professione e legge - OMCEO VR
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Ciò che sicuramente non ha funzionato,<br />
ha infine affermato il Dott.<br />
Greco, sono stati la comunicazione<br />
alla popolazione ed il piano di ospedalizzazione<br />
dei pazienti gravi, che<br />
mediamente sono arrivati al ricovero<br />
in 5^ giornata, troppo tardi rispetto<br />
alle indicazioni, previste in 1 a o 2 a<br />
giornata. L’obesità infine è risultata<br />
essere un fattore di rischio importante<br />
per una forma influenzale<br />
grave Il prof Garattini ha iniziato la<br />
sua relazione esponendo alcuni dati:<br />
dall’inizio dell’epidemia sono stati<br />
registrati 5.582.000 casi; 453 sono<br />
stati i ricoveri, 259 i decessi ( nello<br />
stesso periodo si sono registrati più<br />
di 125.000 morti per altre patologie).<br />
Tra i decessi il 41,7%<br />
erano donne, le fasce di<br />
età più colpite quella tra i<br />
15 e i 44 anni (32,4%) e<br />
quella tra i 45 e i 64 anni<br />
(34%). La Regione più<br />
colpita è stata la<br />
Campania con il 20,1% di<br />
tutti i decessi; seguono la<br />
Puglia (13,9%), il Lazio<br />
(11,2%), il Piemonte<br />
(10%), la Sicilia (9,3%) e<br />
la Calabria (6,2%). Due<br />
Regioni (Valle d’Aosta e<br />
Sardegna) non hanno<br />
segnalato decessi.<br />
Il 77,2% dei decessi è<br />
avvenuto in persone che<br />
presentavano almeno una<br />
condizione di rischio. Tali<br />
dati ribadiscono secondo<br />
il relatore la benignità<br />
della pandemia con una<br />
eccessiva enfatizzazione<br />
del reale rischio, che,<br />
come sempre nelle forme<br />
infettive, é soprattutto a carico dei<br />
soggetti con più co-morbilità. “C’è<br />
stata contraddizione tra l’allarmismo<br />
e il ripetuto messaggio riguardante<br />
la «benignità » dell’H1N1” ha affermato<br />
il prof. Garattini, che si è poi<br />
soffermato sulla mancata chiarezza<br />
circa i componenti del vaccino, che<br />
ha portato a ritenere erroneamente<br />
pericolosa la presenza dell’adiuvante.<br />
Infine ha ribadito l’inutilità dei<br />
farmaci antivirali, che risultano<br />
essere gravati più da eventi avversi<br />
che da una reale e dimostrata efficacia<br />
nel prevenire o ridurre la<br />
durata e la gravità della malattia.<br />
Nella sua brillante esposizione il<br />
Dott. Satolli ha evidenziato come<br />
l’H1N1 sia stata la prima “pandemia<br />
ATTUALITÀ<br />
mediatica”, in quanto i “mass-media”<br />
e soprattutto Internet si sono impadroniti<br />
dell’argomento e di fatto<br />
hanno orientato l’opinione pubblica<br />
ed i governi, scalzando medici e<br />
organizzazioni preposte alla<br />
gestione sanitaria della pandemia<br />
dal loro ruolo. È stata la pandemia<br />
dell’incertezza! Casi scanditi come<br />
presagio di decimazione di massa,<br />
gestione non trasparente della situazione,<br />
comunicazioni contraddittorie<br />
interpretate come sinonimo di<br />
complotto o di interessi occulti…<br />
Il Prof Pier Luigi Lopalco dell’ECDS<br />
ha affrontato nella sua relazione intitolata<br />
“ Vaccinazioni: fra miracoli e<br />
teorie di complotto” il problema delle<br />
vaccinazioni. Ha iniziato mostrando<br />
vecchie fotografie della metà del<br />
1800 in cui venivano immortalate le<br />
chilometriche code degli abitanti di<br />
New York per sottoporsi alla vaccinazione<br />
antivaiolosa per arrivare fino<br />
all’odierna opinione (peraltro errata)<br />
che le vaccinazioni non siano più<br />
così importanti, vista la scomparsa<br />
di molte gravi malattie infettive e la<br />
presenza di un armamentario farmacologico<br />
rilevante in campo infettivo<br />
logico.<br />
Ha ribadito anche che l’opinione<br />
pubblica è più affascinata dal<br />
mistero, dall’idea di complotto che<br />
dalla banale realtà: le conoscenze<br />
mediche sono limitate e spesso<br />
incerte.<br />
Ha riportato infine alcuni dati sulla<br />
campagna vaccinale: complessivamente<br />
in Italia sono state somministrate<br />
871.277 prime dosi e 52.780<br />
seconde dosi, il personale sanitario<br />
e socio-sanitario ha ricevuto 160.659<br />
dosi, per una copertura del 15%;<br />
negli altri stati la situazione è stata<br />
più o meno simile,; i migliori la<br />
Svezia e l’Olanda con oltre il 70%<br />
della popolazione a rischio vaccinata.<br />
Gli altri relatori hanno evidenziato<br />
come l’organizzazione sanitaria<br />
nazionale e regionale abbia trascurato<br />
completamente l’importante<br />
ruolo dei Medici di Medicina Generale<br />
e dei Pediatri Convenzionati<br />
che, da anni, hanno dimostrato<br />
di garantire altissime<br />
percentuali di vaccinazioni<br />
della popolazione (oltre il<br />
70% della popolazione a<br />
rischio nell’influenza<br />
stagionale, più del 95%<br />
dei bambini nelle vaccinazioni<br />
dell’infanzia, anche<br />
in regioni come il Veneto<br />
ove tali vaccinazioni non<br />
sono più obbligatorie.). Il<br />
dott Gangemi ha poi<br />
concluso auspicando un<br />
maggior coinvolgimento<br />
dei Medici di Medicina<br />
Generale e dei Pediatri<br />
Convenzionati nella<br />
gestione e comunicazione<br />
in corso di una nuova<br />
pandemia, ricordando<br />
infine come l’attenersi ai<br />
semplici principi deontologici<br />
può evitare di<br />
trasmettere alla popolazione<br />
la sensazione di<br />
incertezza nella gestione dell’emergenza<br />
piuttosto che il corretto<br />
concetto di incertezza derivante dal<br />
fatto che le conoscenze della medicina<br />
sono, in molti casi (come nelle<br />
pandemie), limitate.<br />
Nella discussione finale, molto<br />
pacata e civile, sono stati suggerite<br />
alcune strategie per riguadagnare<br />
credibilità nella gestione delle<br />
pandemie da parte del Servizio Sanitario<br />
Nazionale:<br />
• Stretti rapporti tra strutture sanitarie<br />
preposte, medici, associazioni<br />
dei malati e Comuni.<br />
• Un unico portavoce ufficiale<br />
anche in campo politico (“Solo<br />
chi è convinto riesce a convincere”)<br />
VERONA MEDICA 35