2010 hanno approvato<br />

definitivamente il nuovo statuto ONA-<br />

OSI.<br />

SCOPI<br />

L’attività della Fondazione ha per<br />

scopo primario il sostegno, l’educazione,<br />

l’istruzione e la formazione,<br />

entro i limiti di bilancio, degli orfani,<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

siano essi figli legittimi, adottivi o naturali<br />

riconosciuti (di seguito denominati<br />

orfani), di medici chirurghi, odontoiatri,<br />

medici veterinari e farmacisti<br />

obbligatori o volontari, ai sensi del<br />

successivo art 5, per consentire loro<br />

di conseguire un titolo di studio e di<br />

accedere all’esercizio di una <strong>professione</strong><br />

o di un’arte.<br />

PRESTAZIONI E SERVIZI<br />

La Fondazione assolve il proprio<br />

scopo primario erogando le seguenti<br />

prestazioni in favore dei soggetti assistiti:<br />

• Ammissione in strutture;<br />

• Contributi in denaro, di carattere<br />

ordinario e/o straordinario;<br />

• Interventi diretti a favorire la formazione;<br />

• Interventi speciali a favore dei disabili;<br />

• Convenzioni con Università, Istituti<br />

e Centri di Ricerca per la Formazione.<br />

QUOTE E CONTRIBUZIONE<br />

Il contributo annuo per il 2010 varia<br />

da Euro 25,00 a Euro 155,00 ed è<br />

deducibile nella dichiarazione dei<br />

redditi.<br />

È una buona assicurazione che vi<br />

raccomando.<br />

Contribuire non è solo un atto di solidarietà<br />

nei confronti di quei colleghi<br />

che sono stati meno fortunati, ma<br />

investire anche nel futuro dei figli.<br />

Ti invio anche qualche numero di<br />

telefono che potrebbe essere utile per<br />

ulteriori informazioni:<br />

Tel. n. 848800775 (da telefoni fissi al<br />

costo della chiamata urbana)<br />

Tel. n. 0755005926 (da telefoni cellulari<br />

e dall’estero)<br />

Tel. n. 0755869511 (da telefoni fissi,<br />

cellulari e dall’estero).<br />

Il servizio è attivo dal lunedì al giovedì<br />

(08.30-13.30 15.00-17.30)<br />

venerdì (08.30-13.30)<br />

Fax 0755058404<br />

e-mail: contributi@onaosi.it<br />

Servizio contributi volontari:<br />

Tel. 0755869223-545<br />

Lo statuto e i regolamenti della Fondazione<br />

sono pubblicati sul sito<br />

www.onaosi.it<br />

Sono a disposizione per eventuali<br />

delucidazioni al n. 0444562572-<br />

3487346215.<br />

GILBERTO BALDINATO<br />

Corso<br />

per Medici<br />

dello Sport<br />

Gentile Presidente,<br />

la F.M.S.I. è un organismo tecnico<br />

costituito dall’organizzazione scientifica<br />

ed operativa dei medici italiani<br />

specialisti in Medicina dello Sport che<br />

si dedicano alla tutela sanitaria delle<br />

attività fisiche e sportive. Essa svolge<br />

ricerca scientifica ed applicata sulle<br />

implicazioni psico-fisico-attitudinali<br />

dell’attività sportiva, sui contesti igienico-ambientali.<br />

Cura la didattica e<br />

tutti gli aspetti relativi all’idoneità per<br />

le varie tipologie di sport e attività<br />

fisiche nonché alle valutazioni periodiche,<br />

alla prevenzione e difesa dai<br />

danni per la salute.<br />

La Federazione opera in tutto il territorio<br />

Nazionale attraverso le Associazioni<br />

Mediche Provinciali ed opera<br />

vigilanza su milioni di atleti. La Federazione<br />

Medico Sportiva Italiana cura<br />

l’aggiornamento dei Soci Medici.<br />

Per svolgere la funzione di medico di<br />

una Società Sportiva C.O.N.I. di<br />

qualunque disciplina è fondamentale<br />

l’iscrizione alla F.M.S.I. Per essere<br />

iscritto alla FMSI, un medico non specialista<br />

in medicina dello sport o abilitato<br />

ai sensi della Legge N. 1099 del<br />

1971, deve frequentare con successo<br />

un Corso che tratta argomenti come<br />

doping, l’allenamento, le patologie da<br />

sovraccarico, assistenza gara, ecc.<br />

Il numero dei medici iscritti alla FMSI<br />

11


nel Veneto sono circa 400 è in fase<br />

avanzata la programmazione del<br />

Corso previsto per il 2009 per Medici<br />

Sportivi Aggregati. Il Corso si svolgerà<br />

a Padova i giorni 24 e 25 settembre<br />

2010, presso la sala Conferenze della<br />

Associazione Sportiva Canottieri (Stella<br />

d’Oro al Merito Sportivo), Strada Polveriera,<br />

3G, 35142 Padova con i seguenti<br />

orari: venerdì 24 settembre 18,30-<br />

22,30; sabato 9,00-18,30.<br />

Per informazioni ed iscrizioni i Colleghi<br />

interessati potranno prendere contatto<br />

con il Presidente Associazione Medico<br />

Sportiva di Verona, dott. Alberto Ciacciarelli.<br />

Le informazioni saranno<br />

presenti su http://www.fmsi.it/, corsi<br />

di formazione a cra dei Comitati<br />

Regionali o Sito WEB REGIONALI.<br />

Il corso gratuito è una occasione unica<br />

per i Medici che svolgono già attività<br />

presso Società Sportive e le siamo<br />

grati potrà dare l’informazione a tutti i<br />

Medici iscritti all’Ordine di Verona,<br />

attraverso la pubblicazione della<br />

notizia nel prossimo bollettino.<br />

DOTT. ALBERTO CIACCIARELLI<br />

PRESIDENTE A.M.S. VERONA<br />

LORENZO SPIGOLON<br />

COMITATO REGIONALE VENETO - F.M.S.I.<br />

RICORDATE...!<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

Muro di Berlino in Brà<br />

a Verona<br />

Gent.mo Direttore di “Verona Medica”<br />

Dott. Roberto Mora<br />

Ti invio, trascritto in allegato, l’intervento<br />

esposto, in Consiglio comunale a Verona,<br />

per contestare l’iniziativa di<br />

erigere “un muro celebrativo” a memoria<br />

di quello, ormai sparito, a Berlino.<br />

Sono convinto infatti che l’ostinazione<br />

a voler imporre “Giornate – Monumenti<br />

– Targhe” alla memoria di eventi,<br />

ancora contestati e non serenamente<br />

condivisi “da tutte le parti coinvolte”,<br />

finisce per alimentare posizioni comportamentali<br />

ancora esasperate e<br />

conflittuali.<br />

Si possano in effetti favorire e alimentare<br />

processi comportamentali psicotici<br />

come risposta ad eventi celebrativi<br />

non ancora serenamente condivisi e<br />

comunque partigiani, da entrambe le<br />

parte.<br />

Come Medico, ancorchè consigliere<br />

comunale, mi preoccupa quindi e mi<br />

inquieta la frequente violenza che accompagna<br />

gli opposti schieramenti<br />

che ancora pretendono di guidare le<br />

proprie presunte verità.<br />

Nei confronti proprio dei giovani tale<br />

opera verrebbe percepita come alibi<br />

per innescare ancora violenze contrapposte.<br />

Sarebbe infine forse opportuno e più<br />

ancora educativo aiutare i nostri giovani<br />

a dimenticare e non conservare<br />

memoria sulle imprese e i comportamenti<br />

di “certi padri e certe ideologie”<br />

del passato e ..del presente.<br />

Con Affetto e Stima<br />

“Muro della Vergogna” che il Popolo<br />

tedesco ha voluto dimenticare, abbattendolo,<br />

e a noi veronesi vogliono ricordarlo,<br />

costruendolo.<br />

Non si capisce perché ostinarsi a far<br />

rivivere un passato così pieno di<br />

tragedie.<br />

Queste cosiddette “giornate della<br />

memoria” per ricordare e commemorare<br />

episodi di crudeli esperienze<br />

passate, si sono rivelate, nel tempo,<br />

confronti ulteriori di violenze e rancori,<br />

piuttosto che giornate di serena riflessione<br />

collettiva.<br />

La Germania ha già svuotato la memoria<br />

dagli eventi bellici e.. dagli<br />

uomini che, a vario titolo, vi parteciparono.<br />

E ha raggiunto, da tempo, una<br />

pace interiore nella reciproca condanna<br />

degli errori passati.<br />

Noi, in Italia, viviamo invece nell’ossessiva<br />

e funesta ricerca di una “memoria”<br />

che fu crudele e odiosa per tutti.<br />

Alcuni perseguono un perenne rancore<br />

che non riescono a saziare, e trascinano,<br />

con asprezza devastante, un<br />

ricordo di eventi storici ritenuto ormai,<br />

dai più, ampiamente superato.<br />

E questo simulacro di “muro” a Verona<br />

si presta, ancora una volta, a rinfocolare<br />

e contrapporre gruppi facinorosi<br />

che si contendono l’interpretazione<br />

della “loro” verità.<br />

Le risposte infine della Sovrintendenza,<br />

che sembra condividere anche questa<br />

brutta ricostruzione del muro di Berlino<br />

nella piazza antistante il monumento<br />

dell’Arena, si definiscono quantomeno<br />

“sorprendenti”.<br />

ELIO INSACCO<br />

CONSIGLIERE COMUNALE VERONA<br />

È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:<br />

a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo<br />

della Professione Medica ed ogni fatto<br />

che leda il prestigio professionale;<br />

b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento<br />

di qualifica, di residenza e del conseguimento<br />

di specialità o docenze, esibendo<br />

il relativo attestato in competente bollo.<br />

Prestanomismo<br />

Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8<br />

della <strong>legge</strong> n. 1792, che così recita:<br />

1) Gli esercenti le professioni sanitarie che<br />

prestano comunque il proprio nome, ovvero<br />

ELIO INSACCO<br />

CONSIGLIERE COMUNALE<br />

la propria attività, allo scopo di permettere<br />

o di agevolare l’esercizio abusivo delle<br />

e… MEDICO<br />

professioni medesime sono puniti con<br />

l’interdizione della <strong>professione</strong> per un periodo<br />

non inferiore ad un anno;<br />

Il muro nato per separare:<br />

2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove a Berlino si abbatte per dimenticare;<br />

costituiti, hanno facoltà di promuovere a Verona si costruisce per ricordare.<br />

ispezioni, presso gli studi professionali, al<br />

fine di vigilare sul rispetto dei doveri iner-<br />

Con stupore la Città di Verona ha<br />

enti alle rispettive professioni.<br />

appreso, dai giornali, la notizia che<br />

l’Amministrazione comunale (?) vuole<br />

costruire un simulacro del famoso <br />

12<br />

VERONA MEDICA


L’impatto del Diabete<br />

in medicina generale<br />

Guarino Angelo, Mauro Mattioli,<br />

Ercole Riccardo<br />

Medicina Generale di gruppo<br />

Legnago (<strong>VR</strong>)<br />

Il Diabete Mellito è una condizione<br />

caratterizzata da un patologico aumento<br />

della concentrazione di glucosio<br />

nel sangue; responsabile di<br />

questo fenomeno è un difetto assoluto<br />

o relativo di insulina, ormone secreto<br />

dalle insule di Langherhans del pancreas<br />

ed indispensabile per il metabolismo<br />

degli zuccheri.<br />

Nel mondo occidentale rappresenta<br />

attualmente la 6° causa di morte in<br />

generale e la 1° causa di cecità e di<br />

amputazione degli arti per arteriopatia<br />

obliterante cronica ostruttiva; nel diabetico<br />

l’incidenza di morte per causa<br />

cardiovascolare si triplica rispetto alla<br />

persona sana.<br />

Diagnosi di diabete allo stato attuale<br />

dell’arte: Si ritiene normale la glicemia<br />

fino al valore di 100 mg/dl, i valori<br />

compresi fra 100 e 125 definiscono la<br />

condizione di alterata glicemia a<br />

digiuno (IFG Improved Fasting Glucose).<br />

Valori di glicemia a digiuno ≥ 126<br />

mg/dl, in due occasioni diverse, sono<br />

sufficienti secondo l’American Diabetes<br />

Association a porre diagnosi di<br />

diabete, per la quale è anche sufficiente<br />

il riscontro di un unico valore ≥<br />

a 200 mg/dl, rilevato in qualunque<br />

momento della giornata o due ore dopo<br />

un carico di glucosio.<br />

Valori di glicemia compresi fra 140 ≤<br />

Tabella n. 1<br />

AGGIORNAMENTO<br />

200 dopo un carico di glucosio definiscono<br />

invece la ridotta tolleranza al<br />

glucosio (IGT Improved Glucose Tolerance).<br />

IFG ed IGT possono evolvere nel<br />

tempo verso un Diabete conclamato<br />

(tab. 1).<br />

Il medico di famiglia dovrebbe operare<br />

una prima selezione dei pazienti,<br />

sulla base dei fattori di rischio noti<br />

(età, indice di massa corporea e circonferenza<br />

addominale, familiarità,<br />

etnia, iperlipidemia, ipertensione, ecc),<br />

per scegliere quali sottoporre allo<br />

screening. IFG e IGT, ovvero le situazioni<br />

definite prediabetiche nella<br />

pratica quotidiana, rappresentano<br />

probabilmente l’ambito più importante<br />

e cruciale suscettibile dell’intervento<br />

diretto del curante che, in questo ambito,<br />

può davvero esser determinante<br />

per la salute futura del paziente a<br />

rischio. In questo campo dovrebbero<br />

esser convogliate maggiori risorse e<br />

sforzi finalizzati ed ottimizzare interventi<br />

coordinati per una più efficace<br />

incisività della medicina preventiva di<br />

base che produrrebbe senz’altro<br />

salute, migliore qualità di vita e, non<br />

da ultimo, futuro risparmio economico.<br />

Imperativo intervenire il più precocemente<br />

possibile…<br />

Quanto più precoce è la diagnosi,<br />

tanto più risulterà efficace la terapia<br />

mirata alla prevenzione dello sviluppo<br />

della malattia e delle sue temibili<br />

complicanze croniche. Solide evidenze<br />

cliniche dimostrano palesemente<br />

che è possibile prevenire o ritardare<br />

• IFG: glicemia a digiuno 100≤ 126 mg/dl<br />

• IGT: glicemia alla 2ª ora di OGTT 140≤200 mg/dl<br />

• IFG e IGT si associano ad aumento del rischio di malattia CV che<br />

va dal 25 al 50%<br />

~ 25% progrediscono a diabete, ~ 50% rimangono tali, e ~ 25%<br />

regrediscono a NGT<br />

la comparsa della malattia nella popolazione<br />

generale con alcuni tipi di trattamento<br />

farmacologici, ma soprattutto<br />

non-farmacologici, attraverso interventi<br />

sullo stile di vita.<br />

Selezionare i soggetti a rischio e verificare<br />

lo stato prediabetico con i test<br />

a disposizione dovrebbe divenire una<br />

delle priorità dei medici di Medicina<br />

generale dato che prediabete, diabete<br />

e malattie cardiovascolari colpiscono<br />

di più le classi socialmente ed<br />

economicamente svantaggiate, ovvero<br />

quelle classi che accedono quasi<br />

esclusivamente all’assistenza sanitaria<br />

pubblica e per le quali la correzione<br />

degli stili di vita rappresenta, di<br />

fatto, l’intervento più importante, economico<br />

e quindi realizzabile.<br />

Resta ancora da stabilire con precisione<br />

ogni quanto tempo andrebbe<br />

ripetuto lo screening e come debbano<br />

essere strutturati dei programmi<br />

d’esercizio applicabili ad un gran numero<br />

di soggetti.<br />

In ogni caso, al di sopra dei 45 anni è<br />

opportuno eseguire una glicemia, da<br />

ripetere, se normale, ogni due anni.<br />

Diabete in Italia<br />

La prevalenza del diabete in Italia è<br />

stata riportata essere intorno al 6-7%<br />

della popolazione: nel nostro paese<br />

il numero di diabetici si aggirerebbe,<br />

dunque, intorno i 3 milioni. Si prevede<br />

che in tempi medi i paesi occidentali,<br />

Italia inclusa, si avvicineranno a una<br />

prevalenza del 10%; di fronte a questi<br />

numeri le stesse Nazioni Unite hanno<br />

deciso, con una risoluzione del 22<br />

dicembre 2006, di allertare tutti i paesi<br />

membri a prendere coscienza del<br />

problema diabete, invitandoli a intervenire<br />

con misure concrete di prevenzione.<br />

Vanno considerati in primis i costi<br />

sanitari di questo flagello: già oggi la<br />

cura del diabete divora circa il 7-8%<br />

di tutta la spesa sanitaria, di cui circa<br />

il 50% è sostenuto dai costi relativi ai<br />

ricoveri per complicanze. Se non si<br />

VERONA MEDICA 13


Tabella n. 2<br />

Sono a rischio di sviluppare il Diabete<br />

• Familiari di soggetti diabetici;<br />

• Donne già affette da diabete gestazionale o che abbiamo partorito feti<br />

macrosomici (>4000 g.)<br />

• Soggetti obesi, in particolare affetti da obesità centrale (C.V. oltre i<br />

limiti)<br />

• Soggetti ipertesi e/o dislipidemici (trigliceridi e/o colesterolo elevato);<br />

inoltre<br />

• Soggetti affetti da alcune malattie croniche, ad es. pancreatite cronica;<br />

In tutte queste condizioni è consigliabile eseguire una glicemia a digiuno<br />

e, nei casi dubbi, un carico orale di glucosio.<br />

interviene energicamente in tempi<br />

brevi i costi diverranno insostenibili<br />

col rischio reale di uno scadimento<br />

della qualità assistenziale.<br />

Materiali e metodi: La nostra indagine<br />

ha esaminato i dati relativi alle<br />

cartelle cliniche della popolazione<br />

assistita da 9 medici di base dell’ASL<br />

21 di Legnago mediante interrogazioni,<br />

query appositamente create,<br />

con il software gestionale della<br />

cartella clinica. A tale scopo, ad ogni<br />

medico è stato preventivamente<br />

somministrato un questionario standardizzato<br />

e finalizzato all’estrazione<br />

dei dati da elaborare.<br />

Risultati: Nel nostro campione, costituito<br />

da 11.552 assistiti in carico ai 9<br />

MMG appartenenti al medesimo<br />

TEAM distrettuale, si son rilevati 802<br />

diabetici: perciò la prevalenza stimata<br />

della patologia si attesta attorno al<br />

6,9%. Tale dato concorda con un’analisi<br />

epidemiologica effettuata nel 2006,<br />

sugli archivi inerenti circa 600mila<br />

assistiti, da 400 MMG ricercatori facenti<br />

parte dell'istituto di ricerca<br />

Health Search, in cui si riportava una<br />

prevalenza della malattia pari al<br />

6,68%; tuttavia vi è sensazione palpa-<br />

14<br />

AGGIORNAMENTO<br />

bile di una sottostima del dato reale,<br />

specie alla luce delle recenti acquisizioni<br />

e revisioni delle definizioni di<br />

malattia diabetica.<br />

Ciò indica che un MMG con 1500<br />

pazienti ha in carico nella sua lista<br />

oltre 100 diabetici di tipo 2, soggetti<br />

che notoriamente comportano un<br />

impegnativo carico assistenziale. A<br />

questo riguardo, un’indagine parallela<br />

svolta sugli assistiti di 3 medici<br />

massimalisti associati in medicina di<br />

gruppo e facenti parte del TEAM<br />

oggetto della ricerca, evidenzia che<br />

un diabetico accede in media, per<br />

visita e/o consulto, nell’ambulatorio<br />

del curante 20-25 volte all’anno, cioè<br />

ogni 2 settimane. Tale frequenza<br />

risulta quasi doppia rispetto ad un<br />

non diabetico, così come la necessità<br />

di esami, indagini e visite specialistiche<br />

da parte di questa categoria di<br />

pazienti. Inoltre il 70% dei diabetici<br />

risulta avere perlomeno un fattore di<br />

rischio cardiovascolare associato<br />

quali ipertensione o cardiopatia ischemica<br />

o dislipidemia o fumo o obesità<br />

o, peggio, sindrome metabolica o<br />

familiarità per malattie cardio-cerebrovascolari.<br />

Emerge, altresì, come<br />

essi assumano, mediamente, dai 3 ai<br />

4 “farmaci essenziali” continuativamente,<br />

individuati in un antidiabetico<br />

e/o un antipertensivo e/o una statina<br />

e/o un antiaggregante e/o un nitroderivato.<br />

Tornando agli 802 diabetici totali<br />

campionati, si conferma la predominanza<br />

per il sesso maschile, 57% vs.<br />

43%. Tale disparità, secondo gli esperti,<br />

sarebbe legata alla composizione<br />

ormonale: negli uomini la presenza<br />

di ormoni maschili favorisce<br />

infatti la formazione di adipe addominale<br />

centripeto direttamente collegata<br />

all’insorgenza del diabete, mentre<br />

l’obesità tipicamente femminile, sul<br />

giro vita, non correla alla malattia. I<br />

diabetici di tipo1 rappresentano quasi<br />

il 5% della popolazione dei diabetici<br />

totali, pertanto ogni medico con 1200-<br />

1500 assistiti ha mediamente in carico<br />

circa 3-4 diabetici tipo1 e poco più<br />

di 100 diabetici tipo2.<br />

Il 43,4% dei diabetici risulta seguito<br />

esclusivamente dal MMG, la restante<br />

quota è condivisa con il centro diabetico<br />

del vicino ospedale. La registrazione<br />

del Body Mass Index (BMI)<br />

riguarda 380 diabetici, ovvero solamente<br />

il 47%, dato comunque maggiormente<br />

indagato di quanto non sia<br />

la misurazione della circonferenza vita<br />

che, tuttavia, non è stata inclusa nei<br />

parametri di ricerca specifica. L’emoglobina<br />

glicata risulta controllata<br />

semestralmente in 258 diabetici, vale<br />

VERONA MEDICA


a dire in circa 1/3 dei diabetici. Nel<br />

corso del 2009, 129 diabetici (16%)<br />

non hanno assunto alcun farmaco<br />

diabetico: in tale quota è ipotizzabile<br />

risulti efficace la sola prescrizione di<br />

un sano stile di vita. 422 diabetici<br />

(52% del totale) è in terapia con antidiabetici<br />

orali e, di costoro, 156 (19%)<br />

con la sola metformina. 251 diabetici<br />

(31% del totale) necessitano di qualsiasi<br />

tipo di somministrazione insulinica,<br />

da sola od associata ad antidiabetici<br />

orali.<br />

I diabetici che hanno effettuato 1<br />

fundus oculi nel corso del 2009 sono<br />

risultati 204, dunque ¼ del totale,<br />

mentre coloro che hanno eseguito una<br />

microalbuminuria 149, cioè il 18,6%<br />

circa. Per il 55,6 dei diabetici sono fruibili<br />

dati riguardanti almeno un profilo<br />

lipidico completo nel corso dell’anno<br />

esaminato mentre solamente al 46%<br />

degli stessi risulta esser registrata<br />

almeno una misurazione della pressione<br />

arteriosa. In quest’ultimo caso<br />

va considerata, tuttavia, la difficoltà di<br />

una puntuale registrazione del dato<br />

specie in periodi di ampia affluenza,<br />

ad esempio quello influenzale, in cui<br />

gli ambulatori risultano spesso caotici<br />

e superaffollati. A 95 diabetici (circa il<br />

12% del totale) sarebbe stata eseguita<br />

un’ispezione del piede, sebbene non<br />

sia chiarito se dal curante oppure<br />

dallo specialista.<br />

Parametri “tralasciati” dall’analisi<br />

ma da recuperare…<br />

Il fumo. Nell’evoluzione futura dell’indagine,<br />

l’inclusione del dato riguardante<br />

l’abitudine al fumo dei pazienti<br />

diabetici appare ineludibile: scoprire<br />

che essi fumano percentualmente<br />

meno della popolazione in generale<br />

potrebbe esser fonte di incoraggiamento<br />

oltre che di una certa soddisfazione<br />

per il lavoro del curante. Il<br />

tabagismo rappresenta, in particolare<br />

per il diabetico, un enorme rischio<br />

cardiovascolare aggiuntivo, pur tuttavia<br />

suscettibile di correzione e,<br />

dunque, di intervento da parte del<br />

medico. Purtroppo anche in questo<br />

caso, molte ricerche condotte in medicina<br />

generale evidenziano un’incompleta<br />

raccolta di tale elemento<br />

anamnestico nella popolazione in<br />

generale e ancor più nelle fasce a<br />

rischio.<br />

Presenza di fattori di rischio cardiovascolare<br />

associati al diabete. Lo<br />

studio della prevalenza di questi<br />

AGGIORNAMENTO<br />

fattori, già precedentemente discussi<br />

ed associati al diabete, dovrebbe<br />

essere incentivato ed esteso possibilmente<br />

a tutti gli assistibili dell’asl<br />

oggetto di investigazione.<br />

Circonferenza addominale. Infine<br />

una particolare riflessione merita la<br />

misurazione della circonferenza addominale<br />

che, nella popolazione in genere<br />

e nel diabetico in particolare, è<br />

unanimemente ritenuta un importante<br />

parametro di valutazione di rischio<br />

cardiovascolare.<br />

È opinione comune che sia insufficientemente<br />

determinata e valutata:<br />

risulta infatti annotata in meno del<br />

20% dei 394 diabetici in carico ai 3<br />

medici della medicina di gruppo innanzi<br />

già considerata. La valenza pratica<br />

di tale misurazione associata<br />

all’estrema semplicità nell’ottenerla e<br />

registrarla da parte del curante impone<br />

senza indugio il suo inserimento<br />

tra i criteri degni di investigazione.<br />

Criticità e limiti dell’indagine pilota.<br />

L’indagine pilota ha messo in luce<br />

criticità e limiti, alcuni dei quali già<br />

considerati ed attesi. In particolare, si<br />

è evidenziata un’apprezzabile difformità<br />

dei dati forniti dai singoli medici<br />

e, specificatamente, medici con atti-<br />

vità, interessi o specialità inerenti le<br />

malattie metaboliche ed obesità<br />

appaiono maggiormente sensibili<br />

all’investigazione delle problematiche<br />

analizzate. Esaminando in fattispecie<br />

alcuni parametri, ad esempio il rilievo<br />

del BMI su tutti, tali differenze sono<br />

subito lampanti.<br />

Limitandosi a considerare il numero<br />

di diabetici “scovati” dai singoli<br />

medici, rapportato proporzionalmente<br />

al numero di assistibili, si notano differenze<br />

significative che, verosimilmente,<br />

trovano spiegazioni motivazionali,<br />

culturali e di impegno nell’applicazione<br />

delle linee guida. Se a ciò<br />

si aggiunge il fatto che molti diabetici<br />

non sanno ancora di esserlo si genera<br />

il dubbio su come valutare appieno<br />

il problema del diabete non<br />

diagnosticato e, soprattutto, dei soggetti<br />

prediabetici ad alto rischio. Infatti<br />

l’intolleranza al glucosio aumenta il<br />

rischio cardiovascolare di oltre il 50%<br />

e un’alterata glicemia a digiuno lo<br />

incrementa di circa il 30%.<br />

Nel campione dei 394 diabetici in<br />

carico ai 3 medici della medicina di<br />

gruppo, per ogni soggetto diabetico<br />

ce ne sono 1,5-2 in stadio prediabetico,<br />

di cui almeno 1/3 parrebbe<br />

destinato a progredire verso il diabete<br />

conclamato. Questa evenienza può<br />

VERONA MEDICA 15


esser scongiurata, o almeno ritardata,<br />

da provvedimenti adeguati e mirati<br />

sullo stile di vita del paziente e, se<br />

necessario, con la prescrizione di<br />

farmaci “ad hoc” da parte del curante.<br />

Gli interventi sullo stile di vita risultano<br />

tanto più efficaci quando effettuati,<br />

tempestivamente, sui soggetti<br />

selezionati; i farmaci probabilmente<br />

possono meno in questa fase pre-<br />

16<br />

AGGIORNAMENTO<br />

coce della malattia ma vanno usati<br />

senza indugio per correggere anche<br />

un diabete iniziale, resistente al solo<br />

cambiamento dello stile di vita. Molte<br />

indagini suggeriscono un impiego dei<br />

medicinali troppo spesso ritardato e<br />

perfino non adeguato nel diabete, il<br />

cui controllo risulta lontano dall’ottimale<br />

dato che solo il 50% dei diabetici<br />

trattati mostra una glicata ≤ 7,<br />

indice di buon compenso. In definitiva,<br />

ci sembra chiaro che la<br />

mancanza di linee guida precise o di<br />

criteri condivisi per lo screening del<br />

diabete abbia relegato a lungo il<br />

prediabete nell’ombra ma ora l’efficacia<br />

delle statine nella prevenzione<br />

cardiovascolare, da un lato e l’impennata<br />

nella prevalenza di obesità<br />

e diabete di tipo 2 dall’altro, dimostrano<br />

che il problema deve essere<br />

affrontato in maniera più decisa e<br />

senza ulteriori indugi. Tutto ciò impone<br />

una riflessione e rafforza la convinzione<br />

di voler proseguire con rinnovato<br />

impulso la raccolta ed elaborazione<br />

dei dati che, necessariamente<br />

supportati di una miglior codifica dei<br />

canoni e delle modalità di screening<br />

dei diabetici e prediabetici, potrebbero<br />

essere estesi a quelli in possesso<br />

dei medici dell’intera ASL.<br />

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VERONA MEDICA


Patologia cutanea<br />

in ambiente marino<br />

ALBERTO PERONI<br />

Specialista Dermatologo<br />

In occasione di un corso di aggiornamento<br />

ho avuto modo di assistere ad una<br />

presentazione estremamente interessante<br />

tenuta dal dott. Riccardo SIRNA<br />

Direttore U.O.C. Dermatologia Ospedale<br />

della Misericordia A.S.L. n. 9<br />

GROSSETO nonché Responsabile<br />

dell’Acquario Comunale e “Gruppo<br />

Recupero Tartarughe Marine” GROS-<br />

SETO cui va tutta la mia ammirazione e<br />

la mia gratitudine per aver brillantemente<br />

trattato un tema di..scottante attualità<br />

come la Patologia cutanea “ACQUA-<br />

TICA”, legata cioè all’acqua stessa, alle<br />

sue caratteristiche fisico chimiche o alle<br />

attività che vi si svolgono.<br />

La relazione mi è piaciuta al punto di<br />

tentare di riassumerla per i Colleghi della<br />

Provincia. La necessaria limitazione della<br />

documentazione fotografica che faceva<br />

parte della presentazione, ovviamente,<br />

rende meno brillante il tutto pur tuttavia<br />

se ne potranno trarre alcuni spunti pratici,<br />

di un certo interesse.<br />

Una piccola notazione: il riferimento a<br />

patologie indotte da specie marine extramediterranee,<br />

vista la mobilità delle nostre<br />

popolazioni, non sembra così fuori<br />

luogo anche per interpretare correttamente<br />

sintomi e segni residuali sulla cute<br />

dei viaggiatori estremi anche a distanza<br />

di tempo.<br />

“Last but not least”: non si insiste mai abbastanza<br />

sulla necessità della foto protezione,<br />

specie per i bimbi e per i fototipi I<br />

e II, specie nelle aree colpite; non farlo<br />

può comportare la persistenza di pesanti<br />

esiti pigmentari,<br />

Alberto Peroni<br />

Trochus<br />

AGGIORNAMENTO<br />

PATOLOGIA DA AGENTI MARINI<br />

Tre eventi patologici legati a meccanismi<br />

di tipo:<br />

- Tossico<br />

- Tossico-traumatico<br />

- Traumatico<br />

Organismi acquatici noti:<br />

- Alghe •<br />

- Spugne •<br />

- Molluschi •<br />

- Crostacei •<br />

- Echinodermi •<br />

- Celenterati •<br />

- Briozoi •<br />

- Pesci •<br />

- Anellidi<br />

Le forme più comuni e più importanti<br />

sono dovute al contatto, solitamente<br />

involontario, con Molluschi, Crostacei,<br />

Echinodermi, Pesci e Celenterati. Questi<br />

ultimi sono anche quelli, dal punto<br />

di vista dermatologico, più interessanti<br />

per le lesioni in grado di procurare e<br />

per gli esiti che talora residuano.<br />

DERMATITI DA MOLLUSCHI<br />

Alcuni appartenenti ai generi Trocus e<br />

Conus dei mari tropicali sono in grado<br />

di lanciare piccole strutture a forma di<br />

freccia che provocano dolore ed<br />

edema locale. Tra gli appartenenti al<br />

Phylum Mollusca del Mediterraneo<br />

ricordiamo la Aphlysia punctata e depilans<br />

(lepri di mare) che pare venissero<br />

usate a scopo depilatorio degli etruschi<br />

e dai romani.<br />

La Lepre di Mare (Aplysia Depilans),<br />

detta anche lumaca di mare<br />

Al phylum Mollusca appartengono<br />

anche i Cefalopodi ossia i comuni<br />

polpi (Octopus vulgaris e simili) che<br />

oltre al morso (possiedono un robusto<br />

becco) talora possono provocare una<br />

buffa dermatite con il fenomeno della<br />

“Coppettazione” dovuta alle ventose<br />

presenti sui tentacoli. (vedi sotto)<br />

DERMATITI DA CROSTACEI<br />

Ordine: ISOPODI (Pidocchi di mare)<br />

Famiglia Cymothoidae Specie Anilocra<br />

physodes, Nerocila orbignyi<br />

Pidocchio di Mare (Nerocila orbignyi)<br />

Si contraggono camminando e/o passeggiando<br />

nell’acqua bassa o stando<br />

seduti sugli scogli. Gli esemplari sono<br />

di sesso maschile quando nuotano<br />

liberi nell’acqua, diventano femmine<br />

dopo il pasto. Infliggono un morso<br />

rapido, penetrante, abbastanza dolente.<br />

Provocano inizialmente una lesione<br />

eritemato-papulosa, talora pomfoide,<br />

solitamente centrata da un punto emorragico<br />

nella zona di infissione dell’apparato<br />

buccale. Al distacco lieve stillicidio<br />

ematico. Dopo alcune ore alone<br />

eritematoso perilesionale modicamente<br />

infiltrato. Piccola crosta ematica con<br />

eritema più o meno intenso; regressione<br />

totale in circa 7-10 giorni. Normalmente<br />

si staccano spontaneamente<br />

dalla cute, non riconoscendo l’uomo<br />

come loro ospite.<br />

Conus ventricosus<br />

VERONA MEDICA 17


Conus ventricosus<br />

Il C. mediterraneus possiede un apparato<br />

produttore di veleno.<br />

Come tutti i Coni (e più in genere per i Toxoglossa),<br />

il C. mediterraneo possiede un apparato<br />

masticatorio modificato, atto a produrre<br />

dardi che vengono lanciati contro la preda,<br />

intinti in un "veleno" potente, una "conotossina"<br />

(del gruppo delle neurotossine) dagli<br />

effetti paralizzanti che produce effetti analoghi<br />

a quelli del tetano. Queste conotossine sono<br />

state di recente assai studiate in neuro-fisiologia.<br />

Naturalmente ogni specie, o gruppo di<br />

specie, possiede una o più conotossine<br />

specifiche, di tossicità diversa. La tossicità<br />

nei con- fronti dell'uomo è legata sia alla conotossina<br />

iniettata che alla sua quantità e quindi<br />

anche alla mole del Cono.<br />

DERMATITI DA PESCI<br />

Pesci Cartilaginei<br />

(o Condroitti) Ordine Myliobatiformes<br />

Genere Dasyatis (Trigoni)<br />

Dasyatis violacea<br />

Raja asterias<br />

Dasyatis violacea<br />

Solo i Trigoni hanno un aculeo seghettato<br />

sulla coda con il quale possono<br />

provocare, per contatto accidentale o<br />

incauto maneggiamento, ferite dolorose<br />

sulla cute a lenta cicatrizzazione.<br />

Abbastanza rari nei nostri mari, più<br />

comuni in quelli tropicali, specie in<br />

zone ben delimitate, denominate “Stingray<br />

city”<br />

Pesci Ossei (o Osteitti)<br />

Ordine Perciformes<br />

Fam.Trachinidae (tracine)<br />

Trachinus araneus, T. drago T. radiatus<br />

Fam. Scorpaenidae (scorfani)<br />

Tracine<br />

18<br />

AGGIORNAMENTO<br />

Entrambe le Famiglie sono dotare di<br />

spine velenifere che iniettano nella<br />

cute tossine di vario genere che provocano<br />

dolore, talora molto intenso, capace<br />

di indurre, specie nei soggetti<br />

giovani, malessere generale, sintomi<br />

simil-convulsivi, tachicardia, dispnea<br />

e ipotensione fino alla lipotimia. Localmente<br />

si osserva eritema, edema e<br />

tumefazione della zona trafitta con<br />

fenomeni infiammatori che permangono<br />

per diverso tempo talora asso-<br />

“Coppettazione” da tentacoli di Octopus vulgaris<br />

Da Emergency oggi alcune notizie su:<br />

ciati a reazioni linfangite e linfo-adenitiche.<br />

- Fam. Muraenidae (murene):<br />

Muraena Melena<br />

È un mito (dal tempo dei Romani si<br />

fantastica sul loro morso!!), non sono<br />

in grado di inoculare nessuna tossina,<br />

anche se la ferita provocata dai loro<br />

affilatissimi denti si infetta facilmente<br />

forse per residue sostanze necrotiche<br />

presenti tra loro.<br />

IL MORSO DA POLIPO<br />

Nel caso di O. vulgaris la tossina di natura proteica (cefalotossina)1 ha uno scarso effetto sui<br />

mammiferi, mentre esistono specie affini come l’Eledone moscata (Lamarck) in cui le ghiandole<br />

salivari secernono l’eledoisina che presenta un’azione vasodilatatrice e ipotensiva1.<br />

EPIDEMIOLOGIA<br />

I morsi riconducibili ai polpi, nel mediterraneo sono un’evenienza molto rara se vengono presi<br />

in esame i fogli di dimissione dei presidi ospedalieri in cui è possibile accertare circa una decina<br />

di lesioni all’anno in Italia. In realtà il numero delle lesioni è sicuramente superiore però è difficilmente<br />

accertabile considerato che nella quasi totalità dei casi le lesioni regrediscono spontaneamente<br />

senza che sia necessario l’intervento medico; inoltre in alcuni casi queste lesioni<br />

sono misdiagnosticate e confuse con lesioni provocate da altri animali marini o traumi.<br />

I soggetti maggiormente esposti a queste lesioni sono i pescatori, che per <strong>professione</strong> sono<br />

repentinamente in contatto con diverse specie animali marine ancora vitali e i natanti che di<br />

tanto in tanto cercano, privi di esperienza, di catturare questi animali. Anche la cattura inesperta<br />

e improvvisa il più delle volte però non è una fonte lesiva.<br />

MANIFESTAZIONI CLINICHE E DIAGNOSI<br />

Le lesioni da Octopus vulgaris (Cuvier) si presentano solitamente come una penetrazione meccanica<br />

dovuta all’infissione nella nella cute del becco corneo conformato a becco di pappagallo.<br />

Il soggetto leso solita- mente manifesta forte dolore che in alcuni casi si inasprisce dopo 6-8<br />

ore. Oltre al dolore è presente ecchimosi nel punto di penetrazione e edema che a seconda<br />

della se- de del morso (vascolarizzazione) e della reattività personale può essere più o meno<br />

esteso. Dopo alcuni giorni le lesioni iniziali possono evolvere in necrosi superficiale che in molti<br />

casi è aggravata da sovrainfezione batterica. La diagnosi si basa esclusivamente su una storia<br />

di esposizione all’animale.<br />

TERAPIA<br />

In seguito al morso è necessario spremere bene le ferite e applicare impacchi molto caldi.<br />

Successiva- mente disinfettare bene con prodotti a base di sali quaternari di ammonio o iodopovidone,<br />

mentre è meglio escludere il perossido di idrogeno che può favorire la necrosi dei<br />

tessuti. Le terapia farmacologica solita- mente si basa sul controllo del dolore con analgesici<br />

per os (es. nisidina) o attraverso iniezioni locali in sede di morso di anestetici locali (es. lidocaina).<br />

Nei casi in cui è presente necrosi dovuta alla tossina o a sovrainfezioni batteriche è<br />

sempre preferibile una pulizia chirurgica mirata all’asportazione dei tessuti necrotici. In tutti i<br />

casi è opportuna la prescrizione di antibiotici a largo spettro d’azione (es. chinolonici) e la profilassi<br />

antitetanica.<br />

VERONA MEDICA


REAZIONI da PUNTURA di PESCI<br />

Sintomi e segni:<br />

• Più o meno gravi a seconda della<br />

reattività individuale<br />

Sintomi soggettivi e sistemici<br />

• Decorso: breve – medio<br />

• Dolore spesso violento<br />

• Spasmi simil convulsivi<br />

• Perdita funzione arto colpito<br />

• Ferita modesta e falsamente rassicurante<br />

PRIMO INTERVENTO SUL POSTO<br />

1) Irrigare con acqua di mare<br />

2) Estrarre frammenti di spine<br />

3) Laccio emostatico (arti),<br />

4) Suzione ferita, “Aspiraveleno”:<br />

metodi scarsamente efficaci<br />

TRATTAMENTO ULTERIORE<br />

Essendo il Veleno termolabile a<br />

50°C, applicare acqua più calda<br />

possibile.<br />

In mancanza di meglio avvicinare<br />

l’estremità incandescente di sigaretta<br />

• Xilocaina 1% locale<br />

• Antalgici<br />

• Corticosteroidi topici, antistaminici<br />

e cortisonici per via generale<br />

• Trattamento cardiologico (raro)<br />

• Ospedalizzazione (molto raro)<br />

PREVENZIONE<br />

• Ripararsi accuratamente con<br />

sandali, muta, maschera, pinne<br />

• Ricordare che le spine rimangono<br />

velenose per 2-3 ore dopo la morte<br />

dell’animale<br />

• Il pesce che si trova nelle Pescherie<br />

non è a rischio quindi degustare tali<br />

pesci con assoluta tranquillità.<br />

AGGIORNAMENTO<br />

PROGNOSI<br />

La prognosi nei casi di morso di specie autoctone è sempre favorevole e nei casi non complicati<br />

da necrosi o fenomeni ulcerativi la remissione dei segni e dei sintomi si ottiene nell’arco di<br />

2-4 giorni. Nei casi in cui la sostanza inoculata o sovrainfezioni batteriche determinino necrosi<br />

delle lesioni iniziali la prognosi può variare notevolmente sulla base dell’evoluzione clinica. Generalmente<br />

la guarigione, previa terapia, avviene in 8-15 giorni senza lasciare postumi.<br />

PREVENZIONE<br />

La prevenzione si basa esclusivamente nell’evitare il contatto con questi animali evitando di<br />

catturarli o manipolarli anche se molto spesso sembrano poco mobili e sono di ridotte dimensioni.<br />

Vanno evitate le mani- polazioni anche degli individui ancora vitali presenti sulle bancarelle<br />

del pesce fresco dove possibilmente è meglio acquistare esemplari già morti.<br />

Alcune specie di polpi tropicali presentano dimensioni ridotte e colorazioni vivaci che attraggono<br />

molto i bambini che si divertono a fare immersioni in prossimità della scogliera e i provetti<br />

subacquei; queste specie possono essere causa di gravi avvelenamenti, talora mortali.<br />

www.emergencyoggi.it/archivio/2008/eo_maggio_2008.pdf<br />

DERMATITI DA ECHINODERMI<br />

Classe Echinoidi = Ricci di mare<br />

(Arbacia lixula, Centrostephanus longispinus,<br />

Sphaerechinus granularis,<br />

Echinus acutus, Paracentrotus lividus)<br />

Notizie utili:<br />

• I Ricci di mare del Mediterraneo<br />

sono rappresentati da varietà menotossiche<br />

• Le Tossine si repertano nelle spine<br />

e nei pedicelli<br />

• Esistono Tossine non ancora identificate<br />

• Reazione di due tipi: immediate e ritardate<br />

REAZIONI IMMEDIATE<br />

• Forte dolore dopo la penetrazione<br />

• Discreto sanguinamento<br />

TRATTAMENTO<br />

• Immediata e completa rimozione<br />

delle spine<br />

• Acqua calda sulle lesioni fino al<br />

limite della tolleranza (si ha così Inattivazione<br />

delle tos- sine termolabili)<br />

• Uso di antibiotici e cortisonici topici<br />

REAZIONI RITARDATE<br />

• Insorgenza: 2-3 mesi dopo il primitivo<br />

contatto<br />

• Due tipologie:<br />

nodulari (reazione da corpo estraneo)<br />

o scleredematose<br />

• Possibile riduzione spontanea<br />

TRATTAMENTO<br />

con iniezioni intralesionali di corticosteroidi<br />

o con azoto liquido<br />

DEMATITI DA CELENTERATI<br />

Chiamati anche CNIDARI perché<br />

dotati di caratteristiche cellule urticanti<br />

dette “cnidoblasti” che contengono<br />

organuli detti “Nematocisti”.<br />

NEMATOCISTI DEI CELENTERATI<br />

Quando lo cnidociglio della nematocisti urta<br />

contro la cute, vi penetra dentro mentre si estroflette<br />

il nema e viene inoculata la tossina.<br />

Trasporto passivo di nematocisti.<br />

È anche interumano<br />

I celenterati tassonomicamente si dividono<br />

in:<br />

ANTOZOI (anemoni di mare)<br />

IDROZOI (Sifonofori)<br />

SCIFOZOI (meduse in genere)<br />

1) CLASSE: ANTOZOI<br />

(anemoni di mare)<br />

- Ordine: Attiniari<br />

- (Attinia, Anemone)<br />

- Ordine: Zoantari<br />

- (Zoanthus, Parazohantus)<br />

ANTOZOI PIÙ COMUNI NEL MAR<br />

MEDITERRANEO<br />

• Anemonia sulcata (Logliole), Actinia<br />

equina, Epizoanthus, Parazoanthus,<br />

Adamsia palliata, Aiptasia mutabilis<br />

e diaphana e Calliactis parasitica.<br />

VERONA MEDICA 19


Sono spesso presenti su rocce,<br />

scogli o fondo del mare.<br />

Hanno colori iridescenti che vanno<br />

dal Rosso → Arancio → Viola.<br />

DERMATITI DA ANTOZOI<br />

• Rare in letteratura<br />

• Sintomi non molto marcati<br />

• Necessitano di contatto molto<br />

“stretto” e “ampio”<br />

• Stendendosi o sedendosi sulle<br />

rocce<br />

• Spesso faccia posteriore cosce<br />

dove si evidenziano lesioni eritematose<br />

o eritemato vescicolari, più o<br />

meno pruriginose, a volte associate<br />

a sensazione di bruciore, che richiamano<br />

la forma dei tentacoli.<br />

• Si possono avere lesioni al Volto<br />

(nuotando)<br />

• Decorso: 10 - 15 giorni<br />

• Sintomi soggettivi più o meno intensi<br />

a seconda della zona di contatto;<br />

• Sintomi sistemici blandi e relativamente<br />

rari<br />

2) CLASSE:IDROZOI (Sifonofori)<br />

Ordine: Sifonofori<br />

Famiglia: Physalidae (Caravella Portoghese<br />

o Jellyfish o “Portuguese mano’-war”,<br />

Physalia utriculus (Indo-Pacifico,<br />

Sud Giappone), Physalia physalis<br />

(Atlantico tropicale, Mediterraneo).<br />

Sono caratterizzati da: - Nucleo galleggiante<br />

(pneumatofora) - Tentacoli lunghissimi<br />

Caravella Portoghese<br />

AGGIORNAMENTO<br />

REAZIONI e DERMATITI DA PHYSA-<br />

LIAE<br />

• “Sindrome fisalica”: pochi secondi<br />

dopo il contatto<br />

• Dolore violentissimo<br />

• Lesioni lineari vescico-bollose<br />

• Sintomi sistemici<br />

• Raro il coma<br />

Segnale di pericolo per la presenza di Fisalia<br />

3) CLASSE: SCIFOZOI<br />

(meduse in genere)<br />

(Aurelia aurita,Rizostoma pulmo, Cotylorhiza<br />

tubercolata, Pelagia noctiluca)<br />

La PELAGIA NOCTILUCA è Il più urticante<br />

tra I Celenterati presenti nel<br />

Mar Mediterraneo.<br />

• “Medusa notturna”<br />

• Pelagico fosforescente<br />

• Mediterraneo: versante est<br />

• Cnidoblasti su tutta la superficie<br />

• Invasioni stagionali<br />

REAZIONI e DERMATITI<br />

DA MEDUSE<br />

• Sintomi soggettivi<br />

- Sensazione puntoria<br />

- Dolore<br />

- Prurito<br />

- Intenso bruciore<br />

DERMATITI DA TRASPORTO PASSI-<br />

VO DI NEMATOCISTI<br />

Quando le nematocisti entrano in<br />

contatto con un corpo estraneo, non<br />

tutte scoppiano al primo impatto, ma<br />

possono rimanere integre e attivarsi in<br />

un secondo momento.<br />

Un successivo contatto o sfregamento<br />

può far esplodere le cellule ancora<br />

intatte e quindi aggravare ulteriormente<br />

la sintomatologia.<br />

Un effetto analogo si ottiene con l’uso<br />

della comune acqua dolce per lavare<br />

o risciacquare la zona lesa che agisce<br />

sulle nematocisti ipertoniche provocandone<br />

l’attivazione chimica. Spesso<br />

si imputano reazioni urticanti ad alghe<br />

e/o foglie di Posidonia, ma queste non<br />

sono dotate di tale azione, mentre<br />

sono in grado di trasportare passivamente<br />

le nematocisti dei Celenterati.<br />

È possibile anche il trasporto passivo<br />

interumano delle cellule urticanti,<br />

specie con le mani, dove lo spessore<br />

dello strato corneo attutisce la sintomatologia<br />

primitiva iniziale, ma che<br />

può trasportare la quota inespolosa in<br />

zone di cute più delicata, ad esempio<br />

regione perioculare, palpebre, ecc.<br />

BIOTOSSINE DEI CELENTERATI<br />

• Struttura chimica non sempre nota<br />

Fenomeno dell’anafilassi<br />

1) Ipnotossina: Sonnolenza e paralisi<br />

respiratoria<br />

2) Talassina: Azione urticante,<br />

arresto cardiaco<br />

3) Congestina: Azione anafilattica,<br />

sintomi intestinali.<br />

DERMATITI DA CELENTERATI:<br />

TRATTAMENTO per eliminare<br />

le nematocisti e TERAPIA MEDICA<br />

• Rimuovere tentacoli con guanti<br />

spessi<br />

• Agglomerare tentacoli (sabbia, talco,<br />

farina)<br />

• Lavaggio con acqua salata (evitare<br />

l’acqua dolce ipotonica)<br />

• Aceto (ac.acetico 5% in acqua),<br />

ammoniaca, urina, ghiaccio<br />

• Acqua salata calda (evitare alcoli e<br />

profumi)<br />

• Laccio emostatico (agli arti per ridurre<br />

il ritorno venoso)<br />

• Corticosteroidi topici<br />

• Corticosteroidi, antistaminici, (cardiotonici)<br />

• Antidolorifici In alcune zone dell’America<br />

e dell’Australia sono stati<br />

posti in commercio negli ultimi anni<br />

alcuni prodotti ad azione profilattica<br />

a base di glicosaminoglicani, cloruro<br />

di magnesio e di potassio (come nel<br />

muco che riveste i Pesci Pagliaccio).<br />

Per ogni ulteriore informazione si può<br />

contattare: Sirna Dr. Riccardo<br />

email: r.sirna@usl9.toscana.it><br />

<br />

20 VERONA MEDICA


Certificati: on line!<br />

LE INDICAZIONI DELL’INPS<br />

Trasmissione telematica delle certificazioni<br />

di malattia all’Inps.<br />

Aspetti organizzativi e prime istruzioni<br />

operative.<br />

PREMESSA<br />

Con il decreto del Ministero della<br />

Salute, di concerto con il Ministero del<br />

lavoro e delle politiche sociali e il Ministero<br />

dell’economia e delle finanze<br />

del 26.02.2010 (Gazzetta Ufficiale n.<br />

65/2010) si è concluso un lungo<br />

percorso normativo mediante il quale<br />

il legislatore, ispirandosi ai principi di<br />

sviluppo delle tecnologie dell’informazione<br />

e della comunicazione nell’azione<br />

amministrativa (Codice dell’amministrazione<br />

digitale) ha disposto il<br />

collegamento in rete dei medici<br />

curanti nonché la trasmissione telematica<br />

delle certificazioni di malattia<br />

all’Inps, per i lavoratori del settore<br />

privato. Anche per il settore pubblico,<br />

il Dipartimento della funzione<br />

pubblica e il Dipartimento della digitalizzazione<br />

della Pubblica amministrazione<br />

e dell’innovazione tecnologica,<br />

con la circolare n. 1 del<br />

19.03.2010, hanno fornito istruzioni<br />

operative per la trasmissione telematica<br />

dei certificati secondo le modalità<br />

stabilite per il settore privato.<br />

Evoluzione legislativa.<br />

...omissis...<br />

1. Effetti della nuova disciplina<br />

A partire dal 3 aprile 2010, data di<br />

entrata in vigore della nuova normativa,<br />

i medici dipendenti del SSN o in<br />

regime di convenzione sono tenuti a<br />

trasmettere all’Inps, per il tramite del<br />

SAC, il certificato di malattia del lavoratore<br />

rilasciandone copia cartacea<br />

all’interessato. A tal fine, ricevono dal<br />

Ministero dell’economia e delle finanze<br />

apposite credenziali di accesso.<br />

Il certificato così trasmesso viene ricevuto<br />

dall’Inps che lo mette a disposizione<br />

del cittadino intestatario, mediante<br />

accesso al sito Internet dell’Istituto<br />

previa identificazione con PIN.<br />

L’attestato di malattia è reso invece<br />

VERONA MEDICA<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

disponibile per il datore di lavoro<br />

pubblico o privato, secondo le modalità<br />

di seguito specificate.<br />

Inoltre, i certificati dei lavoratori del<br />

settore privato aventi diritto all’indennità<br />

di malattia erogata dall’Inps,<br />

vengono anche trattati per le finalità<br />

istituzionali.<br />

2. Descrizione del processo<br />

Il processo in questione prevede<br />

competenze specifiche così ripartite:<br />

- i medici certificatori (dipendenti o<br />

convenzionati con SSN) acquisiscono<br />

ed inviano i certificati al<br />

sistema di accoglienza centrale<br />

(SAC) del Ministero dell’economia<br />

e delle finanze che provvede ad<br />

inoltrarli all’Inps; inoltre, possono<br />

annullare i certificati entro il giorno<br />

successivo al rilascio e rettificare la<br />

data di fine prognosi entro il termine<br />

della stessa, sempre utilizzando i<br />

servizi erogati dal SAC;<br />

- dopo l’invio all’Inps, il SAC restituisce<br />

al medico il numero identificativo<br />

per la stampa del certificato<br />

e dell’attestato da consegnare,<br />

entrambi, al lavoratore;<br />

- l’Inps, sulla base delle informazioni<br />

presenti sulle proprie banche dati<br />

e dei servizi forniti dall’Inpdap, individua,<br />

per l’intestatario del certificato<br />

il datore di lavoro al quale mettere<br />

a disposizione l’attestato;<br />

- l’Inps rende disponibili ai datori di<br />

lavoro, sul proprio sito Internet,<br />

funzioni di consultazione e di stampa<br />

degli attestati con elementi di<br />

ricerca diversi, previo riconoscimento<br />

tramite PIN;<br />

- l’Inps mette a disposizione dei lavoratori<br />

i certificati loro intestati accedendo<br />

al sito Internet dell’Istituto.<br />

In relazione alle credenziali di accesso<br />

utilizzate, vengono visti tutti<br />

i certificati (accesso con PIN) o solo<br />

l’attestato, (accesso con codice<br />

fiscale e numero del certificato);<br />

- l’Inps canalizza verso le proprie<br />

Sedi i certificati degli aventi diritto<br />

all’indennità di malattia per la disposizione<br />

di visite mediche di controllo<br />

e, nei casi previsti, per il pagamento<br />

diretto delle prestazioni.<br />

2.1 Medico curante<br />

La trasmissione del certificato di<br />

malattia telematico comprende obbligatoriamente<br />

l’inserimento da parte<br />

del medico curante dei seguenti dati:<br />

• codice fiscale del lavoratore;<br />

• residenza o domicilio abituale;<br />

• eventuale domicilio di reperibilità<br />

durante la malattia;<br />

• codice di diagnosi, mediante l’utilizzo<br />

del codice nosologico ICD9-<br />

CM, che sostituisce o si aggiunge<br />

alle note di diagnosi;<br />

• data di dichiarato inizio malattia,<br />

data di rilascio del certificato, data<br />

di presunta fine malattia nonché,<br />

nei casi di accertamento successivo<br />

al primo, di prosecuzione o ricaduta<br />

della malattia;<br />

• modalità ambulatoriale o domiciliare<br />

della visita eseguita.<br />

Il medico curante, alla restituzione del<br />

numero di certificato, rilascia al lavoratore<br />

copia cartacea:<br />

A) dell’attestato di malattia per il<br />

datore di lavoro, privo di diagnosi;<br />

B) del certificato di malattia per<br />

l’assistito che contiene i dati della<br />

diagnosi e/o il codice nosologico.<br />

In caso di impossibilità per il medico<br />

di stampare la certificazione, lo stesso<br />

comunicherà al lavoratore, il numero<br />

del certificato, attribuito dopo il<br />

controllo e l’accettazione dei dati<br />

trasmessi. Tale numerazione, potrà<br />

essere utilizzata dal lavoratore per<br />

ricercare, visualizzare e stampare il<br />

proprio attestato direttamente dal sito<br />

Internet dell’Istituto.<br />

È previsto un periodo transitorio di tre<br />

mesi durante il quale è riconosciuta<br />

la possibilità per il medico di procedere<br />

al rilascio cartaceo dei certificati<br />

di malattia, secondo le modalità<br />

vigenti.<br />

2.2 Datore di lavoro<br />

L’Inps mette a disposizione dei datori<br />

di lavoro, sia privati che pubblici, le<br />

attestazioni di malattia relative ai certificati<br />

trasmessi dal medico curante,<br />

accedendo al portale INPS<br />

www.inps.it - servizi on-line, previa<br />

autorizzazione e attribuzione di un<br />

PIN (v. Allegato Manuale di consultazione<br />

degli attestati di malattia).<br />

2.3 Lavoratore<br />

L’Inps mette a disposizione dei lavoratori<br />

il servizio di consultazione e<br />

stampa dei dati relativi ai propri certificati<br />

di malattia inviati telematicamente<br />

dal medico curante. Per acce-<br />

21


dere al servizio, disponibile nel sito<br />

Inps – servizi on-line, sono previste<br />

due modalità:<br />

1) tramite un codice PIN, con il<br />

quale è consentito l’accesso ai<br />

dati di tutti i certificati comprensivi<br />

di diagnosi e di codice nosologico,<br />

se indicato dal medico;<br />

2) mediante l’inserimento del codice<br />

fiscale personale e del numero<br />

del certificato, elementi indispensabili<br />

per accedere all’attestato<br />

cercato.<br />

Il lavoratore avente diritto all’indennità<br />

di malattia a carico dell’Inps,<br />

in base alle nuove disposizioni,<br />

non è più tenuto a trasmettere<br />

all’Istituto il certificato di malattia,<br />

eccetto i casi di impossibilità<br />

di invio telematico.<br />

3. Abilitazioni per accedere al<br />

sistema<br />

Il Ministero dell’Economia e Finanze<br />

rilascia specifiche credenziali di<br />

accesso al sistema SAC ai medici<br />

dipendenti o convenzionati con il<br />

S.S.N.<br />

Invece l’Inps rilascia il PIN:<br />

a) ai cittadini che ne fanno richiesta,<br />

tramite i consueti canali e con le<br />

procedure previste: internet, Contact<br />

Center e uffici Inps;<br />

b) ai datori di lavoro pubblico o<br />

privato o a loro incaricati che si<br />

debbono presentare presso una<br />

Sede Inps muniti di:<br />

- modulo di richiesta compilato e<br />

sottoscritto dallo stesso datore<br />

di lavoro privato o dal legale rappresentante<br />

ove il datore di lavoro<br />

sia pubblico o organizzato<br />

in forma associata o societaria,<br />

con l'elenco dei dipendenti ai<br />

quali rilasciare il PIN per l’accesso<br />

agli attestati di malattia<br />

del personale;<br />

- modulo di richiesta "individuale"<br />

compilato e firmato da ogni dipendente<br />

autorizzato con allegata<br />

la fotocopia del documento<br />

d'identità del sottoscrittore.<br />

Le pubbliche amministrazioni o le<br />

aziende in possesso di PIN, sono<br />

tenute a chiedere tempestivamente la<br />

revoca dell’autorizzazione, al verificarsi<br />

della cessazione dell’attività,<br />

della sospensione o del trasferimento<br />

in altra struttura dell’intestatario del<br />

PIN e l’Inps provvederà a cessare,<br />

con effetto immediato, l’abilitazione.<br />

L’operatore Inps, incaricato del rilascio<br />

dei PIN, dopo aver verificato la<br />

22<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

correttezza formale della richiesta e<br />

l’identità del richiedente, deve, utilizzando<br />

la funzione “Verifica rapporto<br />

di lavoro” della procedura di assegnazione<br />

PIN, accertare che la persona<br />

da autorizzare sia dipendente<br />

dell’Amministrazione o dell’azienda il<br />

cui rappresentante ha sottoscritto i<br />

documenti di richiesta.<br />

A verifiche completate il funzionario<br />

Inps provvede al rilascio del PIN selezionando<br />

la classe utente “Datore di<br />

lavoro (certificazione di malattia)”.<br />

Qualora l’utente sia già in possesso<br />

di un PIN per altre finalità si dovrà procedere<br />

ad aggiungere l’autorizzazione<br />

al servizio “Consultazione attestati<br />

di malattia” mediante la funzione<br />

“Modifica autorizzazioni ai<br />

servizi”. Nelle more di decisioni che<br />

debbono essere concordate con le<br />

parti interessate, per il momento, i<br />

consulenti di lavoro sono esclusi dalla<br />

concessione di tale servizio.<br />

4. Assistenza agli utenti<br />

Il sistema di accoglienza centrale<br />

(SAC) del Ministero dell’Economia e<br />

Finanze fornisce l’assistenza agli<br />

utenti dello stesso tramite il servizio<br />

di Call Center, raggiungibile attraverso<br />

il numero gratuito 80003070.<br />

L’Inps fornisce assistenza ai datori di<br />

lavoro e ai lavoratori tramite gli operatori<br />

del Contact Center Integrato Inps-<br />

Inail, raggiungibile attraverso il<br />

numero gratuito 803164.<br />

Gli operatori del Contact Center forniscono<br />

telefonicamente supporto nella<br />

navigazione e uso delle procedure di<br />

consultazione dei certificati, inviati<br />

telematicamente dal medico curante,<br />

nonché le informazioni e le risposte<br />

ai quesiti di interesse generale sulla<br />

materia.<br />

Inoltre forniscono ai medici curanti<br />

informazioni e risposte riguardanti<br />

esclusivamente i quesiti di interesse<br />

medico legale in collaborazione con<br />

il Coordinamento Generale medico<br />

legale per il tramite della U.O.C.<br />

Prestazioni a sostegno del reddito<br />

quale struttura di riferimento per le<br />

relative specifiche risposte.<br />

Il Contact Center assiste, inoltre, i<br />

lavoratori anche per l’assegnazione<br />

o attivazione del PIN cittadino, necessario<br />

per la consultazione e stampa<br />

dei propri certificati di malattia.<br />

5. Gestione dei certificati telematici<br />

da parte delle strutture periferiche<br />

Inps<br />

Successivamente alla ricezione dei<br />

certificati trasmessi dai medici vengono<br />

individuati quelli dei lavoratori<br />

aventi diritto all’indennità di malattia<br />

per essere destinati alle strutture<br />

operative Inps competenti per residenza<br />

del lavoratore ed essere registrati<br />

negli archivi locali gestionali<br />

della certificazione di malattia. Tutti<br />

sono immediatamente disponibili per<br />

le attività previste dai flussi di<br />

processo dell’Area malattia. Per i medici<br />

Inps, nella procedura di gestione<br />

della certificazione di malattia - flusso<br />

“certificati ricevuti via internet” -<br />

sono a disposizione funzioni per<br />

esaminare i certificati telematici che<br />

pervengono giornalmente e per<br />

disporre, d’ufficio, visite mediche di<br />

controllo. Nel manuale operativo,<br />

consultabile da Intranet in Utilità –<br />

Manuali, software e documentazione<br />

– Prestazioni non pensionistiche, le<br />

diverse funzioni sono descritte dettagliatamente<br />

(v. Allegato Funzioni certificati<br />

telematici).<br />

Con la circolare n. 120 del 6 agosto<br />

2004, il processo di certificazione<br />

della malattia e di erogazione della<br />

relativa indennità era stato completamente<br />

ridisegnato anche al fine di<br />

progressivo adeguamento alle novità<br />

normative e organizzative in materia<br />

di telematizzazione.<br />

L’avvio della trasmissione telematica<br />

dei certificati, che abolisce onerose<br />

e ripetitive attività manuali, quali<br />

l’acquisizione e l’archiviazione, e<br />

l’imminente rilascio in produzione di<br />

tre nuovi applicativi, ovvero il Data<br />

Mining per la scelta delle Visite<br />

mediche di controllo a più alto rischio<br />

aziendale, il rilascio della procedura<br />

per la Richiesta tramite Portale INPS<br />

delle VMC da parte di datori di lavoro<br />

pubblici e privati nonché la telematizzazione<br />

delle VMCd e dei rapporti<br />

con i medici di controllo, consentirà<br />

la completa reingegnerizzazione del<br />

processo di certificazione della malattia,<br />

con evidenti benefici attesi sia in<br />

termini di ottimizzazione delle risorse<br />

che di efficacia ed efficienza del<br />

processo.<br />

Nel rispetto dei principi di pertinenza,<br />

non eccedenza e di necessità del<br />

trattamento dei dati sensibili, il nuovo<br />

processo così ulteriormente rimodellato<br />

e innovato sarà comunque gestito<br />

separando le attività di competenza<br />

sanitaria da quelle di competenza<br />

amministrativa secondo le modalità<br />

previste dalla circolare n. 87 del 12<br />

VERONA MEDICA


settembre 2008, con la specificazione<br />

che le attività saranno ripartite secondo<br />

i principi contenuti nella circolare<br />

n. 102 del 12 agosto 2009.<br />

Inoltre, con riferimento alla fase sperimentale<br />

di applicazione della circolare<br />

n. 102 del 12 agosto 2009, le attività<br />

di gestione della malattia sono<br />

ripartite secondo i principi del nuovo<br />

modello organizzativo. In particolare,<br />

l’allocazione delle attività nelle Sedi<br />

sperimentali segue la seguente distribuzione:<br />

a) la funzione medico-legale provvede<br />

alla valutazione professionale<br />

di competenza dei certificati<br />

medici ricevuti via internet e a tutte<br />

le attività connesse come da circolari<br />

n. 120/2004 e n. 87/2008, ivi<br />

compresa la gestione delle visite<br />

mediche di controllo, con esclusione<br />

della fase di consuntivazione<br />

e delle competenze gestionali<br />

amministrative relative al loro esito;<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

b) la funzione dell’area flussi “Controllo<br />

Prestazioni” gestisce il complesso<br />

delle azioni amministrative<br />

innescate dal flusso di invio telematico<br />

dei certificati, quindi la<br />

gestione amministrativa delle visite<br />

mediche di controllo, l’applicazione<br />

del regime sanzionatorio<br />

per gli assenti a visita non giustificati,<br />

i pagamenti alle A.S.L., l’attivazione<br />

delle azioni surrogatorie<br />

e la gestione dei rapporti con i<br />

datori di lavoro, l’Ufficio legale e<br />

l’area contabile;<br />

c) la linea di servizio “Prestazioni a<br />

sostegno del reddito”, nell’ambito<br />

delle Agenzie interne e complesse,<br />

e le Agenzie territoriali gestiscono<br />

le attività finalizzate alla<br />

liquidazione dell’indennità di malattia;<br />

inoltre, assicurano l’acquisizione<br />

dei certificati medici cartacei;<br />

d) la funzione dell’area flussi “Ana-<br />

Malattia: si certifica on line!<br />

Gazzetta Ufficiale N. 112<br />

del 15 Maggio 2010<br />

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO<br />

DEI MINISTRI<br />

CIRCOLARE 11 marzo 2010 , n. 1<br />

Indicazioni operative per la trasmissione<br />

per via telematica dei certificati<br />

di malattia, ai sensi dell'articolo<br />

55-septies del decreto legislativo 30<br />

marzo 2001, n. 165, introdotto dall'articolo<br />

69 del decreto legislativo 27<br />

ottobre 2009, n. 150. (10A05984)<br />

Alle Amministrazioni pubbliche di cui<br />

all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo<br />

n. 165 del 2001<br />

Premessa<br />

L'art. 55-septies del decreto legislativo<br />

30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art.<br />

69 del decreto legislativo 27 ottobre<br />

2009, n.150, prevede che il certificato<br />

medico attestante l'assenza per malattia<br />

dei dipendenti pubblici sia inviato, per<br />

via telematica, direttamente all'INPS dal<br />

medico o dalla struttura sanitaria<br />

pubblica che lo rilascia, secondo le<br />

modalità stabilite dalla normativa vigente<br />

per la trasmissione telematica dei certificati<br />

medici nel settore privato. Una volta<br />

ricevuto il certificato, l'INPS lo invia immediatamente,<br />

sempre per via telematica,<br />

all'amministrazione di appartenenza del<br />

lavoratore. La citata norma specifica che<br />

l'inosservanza degli obblighi di trasmissione<br />

telematica come sopra descritti<br />

costituisce illecito disciplinare e, in caso<br />

di reiterazione, comporta il licenziamento<br />

o, per i medici convenzionati, la decadenza<br />

dalla convenzione. Le regole<br />

tecniche applicabili al settore privato<br />

sono contenute nel decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />

2008, adottato ai sensi dell'art. 50, comma<br />

5-bis, del decreto-<strong>legge</strong> 30 settembre<br />

2003, n. 269, convertito, con modificazioni,<br />

dalla <strong>legge</strong> 24 ovembre 2003,<br />

n. 326, recante «Attuazione dell'art. 1,<br />

comma 810, lettera c), della <strong>legge</strong> 27<br />

dicembre 2006, n. 296, in materia di<br />

regole tecniche e trasmissione dati di<br />

natura sanitaria, nell'ambito del Sistema<br />

pubblico di connettività», e nel decreto<br />

del Ministero della salute, di concerto<br />

con il Ministero del lavoro e delle poli-<br />

grafica e flussi” gestisce tutte le<br />

elaborazioni dei primi pagamenti<br />

e dei pagamenti successivi delle<br />

indennità, così come descritto nel<br />

Flusso Standardizzato di<br />

Processo dedicato alle Prestazioni<br />

a sostegno del reddito.<br />

In attesa delle necessarie implementazioni<br />

delle procedure a supporto<br />

del processo della certificazione<br />

della malattia, delle visite mediche<br />

di controllo e delle prestazioni di<br />

malattia e maternità, per lo svolgimento<br />

delle attività previste dal nuovo<br />

modello organizzativo, sia i medici<br />

che il personale amministrativo delle<br />

direzioni provinciali dovranno essere<br />

abilitati ad accedere alle procedure<br />

EAP delle diverse strutture territoriali<br />

che rientrano nella competenza organizzativa<br />

attribuita alla Sede provinciale.<br />

IL DIRETTORE GENERALE INPS<br />

NORI<br />

tiche sociali e con il Ministero dell'economia<br />

e delle finanze, sentito l'INPS, del<br />

26 febbraio 2010 adottato ai sensi<br />

dell'art. 8 del suddetto decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri, che definisce<br />

le modalità per la predisposizione<br />

e l'invio telematico dei dati delle certificazioni<br />

di malattia all'INPS per il tramite<br />

del Sistema di accoglienza centrale<br />

(SAC), reso disponibile dal Ministero<br />

dell'economia e delle finanze.<br />

In tale contesto normativo, la presente<br />

circolare intende fornire alcune indicazioni<br />

operative per l'attuazione delle<br />

nuove disposizioni.<br />

Nell'evidenziare i notevoli vantaggi per i<br />

lavoratori, che non dovranno più provvedere,<br />

entro i due giorni lavorativi<br />

successivi all'inizio della malattia, ad<br />

inviare tramite raccomandata a/r o recapitare<br />

le attestazioni di malattia alle<br />

proprie amministrazioni, con la presente<br />

circolare si intende:<br />

• dare informazioni ai medici sulle<br />

modalità con cui devono essere effettuate<br />

la compilazione e l'invio della<br />

predetta certificazione;<br />

• dare informazione ai lavoratori del<br />

settore pubblico circa oneri e vantaggi<br />

della nuova procedura;<br />

• descrivere gli adempimenti delle<br />

amministrazioni per la corretta ricezione<br />

delle attestazioni di malattia<br />

trasmessi per via telematica;<br />

VERONA MEDICA 23


• individuare un periodo transitorio,<br />

durante il quale sarà possibile per i<br />

medici utilizzare ancora il certificato<br />

cartaceo in alternativa a quello redatto<br />

e inviato con modalità telematiche;<br />

• fornire informazioni circa le sanzioni<br />

previste nel nuovo art. 55-septies del<br />

decreto legislativo n. 165 del 2001.<br />

Il certificato e l'attestato di malattia (intendendosi<br />

con tale ultima espressione il<br />

certificato che non contiene l'esplicitazione<br />

della diagnosi in osservanza<br />

alla normativa in materia di protezione<br />

dei dati personali) sono redatti secondo<br />

il fac-simile di cui agli allegati A e B del<br />

citato decreto del Ministero della salute<br />

del 26 febbraio 2010.<br />

1. Soggetti tenuti alla trasmissione<br />

telematica<br />

Ai sensi dell'art. 55-septies citato, sono<br />

tenuti ad effettuare la trasmissione telematica<br />

dei certificati i seguenti soggetti:<br />

• i medici dipendenti del SSN<br />

• i medici in regime di convenzione con<br />

il SSN<br />

Tutte le pubbliche amministrazioni devono<br />

adottare le iniziative necessarie per<br />

ricevere le certificazioni e provvedere ai<br />

conseguenti adempimenti.<br />

2. Sistema di trasmissione dei certificati<br />

di malattia<br />

Tramite il Sistema di accoglienza centrale<br />

(SAC), reso disponibile dal Ministero<br />

dell'economia e delle finanze, ai sensi di<br />

quanto previsto dal decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />

2008, sarà possibile per i medici effettuare<br />

le operazioni di predisposizione e<br />

invio telematico dei certificati di malattia,<br />

nonché le operazioni di annullamento o<br />

rettifica di certificati già inviati.<br />

Il medico curante potrà usufruire dei<br />

servizi erogati dal SAC in modalità multicanale,<br />

in particolare, secondo le<br />

seguenti modalità:<br />

a) il medico potrà utilizzare il proprio<br />

sistema software gestionale, opportunamente<br />

integrato a cura del fornitore<br />

del software medesimo con le<br />

funzionalità necessarie, al fine di<br />

poter usufruire dei servizi erogati dal<br />

SAC per effettuare le operazioni di<br />

predisposizione e invio telematico dei<br />

certificati di malattia, le operazioni di<br />

annullamento o rettifica di certificati<br />

già inviati, nonché le operazioni di<br />

stampa della copia cartacea dei<br />

certificati e dei relativi attestati. Le<br />

specifiche tecniche dei servizi erogati<br />

dal SAC in modalità web services<br />

sono rese disponibili sui siti internet<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

del Ministero dell'economia e delle<br />

finanze e dell'INPS, secondo quanto<br />

previsto dal decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />

2008;<br />

b) il medico curante potrà procedere<br />

alle operazioni di predisposizione e<br />

di invio dei dati dei certificati di<br />

malattia, alle operazioni di rettifica e<br />

annullamento di certificati già inviati,<br />

nonché alle operazioni di stampa<br />

della copia cartacea del certificato<br />

di malattia e dell'attestato di malattia,<br />

attraverso apposito sistema WEB. Il<br />

sistema WEB consentirà anche di<br />

inviare copia in formato pdf del certificato<br />

di malattia e dell'attestato di<br />

malattia alla casella di posta elettronica,<br />

certificata o meno, indicata dal<br />

lavoratore, nonché di inviare al<br />

numero di cellulare indicato del lavoratore<br />

un SMS contenente i dati<br />

essenziali dell'attestato di malattia<br />

(protocollo, data di rilascio, durata<br />

della prognosi, nome e cognome del<br />

lavoratore, nome e cognome del<br />

medico). L'accesso al sistema WEB<br />

è possibile attraverso link che<br />

saranno pubblicati anche sui siti del<br />

Ministero della salute, del Ministero<br />

dell'economia e delle finanze e<br />

dell'INPS. I servizi erogati tramite<br />

sistema WEB garantiscono i medesimi<br />

livelli di sicurezza di quelli erogati<br />

tramite web services;<br />

c) potranno essere resi disponibili ulteriori<br />

canali per accedere ai servizi<br />

erogati dal SAC, quali, ad esempio,<br />

sistemi di call-center, anche basati<br />

su risponditori automatici. La disponibilità<br />

di tali ulteriori canali e le relative<br />

modalità di fruizione saranno<br />

comunicate attraverso i siti del Ministero<br />

della salute, del Ministero dell'economia<br />

e delle finanze e dell'INPS.<br />

Ai sensi del decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />

2008, inoltre, alcune regioni stanno<br />

predisponendo Sistemi di accoglienza<br />

regionali (SAR) che, una volta<br />

operativi, forniranno direttamente ai<br />

medici che operano nell'ambito<br />

regionale i servizi necessari per effettuare<br />

le operazioni di predisposizione<br />

e invio telematico dei certificati di<br />

malattia e cureranno l'inoltro degli<br />

stessi al SAC.<br />

3. Utilizzo del sistema da parte del<br />

medico<br />

Per poter accedere ai servizi erogati dal<br />

SAC, il medico deve disporre di apposite<br />

credenziali di accesso (costituite da<br />

un codice identificativo e da un<br />

PINCODE) rese disponibili secondo<br />

modalità che saranno comunicate sui siti<br />

internet del Ministero dell'economia e<br />

delle finanze e dell'INPS.<br />

Una volta completata la procedura di<br />

compilazione e di invio del certificato di<br />

malattia all'INPS, utilizzando una delle<br />

modalità di cui al paragrafo 2, il medico<br />

rilascia al lavoratore copia cartacea del<br />

certificato e dell'attestato di malattia<br />

ovvero, anche in alternativa, inoltra alla<br />

casella di posta elettronica o di posta<br />

elettronica certificata del lavoratore una<br />

copia di tali documenti in formato pdf.<br />

In caso di impossibilità da parte del<br />

medico di provvedere alla stampa di<br />

copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />

di malattia ovvero di inoltro alla<br />

casella di posta elettronica o di posta<br />

elettronica certificata del lavoratore di una<br />

copia di tali documenti in formato pdf, il<br />

medico provvede comunque a comunicare<br />

al lavoratore il numero di protocollo<br />

univoco del certificato emesso. A tale fine<br />

il medico potràinviare al numero di cellulare<br />

indicato del lavoratore un SMS contenente<br />

i dati essenziali dell'attestato di<br />

malattia (protocollo, data di rilascio,<br />

durata della prognosi, nome e cognome<br />

del lavoratore, nome e cognome del<br />

medico), utilizzando le funzionalità messe<br />

a disposizione dal SAC (lettera b del<br />

paragrafo 2).<br />

In caso di indisponibilità dei servizi<br />

erogati dal SAC, di cui al paragrafo 2, il<br />

medico rilascia al lavoratore il certificato<br />

in forma cartacea.<br />

4. Oneri e vantaggi per il lavoratore<br />

È cura del lavoratore fornire nel corso<br />

della visita al medico curante o alla struttura<br />

sanitaria pubblica la propria tessera<br />

sanitaria, da cui si desume il codice<br />

fiscale.<br />

Il lavoratore deve dichiarare al medico di<br />

lavorare presso una delle pubbliche<br />

amministrazioni di cui all'art. 1, comma<br />

2, del decreto legislativo n. 165 del 2001<br />

e deve fornire allo stesso l'indirizzo di<br />

reperibilità da inserire nel certificato, se<br />

diverso da quello di residenza (o domicilio<br />

abituale) in precedenza comunicato<br />

all'amministrazione.<br />

Il lavoratore può chiedere al medico<br />

copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />

di malattia, ovvero, anche in alternativa,<br />

può chiedere al medico di inviare<br />

copia degli stessi alla propria casella di<br />

posta elettronica o posta elettronica certificata.<br />

In caso di impossibilità da parte del<br />

medico di provvedere alla stampa di<br />

24 VERONA MEDICA


copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />

di malattia ovvero di inoltro alla<br />

casella di posta elettronica o di posta<br />

elettronica certificata del lavoratore di una<br />

copia di tali documenti in formato pdf, il<br />

lavoratore deve richiedere al medico il<br />

numero di protocollo identificativo del<br />

certificato emesso.<br />

L'invio telematico effettuato dal medico<br />

soddisfa l'obbligo del lavoratore di recapitare<br />

l'attestazione di malattia ovvero di<br />

trasmetterla tramite raccomandata a/r alla<br />

propria amministrazione entro due giorni<br />

lavorativi successivi all'inizio della<br />

malattia, fermo restando l'obbligo di<br />

quest'ultimo di segnalare tempestivamente<br />

la propria assenza e l'indirizzo di<br />

reperibilità, qualora diverso dalla residenza<br />

o domicilio abituale, all'amministrazione<br />

per i successivi controlli medico<br />

fiscali.<br />

L'INPS mette immediatamente a disposizione<br />

dei lavoratori le attestazioni di<br />

malattia relative ai certificati ricevuti.<br />

Tramite il proprio codice fiscale e il<br />

numero di protocollo del certificato ad<br />

esso rilasciato, il lavoratore potrà infatti<br />

accedere direttamente al sistema I.N.P.S.<br />

per visualizzare il relativo attestato.<br />

5. Trasmissione dell'attestato di<br />

malattia dall'INPS all'amministrazione<br />

del lavoratore e adempimenti delle<br />

amministrazioni<br />

L'INPS mette a disposizione dei datori di<br />

lavoro le attestazioni di malattia relative<br />

ai certificati ricevuti, secondo le seguenti<br />

modalità:<br />

a) mediante accesso diretto al sistema<br />

INPS tramite apposite credenziali che<br />

sono rese disponibili dall'INPS medesimo:<br />

entro venti giorni dalla data<br />

della presente circolare, il datore di<br />

lavoro pubblico dovrà richiedere<br />

all'INPS le apposite credenziali di<br />

accesso secondo le modalità comunicate<br />

dall'INPS medesimo tramite il<br />

proprio sito istituzionale;<br />

b) b) mediante invio alla casella di posta<br />

elettronica certificata indicata dal<br />

datore di lavoro: il datore di lavoro<br />

pubblico deve comunicare il proprio<br />

indirizzo di casella di posta elettronica<br />

certificata all'istituto nazionale di<br />

previdenza (INPS o INPDAP) che<br />

gestisce la posizione assicurativa dei<br />

propri dipendenti (ovvero ad<br />

entrambi nel caso in cui la singola<br />

amministrazione abbia dipendenti<br />

iscritti sia all'INPS che all'INPDAP),<br />

secondo tempi e modalità rese note<br />

dall'INPS e dall'INPDAP tramite i<br />

rispettivi siti istituzionali.<br />

VERONA MEDICA<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

Previo assenso da parte del lavoratore,<br />

il datore di lavoro dovrà inoltrare alla<br />

casella di posta elettronica nominativa,<br />

ovvero alla casella di posta elettronica<br />

certificata CEC-PAC, rilasciata dall'amministrazione<br />

al lavoratore medesimo, gli<br />

attestati di malattia ad esso relativi entro<br />

24 ore dalla ricezione.<br />

6. Tempi di attuazione e sanzioni per<br />

l'inosservanza degli obblighi di<br />

trasmissione per via telematica della<br />

certificazione medica<br />

Al fine di garantire l'effettivo adempimento<br />

della trasmissione per via telematica<br />

dei certificati, considerati i notevoli<br />

vantaggi che derivano dall'applicazione<br />

del sistema in termini di economicita'<br />

ed efficienza, il decreto legislativo<br />

ha introdotto specifiche disposizioni a<br />

carattere sanzionatorio. In proposito, l'art.<br />

55-septies, comma 4, del decreto legislativo<br />

n. 165 del 2001 prevede:<br />

«L'inosservanza degli obblighi di trasmissione<br />

telematica come sopra descritti<br />

costituisce illecito disciplinare e, in caso<br />

di reiterazione, comporta il licenziamento<br />

o, per i medici convenzionati, la decadenza<br />

dalla convenzione in modo inderogabile<br />

dai contratti o accordi collettivi».<br />

Per assicurare un'applicazione omogenea<br />

della normativa, si ritiene opportuno<br />

precisare i tempi e le modalità di<br />

attuazione del nuovo sistema, tenuto<br />

conto dell'esigenza di una sua introduzione<br />

graduale ed uniforme sul territorio<br />

nazionale.<br />

A decorrere dal quindicesimo giorno<br />

dalla pubblicazione del decreto del Ministero<br />

della salute, di concerto con il Ministero<br />

del lavoro e delle politiche sociali e<br />

con il Ministero dell'economia e delle<br />

finanze 26 febbraio 2010 nella Gazzetta<br />

Ufficiale della Repubblica italiana, il<br />

medico curante procede, in via telematica,<br />

alle operazioni di predisposizione e<br />

di invio dei dati dei certificati di malattia,<br />

alle operazioni di rettifica e annullamento<br />

di certificati già inviati, secondo le modalità<br />

di cui al paragrafo n. 2.<br />

Per i tre 3 mesi successivi alla pubblicazione<br />

del decreto interministeriale di cui<br />

al periodo precedente, è riconosciuta<br />

comunque la possibilità per il medico di<br />

procedere al rilascio cartaceo dei certificati,<br />

secondo le modalità attualmente<br />

vigenti.<br />

Al termine del suddetto periodo transitorio,<br />

ovvero dei 3 mesi dalla predetta<br />

pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la<br />

trasmissione è effettuata esclusivamente<br />

per via telematica.<br />

Per verificare la corretta funzionalità del<br />

sistema ed eventualmente operare interventi<br />

di messa a punto dello stesso, nel<br />

mese successivo allo scadere del<br />

periodo transitorio, per la durata di un<br />

mese, sarà attuato un collaudo generale<br />

del sistema, secondo modalità definite<br />

d'intesa con il Ministero della salute e con<br />

il Ministero dell'economia e delle finanze,<br />

nonché con la partecipazione di tutti i<br />

soggetti coinvolti.<br />

La responsabilità per mancata trasmissione<br />

telematica del certificato con<br />

l'eventuale irrogazione delle sanzioni<br />

connesse si configura solo all'esito dei<br />

periodi transitorio e di collaudo<br />

(complessivamente per un periodo pari<br />

a 4 mesi). Sono fatte salve le eventuali<br />

fattispecie derogatorie, limitate nel tempo<br />

e riferite a specifiche aree territoriali, a<br />

carattere eccezionale, da individuare con<br />

decreto del Ministro della pubblica amministrazione<br />

e l'innovazione, d'intesa con<br />

il Ministro della salute e con il Ministro<br />

dell'economia e delle finanze, per le quali<br />

continua a non essere operativo il regime<br />

sanzionatorio per il periodo indicato nel<br />

citato decreto.<br />

Le fattispecie di illecito disciplinare riguardano<br />

i soggetti tenuti alla trasmissione<br />

telematica come indicati nel paragrafo 1,<br />

con la precisazione che nei confronti dei<br />

medici convenzionati viene in rilievo la<br />

responsabilità convenzionale regolata<br />

negli appositi accordi. Premesso che<br />

nell'art. 55-septies, comma 4, sono già<br />

individuate la struttura dell'illecito, le<br />

condotte sanzionate, l'ipotesi di reiterazione,<br />

la sanzione del licenziamento<br />

ovvero, per i medici in rapporto convenzionale<br />

con le ASL, della decadenza<br />

dalla convenzione, rimane salva la possibilità<br />

per gli accordi ed i contratti collettivi<br />

di introdurre eventuali disposizioni<br />

integrative nei limiti della norma primaria<br />

espressamente qualificata come inderogabile.<br />

Organi competenti ad irrogare le sanzioni<br />

sono le ASL da cui dipendono i medici<br />

o con le quali i medici sono in rapporto<br />

di convenzione (in questo secondo caso,<br />

su proposta del collegio arbitrale).<br />

Le amministrazioni che, in qualità di<br />

datori di lavoro, abbiano conoscenza<br />

della violazione delle norme relative alla<br />

trasmissione telematica dei certificati di<br />

malattia e, senza corrispondente trasmissione<br />

telematica da parte dell'INPS, ricevano<br />

dal dipendente un attestato di<br />

malattia in forma cartacea, sono tenute<br />

a segnalare tale anomalia alla ASL di riferimento<br />

entro 48 ore dal ricevimento dello<br />

stesso, inviando apposita comunicazione<br />

alla casella di posta elettronica certificata<br />

25


dell'azienda di riferimento del medico.<br />

Le ASL, per i successivi adempimenti di<br />

competenza e ai fini dell'accertamento<br />

della reiterazione, possono acquisire elementi<br />

informativi anche dall'INPS.<br />

Con riferimento alla struttura dell'illecito<br />

disciplinare ascrivibile ai soggetti destinatari<br />

degli adempimenti, l'elemento<br />

materiale dell'inosservanza degli obblighi<br />

di trasmissione per via telematica va<br />

ravvisato in una condotta attiva, e cioè<br />

nella violazione delle prescrizioni (invio<br />

a soggetto diverso, invio in forma<br />

cartacea, invio di informazioni incomplete<br />

o errate, invio della certificazione con<br />

ingiustificato ritardo), ovvero nella totale<br />

omissione degli adempimenti richiesti<br />

(mancato invio).<br />

Sotto il profilo soggettivo, la colpa, secondo<br />

i tradizionali canoni dell'imperizia,<br />

della negligenza e dell'imprudenza, va<br />

verificata anche in relazione alla disponibilità<br />

e al funzionamento<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

dei mezzi telematici richiesti. Costituisce,<br />

ad esempio, ipotesi di inesigibilità e<br />

quindi di insussistenza dell'illecito disciplinare,<br />

l'invio non tempestivo della certificazione<br />

medica per temporanea interruzione<br />

della connessione internet.<br />

In concreto, nell'irrogazione della sanzione<br />

si deve tener conto della gravità<br />

della violazione o omissione, nonché del<br />

grado della colpa in concreto accertate<br />

ed ascrivibili al soggetto obbligato, nel<br />

rispetto dei principi di proporzionalità e<br />

adeguatezza tra illecito e sanzione.<br />

Si chiarisce, con riferimento alla reiterazione,<br />

che la sanzione più grave del<br />

licenziamento per il dipendente pubblico<br />

o della decadenza dalla convenzione per<br />

il medico convenzionato può essere<br />

comminata solo in caso di recidiva,<br />

ovvero in sede di irrogazione di una<br />

nuova sanzione a carico di soggetto già<br />

sanzionato per la violazione dell'obbligo<br />

di trasmissione telematica dei certificati.<br />

7. Raccomandazioni finali<br />

Si invitano le amministrazioni destinatarie<br />

della presente circolare a voler portare a<br />

conoscenza il contenuto della stessa ai<br />

propri dipendenti.<br />

In particolar modo si chiede al Ministero<br />

della salute, alle regioni e province autonome,<br />

alle aziende sanitarie e agli ordini<br />

professionali di riferimento di volerne dare<br />

diffusione presso gli esercenti la <strong>professione</strong><br />

medica.<br />

Roma, 11 marzo 2010<br />

RU–486.<br />

Parere del Consiglio Superiore di Sanità<br />

Il Ministro della Salute ha inviato alla<br />

FNOMCeO il parere espresso in data<br />

18 marzo 2010 dal Consiglio Superiore<br />

di Sanità in materia di farmaco RU-486<br />

di cui segue una sintesi.<br />

Il Ministro in data 24 febbraio 2010, in<br />

riferimento alla autorizzazione dell’AIFA<br />

all’ammissione in commercio del<br />

farmaco mifepristone (RU-486) ha<br />

chiesto il parere del CSS in merito a:<br />

• modalità di impiego di tale farmaco<br />

nel rispetto della <strong>legge</strong> 194 del 1978;<br />

• opportunità di stilare linee guida che<br />

rendano uniformi i livelli di sicurezza<br />

di tale farmaco a livello nazionale;<br />

• definizione di “ricovero” anche in<br />

relazione alla determinazione dell’AI-<br />

FA.<br />

Il CSS nel rispondere al Ministro<br />

richiama innanzitutto:<br />

- la determinazione AIFA n. 1460 del<br />

24.11.09 con cui autorizza l’impiego<br />

della RU-486, nella quale si raccomanda<br />

che l’impiego del farmaco<br />

deve avvenire nel pieno rispetto<br />

della <strong>legge</strong> 194, la quale prevede in<br />

particolare, a garanzia della salute<br />

della donna, il ricovero in una struttura<br />

pubblica o equipollente, l’applicazione<br />

di tutte le norme e la<br />

sorveglianza affinché il percorso<br />

abortivo sia esente da complicanze<br />

e fattori avversi. La determinazione<br />

afferma inoltre che la somministrazione<br />

del farmaco non può avvenire<br />

dopo la settima settimana di amenorrea.<br />

- la <strong>legge</strong> 194, che determina appunto<br />

l’obbligo di ricovero per le<br />

procedure abortive e individua gli<br />

ospedali idonei a tali procedure.<br />

- L’articolo 3 co. 1 della <strong>legge</strong> 94 dell’08.04.1998<br />

che impone al medico<br />

prescrittore di attenersi alle indicazioni<br />

per cui un farmaco sia stato<br />

immesso in commercio.<br />

- Il D.lgs. n. 219 del 24.04.2006 che<br />

individua i medicinali da usarsi<br />

IL MINISTRO PER LA PUBBLICA<br />

AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE<br />

BRUNETTA<br />

REGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI<br />

IL 22 APRILE 2010<br />

MINISTERI ISTITUZIONALI<br />

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI,<br />

REGISTRO N. 4, FOGLIO N. 238<br />

esclusivamente in ambiente ospedaliero,<br />

e i motivi per tale uso.<br />

- L’articolo 3 della <strong>legge</strong> costituzionale<br />

del 18.10.01 che individua la tutela<br />

della salute tra le materie di legislazione<br />

regionale, fatto salvo la competenza<br />

dello stato nell’individuare i<br />

livelli essenziali di assistenza.<br />

Quindi il CSS richiamando le altre<br />

occasioni in cui il Consiglio stesso sul<br />

tema dell’aborto farmacologico esprime<br />

i seguenti pareri:<br />

Dati scientifici:<br />

- Gli studiosi riguardanti l’impiego<br />

della RU-486 sono nella maggior<br />

parte dei casi studi osservazionali<br />

privi quindi di gruppi di controllo.<br />

- I dati relativi all’IVG chirurgica non<br />

sono confrontabili.<br />

- I dati non sono omogenei e i risultati<br />

sono estremamente difformi soprattutto<br />

per quanto riguarda efficacia<br />

ed eventi avversi, ma tuttavia pare<br />

emergere un profilo di sicurezza infe-<br />

26 VERONA MEDICA


iore dell’IVG farmacologica rispetto<br />

a quella chirurgica.<br />

- I decessi non sono chiaramente attribuibili<br />

all’uso del farmaco così come<br />

non è stabilito il rapporto di causa/effetto,<br />

ma è doveroso tenerne conto.<br />

Aspetti operativi:<br />

- Non sono state messe a punto<br />

procedure standard per la IVG<br />

medica né risultano applicabili tout<br />

court quelle dell’IVG.<br />

- Il misoprostolo orale non ha<br />

l’indicazione per l’aborto medico,<br />

nonostante a livello europeo in associazione<br />

con il mifeprostone sia stato<br />

approvato per l’aborto farmacologico.<br />

Si configura per cui un uso off<br />

label con tutte le conseguenze normative<br />

del caso.<br />

- È indispensabile fornire alla donna<br />

un’adeguata informazione sulle<br />

tecniche abortive sia mediche che<br />

chirurgiche dei relativi rischi e complicanze<br />

per una libera e consapevole<br />

scelta.<br />

- È necessario in riferimento alla <strong>legge</strong><br />

194 e in base la principio di precauzione,<br />

garantire la massima sicurezza<br />

alla donna che ricorre all’IVG.<br />

- La valutazione del successo del trat-<br />

VERONA MEDICA<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

tamento non dispone, a tutt’oggi, di<br />

criteri univoci e standardizzati; è<br />

necessario disporre di metodiche e<br />

protocolli omogenei in grado di identificare<br />

con precisione l’esito della<br />

procedura abortiva.<br />

- Il rischio di eventi avversi non è<br />

completamente eliminabile, come in<br />

ogni atto medico, specialmente fino<br />

alla completa espulsione del<br />

prodotto del concepimento, per cui<br />

una dimissione precoce rispetto a<br />

questo evento esporrebbe la paziente<br />

a rischi relativi all’impossibilità di<br />

cure tempestive.<br />

- La somministrazione di farmaci abortivi,<br />

in assenza di ricovero ospedaliero<br />

si associa alla perdita di pazienti<br />

alla successiva visita di controllo, e<br />

quindi all’impossibilità di verificare<br />

l’insorgenza di eventi avversi. La<br />

perdita di follow up inciderebbe<br />

inoltre negativamente sui sistemi di<br />

farmacosorveglianza per il miglioramento<br />

della pratica clinica.<br />

Aspetti normativi<br />

L’IVG si configura come percorso giuridico<br />

complesso.<br />

È necessario applicare in modo stretto<br />

quanto previsto dalla <strong>legge</strong> 194.<br />

dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.<br />

ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI<br />

REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<br />

MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA<br />

Quanto previsto dall’articolo 8 della<br />

<strong>legge</strong> 194 si deve applicare sia all’IVG<br />

chirurgica sia medica, in quanto lo<br />

stesso articolo non prevede distinzione<br />

di sorta. La correlazione tra la determinazione<br />

AIFA del 24.11.09 e la <strong>legge</strong><br />

194 sono evidenti, ma si mette in rilievo<br />

il fatto che nell’IVG chirurgica il<br />

distacco e l’espulsione del prodotto del<br />

concepimento avvengono contemporaneamente,<br />

nella IVG medica i due<br />

momenti non coincidono potendosi<br />

verificare l’espulsione del prodotto del<br />

concepimento in tempi diversi come si<br />

evince dall’esame della letteratura<br />

scientifica. Sulla base di queste considerazioni<br />

il CSS ritiene necessario al<br />

fine di garantire il rispetto della <strong>legge</strong><br />

194/78 su tutto il territorio nazionale,<br />

che il percorso dell’interruzione della<br />

gravidanza medica avvenga in regime<br />

di ricovero ordinario fino alla verifica<br />

della completa espulsione del prodotto<br />

del concepimento.<br />

Raccomanda altresì che vengano<br />

stilate e concordate linee di indirizzo<br />

da formulare sulla base dell’elaborazione<br />

dei dati in materia di IVG medica<br />

e chirurgica e della loro comparazione.<br />

TOSI GELMINO<br />

37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836<br />

Fax 045/8006737<br />

27


Medico competente e rilascio di certificazioni<br />

originariamente in capo<br />

al Servizio Sanitario Nazionale<br />

Nell’ultimo decennio molte Regioni<br />

sono intervenute in tema di visite<br />

preassuntive e di visite per abilitazione<br />

a specifiche attività, e tali interventi<br />

rientranti nell’ambito del più vasto<br />

tema della semplificazione delle procedure<br />

relative alle autorizzazioni, sono<br />

stati caratterizzati dalla scelta di esonerare<br />

le ASL dall’obbligo di rilascio di<br />

dette certificazioni, e più in particolare<br />

quello di idoneità fisica per l’assunzione<br />

di minori o il certificato per l’abilitazione<br />

alla conduzione di generatori<br />

di vapore.<br />

L’intervento delle Regioni in questa<br />

materia ha creato non solo una disparità<br />

di trattamento fra regione e regione<br />

ma anche difficoltà negli organismi di<br />

vigilanza, difficoltà che si sono rese più<br />

evidenti dopo l’emanazione dei correttivi<br />

al D.Lgs. 81/2009 che introduce la<br />

possibilità di far effettuare le visite in<br />

fase pre-assuntiva ad opera del<br />

medico competente.<br />

Il Ministero del Lavoro con la lettera<br />

circolare 22 gennaio 2010, n. 1401 è<br />

intervenuto a definire la questione<br />

riguardante il rilascio di certificazioni<br />

sanitarie che, spettanti ad organi del<br />

servizio sanitario nazionale, non risultano<br />

più emesse dagli stessi.<br />

Sottolineato che il mancato rilascio di<br />

tali certificazioni pone dei dubbi interpretativi<br />

sui comportamenti che le Direzioni<br />

Provinciali devono adottare<br />

laddove le normative nazionali prevedono<br />

tali certificazioni, la lettera circolare<br />

fornisce i chiarimenti del caso,<br />

osservando anzitutto che la problematica<br />

in esame è stata più volte<br />

affrontata a partire dall’emanazione<br />

della <strong>legge</strong> della regione Lombardia<br />

n. 12 del 4 agosto 2003 (Norme relative<br />

a certificazioni in materia di igiene<br />

e sanità pubblica) sulla quale si sono<br />

espressi sia la corte Costituzionale con<br />

sentenza n. 162 del 26 maggio - 1<br />

giugno che il consiglio di Stato con<br />

parere n. 3208/2005, reso dalla<br />

sezione II il 9 novembre 2005.<br />

28<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

A seguito della suddetta <strong>legge</strong> regionale<br />

e con esplicito riferimento alle<br />

certificazioni previste dall’art. 8 della<br />

L. 977/1967 e s.m.i. in materia di idoneità<br />

per l’assunzione di minori, in<br />

merito a cui il Ministero, tenuto conto<br />

anche di quanto espresso dalla Corte<br />

Costituzionale e dal Consiglio di Stato,<br />

ha già fornito con lettera circolare Prot.<br />

15/VI/7144/14.01.01.02 dell’11 aprile<br />

2006 evidenziando la persistenza<br />

dell’obbligo della visita medica di<br />

idoneità fisica dei minori in ambito<br />

nazionale e il rilascio della relativa<br />

certificazione, mentre successivamente<br />

con la risposta all’interpello n.<br />

1866 del 19.07.2006, è stato chiarito<br />

che “...la visita medica del minore è<br />

demandata ad un medico che risulti<br />

giuridicamente incardinato nell’ambito<br />

della organizzazione sanitaria pubblica<br />

e per tale deve intendersi sia il professionista<br />

che sia in rapporto di dipendenza<br />

con il Servizio Sanitario Nazionale<br />

-quale è il medico della struttura<br />

ospedaliera pubblica ovvero della<br />

azienda sanitaria locale- sia il professionista<br />

che operi in convenzione con<br />

il Servizio Sanitario, quale è ad es. il<br />

medico di medicina generale”.<br />

Peraltro viene evidenziato che l’attuale<br />

normativa in materia di salute e sicurezza<br />

(D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.), nei<br />

casi in cui sussiste l’obbligo della<br />

sorveglianza sanitaria ha previsto che<br />

il medico competente possa effettuare<br />

anche la visita medica preventiva in<br />

fase preassuntiva.<br />

Tale previsione tiene conto che trattasi<br />

di medico di qualificata professionalità<br />

con specifiche conoscenze ed<br />

eperienze professionali e con specifici<br />

titoli e requisiti (articolo 38 D.Lgs.<br />

81/2008 e s.m.i.)- Pertanto la certificazione<br />

rilasciata dalla suddetta figura<br />

professionale si ritiene valida ai fini<br />

degli obblighi previsti dalla normativa<br />

in esame.<br />

In conclusione in tutti i casi in cui le<br />

disposizioni normative, seppure ante-<br />

cedenti all’attuale normativa in materia<br />

di salute e sicurezza, prevedano una<br />

certificazione di idoneità allo svolgimento<br />

di determinate attività, come ad<br />

esempio nel caso del rilascio o rinnovo<br />

del certificato di abilitazione alla<br />

conduzione dei generatori di vapore,<br />

detta certificazione potrà essere rilasciata<br />

da:<br />

1) da medico del Servizio Sanitario<br />

Nazionale; ancorché operante in regime<br />

di convenzione;<br />

2) dal medico competente dell’azienda.<br />

Appare utile ribadire che nel caso di<br />

attività non soggette all’obbligo di<br />

sorveglianza sanitaria nel caso di<br />

minori le visite mediche sia preventive<br />

in fase preassuntiva che le visite periodiche<br />

devono essere effettuate, a spese<br />

del datore di lavoro, presso la ASL<br />

o da un medico convenzionato con il<br />

SSN.<br />

Mentre se il datore di lavoro è soggetto<br />

all’obbligo di sorveglianza sanitaria il<br />

minore deve essere sottoposto a visita<br />

ad opera del medico competente, così<br />

come previsto dall’articolo 8, comma<br />

8, <strong>legge</strong> n. 977/1967 e come chiarito<br />

dal Ministero del Lavoro con risposta<br />

ad interpello del 19/07/2006.<br />

MINISTERO LAVORO lettera circolare<br />

22 gennaio 2010, n. 1401.<br />

Rilascio di certificazioni sanitarie<br />

originariamente rilasciate da organi<br />

del Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Negli ultimi anni varie normative regionali<br />

in materia di semplificazione delle<br />

procedure relative alle autorizzazioni,<br />

certificazioni e idoneità sanitarie hanno<br />

previsto che le ASL della rispettiva<br />

regione non rilasciano più alcuni certificati<br />

sanitari quali ad esempio quello<br />

di idoneità fisica per l’assunzione di<br />

minori o il certificato per l’abilitazione<br />

alla conduzione di generatori di<br />

vapore.<br />

Il mancato rilascio di tali certificazioni<br />

pone dei dubbi interpretativi sui<br />

VERONA MEDICA


comportamenti che le Direzioni provinciali<br />

devono adottare laddove le<br />

normative nazionali prevedono tali<br />

certificazioni. Con la presente circolare<br />

si forniscono chiarimenti in ordine<br />

a quanto indicato in oggetto unitamente<br />

a quanto richiamato nelle<br />

precedenti circolari sul medesimo argomento.<br />

La problematica di cui alla premessa<br />

è stata più volte affrontata a partire<br />

dall’emanazione della <strong>legge</strong> della<br />

regione Lombardia n. 12 del 4 agosto<br />

2003 (Norme relative a certificazioni in<br />

materia di igiene e sanità pubblica)<br />

sulla quale si sono espressi sia la<br />

Corte Costituzionale con sentenza n.<br />

162 che il Consiglio di Stato con parere<br />

n. 3208/2005, reso dalla sezione<br />

II il 9 novembre 2005.<br />

A seguito della suddetta <strong>legge</strong> regionale<br />

e con esplicito riferimento alle<br />

certificazioni previste dall’art. 8 della<br />

L. n. 977/1967 e s.m.i. in materia di idoneità<br />

per l’assunzione di minori,<br />

questo Ministero, tenuto conto anche<br />

di quanto espresso dalla Corte Costituzionale<br />

e dal Consiglio di Stato, ha<br />

già fornito indicazioni con lettera circo-<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

lare prot. n. 15/VI/7144/14.01.01.02<br />

dell’11 aprile 2006 evidenziando la<br />

persistenza dell’obbligo della visita<br />

medica di idoneità fisica dei minori in<br />

ambito nazionale e il rilascio della relativa<br />

certificazione.<br />

Successivamente con la risposta<br />

all’interpello n. 1866 del 19 luglio 2006,<br />

è stato chiarito che “...la visita medica<br />

del minore è demandata ad un medico<br />

che risulti giuridicamente incardinato<br />

nell’ambito della Organizzazione sanitaria<br />

pubblica e per tale deve intendersi<br />

sia il professionista che sia in<br />

rapporto di dipendenza con il Servizio<br />

Sanitario Nazionale - quale è il medico<br />

della struttura ospedaliera pubblica<br />

ovvero della Azienda sanitaria locale<br />

- sia il professionista che operi in<br />

convenzione con il Servizio Sanitario,<br />

quale è ad es. il medico di medicina<br />

generale”.<br />

L’attuale normativa in materia di salute<br />

e sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008 e<br />

s.m.i.), nei casi in cui sussiste l’obbligo<br />

della sorveglianza sanitaria ha previsto<br />

che il medico competente possa effettuare<br />

anche la visita medica preventiva<br />

in fase preassuntiva.<br />

NORME COMPORTAMENTALI<br />

PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI<br />

Si ricorda che all’atto dell'affidamento/accettazione dell'incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:<br />

Tale previsione tiene conto che trattasi<br />

di medico di qualificata professionalità<br />

con specifiche conoscenze ed<br />

esperienze professionali e con specifici<br />

titoli e requisiti (articolo 38, D.Lgs.<br />

n. 81/2008 e s.m.i.).<br />

Pertanto la certificazione rilasciata<br />

dalla suddetta figura professionale si<br />

ritiene valida ai fini degli obblighi<br />

previsti dalla normativa in esame.<br />

In conclusione in tutti i casi in cui le disposizioni<br />

normative, seppure antecedenti<br />

all’attuale normativa in materia<br />

di salute e sicurezza, prevedano una<br />

certificazione di idoneità allo svolgimento<br />

di determinate attività, come ad<br />

esempio nel caso del rilascio o rinnovo<br />

del certificato di abilitazione alla<br />

conduzione dei generatori di vapore,<br />

si devono ritenere valide le certificazioni<br />

rilasciate da un medico del<br />

Servizio Sanitario Nazionale, ancorché<br />

operanti in regime di convenzione,<br />

ovvero da un medico competente.<br />

Tutta la documentazione citata può<br />

essere richiesta alla Consulenza<br />

Medico-Legale Nazionale via e-mail<br />

all’indirizzo m.bottazzi@inca.it<br />

• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d'ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto<br />

conto dei disagi dell'utenza.<br />

• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10<br />

con risposta diretta del titolare o di altra persona).<br />

• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità<br />

telefonica e/o l'ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento<br />

dell'orario oltre le ore 10 del mattino.<br />

• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire<br />

agli utenti una presenza effettiva nella sede d'attività del tutto simile a quella del titolare.<br />

• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale<br />

è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.<br />

VERONA MEDICA 29


Certificazioni e Decreto Brunetta.<br />

Le responsabilità del medico<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

Dipartimento della Funzione Pubblica<br />

Circolare n. 5/2010<br />

Art. 55 quinquies del D.Lgs. 165 del<br />

2001 (introdotto dal D.Lgs. 150 del<br />

2009) - assenze dal servizio dei<br />

pubblici dipendenti - responsabilità<br />

e sanzioni per i medici.<br />

1. Premessa<br />

Come noto, con il decreto legislativo<br />

27 ottobre 2009, n. 150, di attuazione<br />

della delega contenuta nella <strong>legge</strong> 4<br />

marzo 2009, n. 15, sono state introdotte<br />

delle misure finalizzate a contrastare il<br />

fenomeno dell’assenteismo nelle<br />

pubbliche amministrazioni ed incrementate,<br />

anche per tal via, la produttività<br />

del settore pubblico. Tra queste<br />

misure, sul presupposto della rilevanza<br />

della collaborazione attiva di tutti i<br />

soggetti coinvolti, sono state disciplinate<br />

anche delle fattispecie speciali di<br />

responsabilità disciplinare e penale<br />

aventi come soggetto attivo della<br />

condotta il medico.<br />

Dopo l’entrata in vigore della riforma,<br />

sono pervenute al Dipartimento della<br />

funzione pubblica alcune segnalazioni<br />

e richieste di chiarimento circa la<br />

portata applicativa dell’art. 55 quinquies<br />

del decreto legislativo 30 marzo<br />

2001, n. 165, introdotto dall’art. 69 del<br />

d.lgs. n 150 del 2009, soprattutto nella<br />

parte in cui viene disciplinata la responsabilità<br />

del medico in caso di illecito<br />

commesso in occasione del rilascio di<br />

certificati per la giustificazione dell’assenza<br />

dal servizio dei pubblici dipendenti.<br />

Considerata la novità e la rilevanza<br />

della questione, si ritiene opportuno<br />

fornire alcune indicazioni per l’applicazione<br />

delle disposizioni.<br />

2. Il contesto di riferimento<br />

L’art. 55 quinquies del D.Lgs. n. 165<br />

del 2001 (False attestazioni o certificazioni)<br />

in generale prevede che:<br />

“1. Fermo quanto previsto dal codice<br />

30<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

penale, il lavoratore dipendente di una<br />

pubblica amministrazione che attesta<br />

falsamente la propria presenza in<br />

servizio, mediante l’alterazione dei<br />

sistemi di rilevamento della presenza<br />

o con altre modalità fraudolente, ovvero<br />

giustifica l’assenza dal servizio<br />

mediante una certificazione medica<br />

falsa o falsamente attestante uno stato<br />

di malattia è punito con la reclusione<br />

da uno a cinque anni e con la multa da<br />

euro 400 ad euro 1.600. La medesima<br />

pena si applica al medico e a chiunque<br />

altro concorre nella commissione del<br />

delitto.<br />

Nei casi di cui al comma 1, il lavoratore,<br />

ferme la responsabilità penale e<br />

disciplinare e le relative sanzioni, è<br />

obbligato a risarcire il danno patrimoniale,<br />

pari al compenso corrisposto a<br />

titolo di retribuzione nei periodi per i<br />

quali sia accertata la mancata prestazione,<br />

nonché il danno all’immagine<br />

subiti dall’amministrazione.<br />

La sentenza definitiva di condanna o<br />

di applicazione della pena per il delitto<br />

di cui al comma 1 comporta, per il<br />

medico, la sanzione disciplinare della<br />

radiazione dall’albo ed altresì, se<br />

dipendente di una struttura sanitaria<br />

pubblica o se convenzionato con il<br />

servizio sanitario nazionale, il licenziamento<br />

per giusta causa o la decadenza<br />

dalla convenzione. Le medesime<br />

sanzioni disciplinari si applicano<br />

se il medico, in relazione all’assenza<br />

dal servizio, rilascia certificazioni che<br />

attestano dati clinici non direttamente<br />

constatati né oggettivamente documentati”.<br />

Il comma 1 introduce una fattispecie<br />

incriminatrice speciale, un reato proprio<br />

del pubblico dipendente, precisamente<br />

un delitto avente come soggetto attivo<br />

il pubblico dipendente. La condotta<br />

rilevante consiste alternativamente:<br />

a) nell’attestare falsamente la presenza<br />

in servizio, mediante l’alterazione<br />

dei sistemi di rilevamento<br />

della presenza o mediante altre<br />

modalità fraudolente;<br />

b) nel giustificare l’assenza dal<br />

servizio mediante una certificazione<br />

medica falsa o falsamente attestante<br />

uno stato di malattia.<br />

La pena è costituita dalla reclusione da<br />

uno a cinque anni e dalla multa da<br />

euro 400 a 1.600, ovvero dalla previsione<br />

della pena detentiva cumulativamente<br />

a quella pecuniaria.<br />

Il fatto descritto nella norma corrisponde<br />

anche alla fattispecie di illecito<br />

disciplinare regolata nell’art. 55 quater<br />

del d.lgs. n. 165 del 2001, anch’esso<br />

introdotto dall’art. 69 del d.lgs. n. 165<br />

del 2001. Il comma 1 del citato art. 55<br />

quater prevede per queste ipotesi la<br />

sanzione disciplinare del licenziamento<br />

senza preavviso.<br />

Si rammenta in questa sede quanto già<br />

evidenziato nella Circolare n. 7 del<br />

2009 in ordine alle previsioni dell’art.<br />

55 septies del citato decreto, relativo<br />

ai controlli sulle assenze. Il comma 6<br />

di questo articolo stabilisce che il<br />

responsabile della struttura in cui il<br />

dipendente lavora e il dirigente eventualmente<br />

preposto all’amministrazione<br />

generale del personale, secondo le<br />

rispettive competenze, curano<br />

l’osservanza delle disposizioni relative<br />

alle assenze per malattia, al fine di<br />

”prevenire o contrastare, nell’interesse<br />

della funzionalità dell’ufficio, le condotte<br />

assenteistiche”. Per il caso di inadempimento<br />

colposo rispetto a questo<br />

dovere di vigilanza la <strong>legge</strong> prevede la<br />

possibilità, nel rispetto del contraddittorio<br />

e sentito il Comitato dei garanti, di<br />

comminare una sanzione a carico del<br />

dirigente consistente nella decurtazione<br />

della retribuzione di risultato sino<br />

all’80% (art. 21 del d.lgs. n. 165 del<br />

2001 come modificato dal d.lgs. n. 150<br />

del 2009). A questa si possono aggiungere<br />

anche le sanzioni disciplinari<br />

previste per il mancato esercizio o la<br />

decadenza dall’azione disciplinare per<br />

omissioni del dirigente di cui all’art. 55<br />

sexies comma 3 del citato decreto. Le<br />

sanzioni previste sono la sospensione<br />

dal servizio con privazione della retribuzione<br />

in proporzione alla gravità<br />

dell’infrazione non perseguita, fino ad<br />

VERONA MEDICA


un massimo di tre mesi in relazione alle<br />

infrazioni sanzionabili con il licenziamento<br />

e la mancata attribuzione della<br />

retribuzione di risultato per un importo<br />

pari a quello spettante per il doppio del<br />

periodo della durate della sospensione.<br />

Secondo la norma, nei confronti dei<br />

soggetti non aventi qualifica dirigenziale<br />

e può essere irrogata la predetta<br />

sanzione della sospensione dal servizio<br />

con privazione della retribuzione, ove<br />

non diversamente stabilito dal contratto<br />

collettivo.<br />

L’art. 55 quinquies comma 1 in esame<br />

al secondo periodo prevede poi che<br />

nell’ipotesi del concorso nel reato de<br />

quo, la medesima pena di applica al<br />

medico e a chiunque altro concorre<br />

nella commissione del delitto. Pertanto,<br />

la responsabilità penale è prevista non<br />

solo per il soggetto attivo specificamente<br />

destinatario della norma (il<br />

pubblico dipendente), ma si estende<br />

anche al medico e, in generale, a tutti<br />

coloro che concorrono nella commissione<br />

del reato.<br />

Il comma 2 dello stesso articolo disciplina<br />

la responsabilità amministrativa<br />

e civile del pubblico dipendente che<br />

commette i fatti regolati nel comma<br />

precedente. In base alla norma, questi<br />

è obbligato a tener indenne<br />

l’amministrazione dal danno derivante<br />

dalla corresponsione della retribuzione<br />

per i periodi per i quali sia accertata la<br />

mancata prestazione ed a risarcire<br />

anche il danno non patrimoniale, come<br />

quello all’immagine subito dall’amministrazione<br />

stessa.<br />

3. Le fattispecie di illecito che hanno<br />

come soggetto attivo il medico<br />

L’art. 55 quinquies in esame introduce<br />

delle fattispecie di illecito che hanno<br />

come soggetto attivo il medico:<br />

a) a fattispecie penale contemplata<br />

dal secondo periodo del comma 1,<br />

che disciplina un ipotesi di<br />

concorso nel reato proprio del<br />

pubblico dipendente;<br />

b) le fattispecie disciplinari previste<br />

nel comma 3, di cui una collegata<br />

alla commissione del delitto di cui<br />

al comma 1 e l’altra regolata in<br />

maniera autonoma.<br />

3.1. La fattispecie penale prevista nel<br />

secondo periodo del comma 1<br />

dell’art. 55 quinquies<br />

Come detto nel paragrafo precedente,<br />

il secondo periodo del comma 1<br />

prevede che nell’ipotesi del concorso<br />

nel reato disciplinato nel primo periodo,<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

la medesima pena si applica al medico<br />

e a chiunque altro concorre nella<br />

commissione del delitto. Pertanto, la<br />

responsabilità penale è prevista non<br />

solo per il soggetto attivo specificamente<br />

destinatario della norma (il<br />

pubblico dipendente), ma si estende<br />

anche al medico e, in generale, a tutti<br />

coloro che concorrono nella commissione<br />

del reato.<br />

La figura del medico viene specificamente<br />

in rilievo nella valutazione delle<br />

fattispecie indicate nella lettera b) del<br />

precedente paragrafo 2. In base alla<br />

nuova norma, il medico è penalmente<br />

responsabile se concorre nel reato del<br />

dipendente pubblico di giustificare<br />

“l’assenza dal servizio mediante una<br />

certificazione medica falsa o falsamente<br />

attestante uno stato di malattia.”<br />

Naturalmente, rimane salva - ove ne<br />

dovessero ricorrere le condizioni -<br />

anche l’ipotesi del concorso nella fattispecie<br />

criminosa del pubblico dipendente<br />

disciplinata nella prima parte<br />

della norma, consistente nell’attestare<br />

“falsamente la propria presenza in<br />

servizio, mediante l’alterazione dei<br />

sistemi di rilevamento della presenza<br />

o con altre modalità fraudolente.”<br />

Con riferimento all’elemento oggettivo<br />

del reato, si rammenta che secondo la<br />

giuri della Cassazione penale, “ai fini<br />

della configurabilità della fattispecie<br />

del concorso di persone nel reato (art.<br />

110 c.p.), il contributo concorsuale<br />

assume rilevanza non solo quando<br />

abbia efficacia causale, ponendosi<br />

come condizione dell’evento lesivo, ma<br />

anche quando assuma la forma di un<br />

contributo agevolatore, e cioè quando<br />

il reato, senza la condotta di agevolazione,<br />

sarebbe ugualmente commesso<br />

ma con maggiori incertezze di riuscita<br />

o difficoltà.” (Cass., Sez. V, sent. 21082<br />

del 5-5-2004). In relazione all’elemento<br />

soggettivo del reato, la Suprema<br />

Corte afferma che “per integrare la<br />

responsabilità a titolo di concorso di<br />

persone nel reato (…) è sufficiente<br />

certezza che un determinato evento<br />

delittuoso sarà posto in essere dai<br />

concorrenti, senza che occorra una<br />

piena conoscenza dei particolari<br />

esecutivi.” (Cass., Sez. I, sent. n. 4503<br />

del 16-4-1998).<br />

Si precisa che soggetto attivo del reato<br />

è il medico pubblico dipendente o<br />

professionista convenzionato con il<br />

S.S.N. o libero professionista.<br />

3.2. Le fattispecie di illecito disciplinare<br />

di cui al comma 3 dell’art. 55<br />

quinquies<br />

Il comma 3 disciplina delle ipotesi di<br />

responsabilità disciplinare del medico:<br />

3. La sentenza definitiva di condanna<br />

o di applicazione della pena per il<br />

delitto di cui al comma 1 comporta, per<br />

il medico, la sanzione disciplinare della<br />

radiazione dall’albo ed altresì se dipendente<br />

di una struttura sanitaria<br />

pubblica o se convenzionato con il<br />

servizio sanitario nazionale, il licenziamento<br />

per giusta causa o la decadenza<br />

dalla convenzione. Le medesime<br />

sanzioni disciplinari si applicano<br />

se il medico, in relazione all’assenza<br />

dal servizio, rilascia certificazioni che<br />

attestano dati clinici non direttamente<br />

constatati né oggettivamente documentati.”<br />

Gli illeciti sanzionati sono riconducibili<br />

a due situazioni:<br />

a) il fatto corrisponde al concorso nel<br />

reato del pubblico dipendente descritto<br />

nel comma 1 (“attesta falsamente<br />

la propria presenza in servizio,<br />

mediante l’alterazione dei<br />

sistemi di rilevamento della presenza<br />

o con altre modalità fraudolente,<br />

ovvero giustifica l’assenza dal<br />

servizio mediante una certificazione<br />

medica falsa o falsamente attestante<br />

uno stato di malattia”);<br />

b) il fatto si verifica quando “il medico,<br />

in relazione all’assenza dal servizio,<br />

rilascia certificazioni che attestano<br />

dati clinici non direttamente<br />

constatati né oggettivamente documentati.”<br />

In entrambi i casi, soggetti attivi della<br />

condotta sono i medici pubblici dipendenti<br />

o professionisti convenzionati con<br />

il S.S.N. o liberi professionisti.<br />

Per entrambe le situazioni sono previste<br />

le medesime sanzioni, che consistono<br />

nella radiazione dall’albo, nel<br />

licenziamento per giusta causa o nella<br />

decadenza dalla convenzione. La<br />

loro applicazione è naturalmente differenziata<br />

a seconda del soggetto attivo<br />

della condotta: la radiazione dall’albo<br />

può riguardare tutti i medici iscritti, a<br />

prescindere dalla circostanza che essi<br />

abbiano un rapporto di lavoro pubblico<br />

o convenzionato o siano liberi professionisti,<br />

la decadenza dalla convenzione<br />

può essere applicata solo nei<br />

confronti dei medici convenzionati,<br />

mentre la sanzione del licenziamento<br />

per giusta causa può essere irrogata<br />

nei confronti dei medici pubblici dipendenti.<br />

Circa le ipotesi di cui alla lettera<br />

a), le sanzioni descritte sono previste<br />

per il caso di passaggio in giudicato<br />

della sentenza di condanna o di appli-<br />

VERONA MEDICA 31


cazione della pena, ai sensi degli artt.<br />

444 ss. c.p.p., per il delitto di cui al<br />

comma 1 e sono applicabili a seguito<br />

dello svolgimento del relativo procedimento<br />

disciplinare secondo le regole<br />

ordinarie.<br />

Per quanto riguarda i procedimenti che<br />

si svolgono davanti alla pubblica amministrazione,<br />

secondo l’art. 653 del c.p.,<br />

comma 1 bis, “la sentenza penale irrevocabile<br />

di condanna ha efficacia di<br />

giudicato nel giudizio per responsabilità<br />

disciplinare davanti alle pubbliche<br />

autorità quanto all’accertamento della<br />

sussistenza del fatto, della sua illiceità<br />

penale e all’affermazione che l’imputato<br />

lo ha commesso”, disposizione richiamata<br />

dal comma 4 dell’art. 55 ter del<br />

d.lgs. n. 165 del 2001, introdotto dal<br />

d.lgs. n. 150 del 2009. Si rammenta<br />

anche in questa sede la previsione di<br />

cui al comma 3 del citato art. 55 sexies<br />

circa la responsabilità del dirigente<br />

pubblico derivante dal mancato esercizio<br />

dell’azione disciplinare. Per quanto<br />

riguarda specificamente l’ultimo<br />

periodo del comma 3 (ipotesi sub b),<br />

32<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

la finalità della previsione, che può verificarsi<br />

anche in assenza di reato, è di<br />

evitare che siano rilasciati certificati o<br />

attestati di malattia senza aver valutato<br />

le condizioni del paziente nel corso di<br />

una visita e che siano formulate<br />

diagnosi e prognosi non coerenti con<br />

la buona pratica clinica.<br />

Quindi, l’applicazione della disposizione<br />

deve tener conto delle regole<br />

proprie della pratica medica, che<br />

consentono di formulare diagnosi e<br />

prognosi anche per presunzione sulla<br />

base di dati riscontrati o semplicemente<br />

acquisiti durante la visita.<br />

Nell’applicazione della norma, pertanto,<br />

è rilevante la circostanza che i<br />

dati clinici siano stati o meno desunti<br />

da visita. In sostanza, in base a questa<br />

norma, la responsabilità del medico,<br />

con l’applicabilità delle sanzioni<br />

indicate, ricorrerà quando lo stesso rilascia<br />

attestati o certificati attestanti dati<br />

clinici non desunti da visita in coerenza<br />

con la buona pratica medica. Per gli<br />

aspetti penali, rimane comunque ferma<br />

la disciplina generale li cui agli artt. 476<br />

CENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO<br />

PER LA MEDICINA CONVENZIONATA<br />

DI ASSISTENZA PRIMARIA<br />

ss. del c.p. sulla falsità in atti. Naturalmente,<br />

per quanto concerne la disciplina<br />

sostanziale relativa ad infrazioni<br />

e sanzioni, in virtù del principio generale<br />

di legalità, le nuove fattispecie<br />

disciplinari e penali, con le correlate<br />

sanzioni e pene, non potranno trovare<br />

applicazione a fatti che si sono verificati<br />

prima dell’entrata in vigore della<br />

<strong>legge</strong> in quanto più sfavorevoli<br />

all’incolpato. Quindi, anche nell’ipotesi<br />

il cui l’amministrazione abbia notizia<br />

dopo l’entrata in vigore del decreto<br />

legislativo (15 novembre 2009) di fatti<br />

commessi prima di tale momento, per<br />

gli aspetti sostanziali dovrà comunque<br />

far riferimento alla normativa contrattuale<br />

e legislativa previgente in quanto<br />

più favorevole.<br />

Si rammenta infine che con la Circolare<br />

n. 1/2010 DFP/DDI sono già state<br />

illustriate le novità introdotte dalla<br />

riforma sulla trasmissione dei certificati<br />

per via telematica e sulle fatti specie di<br />

illecito disciplinare previste nel comma<br />

4 dell’art. 55 septies del d.lgs. n. 165<br />

del 2001.<br />

Dal 17 dicembre 2007 gli uffici del Centro Regionale di Riferimento per la Medicina Convenzionata<br />

presenti a Preganziol (TV) in via Terraglio 58 si trasferiranno al seguente indirizzo:<br />

VIA PISA 14 - 31100 – TREVISO<br />

I nuovi numeri di telefono sono:<br />

Segreteria Centro Regionale:<br />

Tel.: 0422 – 323071<br />

Segreteria Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale:<br />

Tel.: 0422 323070 – Fax: 0422 323066<br />

Gli indirizzi e-mail restano invariati:<br />

segcrrmedicinaconvenzionata@ulss.tv.it<br />

direzionescuolamg@ulss.tv.it<br />

Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi<br />

e degli Odontoiatri di Verona<br />

www.omceovr.it<br />

Informazioni e servizi “on line”<br />

VERONA MEDICA


PUBBLICITÀ


Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?<br />

“Siccome la realtà ha molte facce ed<br />

è difficile vederle tutte, dalla possibilità<br />

dell’errore derivano due impegni<br />

da rispettare: quello di non perseverare<br />

nell’errore e quello di essere tolleranti<br />

degli errori altrui.”<br />

Norberto Bobbio<br />

Tempo di bilanci per la pandemia<br />

H1N1 del 2009!<br />

Passata l’emergenza ci si interroga<br />

sulla pandemia influenzale A del<br />

2009, che molti dubbi ha suscitato<br />

sia nell’opinione pubblica che tra gli<br />

addetti ai lavori.<br />

In aprile ci sono stati<br />

numerosi convegni in<br />

cui si è cercato di fare il<br />

punto su quanto è<br />

accaduto. L’OMS, dopo<br />

aver incaricato un<br />

gruppo di 29 saggi di<br />

approfondire<br />

l’argomento, ha tenuto<br />

a Ginevra il 14-16 aprile<br />

un meeting in cui è<br />

stato presentato un<br />

documento preliminare<br />

sulla pandemia che<br />

verrà discusso nella<br />

“63 a Assemblea Mondiale<br />

della Sanità” che<br />

si terrà dal 17 al 21<br />

maggio sempre a Ginevra.<br />

Anche a Verona il 13 aprile si è<br />

tenuto un convegno nazionale dal<br />

titolo “Epicrisi sulle modalità di<br />

contrasto della pandemia influenzale<br />

2009” organizzato dalla Rivista<br />

“Dialogo sui Farmaci “.<br />

Tra i relatori, oltre al direttore della<br />

rivista nonché direttore del dipartimento<br />

di prevenzione dell’ ULSS20<br />

Dott Massimo Valsecchi, erano<br />

presenti il prof Silvio Garattini, direttore<br />

dell’Istituto Mario Negri, la<br />

dott.ssa Stefania Salmaso, direttore<br />

del Centro Nazionale di Epidemiologia,<br />

Sorveglianza e Promozione<br />

della Salute (CNESP) dell’Istituto<br />

Superiore di Sanità, il Dott. Donato<br />

Greco sempre del CNESPS, il Prof<br />

Pier Luigi Lopalco dell’ European<br />

Centre of Disease Prevention and<br />

34<br />

ATTUALITÀ<br />

Control (ECDC) di Stoccolma, il dott<br />

Roberto Satolli, medico e giornalista<br />

presidente di Zadig, società giornalistica<br />

editoriale e direttore della<br />

rivista “Tempo medico Cuore”, il Dott<br />

Michele Gangemi, pediatra di libera<br />

scelta e membro della WONCA<br />

Italia.<br />

La giornata si è articolata in due<br />

sessioni di lavoro, la prima moderata<br />

dal direttore generale dell’ULSS 20,<br />

Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina<br />

e dal Prof Luciano Vettore, la<br />

seconda moderata dal Direttore<br />

Generale dell’Azienda Ospedaliera<br />

Universitaria Integrata di Verona<br />

Dott. Sandro Caffi e dal Dott. Massimo<br />

Valsecchi.<br />

Dopo la breve introduzione della<br />

Dott.ssa Bonavina, il Dott. Valsecchi<br />

ha riportato alcuni dati sull’andamento<br />

della pandemia a Verona,<br />

soffermandosi in particolare sul<br />

problema delle vaccinazioni, sottolineando<br />

come, a fronte di 103.136<br />

vaccinazioni per l’influenza stagionale<br />

vi siano state sono 4759 vaccinazioni<br />

per l’H1N1. Il relatore ha poi<br />

rivisto brevemente l’andamento della<br />

pandemia a Verona, definendola<br />

“serpeggiante”, in quanto non si è<br />

avuto il classico andamento con un<br />

fase crescente, un picco ed una<br />

coda, bensì tanti piccoli picchi<br />

seguiti da una caduta dei casi, con<br />

una successiva ripresa dopo 10-<br />

15gg. Ovviamente l’età infantile e<br />

scolare è stata la più colpita.<br />

Il dott. Donato Greco e la dott.ssa<br />

Stefania Salmaso del Ministero della<br />

Salute, dopo aver ripercorso tutto il<br />

lavoro svolto dal Ministero negli ultimi<br />

2 anni per essere pronti ad affrontare<br />

l’emergenza di una pandemia<br />

ad alta mortalità, hanno ribadito che<br />

non si può aspettare di vedere se<br />

una pandemia ha un alta mortalità<br />

per mettere in moto la macchina<br />

della prevenzione, che allo stato<br />

attuale si basa essenzialmente sulla<br />

vaccinazione di massa, in quanto<br />

occorrono 4-6 mesi dal<br />

momento in cui viene<br />

isolato il virus al momento<br />

in cui tutta la<br />

popolazione a rischio<br />

viene vaccinata.<br />

Nel caso poi dell’influenza<br />

H1 N1 del 2009<br />

il picco delle infezioni è<br />

avvenuto un mese<br />

prima del previsto, cioè<br />

in ottobre.<br />

La scelta del vaccino è<br />

stata fatta sulla base di<br />

un sistema altamente<br />

sperimentato da ca. 10<br />

anni nelle vaccinazioni<br />

stagionali degli anziani,<br />

vale a dire il montaggio<br />

degli antigeni virali con un adiuvante<br />

(squalene) che ne amplifica la<br />

risposta anticorpale.<br />

La vigilanza vaccinale ha poi confermato<br />

che le reazioni avverse gravi<br />

sono state molto rare, come si era<br />

già osservato nel corso degli ultimi<br />

dieci anni. I relatori hanno affrontato<br />

anche il problema dei farmaci antivirali,<br />

ribadendo che essi non diminuiscono<br />

la mortalità e/o l’andamento<br />

della malattia, ma riducono<br />

solo la contagiosità del malato. Il<br />

dott. Donato Greco ha inoltre ribadito<br />

l’inutilità degli igienizzanti e degli<br />

antisettici per le mani, in quanto è<br />

stato dimostrato che il solo lavarsi<br />

accuratamente le mani con acqua e<br />

detergenti elimina quello strato di<br />

cellule morte superficiali che contengono<br />

il virus.<br />

VERONA MEDICA


Ciò che sicuramente non ha funzionato,<br />

ha infine affermato il Dott.<br />

Greco, sono stati la comunicazione<br />

alla popolazione ed il piano di ospedalizzazione<br />

dei pazienti gravi, che<br />

mediamente sono arrivati al ricovero<br />

in 5^ giornata, troppo tardi rispetto<br />

alle indicazioni, previste in 1 a o 2 a<br />

giornata. L’obesità infine è risultata<br />

essere un fattore di rischio importante<br />

per una forma influenzale<br />

grave Il prof Garattini ha iniziato la<br />

sua relazione esponendo alcuni dati:<br />

dall’inizio dell’epidemia sono stati<br />

registrati 5.582.000 casi; 453 sono<br />

stati i ricoveri, 259 i decessi ( nello<br />

stesso periodo si sono registrati più<br />

di 125.000 morti per altre patologie).<br />

Tra i decessi il 41,7%<br />

erano donne, le fasce di<br />

età più colpite quella tra i<br />

15 e i 44 anni (32,4%) e<br />

quella tra i 45 e i 64 anni<br />

(34%). La Regione più<br />

colpita è stata la<br />

Campania con il 20,1% di<br />

tutti i decessi; seguono la<br />

Puglia (13,9%), il Lazio<br />

(11,2%), il Piemonte<br />

(10%), la Sicilia (9,3%) e<br />

la Calabria (6,2%). Due<br />

Regioni (Valle d’Aosta e<br />

Sardegna) non hanno<br />

segnalato decessi.<br />

Il 77,2% dei decessi è<br />

avvenuto in persone che<br />

presentavano almeno una<br />

condizione di rischio. Tali<br />

dati ribadiscono secondo<br />

il relatore la benignità<br />

della pandemia con una<br />

eccessiva enfatizzazione<br />

del reale rischio, che,<br />

come sempre nelle forme<br />

infettive, é soprattutto a carico dei<br />

soggetti con più co-morbilità. “C’è<br />

stata contraddizione tra l’allarmismo<br />

e il ripetuto messaggio riguardante<br />

la «benignità » dell’H1N1” ha affermato<br />

il prof. Garattini, che si è poi<br />

soffermato sulla mancata chiarezza<br />

circa i componenti del vaccino, che<br />

ha portato a ritenere erroneamente<br />

pericolosa la presenza dell’adiuvante.<br />

Infine ha ribadito l’inutilità dei<br />

farmaci antivirali, che risultano<br />

essere gravati più da eventi avversi<br />

che da una reale e dimostrata efficacia<br />

nel prevenire o ridurre la<br />

durata e la gravità della malattia.<br />

Nella sua brillante esposizione il<br />

Dott. Satolli ha evidenziato come<br />

l’H1N1 sia stata la prima “pandemia<br />

ATTUALITÀ<br />

mediatica”, in quanto i “mass-media”<br />

e soprattutto Internet si sono impadroniti<br />

dell’argomento e di fatto<br />

hanno orientato l’opinione pubblica<br />

ed i governi, scalzando medici e<br />

organizzazioni preposte alla<br />

gestione sanitaria della pandemia<br />

dal loro ruolo. È stata la pandemia<br />

dell’incertezza! Casi scanditi come<br />

presagio di decimazione di massa,<br />

gestione non trasparente della situazione,<br />

comunicazioni contraddittorie<br />

interpretate come sinonimo di<br />

complotto o di interessi occulti…<br />

Il Prof Pier Luigi Lopalco dell’ECDS<br />

ha affrontato nella sua relazione intitolata<br />

“ Vaccinazioni: fra miracoli e<br />

teorie di complotto” il problema delle<br />

vaccinazioni. Ha iniziato mostrando<br />

vecchie fotografie della metà del<br />

1800 in cui venivano immortalate le<br />

chilometriche code degli abitanti di<br />

New York per sottoporsi alla vaccinazione<br />

antivaiolosa per arrivare fino<br />

all’odierna opinione (peraltro errata)<br />

che le vaccinazioni non siano più<br />

così importanti, vista la scomparsa<br />

di molte gravi malattie infettive e la<br />

presenza di un armamentario farmacologico<br />

rilevante in campo infettivo<br />

logico.<br />

Ha ribadito anche che l’opinione<br />

pubblica è più affascinata dal<br />

mistero, dall’idea di complotto che<br />

dalla banale realtà: le conoscenze<br />

mediche sono limitate e spesso<br />

incerte.<br />

Ha riportato infine alcuni dati sulla<br />

campagna vaccinale: complessivamente<br />

in Italia sono state somministrate<br />

871.277 prime dosi e 52.780<br />

seconde dosi, il personale sanitario<br />

e socio-sanitario ha ricevuto 160.659<br />

dosi, per una copertura del 15%;<br />

negli altri stati la situazione è stata<br />

più o meno simile,; i migliori la<br />

Svezia e l’Olanda con oltre il 70%<br />

della popolazione a rischio vaccinata.<br />

Gli altri relatori hanno evidenziato<br />

come l’organizzazione sanitaria<br />

nazionale e regionale abbia trascurato<br />

completamente l’importante<br />

ruolo dei Medici di Medicina Generale<br />

e dei Pediatri Convenzionati<br />

che, da anni, hanno dimostrato<br />

di garantire altissime<br />

percentuali di vaccinazioni<br />

della popolazione (oltre il<br />

70% della popolazione a<br />

rischio nell’influenza<br />

stagionale, più del 95%<br />

dei bambini nelle vaccinazioni<br />

dell’infanzia, anche<br />

in regioni come il Veneto<br />

ove tali vaccinazioni non<br />

sono più obbligatorie.). Il<br />

dott Gangemi ha poi<br />

concluso auspicando un<br />

maggior coinvolgimento<br />

dei Medici di Medicina<br />

Generale e dei Pediatri<br />

Convenzionati nella<br />

gestione e comunicazione<br />

in corso di una nuova<br />

pandemia, ricordando<br />

infine come l’attenersi ai<br />

semplici principi deontologici<br />

può evitare di<br />

trasmettere alla popolazione<br />

la sensazione di<br />

incertezza nella gestione dell’emergenza<br />

piuttosto che il corretto<br />

concetto di incertezza derivante dal<br />

fatto che le conoscenze della medicina<br />

sono, in molti casi (come nelle<br />

pandemie), limitate.<br />

Nella discussione finale, molto<br />

pacata e civile, sono stati suggerite<br />

alcune strategie per riguadagnare<br />

credibilità nella gestione delle<br />

pandemie da parte del Servizio Sanitario<br />

Nazionale:<br />

• Stretti rapporti tra strutture sanitarie<br />

preposte, medici, associazioni<br />

dei malati e Comuni.<br />

• Un unico portavoce ufficiale<br />

anche in campo politico (“Solo<br />

chi è convinto riesce a convincere”)<br />

VERONA MEDICA 35


• Anticipazione dei possibili problemi<br />

evitando l’eccessiva enfasi.<br />

• Trasparenza assoluta sulle decisioni<br />

prese, sui contratti con ditte<br />

produttrici di vaccini ecc.<br />

• Notizie basate sulle evidenze<br />

scientifiche.<br />

• Ammissione dell’incertezza delle<br />

conoscenze mediche.<br />

…….. e l’OMS?<br />

….Il Comitato esecutivo della<br />

sessione 126 dell’OMS ha accolto<br />

con favore la proposta del direttore<br />

generale di convocare il Comitato di<br />

Revisione (RSI) di cui al capo III<br />

della parte IX del Regolamento Sanitario<br />

Internazionale (2005) e di chie-<br />

✂<br />

36<br />

ATTUALITÀ<br />

dere di controllare l’esperienza<br />

acquisita nella risposta globale, al<br />

fine di informare il RSI sul funzionamento<br />

dei regolamenti; per valutare<br />

ed eventualmente modificare le<br />

azioni in corso e per rafforzare la<br />

preparazione alle pandemie future.<br />

Il resoconto si pone tre obiettivi: (1)<br />

valutare il funzionamento del regolamento<br />

sanitario internazionale<br />

(2005) in relazione alla pandemia<br />

H1N1 del 2009 e ad altre eventi di<br />

carattere sanitario generale; (2) rivedere<br />

il campo di applicazione, l’appropriatezza,<br />

l’efficacia e la reattività<br />

delle azioni globali ed il ruolo del<br />

Segretariato dell'OMS nel sostenere<br />

le azioni previste in caso di pan-<br />

NON PUBBLICHIAMO LETTERE ANONIME<br />

Informiamo tutti i Colleghi di un’evenienza purtroppo non rara, spiacevole e che pertanto vorremmo avesse fine.<br />

Capita frequentemente che, vuoi al Direttore di questo periodico, vuoi alla Commissione Pubblicità o ad altri, vengano inviate<br />

lettere anonime<br />

per segnalare ingiustizie, episodi censurabili, atti che almeno all’autore sembrano meritevoli di più o meno gravi condanne.<br />

Riteniamo nostro dovere informare tutti che tali lettere quando non firmate vengono cestinate d’ufficio.<br />

Chi desidera segnalare una qualsiasi evenienza lo faccia tranquillamente dando le sue generalità.<br />

Può dire, se lo desidera, che non vuole essere personalmente coinvolto, e noi ci impegniamo a rispettare questa sua richiesta.<br />

L’anonimato è invece garanzia dell’inutilità di qualsiasi informativa.<br />

Spesso anche semplici cittadini, ancor più frequentemente dei Colleghi, adottano questa tecnica poco cavalleresca di denuncia.<br />

Anche le loro lettere, quando non firmate, hanno lo stesso destino.<br />

VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA<br />

demie, di allarme e di risposta in<br />

relazione all’ evento pandemico; (3)<br />

sulla base di quanto sopra, individuare<br />

ed esaminare gli insegnamenti<br />

principali tratti dalla risposta globale<br />

alla corrente pandemia e raccomandare<br />

le azioni che devono essere<br />

adottate dagli Stati membri e<br />

dal Direttore Generale per rafforzare<br />

la preparazione e la risposta a<br />

potenziali future pandemie influenzali<br />

e ad altre emergenze sanitarie.<br />

Tali proposte sono state approvate<br />

nel corso della 63 a Assemblea<br />

Mondiale della Sanità” tenutasi dal<br />

17 al 21 maggio a Ginevra.<br />

ORAZIO MICHELE CODELLA<br />

Il Comitato di Redazione di VERONA MEDICA<br />

TEMPO LIBERO<br />

CERCO, OFFRO E SCAMBIO:.......................................................................................................................................................................................................<br />

DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO<br />

.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

COGNOME...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

NOME...............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

INDIRIZZO.................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

TELEFONO...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

Nº TESSERA ORDINE................................................................................................................................................................................................................................<br />

VERONA MEDICA


ECM<br />

Ricordate il sistema E.C.M.?<br />

Bene, non è morto.<br />

Anzi, comincia adesso.<br />

È quanto emerso a Roma al convegno<br />

organizzato dalla FNOMCeO, presso<br />

il Ministero della Salute, per tutti gli<br />

Ordini Provinciali.<br />

La riunione aveva il fine di aggiornare<br />

il personale degli Ordini sulle nuove<br />

regole e gli obblighi previsti per i<br />

medici, ma anche per tutti gli operatori<br />

sanitari, e soprattutto per chiarire il<br />

ruolo degli Ordini Provinciali nella “certificazione”<br />

che, ai fini ECM, saranno<br />

tenuti a fornire agli iscritti.<br />

Gli argomenti trattati sono stati molti.<br />

In questa sede riporteremo un riassunto<br />

degli argomenti trattati per far<br />

conoscere l’indispensabile a chi dovrà<br />

programmare gli impegni del prossimo<br />

triennio.<br />

Come già sapete, infatti, il sistema<br />

ECM è scandito in trienni.<br />

Quello attuale, dal 2008 al 2010, si<br />

concluderà il prossimo dicembre.<br />

Ogni medico era tenuto a totalizzare<br />

tra il 2008, il 2009, ed il 2010 un totale<br />

di 150 crediti formativi.<br />

Cosa potrà accadere a chi non li ha<br />

totalizzati?<br />

Sostanzialmente nulla, nel senso che<br />

attualmente non sono previste sanzioni<br />

per chi non assolve all’obbligo di<br />

<strong>legge</strong>, ma attenti!<br />

La previsione dovrebbe cambiare nel<br />

prossimo triennio.<br />

È infatti molto probabile che vengano<br />

introdotte norme concorsuali che prevedano<br />

che al momento dell’accesso<br />

ai concorsi nel servizio pubblico (ma<br />

la cosa potrebbe riguardare anche il<br />

privato) il professionista sia tenuto a<br />

presentare (oltre al solito certificato di<br />

iscrizione all’Ordine Provinciale) una<br />

certificazione che ne attesti la regolare<br />

posizione rispetto all’obbligo di aggiornamento.<br />

Certificazione che dovrà essere fornita<br />

dagli Ordini Provinciali.<br />

Ma andiamo con ordine.<br />

IL PROVIDER<br />

Ogni professionista è tenuto ad aggiornarsi,<br />

ma è anche tenuto a documentare<br />

in che modo e per con quale<br />

impegno abbia assolto l’obbligo.<br />

ATTUALITÀ<br />

Per farlo dovrà agire in modo che le ore<br />

dedicate al’impegno possano essere<br />

certificate da soggetti cui lo stato riconosce<br />

la funzione di “Provider”.<br />

Il Provider, a sua volta, deve dimostrare<br />

di possedere i requisiti per agire come<br />

soggetto capace di fornire “formazione”<br />

e per poterlo fare dovrà richiedere<br />

l’ACCREDITAMENTO.<br />

Fino a tutto il 2010 ogni evento formativo<br />

veniva valutato da apposite<br />

commissioni regionali (Commissione<br />

Regionale ECM) o nazionali (Commissione<br />

Nazionale ECM).<br />

Le due commissioni valutavano<br />

l’evento, i docenti, il numero dei partecipanti,<br />

le modalità di insegnamento,<br />

le ore di didattica … etc , ed assegnavano<br />

all’evento un certo numero di<br />

crediti formativi (grossomodo un<br />

credito per ogni ora di lavoro).<br />

Con un tale sistema si verificavano<br />

ritardi tra la richiesta di accreditamento<br />

e l’accreditamento stesso con il risultato<br />

che poteva capitare che chi partecipava<br />

ai convegni non conoscesse in<br />

anticipo i crediti o addirittura se l’evento<br />

sarebbe stato considerato valido ai fini<br />

ECM (il tipico caso di quei convegni in<br />

cui si poteva <strong>legge</strong>re sulla locandina<br />

“accreditamento ECM richiesto”).<br />

Con il prossimo triennio, questo non si<br />

potrà più verificare perché il Provider<br />

una volta accreditato (a livello nazionale<br />

o regionale) potrà attribuire<br />

all’evento realizzato i crediti collegati<br />

senza più passare attraverso la valutazione<br />

delle commissioni ECM regionali<br />

o nazionale.<br />

Per farlo dovrà far riferimento a regole<br />

oggettive che sono state fissate e che<br />

saranno valide in tutto il territorio nazionale.<br />

In tal modo per ogni evento formativo<br />

si avrà la possibilità di conoscerne in<br />

anticipo la valenza in termine di crediti<br />

acquisibili.<br />

Il Provider avrà l’obbligo di fornire al<br />

partecipante l’attestato dei crediti<br />

acquisiti e dovrà anche comunicarli ad<br />

un ente nazionale (CO.GE.A.P.S.) che<br />

li raccoglierà e fungendo anche da<br />

anagrafe centrale per tutti i professionisti<br />

sanitari.<br />

CO.GE.A.P.S.<br />

È un ente nazionale che funge da database<br />

per tutti i professionisti della<br />

sanità.<br />

Qui ogni singolo viene identificato attraverso<br />

il codice fiscale.<br />

I crediti formativi acquisiti con la partecipazione<br />

a convegni,ma non solo<br />

quelli ( è prevista anche la possibilità<br />

di acquisire crediti formativi attraverso<br />

attività pratiche di “formazione sul campo”),<br />

vengono registrati in un grande<br />

database e divengono consultabili dai<br />

soggetti che avranno la possibilità di<br />

consultare la banca dati.<br />

Tra questi ultimi gli Ordini Provinciali<br />

che attraverso la consultazione<br />

potranno acquisire le informazioni<br />

riguardanti le attività formative che ogni<br />

singolo iscritto ha svolto nel triennio di<br />

riferimento.<br />

Il database è già attivo ed in grado di<br />

dare queste informazioni.<br />

Ma non è completo e privo di errori.<br />

È mancato infatti, in questo triennio, il<br />

collegamento con le Commissioni ECM<br />

di alcune regioni che non hanno ancora<br />

provveduto a trasmettere i crediti<br />

ECM da loro erogati.<br />

Il Veneto non è tra queste.<br />

Sono inoltre presenti crediti ECM che<br />

non sono riconducibili al singolo<br />

perché il codice fiscale inviato era errato.<br />

Di qui l’importanza di raccogliere e<br />

conservare i vari attestati cartacei.<br />

IL CURRICULUM FORMATIVO<br />

Dunque ogni medico sarà tenuto a<br />

svolgere nel triennio attività formative<br />

di aggiornamento che gli consentano<br />

di acquisire nel triennio i famosi 150<br />

crediti.<br />

Nel farlo avrà la libertà di scegliersi gli<br />

eventi ma sarà tenuto a formarsi nell’area<br />

di attività svolta.<br />

Per fare un esempio: l’odontoiatra sarà<br />

tenuto ad aggiornarsi attraverso eventi<br />

della sua area e non partecipando ad<br />

un convegno di ginecologia.<br />

Il professionista sarà tenuto a costruirsi<br />

un CURRICULUM FORMATIVO nel<br />

quale si potranno identificare 3 aree.<br />

• area tecnico-scientifica specifica<br />

all’attività svolta.<br />

• area di sistema e di processo (comprende<br />

le procedure per il miglioramento<br />

dell’attività svolta: sicurezza<br />

delle cure, legislazione , comunicazione<br />

… etc ).<br />

• area etico deontologica.<br />

Ogni medico dunque sarà tenuto a<br />

crearsi un curriculum formativo che lo<br />

porti a conseguire, attraverso la partecipazione<br />

ad eventi delle tre aree, nei<br />

tre anni di riferimento, un numero di<br />

crediti pari a 150.<br />

Compito degli Ordini Provinciali sarà<br />

quello di valutare la coerenza tra l’attività<br />

prevalente svolta e l’attività formativa<br />

effettuata, ed una volta verificato<br />

VERONA MEDICA 37


questo presupposto fornire all’iscritto<br />

il certificato ECM.<br />

Sono valide ai fini dell’attribuzione dei<br />

crediti le attività di docenza e di tutoraggio.<br />

Per quest’ultima attività sono previsti 4<br />

crediti per ogni mese di tutoraggio con<br />

la possibilità di acquisire crediti formativi<br />

in questa modalità fino ad un<br />

massimo di 90 crediti nel triennio.<br />

Sono altresì valide le attività di aggiornamento<br />

sul campo.<br />

Le attività di aggiornamento svolte<br />

all’estero dovranno essere documentate<br />

e sottoposte all’Ordine che potrà<br />

avere la possibilità di valutarle ai fini<br />

dell’ECM.<br />

Cosa ne sarà dell’attività ECM svolta<br />

fino al 31dicembre 2010?<br />

Chi avrà acquisito i suoi bravi 150 crediti<br />

vedrà riconosciuta la sua regolarità<br />

potendo acquisire fin da subito la certificazione<br />

ECM.<br />

38<br />

INFO ENPAM<br />

ATTUALITÀ<br />

Non solo.<br />

Potrà imputare al triennio 2011-2013<br />

un numero di crediti pari a 60 e sarà<br />

tenuto quindi a documentare per il<br />

nuovo triennio 90 crediti anziché 150.<br />

I VALUTATORI<br />

Dal momento che ai Provider sarà<br />

lasciata ampia possibilità nella gestione<br />

e la programmazione degli eventi<br />

formativi, saranno anche istituite delle<br />

professionalità che dovranno controllare<br />

la regolarità delle procedure: orari,<br />

accertamento delle presenze, argomenti<br />

trattati, metodiche di insegnamento,<br />

interattività … etc. Questo<br />

compito sarà affidato ai VALUTATORI.<br />

Saranno professionisti dell’area che,<br />

dopo un corso di formazione, avranno<br />

il compito di visitare ed accertare la<br />

serietà degli eventi formativi relazionandone<br />

alle Commissioni ECM.<br />

Per tali attività è previsto un compenso<br />

Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,<br />

previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:<br />

MARTEDÌ:<br />

dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />

GIOVEDÌ:<br />

dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />

NO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICO<br />

economico (che però non è ancora<br />

quantificato).<br />

Dal momento che i valutatori potranno<br />

essere forniti dagli Ordini Provinciali,<br />

chi ha voglia di proporsi come tale si<br />

faccia pure avanti.<br />

PER CONCLUDERE<br />

Il nuovo sistema ECM imporrà a tutti i<br />

professionisti di documentare le attività<br />

formative e di aggiornamento svolte.<br />

Questo dovrebbe produrre un miglioramento<br />

( o almeno un controllo) della<br />

qualità della assistenza.<br />

Servirà senz’altro a creare un indotto in<br />

tutto il campo della formazione.<br />

Nel frattempo, da quanto abbiamo<br />

appreso a Roma, ha prodotto, attraverso<br />

la Commissione Nazionale ECM,<br />

un incasso per lo Stato di circa 200<br />

milioni di euro.<br />

ROBERTO MORA<br />

In merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionale<br />

degli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara:<br />

1) Di essere totalemte estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto.<br />

2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionale<br />

per validare la propria offerta commerciale.<br />

3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoro<br />

e sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di <strong>legge</strong> (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale.<br />

VERONA MEDICA


Fantasie?<br />

Una settimana fa, al Convegno di<br />

S.Bonifacio, si è parlato di come ottimizzare<br />

gli esami di laboratorio.<br />

Il Dott. Bonadonna ha esordito con una<br />

“slide” in cui ci chiedeva se gli esami<br />

di laboratorio dovevano considerarsi<br />

una spesa o una risorsa e ha proseguito<br />

ricordandoci come buona parte<br />

delle decisioni che prendiamo tutti i<br />

giorni in ospedale o in ambulatorio si<br />

basano proprio su quei dati.<br />

71 milioni di esami ogni anno solo in<br />

Veneto, per un costo di 181 milioni di<br />

euro (il 2-3% di quanto costa il mantenimento<br />

del SSN) e con una crescita<br />

di circa il 5% ogni anno.<br />

In tempi di magra e di recessione ogni<br />

spesa deve essere ridotta all’osso.<br />

Per gli esami di laboratorio è il momento<br />

di ridiscuterne l’utilità, la predittività,<br />

l’efficacia.<br />

Per noi medici, quello di confrontarci<br />

e rivedere i comportamenti.<br />

Perché tutto deve tener conto dell’efficacia<br />

ma anche dell’economia.<br />

L’obiettivo del convegno era quello di<br />

trovare un consenso sugli esami utili e<br />

con il miglior rapporto costo-beneficio,<br />

per esplorare il metabolismo gluco-lipidico<br />

(ed il collegato rischio cardiovascolare),<br />

quando indaghiamo una<br />

patologia artro-reumatica o quando<br />

dobbiamo decidere se dare o meno<br />

un anticoncezionale alla nostra<br />

paziente.<br />

In quest’ultimo caso, alla fine, è emerso<br />

che la cosa più giusta è quella di<br />

non fare esami, ma solo una buona<br />

anamnesi.<br />

Tutto questo, come hanno precisato i<br />

relatori, frutto di mesi di incontri e<br />

discussioni tra colleghi del territorio,<br />

dell’ospedale e dell’Università.<br />

Un lavoro che però ci consentirà di<br />

risparmiare tempo e soprattutto danaro.<br />

Se non altro perché chi ha lavorato<br />

non ha preso il becco di un quattrino.<br />

Oggi, sul quotidiano, leggo che le<br />

nostre ASL pagherebbero, cifre differenti<br />

fino al 30% e più, per lo stesso<br />

prodotto.<br />

Uno “stent” medicato costa a Terni 594<br />

euro, a Genova 1250.<br />

Per un altro tipo di “stent” Terni paga<br />

1486 euro , la Regione Toscana 670.<br />

Un defibrillatore bicamerale costa<br />

VERONA MEDICA<br />

ATTUALITÀ<br />

16100 euro a Bolzano e poco più<br />

sotto, a Trento, 13500.<br />

Il fenomeno non sembra rispettare<br />

quella che potrebbe essere una differenza<br />

attesa tra nord e sud. La stessa<br />

valvola aortica viene pagata tra i 19<br />

mila e i 21 mila a Milano ed in Toscana<br />

mentre a Messina costa 2500 euro.<br />

Qualcuno ha obiettato che il motivo di<br />

queste differenze potrebbe essere<br />

legato al ritardo con cui le nostre ASL<br />

pagano i conti.<br />

Qualcun altro, che i conti li sa fare, ha<br />

calcolato che se questo fosse il vero<br />

motivo, gli interessi pagati per i ritardati<br />

pagamenti ammonterebbero a<br />

cifre che variano tra il 30 ed il 100%.<br />

Altro che usura !<br />

Potremmo suggerire ai nostri amministratori<br />

di mettere sul mercato dei<br />

BOASL (Buoni Ordinari delle ASL).<br />

Con quei rendimenti andrebbero a<br />

ruba !<br />

Dopo la proposta dell’infermiere, ora<br />

sembra che i nostri amici farmacisti,<br />

abbiano proposto al Ministro Fazio, di<br />

potersi prendere in farmacia anche il<br />

medico.<br />

Non abbiamo ben capito cosa ci<br />

dovrebbe fare il medico in farmacia,<br />

ma visto quello che si usa rifilare alla<br />

gente spacciandolo per “scientifico”,<br />

lasciamo che i lettori usino la fantasia.<br />

Per chi non ne ha, un esempio.<br />

Il medico in farmacia potrebbe dare<br />

maggior “scientificità” ad esami “inattendibili”<br />

come quello per le “intolleranze<br />

alimentari”, ma potrebbe fare<br />

anche tante altre indagini, non solo<br />

l’ECG.<br />

Così potremmo evitare le attese in<br />

laboratorio e anche le liste di attesa<br />

per altre indagini..<br />

Le nostre ASL potrebbero risparmiare<br />

un sacco di soldi!<br />

Magari poi, con i risparmi fatti, potrebbero<br />

anche decidere di darci, come<br />

ha chiesto il Presidente dello SNAMI<br />

Angelo Testa, il farmacista in ambulatorio,<br />

per consegnare alla gente le<br />

medicine, che prescriviamo noi, ma<br />

che ora consegna il farmacista (trattenendosi<br />

la percentuale).<br />

Evidentemente le “fantasie” del mio<br />

editoriale del settembre scorso hanno<br />

trovato chi le ha prese sul serio.<br />

Insomma per le nostre ASL la quadratura<br />

del cerchio : meno costi su esami<br />

e farmaci e meno attese. Ma ripensando<br />

al convegno di San Bonifacio….<br />

poveri colleghi!<br />

Tanto lavoro per stabilire se sia più<br />

conveniente e meno costoso fare la<br />

VES o la PCR, la AST piuttosto che<br />

l’ALT, mentre per chi va in farmacia va<br />

bene anche il Vega-test, il trico-test o<br />

il cito-test !<br />

E le protesi, gli stent ed i defibrillatori?<br />

Quelli lasciamoli ai nostri amministratori.<br />

Chissà che non capiti che qualcuno di<br />

loro non se ne veda impiantato uno.<br />

A sua insaputa ovviamente, e senza<br />

sapere chi glielo abbia pagato!<br />

ROBERTO MORA<br />

39


UN CASO DI STUDIO TRA VENEZIA<br />

E LONDRA<br />

Margherita Ferrari<br />

La terribile pestilenza che infuriò particolarmente<br />

nel centro-nord della<br />

nostra penisola negli anni 1630-1631<br />

è comunemente conosciuta col nome<br />

di “peste manzoniana” per la descrizione<br />

fatta da Alessandro Manzoni ne<br />

I promessi sposi; le scene di disperazione,<br />

di desolazione e di morte che<br />

leggiamo nell’opera furono comuni in<br />

tutti i luoghi colpiti dalla terribile pestilenza.<br />

Per l’area veronese è necessario fare<br />

riferimento alla descrizione dettagliata<br />

fatta da Francesco Pona (1595-1655),<br />

filosofo e medico del Collegio di<br />

Verona, nel volume IL GRAN CONTA-<br />

GIO DI VERONA nel Milleseicento, e<br />

trenta.<br />

Il volume del Dott. Francesco Pona<br />

La pubblicazione, il cui testo venne<br />

consegnato allo stampatore Bartolomio<br />

Merlo il 30 ottobre 1631,<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

Quando piante e pietre,<br />

sconfiggevano la Peste<br />

quando oramai il contagio si era assopito,<br />

venne successivamente affiancata<br />

dall’opera LA REMORA OVERO<br />

DE’ MEZI NATURALI, Per curare, e<br />

fermare la Pestilenza. In essa Pona,<br />

oltre ad inserirsi nel lungo ed irrisolto<br />

(all’epoca) dibattito sulle teorie all’origine<br />

della peste, del suo propagarsi,<br />

dei sintomi e dei segni con cui si<br />

manifestava, descrive “con quai mezi<br />

principalmente si debba curare la<br />

Peste, e fermare i progressi di essa”.<br />

Poiché Pona mantenne continui contatti<br />

con i colleghi dell’università di<br />

Padova, dove si era laureato appena<br />

ventenne con Gerolamo Fabrici<br />

d’Acquapendente, con l’ambiente<br />

medico bolognese e veneziano, LA<br />

REMORA riprende consigli, disposizioni<br />

e rimedi che erano usati dai<br />

medici, dai flebotomi e dagli speziali<br />

non solo della Serenissima Repubblica<br />

di Venezia, ma anche di altri stati<br />

colpiti dalla peste, sia nella nostra<br />

penisola che al di fuori di essa.<br />

E poiché la repubblica veneziana era<br />

considerata da tutto il mondo un<br />

“modello” organizzativo nella prevenzione<br />

e difesa della salute pubblica<br />

per il rigore e l’efficienza amministrativa<br />

dei Provveditori alla Sanità, per la<br />

scrupolosità dei collegi medici insediati<br />

nelle città della dominante e per<br />

la qualità dei preparati degli speziali,<br />

alle sue istituzioni si rivolgevano<br />

ambasciatori, consoli, medici, viaggiatori<br />

per conoscere e adottare i<br />

sistemi avanzati di politica sanitaria.<br />

Venezia, riferimento del mondo sanitario,<br />

era pure un notevole centro di<br />

diffusione e stampa di opere che<br />

proponevano, nel nostro caso, rimedi<br />

contra pestem.<br />

In questo effervescente clima di<br />

scambi e conoscenze, mi pare di<br />

cogliere una particolare corrispondenza<br />

tra i rimedi descritti da Pona<br />

ne LA REMORA e la raccolta di ricette<br />

A COLLECTION OF Seven and Fifty<br />

approved RECEIPTS Good against<br />

the Plague che W.J. Gent trasse dai<br />

cinque libri di segreti di un certo<br />

dottor Don Alexes, un uomo dotto nelle<br />

lingue latina, greca, ebrea, caldea<br />

ed araba che viaggiò per venticinque<br />

anni, per contrastare la peste che<br />

infuriò nelle isole britanniche circa 35<br />

anni dopo la peste manzoniana.<br />

Ben oltre le diverse opinioni e teorie<br />

sull’origine e diffusione delle pestilenze,<br />

che si rifanno alle teorie della<br />

corruzione dell’aria con la manifestazione<br />

di miasmi e vapori da una parte,<br />

e alle teorie del contagio, dall’altra,<br />

la prevenzione era ritenuta di importanza<br />

basilare.<br />

Infatti uno dei metodi descritti dai due<br />

autori per preservarsi dalla peste<br />

riguardava l’uso di portare addosso<br />

delle palle profumate disinfettanti da<br />

annusare e da utilizzare come<br />

lavande per le ascelle, l’inguine e il<br />

cuore, le parti del corpo più “a<br />

rischio” di manifestazione di bruffoletti<br />

e bubboni.<br />

Ecco la ricetta di Pona:<br />

“L’Assenso, laMirrha, l’Assa fetida,<br />

la Ruta, il Solfo: l’Angelica, la<br />

Lavanda, la Salvia, il Rosmarino: il<br />

Gherofano, il Sandalo; il Laudano<br />

convengono, bolliti in aceto, e fatto di<br />

loro pasta da portare addosso e lavandosi<br />

con quell’aceto l’ascelle,<br />

l’anguinaglia, e ‘l cuore”;<br />

e quella di Gent:<br />

“How to make balls to smell in time<br />

of the Plague. Take one part of Mirrha,<br />

Rue, Sulphur, half a part of Cloves,<br />

sum Rosemary, sum Camphor and<br />

Lavander, one part of Libdany; of all<br />

these make a paste with wine vinegar<br />

and Rose water, work well together,<br />

make of this balls to hold in your hands<br />

with you”<br />

(Come fare delle palle da odorare<br />

durante la Peste. Prendere una parte<br />

di Mirra, Ruta, Zolfo, metà parte di<br />

chiodi di garofano, del rosmarino,<br />

della canfora e lavanda; una parte di<br />

40 VERONA MEDICA


laudano; con tutti questi fare una<br />

pasta con aceto di vino e acqua di<br />

rose, lavorare bene per amalgamarli,<br />

fare di ciò della palle da tenere in<br />

mano e portare addosso.)<br />

Nella cura della peste spiccano in<br />

entrambi i testi alcuni preparati considerati<br />

insostituibili: il mitridato, il bolo<br />

armeno e, soprattutto, la triaca o<br />

teriaca.<br />

Base fondamentale della triaca era la<br />

carne e il veleno di vipera mescolati<br />

ad altre sostanze, quali pietre ed<br />

erbe, ritenute medicamentose; si riteneva<br />

infatti che il veleno di vipera, per<br />

la sua potenza, fosse in grado di<br />

opporsi a qualsiasi sostanza tossica<br />

e nociva dell’organismo dell’uomo<br />

secondo il principio farmacologico del<br />

Similia similibus curantur.<br />

Venezia, con una serie di misure legislative<br />

mediante le quali esercitava<br />

un severo e rigido controllo sugli<br />

speziali e sui loro preparati, raggiunse<br />

la supremazia indiscussa sugli altri<br />

stati dell’Europa continentale per l’arte<br />

della spezieria e per la preparazione<br />

della triaca, così come Londra per gli<br />

stati del nord Europa e la Russia.<br />

Il rimedio del Chapter 9 proposto da<br />

Gent “Another perfect receipt against the Plague” fa<br />

riferimento alle due città che primeggiavano<br />

nella produzione della triaca:<br />

“Fill a Glass a third part full of fine<br />

Triacle – VeniceTriacle or London<br />

Triacle – and one third part with Aquavitae,<br />

and fill the other third part with<br />

the Urine of a man childe that is a<br />

virgin and healthfull, mixe all these<br />

well together, and give the patient to<br />

drink a glass full three mornings one<br />

after another, this was proved in Venice<br />

in the year 1504 and in London in the<br />

last great Plague”.<br />

(Riempire la terza parte di un<br />

bicchiere di triaca di qualità – la triaca<br />

di Venezia o di Londra – una terza<br />

parte con della urina di un bambino<br />

che sia vergine, mescolare il tutto<br />

bene, e dare da bere al paziente un<br />

intero bicchiere per tre mattine una di<br />

seguito all’altra, questo è stato<br />

provato a Venezia nell’anno 1504 e a<br />

Londra nell’ultima pestilenza).<br />

Così Pona:<br />

“Prendere un terzo di Triaca, è ottima<br />

quella di Venezia o quella di Londra,<br />

un terzo di vino, e un terzo di urina di<br />

giovinetto, mescolare bene e dare da<br />

bere al paziente un bicchiere ogni<br />

mattina”.<br />

VERONA MEDICA<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

Un altro dei rimedi “che si raccordano<br />

contro la Peste” si poteva preparare<br />

con:<br />

“Noci, fichi secchi, sale, ruta con aceto<br />

fatto un’Elettuario, e prendendone la<br />

mattina alquanto; vogliono (per invecchiata<br />

autorità di Scrittori) che<br />

preservi e curi”.<br />

If you eat well before your meals a<br />

Wallnut or two, two dry Figs, and some<br />

leaves of Garden rue with a corn of Salt<br />

and some wine vinegar, it will be a great<br />

and good preservative against the<br />

Plague” (chapter 9).<br />

(Se si mangia molto tempo prima dei<br />

pasti una noce o due, due fichi<br />

secchi, ed alcune foglie di ruta con<br />

un pizzico di sale e un po’ di aceto,<br />

si otterrà un buon preservativo contro<br />

la peste).<br />

Per coloro che “sono necessitati di<br />

conversare tra gl’infetti” si consigliava<br />

l’assunzione dell’Elettuario, che con<br />

il bolo armeno costituiva la base per<br />

la preparazione di altre ricette, così<br />

preparato:<br />

“Noci secche. num. 20. Fichi secchi.<br />

num. 15 Ruta. Scabiosa. ana manip. i.<br />

Tormentilla. Dittamo bianco. Bacche<br />

di Ginepro. Fior di calendula. Osso del<br />

cuor del cervo. ana dram. I e meza.<br />

Mirra. Terra sigillata. Sale comune.<br />

La quantità di una noce.<br />

Si fa ogni cosa in polvere sottilissima,<br />

& si compone l’Elettuario con libre tre<br />

di miele spiumato, & si prende esso<br />

Elettuario quanto un mezo cucchiaro<br />

la mattina à digiuno”.<br />

“The Electuary was this: - dry Walnuts<br />

and Figs, bacc. Juniperi, Ruta,<br />

Tormentilla, Dictami cretici, flor.<br />

Calendule, Mirrha, Terra sigillata,<br />

Salt. … Two Drams of this Electuary<br />

is enough to take in a morning with sum<br />

honey”.<br />

(L’Elettuario era questo: noci e fichi<br />

secchi, bacche di Ginepro, Ruta,<br />

Tormentilla, Dittamo, fiori di Calendula,<br />

Mirra, Terra sigillata, Sale. … Bastano<br />

due dramme di questo Elettuario da<br />

prendere al mattino con del miele).<br />

Per quanto riguarda i trattamenti<br />

esterni o chirurgici per aprire il<br />

bubbone, segno evidente della peste,<br />

“ancorché picciolo e principiante”,<br />

Pona consigliava “due tagli in croce,<br />

con alcune sacrificationi intorno che<br />

circoscrivano il tumor tutto”; per trarne<br />

poi il liquido, si utilizza una procedura<br />

curiosa:<br />

“Applicare al tumore, subito dopo<br />

aperto, una gallina con la parte onde<br />

esce l’ovo, allargandola anco con arte<br />

al possibile, perché respirando<br />

l’animale, attrae il veneno a sé, e muore,<br />

scemando il male all’infermo. Il rimettere<br />

tre, e quattro, una dopo l’altra fie<br />

più sicuro”.!<br />

“Take a quick Hen and pluck the Rump<br />

and place where she layeth egges quite<br />

bare, then set her so that the bare place<br />

may be upon the grief, that she may be<br />

held upon the sore , a great while the<br />

Hen draweth all the poyson to her self,<br />

shortky after she will die, you may do<br />

this with three or four several Hens<br />

41


immediately one after another they will<br />

draw all the venome from the sore”.!<br />

(Prendi una gallina vispa e spennale<br />

e aprile il sedere e sistemala così<br />

nuda dove depone le uova in modo<br />

che stia sopra la parte dolorante,<br />

dopo un po’ la gallina attira a sé tutto<br />

il veleno, subito dopo morirà, si può<br />

fare con altre tre o quattro galline una<br />

subito dopo l’altra, faranno uscire tutto<br />

il veleno dalla parte dolorante”!<br />

Molti altri sono i rimedi proposti dai<br />

due autori nelle loro pubblicazioni<br />

perché “ogni preservativo è ottimo,<br />

ogni rimedio lodevole” in tempo di<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

pestilenze; ma, poiché si riteneva che<br />

la peste fosse il giusto castigo di Dio<br />

per i peccati degli uomini, “i voti, i<br />

digiuni, le orazioni e l’elemosine sono<br />

l’adeguato antidoto per la Peste”<br />

afferma Pona; gli fa eco Gent che<br />

nonostante “any person used this<br />

secret, but was by Gods grace<br />

preserved from the Plague” (benché<br />

chiunque abbia usato queste rimedi<br />

segreti, in realtà fu preservato dalla<br />

peste per la grazia di Dio).<br />

Per concludere, mentre la scienza<br />

medica muoveva i primi passi nel XVII<br />

secolo e dibatteva sui miasmi e sul<br />

Marilyn Monroe: l’unica!<br />

Alle 9:30 del 1° giugno 1926, al<br />

General Hospital di Los Angeles,<br />

nell’ala riservata agli indigenti, nacque<br />

Norma Jean Baker Mortenson. La<br />

madre Gladys Pearl Monroe era<br />

affetta da gravi disturbi mentali che la<br />

costrinsero a frequenti ricoveri in<br />

ospedali psichiatrici. Così Norma era<br />

diventata una ragazza con poca stima<br />

di sé, ma anche opportunista ed<br />

aggressiva. Era molto più intelligente<br />

ed infelice di quanto possa far<br />

pensare l’immagine che poi il cinema<br />

dette di lei. Nel 1945 lavorava come<br />

verniciatrice di fusoliere d’aereo. Nello<br />

stesso reparto lavorava Robert<br />

Mitchum con cui si ritroverà 12 anni<br />

dopo ne La Magnifica Preda. In una<br />

festa il 31 dicmbre 1948, Norma<br />

incontrò John Hyde che aveva scoperto<br />

Lana Turner ed era il manager<br />

di Rita Hayworth. Hyde si innamorò<br />

follemente di lei e la fece lavorare in<br />

Giunga d’asfalto ed Eva contro Eva.<br />

Marylin Monroe amava dire: “Io non<br />

voglio essere bella, voglio essere<br />

meravigliosa”. Era la sola vamp gradita<br />

alle femministe, perché contemporaneamente<br />

diceva: “l’uomo è<br />

quello che fa quello che dico io ed ho<br />

i quattrini per farglielo fare”.<br />

Billy Wilder che l’ha guidata nei suoi<br />

film più belli, diceva di lei che aveva<br />

seni più duri del granito e un cervello<br />

pieno di buchi come l’emmenthal.<br />

Vagava nel vuoto al di fuori della<br />

<strong>legge</strong> di gravità. È stata infelice.<br />

L’unica cosa che le è riuscita è stata,<br />

appunto, essere meravigliosa.<br />

Non lasciò nulla di intentato per esaltare<br />

il più possibile il suo charme. La<br />

cosa che fece con più assiduità è<br />

stata la terapia con cellule embrionali<br />

del dottor Niehans. Può darsi che abbia<br />

giovato alla sua pelle, ma certamente<br />

non funzionò con la sua depressione.<br />

contagio, i cui seminaria (gli attuali<br />

germi patogeni) erano già stati individuati<br />

dai veronesi Alessandro Benedetti<br />

e Girolamo Fracastoro oltre un<br />

secolo prima, il ricorso alla protezione<br />

divina e le invocazioni ai santi<br />

“specializzati contro le pestilenze”<br />

quali San Sebastiano e San Rocco,<br />

restavano il mezzo più diffuso e meno<br />

costoso per preservarsi dai “Gods<br />

token or Gods signs” (dai segni di<br />

Dio, i bubboni) della peste, tanto che<br />

Pona chiude LA REMORA con:<br />

“Io parimente hò principiato à scrivere<br />

da Filosofo Medico, e finisco da<br />

Cristiano Cattolico”.<br />

La celluloterapia ideata dal dottor<br />

Niehans ebbe grande successo e<br />

venne pubblicizzata con cinque indicazioni<br />

principali: contro l’invecchiamento,<br />

le malattie allergiche, le disfunzioni<br />

endocrine, la cardiopatia<br />

degenerativa e la depressione.<br />

Erano frequentatori abituali della<br />

Prairie, la sua clinica nei pressi di<br />

Clarence, in Svizzera, Adenauer,<br />

Charlot, Thomas Mann, Sacha Guitry,<br />

l’Aga Khan, Iro Hito, Somerseth Maughan,<br />

Christian Dior, Igor Strawinsky,<br />

George Braque, Gary Cooper, Picasso<br />

e Fidel Castro: i soli di cui si siano<br />

conosciuti i nomi per avere manifestato<br />

la loro gratitudine. Degli altri non<br />

si sa nulla perché la discrezione là era<br />

la regola. Non poté praticare la terapia<br />

Giorgio VI d’Inghilterra a causa della<br />

disapprovazione dei medici inglesi<br />

che non accettavano che il loro re<br />

venisse curato da un medico straniero,<br />

per di più discendente degli<br />

Hohenzollern, ed il papa Pio XII<br />

perché Niehans non volle curarlo per<br />

le sue condizioni fisiche troppo<br />

precarie. Nonostante il grande<br />

successo internazionale, la medicina<br />

ufficiale non accettò mai la celluloterapia,<br />

basata sulla convinzione che le<br />

cellule fetali, poste a contatto con<br />

diversi tessuti, mostrano uno spiccato<br />

tropismo verso le cellule degli organi<br />

corrispondenti. E sono in grado di<br />

stimolarne le funzioni e di favorirne la<br />

riparazione e la rigenerazione.<br />

Nel 1913 Niehans, nell’ospedale di<br />

Losanna, aveva ottenuto la clamorosa<br />

guarigione di una donna alla quale un<br />

chirurgo, insieme alla tiroide, aveva<br />

asportato le paratiroidi, grazie alla inie-<br />

42 VERONA MEDICA


zione di omogenati di paratiroide di<br />

pecora. Dopo questo successo<br />

estese la sua terapia cellulare a<br />

moltissime patologie, a suo dire, con<br />

risultati quasi sempre buoni.<br />

Nel 1952 pubblicò il manuale “Cellulartherapie”<br />

in cui sintetizzava indicazioni<br />

e modalità terapeutiche, come<br />

detto, molto criticate e mai accettate.<br />

Lui si dimostrò sempre incurante delle<br />

critiche e andò avanti con i suoi molti<br />

pazienti.<br />

Dopo la sua morte i suoi seguaci affermarono<br />

che la terapia cellulare era<br />

una avventura della ricerca avanzata.<br />

Nessuno ha mai potuto stabilire<br />

quanto Paul Niehans fosse spinto dalla<br />

brama di guadagno, quanto dal desiderio<br />

di celebrità o quanto dall’effettivo<br />

convincimento di efficacia della<br />

sua terapia. È verosimile che tutt’e tre<br />

questi stimoli fossero contemporaneamente<br />

presenti e tutt’e tre molto<br />

forti. Chissà se un giorno verrà ritenuto<br />

fra i precursori delle terapie con cellule<br />

staminali.<br />

VERONA MEDICA<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

Marilyn Monroe era entusiasta di<br />

Niehans. Sospese però bruscamente<br />

la terapia quando venne a sapere che<br />

ogni giovedì mattina, alla Praierie, venivano<br />

macellate decine di pecore<br />

gravide per prelevare gli organi degli<br />

agnellini che venivano ridotti in poltiglia<br />

e diluiti in soluzione fisiologica per<br />

essere iniettati nei pazienti in attesa.<br />

Alla notizia, si dice che pianse per<br />

un’intera giornata.<br />

I comuni mortali che non potevano<br />

permettersi di andare in Svizzera e<br />

pagare la lauta parcella del dottor<br />

Niehans, per anni fecero iniezioni con<br />

estratti di milza, di cuore, di retina e di<br />

altri organi. Finché la metodica non<br />

venne abbandonata per mancanza di<br />

prove della sua efficacia.<br />

I più usati furono gli estratti epatici.<br />

Dall’Argentina sono arrivate per anni<br />

tonnellate di fegati bovini surgelati.<br />

Quando ancora si curava con<br />

Niehans, Marilyn scrisse in una lettera:<br />

“Io sento che la vita si avvicina,<br />

quando tutto ciò che voglio è morire”.<br />

COMUNICATO AGLI ISCRITTI<br />

Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.<br />

Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,<br />

che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.<br />

LE OPZIONI SARANNO:<br />

• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM<br />

• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI<br />

• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />

• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI<br />

Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea<br />

la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.<br />

Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore<br />

Il 7 febbraio 1961 Marylin, ormai<br />

dipendente da psicofarmaci e alcool<br />

e sempre più preda di turbe psichiche<br />

che la facevano passare rapidamente<br />

dall’euforia alla più nera depressione,<br />

si fece volontariamente ricoverare in<br />

una clinica psichiatrica. Ma rapidamente<br />

il ricovero divenne una vera e<br />

propria detenzione. La liberò il suo ex<br />

marito, il campione di baseball Joe di<br />

Maggio.<br />

Il 4 agosto 1962 la signora Eunice<br />

Murray, un’infermiera assegnata a<br />

Marylin dal suo psichiatra, Ralph<br />

Greenson, rinvenne il cadavere. Sulle<br />

cause di morte si è detto di tutto e di<br />

più: non vale qui la pena di entrare<br />

nella annosa polemica. Marylin aveva<br />

chiesto al suo truccatore personale,<br />

Whitey Snyder di prometterle che alla<br />

sua morte si sarebbe occupato del<br />

trucco della salma. Whitey mantenne<br />

la sua promessa, con l’aiuto di una<br />

bottiglia di bourbon.<br />

La segreteria dell’Ordine<br />

CARLO MARCHI<br />

43


Nessun nuovo obbligo per medici e<br />

odontoiatri<br />

In relazione alla richiesta di chiarimenti<br />

da parte di alcuni Ordini provinciali in<br />

merito all’applicazione del Decreto del<br />

17 dicembre 2009 “Istituzione del<br />

sistema di controllo della tracciabilità<br />

dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del<br />

D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 14 - bis del<br />

D.L. 78/2009 convertito con mo-<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

Sistema Sistri. Rifiuti Speciali<br />

✂<br />

dificazioni dalla Legge 102/2009” ai<br />

professionisti medici ed odontoiatri si<br />

comunica quanto segue.<br />

Il sistema di controllo di tracciabilità dei<br />

rifiuti denominato SISTRI istituito con il<br />

decreto su menzionato è indirizzato<br />

esclusivamente alle categorie individuate<br />

nel comma 3 dell’art. 189 del<br />

D.Lgs. 152/2006: “chiunque effettua a<br />

titolo professionale attività di raccolta<br />

e trasporto di rifiuti, commercianti, inter-<br />

mediari di rifiuti senza detenzione, le<br />

imprese e gli enti che effettuano operazioni<br />

di recupero e di riciclaggio di<br />

particolari tipologie di rifiuti, ecc”.<br />

Il sistema SISTRI pertanto incide esclusivamente<br />

sui soggetti la cui attività<br />

professionale consiste nella raccolta,<br />

recupero, riciclaggio e trasporto dei<br />

rifiuti non interessando l’attività dei<br />

medici e degli odontoiatri che possono<br />

essere, in quest’ambito, solo produttori<br />

di rifiuti speciali.<br />

Ciò considerato nessun adempimento<br />

scaturisce dall’entrata in vigore del<br />

decreto in oggetto per i medici e gli<br />

odontoiatri.<br />

IL PRESIDENTE<br />

DOTT. AMEDEO BIANCO<br />

COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO<br />

È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICA<br />

Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine<br />

di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.<br />

Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed<br />

al Codice Deontologico (artt. 59,59,62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.<br />

È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti<br />

• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta<br />

• timbro personale del medico propnente<br />

• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente<br />

• infine ma non per ultimo : indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti<br />

SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI<br />

(BARRARE)<br />

MEDICINA GENERALE PEDIATRIA<br />

COGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

NOME...............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

VIA.............................................................................................................................................................................................................................................. N. .................................<br />

CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................<br />

TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................<br />

Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<br />

44 VERONA MEDICA


VERONA MEDICA<br />

ENPAM<br />

La contribuzione ENPAM<br />

del medico e del pediatra convenzionato<br />

Il recente ACNL per la Medicina Generale,<br />

insieme agli arretrati e agli incrementi<br />

retributivi, ha introdotto alcune<br />

modifiche al meccanismo della conribuzione<br />

previdenziale apportando<br />

innanzitutto un aumento dell’aliquota<br />

di finanziamento del Fondo di Previdenza<br />

gestito dall’ENPAM (il fondo<br />

Generici), pari ad un punto e mezzo<br />

percentuale, distribuito (almeno formalmente)<br />

per un terzo (0,50%) sulla trattenuta<br />

a carico del medico e per due<br />

terzi (1%) sul contributo a carico del<br />

S.S.N. A partire dal 2008, quindi<br />

l’aliquota contributiva complessiva è<br />

passata dal 15% al 16,5%, di cui il<br />

6,125% trattenuto al medico e il<br />

10,375% a carico delle strutture del<br />

SSN.<br />

L’incremento dell’aliquota di finanziamento<br />

del Fondo è stato determinato<br />

dall’obbligo imposto a tutti gli Enti<br />

privatizzati dal Decreto interministeriale<br />

29 novembre 2007 di redigere i<br />

bilanci tecnici periodici con previsioni<br />

attuariali proiettate non più a quindici,<br />

ma a trenta anni, in modo da assicurare<br />

la stabilità delle gestioni previdenziali<br />

per tale più lungo periodo e<br />

consentire l’adozione tempestiva di<br />

interventi correttivi sul versante delle<br />

entrate e delle uscite tali da garantire<br />

equilibrio finanziario e sostenibilità del<br />

sistema nel lungo periodo.<br />

Nel Fondo Generici ENPAM confluiscono<br />

i contributi dei medici di base,<br />

degli addetti ai servizi di emergenza e<br />

di continuità assistenziale, nonché dei<br />

pediatri di libera scelta, i quali, però,<br />

a differenza delle altre tre categorie,<br />

nel proprio ACNL non hanno ritenuto<br />

opportuno includere l’incremento<br />

dell’1,5% accettato dai colleghi della<br />

medicina generale e continuano pertanto<br />

a contribuire al Fondo nella<br />

precedente misura del 15%.<br />

In entrambi gli ACNL (per la medicina<br />

generica e per la pediatria) è stata<br />

introdotta inoltre la possibilità per i<br />

singoli medici di versare una contribuzione<br />

aggiuntiva, attraverso l’istituzione<br />

di una cosiddetta aliquota modulare,<br />

consistente nell’aggiungere alla<br />

normale trattenuta prevista dall’ACNL<br />

da uno a cinque punti percentuali in<br />

più di contribuzione a carico esclusivamente<br />

del medico.<br />

I punti di trattenuta aggiuntiva, ogni<br />

anno, potranno essere richiesti o modificati<br />

o revocati, in più o in meno<br />

(nell’ambito di un massimo di 5) dallo<br />

stesso medico, previa comunicazione<br />

alla ASL di appartenenza. Con tale<br />

innovazione, a seconda della scelta<br />

personale, l’aliquota modulare potrà<br />

raggiungere i seguenti valori massimi<br />

complessivi per i medici di medicina<br />

generale (eventualmente variabili<br />

annualmente).<br />

ACNL MEDICI MEDICINA GENERALE<br />

Trattenuta Incremento Trattenuta Quota Aliquota<br />

ordinaria volontario modulare S.S.N. modulare<br />

6,125% 1% 7,125% 10,375% 17,500%<br />

6,125% 2% 8,125% 10,375% 18,500%<br />

6,125% 3% 9,125% 10,375% 19,500%<br />

6,125% 4% 10,125% 10,375% 20,500%<br />

6,125% 5% 11,125% 10,375% 21,500%<br />

Per i pediatri di libera scelta (i quali,<br />

come abbiamo già visto, non hanno<br />

modificato l’aliquota ordinaria complessiva<br />

del 15%), l’aliquota modulare<br />

potrà raggiungere invece i seguenti<br />

valori massimi complessivi:<br />

ACNL PEDIATRI LIBERA SCELTA<br />

Trattenuta Incremento Trattenuta Quota Aliquota<br />

ordinaria volontario modulare S.S.N. modulare<br />

5,625% 1% 6,625% 9,375% 16,000%<br />

5,625% 2% 7,625% 9,375% 17,000%<br />

5,625% 3% 8,625% 9,375% 18,000%<br />

5,625% 4% 9,625% 9,375% 19,000%<br />

5,625% 5% 10,625% 9,375% 20,000%<br />

I riflessi in pensione degli incrementi<br />

di contribuzione<br />

Gli incrementi dell’aliquota contributiva,<br />

mentre contribuiscono ad assicurare<br />

la stabilità finanziaria della<br />

gestione previdenziale nel lungo periodo,<br />

sono finalizzati ovviamente ache<br />

a migliorare il trattamento previdenziale<br />

dell’iscritto in misura proporzionale<br />

soprattutto alla scelta individuale<br />

di modulazione e di aumento della trattenuta<br />

previdenziale. A maggiore<br />

contribuzione corrisponderà quindi un<br />

maggiore rendimento pensionistico.<br />

Alla cessazione dell’attività convenzionata,<br />

la pensione del medico sarà<br />

costituita da una percentuale della<br />

media dei compensi annui rivalutati<br />

percepiti nel corso dell’intera vita lavorativa.<br />

Per determinare la media i<br />

compensi annui saranno ricavati dai<br />

contributi versati (dividendone l’ammontare<br />

per l’aliquota contributiva<br />

vigente in ogni anno).<br />

Per stabilire la percentuale di pensionem<br />

si sommeranno invece i rendimenti<br />

annui maturati in relazione all’aliquota<br />

contributiva vigente in ogni<br />

anno, come stabiliti dalla normativa del<br />

fondo nelle seguenti misure:<br />

anni aliquota rendimento<br />

dal al contributiva annuo<br />

1961 1983 varie 1,65%<br />

1984 1994 20% 2,25%<br />

1995 1998 12,50% 1,40%<br />

1999 2003 13% 1,46%<br />

2004 2007 15% 1,50%<br />

2008 16,50% 1,55% medici di medicina generale<br />

2008 15,00% 1,409% pediatri libera scelta<br />

In relazione quindi alla maggiore<br />

aliquota di contribuzione al Fondo, i<br />

medici di medicina generale matureranno<br />

per ogni anno dal 2008 un<br />

1,55%, mentre i pediatri (la cui aliquota<br />

contributiva è rimasta al 15%) matureranno<br />

per ogni anno un 1,409%.<br />

Se l’iscritto richiederà l’aumento della<br />

propria trattenuta previdenziale, l’incremento<br />

del coefficiente di rendimento<br />

annuale sarà strettamente proporzionale<br />

al numero di punti percentuali<br />

in più di trattenuta, sulla base della<br />

seguente equivalenza: 1,55% : 16,5%<br />

= 0,0939%. Ogni punto di trattenuta in<br />

più versato dal medico (generico o<br />

pediatra) incrementerà quindi il coef-<br />

45


ficiente di rendimento annuo dello<br />

0,0939%. Come si può rilevare dalla<br />

seguente tabellina, per un medico di<br />

medicina generale che scelga di<br />

versare una maggiore contribuzione,<br />

con incremento nella trattenuta a suo<br />

carico di 5 punti percentuali, il coefficiente<br />

di rendimento annuo passerà<br />

dall’1,55% al 2,020%.<br />

Trattenuta Rendimento<br />

modulare aggiuntivo<br />

Coefficiente rendimento<br />

annuo complessivo<br />

annua annuo generici pediatri<br />

1% in più 0,0939% 7,125% 10,375%<br />

2% in più 0,1878% 8,125% 10,375%<br />

3% in più 3% 9,125% 10,375%<br />

4% in più 4% 10,125% 10,375%<br />

5% in più 5% 11,125% 10,375%<br />

Ricordiamo, infine, che i contributi trattenuti<br />

al medico sono integralmente<br />

deducibili ai fini IRPEF e che quindi<br />

mediamente, in termini di minori<br />

imposte, si può realizzare un recupero<br />

immediato di oltre il 40% degli importi<br />

trattenuti in più per l’aliquota modulare<br />

prescelta.<br />

CERTIFICATI<br />

PER LA GUIDA<br />

DI CICLOMOTORI<br />

L’art. 3, comma 49, della <strong>legge</strong> 94/09 ha<br />

modificato l’art. 116, comma 1-quater, secondo<br />

periodo, del D:lgs: 285/92 recante<br />

Nuovo Codice della Strada e specificatamente<br />

le norme relative al rilascio del certificato<br />

d’idoneità alla guida di ciclomotori.<br />

Nella fattispecie, stante la nuova disposizione<br />

normativa, a far data dal 1° ottobre 2009, i<br />

certificati medici di idoneità alla guida di<br />

ciclomotori non potranno essere più rilasciati<br />

dai medici di medicina generale, ma dai<br />

medici di cui all’art. 119 del D.Lgs. 285/02<br />

(medici delle ASL cui sono attribuite funzioni in<br />

materia medico-legale e anche medici militari<br />

in servizio permanente effettivo, medici del<br />

ruolo professionale dei sanitari della Polizia di<br />

Stato, ispettori medici delle Ferrovie dello<br />

Stato, medici del ruolo sanitario del Corpo<br />

Nazionale dei Vigili del fuoco, ecc.).<br />

di Eolo Parodi<br />

ENPAM<br />

Polizza Sanitaria,<br />

nonostante tutto<br />

continuiamo insieme<br />

IL 31 maggio di quest’anno scade la<br />

polizza sanitaria per il rimborso delle<br />

spese degli interventi chirurgici effettuati<br />

in strutture sanitarie private e al<br />

di fuori del Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Questa Convenzione voluta dall’Enpam<br />

a significare la possibilità di<br />

avere un servizio spesso più rapido<br />

e sicuramente per molti aspetti migliorativo<br />

nei confronti di chi deve essere<br />

ricoverato per un intervento chirurgico<br />

e con l’intento di offrire una scelta e<br />

un più diretto contatto nel rapporto<br />

con i chirurghi curanti oltre ad una<br />

migliore collocazione di tipo alberghiero,<br />

ha avuto dall’anno 2000, data<br />

del primo contratto, una evoluzione<br />

positiva nel tempo, per i continui miglioramenti<br />

normativi e per l’ampliamento<br />

delle garanzie, ma anche di<br />

preoccupazione per l’insostenibilità<br />

negli ultimi anni dei costi da parte<br />

della Compagnia Generali che ha<br />

dovuto disdettare la Convenzione a<br />

termini di Legge.<br />

Siamo riusciti a mantenere questa<br />

Convenzione con un’altra Compagnia,<br />

Unisalute, accettando un aumento<br />

dei premi e una limitazione dei<br />

massimi rimborsabili per i diversi tipi<br />

di interventi, i cosiddetti tetti di rimborso.<br />

Siamo però anche riusciti ad introdurre<br />

una diaria per l’evento malattia<br />

mai prima compreso nelle garanzie.<br />

Questa Polizza identificata negli iscritti<br />

come Polizza Enpam ha avuto motivo<br />

di notevole gradimento nei primi anni<br />

e un po’ meno in questi ultimi due anni.<br />

Sono evidenti questi aspetti quando<br />

si pensi ai bassi premi e alle<br />

estese garanzie iniziali contro l’aumento<br />

dei premi dovuto alle esigenze<br />

del mercato assicurativo che non può<br />

sopportare certi livelli di perdite<br />

economiche.<br />

Quando ci è stato comunicato che la<br />

Compagnia Generali aveva posto<br />

formale disdetta per l’anno successivo<br />

della polizza in atto ho avuto<br />

personale preoccupazione che chi si<br />

era assicurato tramite l’Ente, rinunciando<br />

al quella personale molto più<br />

costosa, venisse a trovarsi in difficoltà<br />

per avere perso una continuità assicurativa<br />

che gli consentiva il riconoscimento<br />

del rimborso delle spese<br />

sostenute per patologie pregresse<br />

che invece gli sarebbe stato precluso<br />

a partire dalla sottoscrizione di una<br />

polizza nuova.<br />

È stata mia ferma volontà quindi che<br />

a chi avrebbe inteso sottoscrivere una<br />

nuova polizza fosse garantita una<br />

continuità con la precedente. E così<br />

è stato.<br />

Ho pertanto sottoscritto una Convenzione<br />

che tutelasse al meglio gli iscritti<br />

che ci hanno di fatto delegato a continuare.<br />

Ma occorre anche far presente che<br />

nella gestione della polizza in questi<br />

anni si sono fatte preziose esperienze<br />

che ci fanno sentire in grado di ribaltare<br />

il modo di trattare e di acquisire<br />

una valida assicurazione.<br />

Non vogliamo più impostare delle trattative<br />

su bozze presentate dalle<br />

Compagnie ma vogliamo essere noi<br />

a presentare un progetto sul quale ci<br />

vengano date risposte per costi e<br />

garanzie.<br />

Questo progetto, si ribadisce, non<br />

può prescindere dalla continuità dei<br />

diritti assicurativi a partire dalla data<br />

di primo ingresso della Convenzione,<br />

dal contenimento dei costi relativi ai<br />

premi, dalla validità economica dei<br />

richiamati tetti di rimborso, dall’allargamento<br />

della possibilità dell’assistenza<br />

diretta a numerosi Istituti di<br />

prestigio. Senza dimenticare, poi, la<br />

necessità di una campagna di informazione<br />

valida e chiara a ciascun<br />

nucleo iscritto mediante una tessera<br />

card di iscrizione e un elenco dei<br />

46 VERONA MEDICA


centri convenzionati per l’assistenza<br />

diretta e i moduli per farvi ricorso, oltre<br />

a recapiti telefonici disponibili e<br />

operativi per l’intera giornata.<br />

Su questa progettualità che ho indicato<br />

il Consiglio di Amministrazione<br />

ha deliberato di prorogare la scadenza<br />

della attuale polizza al 31 dicembre<br />

2010 per consentire di concludere<br />

il progetto che presenteremo<br />

al fine di avere risposte dai soggetti<br />

interessati ad ottenere questa nuova<br />

nostra proposta di Convenzione che<br />

migliorerà in modo significativo i<br />

vantaggi per i medici sottoscrittori.<br />

Verrà quindi inviato a ciascuno degli<br />

attuali iscritti il modulo di pagamento<br />

del premio relativo al periodo di<br />

prolungamento al 31 dicembre 2010<br />

di questa attuale polizza e vi invito<br />

calorosamente ad accettare questa<br />

proroga perché così verranno mantenuti<br />

i diritti acquisiti che brevemente<br />

vi rammento: continuità di garanzie<br />

per la patologia preesistente, nessuna<br />

limitazione di iscrizione relativa all’età<br />

degli assicurati e netto contenimento<br />

dei premi rispetto a quelli richiesti nel<br />

mercato assicurativo per similari<br />

polizze personali.<br />

Nel contempo si avrà sufficiente<br />

tempo per portare a termine il progetto<br />

migliorativo sinteticamente anticipato.<br />

Mi sento personalmente gratificato<br />

per l’impegno speso per aver inteso<br />

dare la mia attenzione alla grande<br />

famiglia dei medici che si chiama Enpam.<br />

Devo infine, ancora una volta, ringraziare<br />

il prof. Aurelio Grasso che, con<br />

molta professionalità e tantissima<br />

pazienza, risponde puntualmente alla<br />

delega che gli ho conferito. In questo<br />

numero del giornale raccomando la<br />

lettura di un suo articolo sulla polizza<br />

sanitaria, molto importante per tutti<br />

voi.<br />

<br />

VERONA MEDICA<br />

ENPAM<br />

ONAOSI<br />

Approvazione definitiva<br />

nuovo Statuto<br />

II 9 febbraio 2010 i Ministeri Vigilanti<br />

hanno approvato definitivamente con<br />

Decreto Interministeriale ai sensi e per<br />

gli effetti di cui all'art. 3 comma 2<br />

lettera a del Decreto Legislativo 30<br />

giugno 1994 n. 509 il nuovo Statuto<br />

ONAOSI adottato dal Consiglio di<br />

Amministrazione il 9 maggio 2009. Lo<br />

Statuto, oltre che in Gazzetta Ufficiale,<br />

è pubblicato anche sul sito<br />

www.onaosi.it.<br />

Particolare rilevanza assume l'articolo<br />

24 il quale norma l'iscrizione all'ONA-<br />

OSI dei Sanitari Volontari, non dipendenti<br />

pubblici, ponendo dei vincoli<br />

precisi e tassativi sui tempi di iscrizione<br />

volontaria stessa (ENTRO l'8<br />

FEBBRAIO 2011) che se non rispettati<br />

faranno perdere per sempre al<br />

medico chirurgo o odontoiatra la<br />

possibilità di aderire alla Fondazione<br />

ONAOSI privandosi così dell'opportunità<br />

di poter usufruire dei servizi e delle<br />

prestazioni a favore della propria famiglia<br />

e dei propri figli.<br />

In particolare l'art. 24 prevede che<br />

“...per i sanitari neoiscritti rispettivamente<br />

agli Albi provinciali dei medici<br />

chirurghi, odontoiatri, medici veterinari<br />

e farmacisti, è ammessa la facoltà di<br />

iscriversi come contribuenti volontari<br />

entro 5 (cinque) anni dalla data di<br />

prima iscrizione all'albo.<br />

Trascorso inutilmente tale termine, la<br />

domanda di iscrizione volontaria non<br />

è accoglibile.<br />

Per i Sanitari già iscritti rispettivamente<br />

agli Albi provinciali dei medici<br />

chirurghi, odontoiatri, medici veterinari<br />

e farmacisti, ma non contribuenti alla<br />

data di entrata in vigore del presente<br />

Statuto, è ammessa la facoltà di iscriversi<br />

come contribuenti volontari entro<br />

1 (uno) anno dalla data di entrata in<br />

vigore del presente Statuto.<br />

Trascorso inutilmente tale termine, la<br />

domanda di iscrizione volontaria<br />

non è accoglibile .<br />

Per i Sanitari già contribuenti obbligatori,<br />

(dipendenti pubblici), che<br />

cessino da tale regime di contribuzione,<br />

è ammessa la facoltà di iscriversi<br />

come contribuenti volontari entro<br />

2 (due) anni dalla cessazione.<br />

Trascorso inutilmente tale termine, la<br />

domanda di iscrizione volontaria non<br />

è accoglibile.<br />

Il mancato o irregolare pagamento dei<br />

contributi obbligatori e/o volontari, se<br />

non sanato nei termini previsti dal<br />

Regolamento, comporta, in ogni caso,<br />

la perdita definitiva dello status di contribuente<br />

e del diritto ad ogni prestazione,<br />

nonché l'impossibilità di una<br />

nuova iscrizione”.<br />

Pertanto il termine tassativo per<br />

l'iscrizione volontaria all’ ONAOSI<br />

per i sanitari già iscritti ai rispettivi Albi<br />

è fissato per l’8 febbraio 2011.<br />

L'ONAOSI rappresenta un modello di<br />

assistenza complementare conveniente<br />

e a basso costo a tutela dei figli<br />

e delle famiglie dei sanitari.<br />

L'attività della Fondazione, finalizzata<br />

a obiettivi di solidarietà e assistenza,<br />

ha per scopo primario il sostegno,<br />

l'educazione, l'istruzione e la formazione,<br />

entro i limiti di bilancio, degli<br />

orfani, figli legittimi, adottivi o naturali<br />

riconosciuti, di medici-chirurghi ed<br />

odontoiatri, veterinari, farmacisti, contribuenti<br />

obbligatori o volontari, per<br />

consentire loro di conseguire un titolo<br />

di studio e di accedere all'esercizio di<br />

una <strong>professione</strong> o di un'arte.<br />

Ti ricordo che l’ONAOSI è una forma<br />

di “assicurazione” complementare di<br />

tipo prevido-assistenziale economica,<br />

davvero vantaggiosa dal punto di vista<br />

dei possibili benefici e attuale a tutela<br />

dei figli e delle famiglie dei medici<br />

chirurghi e odontoiatri.<br />

Non eroga prestazioni pensionistiche<br />

ma Prestazioni Assistenziali (sia contributi<br />

in denaro che accoglienza<br />

presso le proprie Strutture Residenziali)<br />

e Servizi:<br />

- Ammissione gratuita per gli orfani o<br />

equiparati tali in strutture all’avanguardia<br />

per sostenerli nel loro<br />

47


percorso educativo-formativo (Convitti<br />

e Collegi Universitari in Perugia<br />

e nei centri Formativi in varie città<br />

italiane: Bologna, Torino, Padova,<br />

Pavia e Messina), a pagamento per<br />

i figli di contribuenti in vita;<br />

- Contributi periodici in denaro fino al<br />

trentesimo anno di età, di carattere<br />

ordinario e/o straordinario il cui<br />

importo è legato all'ordine di studi<br />

seguito (con una maggiorazione per<br />

gli studenti fuori sede). È prevista<br />

inoltre l'erogazione di un'integrazione<br />

assistenziale in relazione<br />

ENPAM<br />

alle condizioni economiche del<br />

nucleo familiare di appartenenza;<br />

- Interventi diretti a favorire la formazione;<br />

- Interventi speciali a favore dei disabili<br />

di cui alla L. 5 febbraio 1992,<br />

n. 104 e successive modifiche ed<br />

integrazioni;<br />

- Ogni altra forma ritenuta idonea al<br />

conseguimento dei fini istituzionali,<br />

o a essi strumentale, complementare<br />

o comunque connessa;<br />

- Assegnazione di alloggi vacanza<br />

agli assistiti/vedove e agli iscritti nelle<br />

MEDICINA DI FAMIGLIA<br />

COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO<br />

AL SOSTITUTO<br />

seguenti località Prè Saint Didier<br />

(Aosta) - Porto Verde (Misano Adriatico)<br />

ospitalità presso la Residenza<br />

di Montebello in Perugia riservata<br />

agli iscritti ed alle vedove.<br />

Inoltre a condizioni regolamentate e a<br />

pagamento è previsto l’accesso ai<br />

servizi ONAOSI (Strutture – Collegi –<br />

Convitti – Centri Formativi – Case Vacanze<br />

– Residenza Montebello di Perugia<br />

– Masters) anche ai figli dei<br />

contribuenti viventi.<br />

DOTT. UMBERTO ROSSA<br />

CONSIGLIERE ONAOSI<br />

Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza<br />

Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:<br />

“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”<br />

Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.<br />

Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione<br />

avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.<br />

In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:<br />

Compenso forfetario X 70%: 30 = X<br />

(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)<br />

X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo<br />

X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre<br />

ARC – I NOSTRI FIGLI<br />

“ARC–I nostri figli” è un’associazione onlus che attua e promuove un programma diagnostico terapeutico per la prevenzione e la cura dei<br />

disturbi dello sviluppo del bambino, elaborato dal dott. Mario Castagnini, neurologo e riabilitatore con pluridecennale esperienza nel campo dei<br />

disturbi dello sviluppo.<br />

Grazie al contributo della Società Sanitalex Spa, è a disposizione una borsa di studio per un giovane medico che voglia imparare ed<br />

attuare il programma diagnostico-terapeutico da noi proposto e poi continuare a lavorare presso la nostra associazione.<br />

Cerchiamo quindi un giovane medico specializzato in neuropsichiatria infantile o neurologia o fisiatria, con voglia di mettersi in gioco ed al servizio<br />

dei bambini con disturbi dello sviluppo.<br />

Chi fosse interessato può chiedere un colloquio telefonando al 045 8008796<br />

48 VERONA MEDICA


Lo SNAMI<br />

scrive ai Ministri<br />

Milano, 9 aprile 2010<br />

Prot. N. 77-10/DS/pa<br />

Egregio Presidente Berlusconi, Signori<br />

Ministri, Signori Politici, Signori Presidenti<br />

delle Regioni, Signori Presidenti<br />

degli Ordini dei Medici,<br />

LO SNAMI CHIEDE AL GOVERNO DI<br />

INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE<br />

PER FERMARE LA PENALIZZAZIO-<br />

NE DEI MEDICI DI FAMIGLIA E DEI<br />

LORO PAZIENTI.<br />

I Medici di famiglia, baluardo del Sistema<br />

sanitario nazionale, capillarmente<br />

presenti in tutto il territorio nazionale,<br />

comparto della sanità più gradito<br />

ai cittadini, denuncia la situazione caotica<br />

che si è creata per l’obbligo dell’invio<br />

on line dei certificati di malattia<br />

all’INPS.<br />

Le criticità:<br />

– Una Legge dello Stato si sovrappone<br />

all’ACN dei medici di famiglia<br />

imponendo nuovi obblighi ed<br />

inasprendo in modo sproporzionato<br />

ed inaccettabile le sanzioni a carico<br />

del medico nel caso rilasci certificazioni<br />

che attestino dati clinici non<br />

direttamente constatabili né oggettivamente<br />

documentati.<br />

– La decisione dei percorsi viene<br />

delegata unilateralmente all’INPS<br />

che sta dimostrando di non essere<br />

assolutamente all’altezza della situazione.<br />

– Si chiede una compilazione del<br />

certificato più farraginosa rispetto al<br />

precedente certificato cartaceo.<br />

– Si chiede di trasmettere i certificati<br />

on line all’INPS.<br />

– Non si prende in considerazione che<br />

in molte parti d’Italia non esiste la<br />

copertura “adsl” e che anche dove<br />

esiste spesso le linee funzionano in<br />

VERONA MEDICA<br />

SINDACATI<br />

modo molto irregolare costringendo<br />

così all’invio posticipato del certificato<br />

con inevitabili conseguenze<br />

medico-legali per i Medici e amministrative<br />

per i Pazienti.<br />

– Si ignora inoltre che i Medici intervengono<br />

spesso per i pazienti non<br />

trasportabili certificando nel loro<br />

domicilio, la cui distanza dall’ambulatorio<br />

può anche essere notevole.<br />

Anche in questo caso ci si potrebbe<br />

trovare nella situazione di dover<br />

forzatamente procrastinare al giorno<br />

dopo (o in casi limite come al venerdì<br />

pomeriggio dopo tre giorni) l’invio<br />

del certificato con le già citate conseguenze<br />

o in alternativa si dovrebbe<br />

obbligare sempre il cittadino a<br />

recarsi nello studio del medico, con<br />

le immaginabili possibili conseguenze<br />

sul suo stato di salute.<br />

– Si chiede che il medico certifichi fatti<br />

di cui non è stato direttamente testimone<br />

e dati che nulla di sanitario,<br />

come ad esempio l’indirizzo di reperibilità<br />

e l’eventuale diverso recapito<br />

rintracciabile sul campanello.<br />

Questi dati, così come la responsabilità<br />

di terzi, non possono che essere<br />

autocertificazioni da parte del<br />

paziente.<br />

– La procedura prevederebbe la<br />

compilazione da parte del Medico<br />

nel certificato on-line di una serie di<br />

voci delle quali egli non può farsi<br />

garante (come il luogo di reperibilità<br />

durante la malattia che attualmente<br />

viene dichiarato e comunicato all’IN-<br />

PS dal lavoratore stesso che in<br />

prima persona se ne fa garante al<br />

momento della segnalazione).<br />

– Altri Sanitari che dovrebbero inviare<br />

on line i certificati: specialisti convenzionati,<br />

medici ospedalieri e medici<br />

di guardia medica non sono assolutamente<br />

informatizzati.<br />

Lo S.N.A.M.I., Sindacato Nazionale<br />

Autonomo Medici Italiani chiede:<br />

– Che sia prevista e normata la autocertificazione<br />

per i primi 3 giorni di<br />

malattia e per le informazioni di<br />

carattere non sanitario introdotte<br />

nella certificazione telematica.<br />

– Che non parta il sistema di invio on<br />

line dove le regioni non hanno<br />

fornito i sistemi per la trasmissione<br />

come previsto dall’art. 5 del D.L. del<br />

26/02/10.<br />

– Che nelle zone ove non c’è la copertura<br />

adsl si possa certificare con il<br />

cartaceo.<br />

– Che venga previsto, stante l’enorme<br />

risparmio per l’INPS garantito dalla<br />

procedura on-line e l’enorme aggravio<br />

burocratico per il medico derivato<br />

dalla stessa, un adeguato riconoscimento<br />

economico al Medico di<br />

Famiglia, eventualmente anche a<br />

carico dell’ente previdenziale stesso,<br />

per l’incombenza non prevista dall’Accordo<br />

Collettivo Nazionale.<br />

– Che il certificato telematico contenga<br />

le stesse indicazioni di quello<br />

cartaceo previsto dall’ACN.<br />

– Che vi siano almeno 48 ore di tempo<br />

per la trasmissione.<br />

On. Nerlusconi chi di Noi ha votato per<br />

la Vostra parte politica ed ha creduto<br />

nei Vostri programmi è fortemente<br />

disorientato e il 15 Aprile sarà a Roma<br />

a protestare contro l’attuale situazione<br />

caotica. Si confida su un suo immediato<br />

intervento.<br />

LO SNAMI REGIONALE<br />

PRESIDENTE NAZIONALE,<br />

DOTT. ANGELO TESTA - TORINO<br />

VICE PRESIDENTE NAZIONALE,<br />

DOTT. RENATO ZERBINATI - TRENTO<br />

SEGRETARIO NAZIONALE,<br />

DOTT. PASQUALE ORLANDO - CASERTA<br />

VICE SEGRETARIO NAZIONALE,<br />

DOTT. DOMENICO SALVAGO - CAGLIARI<br />

VICE SEGRETARIO NAZIONALE,<br />

DOTT. GIANFRANCO BRECCIA - TORINO<br />

ADDETTO STAMPA NAZIONALE,<br />

DOTT. GIUSEPPE MAUGERI - CATANIA<br />

TESORIERE NAZIONALE,<br />

DOTT. FRANCESCO D’ACCARDI<br />

PESARO URBINO<br />

RESP.LE NAZ.LE DELLA COMUNICAZIONE,<br />

DOTT. FRANCESCO PECORA - CATANIA<br />

RESP.LE NAZIONALE DEL CENTRO STUDI,<br />

DOTT. AUGUSTO PAGANI - PIACENZA<br />

RESP.LE NAZIONALE DELLA SCUOLA QUADRI,<br />

DOTT. UGO TAMBORINI - MILANO<br />

49


di Antonio Molfese<br />

Sala del Refettorio,<br />

PALAZZO S. MACUTO<br />

Via del Seminario 76, Roma<br />

Il CIRM, Centro Internazionale Radio<br />

Medico, ed il Centro Regionale<br />

Lucano dell’Accademia di Storia<br />

dell’Arte Sanitaria, Centro Studi sulla<br />

Popolazione, i volumi de “IL MEDICO<br />

CONDOTTO STORIA DELL’ASSI-<br />

STENZA SANITARIA SUL TERRI-<br />

TORIO PRIMA E DOPO L’UNITÀ<br />

D’ITALIA”.<br />

L’autore, Antonio Molfese, ginecologo<br />

urologo, medico legale e medico di<br />

bordo, ha trattato l'argomento, nascita,<br />

arte salutare sul territorio e suo tramonto<br />

ed illustrato i progressi che la<br />

LIBRI RICEVUTI<br />

Il Medico Condotto.<br />

Storia dell’assistenza sanitaria<br />

sul territorio prima e dopo l’Unità d’Italia<br />

Sanare<br />

Infirmos<br />

Per conoscere come si vive in un<br />

paese bisogna porre attenzione agli<br />

ospedali, alle carceri e ai cimiteri. La<br />

condizione delle carceri testimonia il<br />

grado di coscienza civile della società<br />

che le ha istituite e le gestisce. La<br />

condizione degli ospedali testimonia<br />

il grado di conoscenza etica della<br />

gente che vi gravita intorno. La condizione<br />

dei cimiteri testimonia ed esprime<br />

il sentimento religioso dei vivi e<br />

riassume la totalità del significato<br />

dell’esistenza.<br />

Nel libro si ripercorre l’epidemia di<br />

colera che colpì Verona ed il suo terri-<br />

torio nell’estate del 1855 e si ricostruisce<br />

come si svolgesse la vita<br />

civile, religiosa e sociale di fronte alla<br />

sanità, intesa come assistenza e cura<br />

del malato, ha avuto dal 1860 in poi,<br />

con i relativi eventi sociali che in<br />

questo secolo hanno caratterizzato la<br />

vita degli Italiani. I due volumi, partendo<br />

dagli albori della condotta medica,<br />

proseguono illustrando la sua evoluzione<br />

professionale e l’organizzazione<br />

sanitaria sul territorio nel quale il<br />

medico condotto svolgeva la propria<br />

attività; illustrano quindi le malattie<br />

prevalenti dal 1860 in poi ed alcune<br />

figure emblematiche di medici che<br />

hanno operato sull’intero territorio nazionale.<br />

Essi sono anche arricchiti da<br />

memorie degli ultimi medici condotti<br />

ormai a riposo che sono venuti a<br />

conoscenza della pubblicazione.<br />

L’opera termina con i consulti medici<br />

epistolari tra il 1890 ed il 1930 intercorsi<br />

tra alcuni medici della Basilicata<br />

e professori dell’Università di Napoli.<br />

La ricca iconografia di farmaci dell’epoca<br />

impreziosiscono l’opera e ne<br />

rendono ancor più accattivante la<br />

lettura rivolta ad un vasto pubblico.<br />

I volumi possono essere richiesti<br />

mediante contributo volontario di €<br />

30,00 + spese postali al seguente<br />

indirizzo mail: antonio.molfese@tin.it<br />

o presso il CIRM di Roma<br />

malattia. Uno sguardo sulla quotidianità<br />

di metà ottocento utile agli storici<br />

ed illuminante per gli appassionati di<br />

storia.<br />

Si indaga sull’atteggiamento delle<br />

autorità civili e religiose e su quello<br />

della popolazione di fronte all’evento<br />

morboso che destabilizza la quotidianità<br />

ed alimenta le fantasie e l’immaginazione.<br />

Aiutati dai documenti riprodotti si può<br />

arrivare a capire cosa provavano i<br />

veronesi davanti allo spettacolo dell’epidemia<br />

e della morte.<br />

Si ripercorrono i provvedimenti emanati<br />

dalle autorità civili e religiose, i<br />

rimedi adottati, le registrazioni dei decessi,<br />

l’assistenza fornita negli ospedali<br />

e le costumanze funerarie.<br />

Un’immagine anche di quella che era<br />

la situazione ospedaliera a Verona nel<br />

XVIII secolo, dei servizi che vi erano<br />

prestati e delle iniziative messe in<br />

campo dall’autorità civile per migliorarla.<br />

50 VERONA MEDICA


Medicina e<br />

Letteratura<br />

A cura di Sandro Spinsanti;<br />

Zadig Editore.<br />

Mettere fianco a fianco medicina e letteratura<br />

è un’operazione intellettuale<br />

rischiosa. Curare i malati ed esprimere<br />

artisticamente la propria compresnione<br />

della realtà umana sono due attività che<br />

si svolgono su piani diversi, con protagonisti<br />

non sestinati ad incontrasi. La<br />

prima è diventatata sempre più competenza<br />

della scienza (che ha tanto miglioe<br />

stampa quanto più è hard, si basa<br />

sui numeri e quantità e si confronta con<br />

risultati misurabili; la seconda si affida<br />

all’intuizzione ed evoca i sentimenti,<br />

tanto quanto la scienza insegna a diffidarne.<br />

Eppure per essere buon medico<br />

occorre mettere nella <strong>professione</strong><br />

anche una buona dose di umanità.<br />

Il contesto in cui la medicina e la letteratura<br />

si incontrano oggi non è più solo<br />

quello delle “belle lettere” come patrimonio<br />

costitutivo della cultura di un uomo.<br />

Ai giorni nostri l’incontro avviene<br />

nell’ambito delle medical humanities .<br />

La letteratura deve far parte della formazione<br />

del medico, perché è attraverso<br />

quella che il medico sviluppa<br />

anche la sua umanità e può meglio<br />

conoscere, anche senza sperimentarla<br />

di persona, la malattia.<br />

VERONA MEDICA<br />

LIBRI RICEVUTI<br />

La colpa<br />

del Patriarca<br />

Di Gelmino Tosi EdiGiò Editore<br />

Chi non conosce Gelmino Tosi?<br />

Ma quanti lo conoscono come scrittore?<br />

Avevo letto un suo racconto, qualche<br />

tempo fa.<br />

In “La colpa del patriarca” lo scopro<br />

come scrittore di gialli.<br />

Vi si narra una storia che confina con<br />

la fantascienza, la psicologia ed il triller<br />

giallo.<br />

Una lettura piacevole, magari sotto<br />

l’ombrellone, in spiaggia.<br />

<br />

Come due<br />

fosse in viso<br />

(Une rêverie de Solferino)<br />

Di Carlo Marchi<br />

Chi <strong>legge</strong> Verona Medica sa che Carlo<br />

Marchi è una vera e propria miniera di<br />

conoscenze storiche.<br />

I lettori lo conoscono per i suoi scritti; in<br />

pochi sanno che è un bravo cardiologo.<br />

Questo libro trae il suo argomento dalla<br />

battaglia di Solferino, avvenuta il 24<br />

giugno 1859, durante la seconda guerra<br />

di Indipendenza, tra le truppe di Napoleone<br />

III, alleato dei Piemontesi e gli<br />

Austriaci di Francesco Giuseppe.<br />

Le perdite in battaglia furono pesantissime<br />

da entrambe le parti, lo stato dei<br />

feriti sul terreno tali da indurre Henry<br />

Dunant (vedi Verona Medica dell’aprile<br />

2007) a gettare le beasi per la creazione<br />

della Croce Rossa Internazionale.<br />

“Lo storico ed il medico hanno lasciato<br />

campo libero allo scrittore, al romanziere<br />

che ha manipolato e plasmato personaggi<br />

che gli permettessero di dare<br />

voce alle migliaia di soldati impegnati<br />

nella battaglia, che gli rendessero possibile<br />

il mischiarsi a loro e sapere cosa<br />

sentirono, quali emozioni e sensazioni<br />

ebbero e con quale animo si trovarono<br />

coinvolti in quella immensa carneficina”.<br />

51


S.O.S. – Sostituzioni<br />

GIOVANI E PROFESSIONI<br />

Chi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 44).<br />

Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).<br />

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE<br />

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />

AMANTEA CAMILLA Verona NO 3408493077<br />

ANNECA ROSANNA Via Oslavia 11 Legnago NO 3351928285<br />

ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 3487075297<br />

BAMBACE CLARA NO 3487625192<br />

BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/b Negrar NO 3468203148 0457500193<br />

BARAC ALA Via Gen. Dall'Ora 54 Monzambano NO 3400699282<br />

BAZZUCCO GIGLIOLA Via Ariosto 13 Castel D'Azzano NO 3497837584<br />

BENEDETTI BEATRICE Via Pieve di Cadore Verona NO 45915767<br />

BERGAMINI CORINNA Via Rosmini 7 Verona NO 3472111574<br />

BERLESE BENEDETTA Treviso NO 3460159467<br />

BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 3470875231<br />

BISCARDO CARLO ALBERTO Via Del Bersagliere 14 Verona NO 3472314109<br />

BONANI ANNA Str. De Pont Arif 1 Moena NO 328823037<br />

BRISTOT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 3495344121<br />

BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 3403492111<br />

CAPONE FILOMENA NO 3405389117<br />

CASTELLLINI MAURIZIO Piazza Marconi 6 Sommacampagna NO 3472229569<br />

CHEMELLO FRANCESCA Via Toscanini 19 Schio NO 3281750499<br />

CICOLINI ALESSIA Via Sant'Alessio 22 Verona NO 3493818420<br />

COGHI ALESSANDRA Via Oberdan 14 Castel D'Azzano NO 3474029759<br />

COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 3402391194 0457902445<br />

CORTESI MARIA GRAZIA C.so P.ta Nuova, 42 Verona NO 3474884646 045509534<br />

CUSUMANO CATERINA Via Spina 16 Verona NO 0452020845 2397145001<br />

DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA Vicenza NO 0444922789 3490084078<br />

DI GAETA GIUSEPPE Via Adria 3 Verona NO 3381007117<br />

DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 3491058696<br />

DIMA CATIA Via Papa Paolo VI, 2 Pescantina NO 3476613926<br />

EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 3927509915 3928270825<br />

FABBRICI ROMINA Via dei Bursi 22/A Oppeano NO 3385959949<br />

FORIERI ELISA Via ruffo 11 Verona NO 3408742930 045520191<br />

GABALDO MONIA Via Della Speranza 38 Villafranca SI 3471649233 0456302944<br />

GIANNELLI FRANCESCA Via Centro 22 Verona NO 3383625647<br />

GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 3498645500<br />

GIUSTOZZI GLORIA Via Santi 2 Caldiero NO 3333147739<br />

HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 3394573366<br />

HAYEK ABDALLAH NO 3485763324<br />

HIJAZI QUITAIBA NO 3287735031<br />

INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 3200208129 0458344245<br />

KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona NO 3476724694<br />

KANIOURAS THOMAS Via G. Corsini 11 San Michele Extra 045 8949148 3278291909<br />

LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona NO 3294239871<br />

LULLI CHIARA Via Maroncelli 12 Verona NO 3280240410<br />

MALFERMONI GIULIO Via S. Da Polenta 4 Verona NO 3405394964<br />

MANCUSO MICHELA Via Adria 3 Verona NO 3921668363<br />

MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 3476972730<br />

MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 0458348055 3336013613<br />

MARCOLINI LISA Via Brigata Savoia 1 Verona NO 3477336779<br />

MARCONI VALERIA Via San Matteo Soave NO 3491857154<br />

MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045549869 3479644976<br />

MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 3487647901<br />

MESSINA OLIMPIA Via Sant'Angela Merici 4 Verona NO 3208816205<br />

MILLARDI DEBORAH Via Regina Adelaide Verona NO 3478319485<br />

MINERVA GIORGIO Via Zattoni 56 Verona NO 3470487352<br />

MINGOLLA LUCIA Via Giorgione 2 Verona NO 0452224406 3463131450<br />

MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 verona NO 3471526814 0457810780<br />

52 VERONA MEDICA


VERONA MEDICA<br />

GIOVANI E PROFESSIONI<br />

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />

MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 3381339033<br />

OBINU LUCA NO 3460237386<br />

PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 3475856766<br />

PASETTO TRYSA Via Roveggia 27/a Verona NO 3397286242<br />

PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 3288832413<br />

PASQUALETTO CRISTIANA Via Ravenna 13 Verona NO 3280393800<br />

PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 3492367156<br />

PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 3487708480<br />

PELACCHI NICOLA Via Poli 15 Villabartolomea NO 3483923763<br />

PELLEGRINI NADIA Via Vilmezzano 62 Caprino V.se NO 3495202798<br />

PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D'Alpone NO 3400631022<br />

PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona NO 3400671750 045918550<br />

POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se NO 3342007690 0456230887<br />

PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 3491880958<br />

RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 3201896140<br />

RAPAGNANI PAOLA NO 3491202236<br />

RIGATELLI ALBERTO Via F. Cilea 7 Legnago NO 3479764278 044223924<br />

ROSSATO RICCARDO FRANCESCO Via A. Vespucci 35 Sanguinetto NO 0442365273 3492961114<br />

ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 3933305881 376224114<br />

ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 3406763709<br />

RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D'adige NO 3472597635<br />

SABBAGH DANIA Visa Imola 12 Verona NO 3407774501<br />

SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 3388304440<br />

SANSOTTA NAIRE Via S. Angela Merici 4 Verona NO 3297158223<br />

SARTORI VALENTINA Via L. Da Quinto 111 Verona SI 3406235787<br />

SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 3284840238 045835227<br />

SCRINZI GIULIA Via Nicola Mazza 75 Verona NO 3406024850<br />

SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 3472313146 3332384260<br />

SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 3478207893<br />

SPILIMBERGO IRENE Via Monte Canino Verona SI 347/8834886<br />

STANCARI LORENZO Via Campagnazza 11/b Marmirolo (mn) NO 3498328416<br />

STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano SI 3334890436<br />

SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 3491949826<br />

TOFFANELLO GIULIA Via M. Ortigara 9/a Verona NO 3477161347<br />

TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045516494 3294048413<br />

TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 3338010289<br />

TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 3356302775<br />

TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045918321 3475156098<br />

ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 3357440613<br />

VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D'azzano SI 3477861608<br />

VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) NO 3356763374<br />

ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045980198 3403739880<br />

ZANGHI SALVATORE NO 3404173550<br />

ZARDINI DANIELA Via S Sofia 5 San Pietro Incariano SI 0456801986 3402865879<br />

ZATTERA MASSIMILIANO Via Valpantena 92/c Verona SI 3480617360 0458701245<br />

ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 3398714514 0442629280<br />

ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 3492984405<br />

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA<br />

Cognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2<br />

ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli, 3 Verona 0458035325 3482932506<br />

BARAC ALA Via Gen. Dall’Ora 54 Mozambano 3400699282<br />

DIMA CATIA Via Papa Paolo VI, 2 Pescantina 3476613926<br />

DEPLANO EMANUELA Verona 3389979145<br />

HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 3394573366<br />

RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 3479097447<br />

STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’Azzano 3334890436<br />

ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 3402335107<br />

PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 3384174551<br />

KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 3476724694<br />

SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona 3472313146 3332384260<br />

AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/B Verona 045526846 3400910058<br />

VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D’Azzano 3477861608 3289067502<br />

FABBRICI ROMINA Via Dei Bursi 22A Oppeano 3385959949<br />

53


Chi cerca… trova<br />

TEMPO LIBERO<br />

Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 36 ed a volercelo inviare.<br />

Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).<br />

Si raccomanda di segnalare alla Redazione<br />

le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne<br />

la “Clearance”. La Redazione provvederà<br />

comunque alla sospensione degli<br />

annunci dopo un certo numero di pubblicazioni.<br />

Si accettano solo annunci “brevi”.<br />

AFFITTASI studio medico<br />

ad Albaredo d’Adige (Vr),<br />

arredato, con sala d’attesa e bagno.<br />

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28/05/2009 alle ore 17 circa. In particolare<br />

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prestato i primi soccorsi, probabilmente<br />

operante nell’ospedale di B.go Trento.<br />

Potete contattarmi ai numeri:<br />

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Tel. 333 5344604<br />

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Tel. 335 440351<br />

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mezzi pubblici.<br />

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Tel. 349 1980943<br />

54 VERONA MEDICA


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Messaggio agli operatori sanitari<br />

Volete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per i<br />

vostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicida<br />

di Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. Infatti<br />

Aermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagio<br />

in ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali,<br />

dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistema<br />

Plasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificati<br />

e quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute).<br />

Adesso mi sento più tranquilla<br />

in ambulatorio perchè<br />

il mio medico ha installato il<br />

climatizzatore Aermec dotato<br />

di purificatore d’aria che elimina<br />

germi e batteri nell’aria...<br />

www.aermec.com

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