16.06.2013 Views

professione e legge - OMCEO VR

professione e legge - OMCEO VR

professione e legge - OMCEO VR

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’impatto del Diabete<br />

in medicina generale<br />

Guarino Angelo, Mauro Mattioli,<br />

Ercole Riccardo<br />

Medicina Generale di gruppo<br />

Legnago (<strong>VR</strong>)<br />

Il Diabete Mellito è una condizione<br />

caratterizzata da un patologico aumento<br />

della concentrazione di glucosio<br />

nel sangue; responsabile di<br />

questo fenomeno è un difetto assoluto<br />

o relativo di insulina, ormone secreto<br />

dalle insule di Langherhans del pancreas<br />

ed indispensabile per il metabolismo<br />

degli zuccheri.<br />

Nel mondo occidentale rappresenta<br />

attualmente la 6° causa di morte in<br />

generale e la 1° causa di cecità e di<br />

amputazione degli arti per arteriopatia<br />

obliterante cronica ostruttiva; nel diabetico<br />

l’incidenza di morte per causa<br />

cardiovascolare si triplica rispetto alla<br />

persona sana.<br />

Diagnosi di diabete allo stato attuale<br />

dell’arte: Si ritiene normale la glicemia<br />

fino al valore di 100 mg/dl, i valori<br />

compresi fra 100 e 125 definiscono la<br />

condizione di alterata glicemia a<br />

digiuno (IFG Improved Fasting Glucose).<br />

Valori di glicemia a digiuno ≥ 126<br />

mg/dl, in due occasioni diverse, sono<br />

sufficienti secondo l’American Diabetes<br />

Association a porre diagnosi di<br />

diabete, per la quale è anche sufficiente<br />

il riscontro di un unico valore ≥<br />

a 200 mg/dl, rilevato in qualunque<br />

momento della giornata o due ore dopo<br />

un carico di glucosio.<br />

Valori di glicemia compresi fra 140 ≤<br />

Tabella n. 1<br />

AGGIORNAMENTO<br />

200 dopo un carico di glucosio definiscono<br />

invece la ridotta tolleranza al<br />

glucosio (IGT Improved Glucose Tolerance).<br />

IFG ed IGT possono evolvere nel<br />

tempo verso un Diabete conclamato<br />

(tab. 1).<br />

Il medico di famiglia dovrebbe operare<br />

una prima selezione dei pazienti,<br />

sulla base dei fattori di rischio noti<br />

(età, indice di massa corporea e circonferenza<br />

addominale, familiarità,<br />

etnia, iperlipidemia, ipertensione, ecc),<br />

per scegliere quali sottoporre allo<br />

screening. IFG e IGT, ovvero le situazioni<br />

definite prediabetiche nella<br />

pratica quotidiana, rappresentano<br />

probabilmente l’ambito più importante<br />

e cruciale suscettibile dell’intervento<br />

diretto del curante che, in questo ambito,<br />

può davvero esser determinante<br />

per la salute futura del paziente a<br />

rischio. In questo campo dovrebbero<br />

esser convogliate maggiori risorse e<br />

sforzi finalizzati ed ottimizzare interventi<br />

coordinati per una più efficace<br />

incisività della medicina preventiva di<br />

base che produrrebbe senz’altro<br />

salute, migliore qualità di vita e, non<br />

da ultimo, futuro risparmio economico.<br />

Imperativo intervenire il più precocemente<br />

possibile…<br />

Quanto più precoce è la diagnosi,<br />

tanto più risulterà efficace la terapia<br />

mirata alla prevenzione dello sviluppo<br />

della malattia e delle sue temibili<br />

complicanze croniche. Solide evidenze<br />

cliniche dimostrano palesemente<br />

che è possibile prevenire o ritardare<br />

• IFG: glicemia a digiuno 100≤ 126 mg/dl<br />

• IGT: glicemia alla 2ª ora di OGTT 140≤200 mg/dl<br />

• IFG e IGT si associano ad aumento del rischio di malattia CV che<br />

va dal 25 al 50%<br />

~ 25% progrediscono a diabete, ~ 50% rimangono tali, e ~ 25%<br />

regrediscono a NGT<br />

la comparsa della malattia nella popolazione<br />

generale con alcuni tipi di trattamento<br />

farmacologici, ma soprattutto<br />

non-farmacologici, attraverso interventi<br />

sullo stile di vita.<br />

Selezionare i soggetti a rischio e verificare<br />

lo stato prediabetico con i test<br />

a disposizione dovrebbe divenire una<br />

delle priorità dei medici di Medicina<br />

generale dato che prediabete, diabete<br />

e malattie cardiovascolari colpiscono<br />

di più le classi socialmente ed<br />

economicamente svantaggiate, ovvero<br />

quelle classi che accedono quasi<br />

esclusivamente all’assistenza sanitaria<br />

pubblica e per le quali la correzione<br />

degli stili di vita rappresenta, di<br />

fatto, l’intervento più importante, economico<br />

e quindi realizzabile.<br />

Resta ancora da stabilire con precisione<br />

ogni quanto tempo andrebbe<br />

ripetuto lo screening e come debbano<br />

essere strutturati dei programmi<br />

d’esercizio applicabili ad un gran numero<br />

di soggetti.<br />

In ogni caso, al di sopra dei 45 anni è<br />

opportuno eseguire una glicemia, da<br />

ripetere, se normale, ogni due anni.<br />

Diabete in Italia<br />

La prevalenza del diabete in Italia è<br />

stata riportata essere intorno al 6-7%<br />

della popolazione: nel nostro paese<br />

il numero di diabetici si aggirerebbe,<br />

dunque, intorno i 3 milioni. Si prevede<br />

che in tempi medi i paesi occidentali,<br />

Italia inclusa, si avvicineranno a una<br />

prevalenza del 10%; di fronte a questi<br />

numeri le stesse Nazioni Unite hanno<br />

deciso, con una risoluzione del 22<br />

dicembre 2006, di allertare tutti i paesi<br />

membri a prendere coscienza del<br />

problema diabete, invitandoli a intervenire<br />

con misure concrete di prevenzione.<br />

Vanno considerati in primis i costi<br />

sanitari di questo flagello: già oggi la<br />

cura del diabete divora circa il 7-8%<br />

di tutta la spesa sanitaria, di cui circa<br />

il 50% è sostenuto dai costi relativi ai<br />

ricoveri per complicanze. Se non si<br />

VERONA MEDICA 13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!