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Patologia cutanea<br />
in ambiente marino<br />
ALBERTO PERONI<br />
Specialista Dermatologo<br />
In occasione di un corso di aggiornamento<br />
ho avuto modo di assistere ad una<br />
presentazione estremamente interessante<br />
tenuta dal dott. Riccardo SIRNA<br />
Direttore U.O.C. Dermatologia Ospedale<br />
della Misericordia A.S.L. n. 9<br />
GROSSETO nonché Responsabile<br />
dell’Acquario Comunale e “Gruppo<br />
Recupero Tartarughe Marine” GROS-<br />
SETO cui va tutta la mia ammirazione e<br />
la mia gratitudine per aver brillantemente<br />
trattato un tema di..scottante attualità<br />
come la Patologia cutanea “ACQUA-<br />
TICA”, legata cioè all’acqua stessa, alle<br />
sue caratteristiche fisico chimiche o alle<br />
attività che vi si svolgono.<br />
La relazione mi è piaciuta al punto di<br />
tentare di riassumerla per i Colleghi della<br />
Provincia. La necessaria limitazione della<br />
documentazione fotografica che faceva<br />
parte della presentazione, ovviamente,<br />
rende meno brillante il tutto pur tuttavia<br />
se ne potranno trarre alcuni spunti pratici,<br />
di un certo interesse.<br />
Una piccola notazione: il riferimento a<br />
patologie indotte da specie marine extramediterranee,<br />
vista la mobilità delle nostre<br />
popolazioni, non sembra così fuori<br />
luogo anche per interpretare correttamente<br />
sintomi e segni residuali sulla cute<br />
dei viaggiatori estremi anche a distanza<br />
di tempo.<br />
“Last but not least”: non si insiste mai abbastanza<br />
sulla necessità della foto protezione,<br />
specie per i bimbi e per i fototipi I<br />
e II, specie nelle aree colpite; non farlo<br />
può comportare la persistenza di pesanti<br />
esiti pigmentari,<br />
Alberto Peroni<br />
Trochus<br />
AGGIORNAMENTO<br />
PATOLOGIA DA AGENTI MARINI<br />
Tre eventi patologici legati a meccanismi<br />
di tipo:<br />
- Tossico<br />
- Tossico-traumatico<br />
- Traumatico<br />
Organismi acquatici noti:<br />
- Alghe •<br />
- Spugne •<br />
- Molluschi •<br />
- Crostacei •<br />
- Echinodermi •<br />
- Celenterati •<br />
- Briozoi •<br />
- Pesci •<br />
- Anellidi<br />
Le forme più comuni e più importanti<br />
sono dovute al contatto, solitamente<br />
involontario, con Molluschi, Crostacei,<br />
Echinodermi, Pesci e Celenterati. Questi<br />
ultimi sono anche quelli, dal punto<br />
di vista dermatologico, più interessanti<br />
per le lesioni in grado di procurare e<br />
per gli esiti che talora residuano.<br />
DERMATITI DA MOLLUSCHI<br />
Alcuni appartenenti ai generi Trocus e<br />
Conus dei mari tropicali sono in grado<br />
di lanciare piccole strutture a forma di<br />
freccia che provocano dolore ed<br />
edema locale. Tra gli appartenenti al<br />
Phylum Mollusca del Mediterraneo<br />
ricordiamo la Aphlysia punctata e depilans<br />
(lepri di mare) che pare venissero<br />
usate a scopo depilatorio degli etruschi<br />
e dai romani.<br />
La Lepre di Mare (Aplysia Depilans),<br />
detta anche lumaca di mare<br />
Al phylum Mollusca appartengono<br />
anche i Cefalopodi ossia i comuni<br />
polpi (Octopus vulgaris e simili) che<br />
oltre al morso (possiedono un robusto<br />
becco) talora possono provocare una<br />
buffa dermatite con il fenomeno della<br />
“Coppettazione” dovuta alle ventose<br />
presenti sui tentacoli. (vedi sotto)<br />
DERMATITI DA CROSTACEI<br />
Ordine: ISOPODI (Pidocchi di mare)<br />
Famiglia Cymothoidae Specie Anilocra<br />
physodes, Nerocila orbignyi<br />
Pidocchio di Mare (Nerocila orbignyi)<br />
Si contraggono camminando e/o passeggiando<br />
nell’acqua bassa o stando<br />
seduti sugli scogli. Gli esemplari sono<br />
di sesso maschile quando nuotano<br />
liberi nell’acqua, diventano femmine<br />
dopo il pasto. Infliggono un morso<br />
rapido, penetrante, abbastanza dolente.<br />
Provocano inizialmente una lesione<br />
eritemato-papulosa, talora pomfoide,<br />
solitamente centrata da un punto emorragico<br />
nella zona di infissione dell’apparato<br />
buccale. Al distacco lieve stillicidio<br />
ematico. Dopo alcune ore alone<br />
eritematoso perilesionale modicamente<br />
infiltrato. Piccola crosta ematica con<br />
eritema più o meno intenso; regressione<br />
totale in circa 7-10 giorni. Normalmente<br />
si staccano spontaneamente<br />
dalla cute, non riconoscendo l’uomo<br />
come loro ospite.<br />
Conus ventricosus<br />
VERONA MEDICA 17