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nel Veneto sono circa 400 è in fase avanzata la programmazione del Corso previsto per il 2009 per Medici Sportivi Aggregati. Il Corso si svolgerà a Padova i giorni 24 e 25 settembre 2010, presso la sala Conferenze della Associazione Sportiva Canottieri (Stella d’Oro al Merito Sportivo), Strada Polveriera, 3G, 35142 Padova con i seguenti orari: venerdì 24 settembre 18,30- 22,30; sabato 9,00-18,30. Per informazioni ed iscrizioni i Colleghi interessati potranno prendere contatto con il Presidente Associazione Medico Sportiva di Verona, dott. Alberto Ciacciarelli. Le informazioni saranno presenti su http://www.fmsi.it/, corsi di formazione a cra dei Comitati Regionali o Sito WEB REGIONALI. Il corso gratuito è una occasione unica per i Medici che svolgono già attività presso Società Sportive e le siamo grati potrà dare l’informazione a tutti i Medici iscritti all’Ordine di Verona, attraverso la pubblicazione della notizia nel prossimo bollettino. DOTT. ALBERTO CIACCIARELLI PRESIDENTE A.M.S. VERONA LORENZO SPIGOLON COMITATO REGIONALE VENETO - F.M.S.I. RICORDATE...! LETTERE AL DIRETTORE Muro di Berlino in Brà a Verona Gent.mo Direttore di “Verona Medica” Dott. Roberto Mora Ti invio, trascritto in allegato, l’intervento esposto, in Consiglio comunale a Verona, per contestare l’iniziativa di erigere “un muro celebrativo” a memoria di quello, ormai sparito, a Berlino. Sono convinto infatti che l’ostinazione a voler imporre “Giornate – Monumenti – Targhe” alla memoria di eventi, ancora contestati e non serenamente condivisi “da tutte le parti coinvolte”, finisce per alimentare posizioni comportamentali ancora esasperate e conflittuali. Si possano in effetti favorire e alimentare processi comportamentali psicotici come risposta ad eventi celebrativi non ancora serenamente condivisi e comunque partigiani, da entrambe le parte. Come Medico, ancorchè consigliere comunale, mi preoccupa quindi e mi inquieta la frequente violenza che accompagna gli opposti schieramenti che ancora pretendono di guidare le proprie presunte verità. Nei confronti proprio dei giovani tale opera verrebbe percepita come alibi per innescare ancora violenze contrapposte. Sarebbe infine forse opportuno e più ancora educativo aiutare i nostri giovani a dimenticare e non conservare memoria sulle imprese e i comportamenti di “certi padri e certe ideologie” del passato e ..del presente. Con Affetto e Stima “Muro della Vergogna” che il Popolo tedesco ha voluto dimenticare, abbattendolo, e a noi veronesi vogliono ricordarlo, costruendolo. Non si capisce perché ostinarsi a far rivivere un passato così pieno di tragedie. Queste cosiddette “giornate della memoria” per ricordare e commemorare episodi di crudeli esperienze passate, si sono rivelate, nel tempo, confronti ulteriori di violenze e rancori, piuttosto che giornate di serena riflessione collettiva. La Germania ha già svuotato la memoria dagli eventi bellici e.. dagli uomini che, a vario titolo, vi parteciparono. E ha raggiunto, da tempo, una pace interiore nella reciproca condanna degli errori passati. Noi, in Italia, viviamo invece nell’ossessiva e funesta ricerca di una “memoria” che fu crudele e odiosa per tutti. Alcuni perseguono un perenne rancore che non riescono a saziare, e trascinano, con asprezza devastante, un ricordo di eventi storici ritenuto ormai, dai più, ampiamente superato. E questo simulacro di “muro” a Verona si presta, ancora una volta, a rinfocolare e contrapporre gruppi facinorosi che si contendono l’interpretazione della “loro” verità. Le risposte infine della Sovrintendenza, che sembra condividere anche questa brutta ricostruzione del muro di Berlino nella piazza antistante il monumento dell’Arena, si definiscono quantomeno “sorprendenti”. ELIO INSACCO CONSIGLIERE COMUNALE VERONA È fatto obbligo a tutti gli Iscritti: a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale; b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il relativo attestato in competente bollo. Prestanomismo Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita: 1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano comunque il proprio nome, ovvero ELIO INSACCO CONSIGLIERE COMUNALE la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolare l’esercizio abusivo delle e… MEDICO professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno; Il muro nato per separare: 2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove a Berlino si abbatte per dimenticare; costituiti, hanno facoltà di promuovere a Verona si costruisce per ricordare. ispezioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri iner- Con stupore la Città di Verona ha enti alle rispettive professioni. appreso, dai giornali, la notizia che l’Amministrazione comunale (?) vuole costruire un simulacro del famoso 12 VERONA MEDICA
L’impatto del Diabete in medicina generale Guarino Angelo, Mauro Mattioli, Ercole Riccardo Medicina Generale di gruppo Legnago (VR) Il Diabete Mellito è una condizione caratterizzata da un patologico aumento della concentrazione di glucosio nel sangue; responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone secreto dalle insule di Langherhans del pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Nel mondo occidentale rappresenta attualmente la 6° causa di morte in generale e la 1° causa di cecità e di amputazione degli arti per arteriopatia obliterante cronica ostruttiva; nel diabetico l’incidenza di morte per causa cardiovascolare si triplica rispetto alla persona sana. Diagnosi di diabete allo stato attuale dell’arte: Si ritiene normale la glicemia fino al valore di 100 mg/dl, i valori compresi fra 100 e 125 definiscono la condizione di alterata glicemia a digiuno (IFG Improved Fasting Glucose). Valori di glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl, in due occasioni diverse, sono sufficienti secondo l’American Diabetes Association a porre diagnosi di diabete, per la quale è anche sufficiente il riscontro di un unico valore ≥ a 200 mg/dl, rilevato in qualunque momento della giornata o due ore dopo un carico di glucosio. Valori di glicemia compresi fra 140 ≤ Tabella n. 1 AGGIORNAMENTO 200 dopo un carico di glucosio definiscono invece la ridotta tolleranza al glucosio (IGT Improved Glucose Tolerance). IFG ed IGT possono evolvere nel tempo verso un Diabete conclamato (tab. 1). Il medico di famiglia dovrebbe operare una prima selezione dei pazienti, sulla base dei fattori di rischio noti (età, indice di massa corporea e circonferenza addominale, familiarità, etnia, iperlipidemia, ipertensione, ecc), per scegliere quali sottoporre allo screening. IFG e IGT, ovvero le situazioni definite prediabetiche nella pratica quotidiana, rappresentano probabilmente l’ambito più importante e cruciale suscettibile dell’intervento diretto del curante che, in questo ambito, può davvero esser determinante per la salute futura del paziente a rischio. In questo campo dovrebbero esser convogliate maggiori risorse e sforzi finalizzati ed ottimizzare interventi coordinati per una più efficace incisività della medicina preventiva di base che produrrebbe senz’altro salute, migliore qualità di vita e, non da ultimo, futuro risparmio economico. Imperativo intervenire il più precocemente possibile… Quanto più precoce è la diagnosi, tanto più risulterà efficace la terapia mirata alla prevenzione dello sviluppo della malattia e delle sue temibili complicanze croniche. Solide evidenze cliniche dimostrano palesemente che è possibile prevenire o ritardare • IFG: glicemia a digiuno 100≤ 126 mg/dl • IGT: glicemia alla 2ª ora di OGTT 140≤200 mg/dl • IFG e IGT si associano ad aumento del rischio di malattia CV che va dal 25 al 50% ~ 25% progrediscono a diabete, ~ 50% rimangono tali, e ~ 25% regrediscono a NGT la comparsa della malattia nella popolazione generale con alcuni tipi di trattamento farmacologici, ma soprattutto non-farmacologici, attraverso interventi sullo stile di vita. Selezionare i soggetti a rischio e verificare lo stato prediabetico con i test a disposizione dovrebbe divenire una delle priorità dei medici di Medicina generale dato che prediabete, diabete e malattie cardiovascolari colpiscono di più le classi socialmente ed economicamente svantaggiate, ovvero quelle classi che accedono quasi esclusivamente all’assistenza sanitaria pubblica e per le quali la correzione degli stili di vita rappresenta, di fatto, l’intervento più importante, economico e quindi realizzabile. Resta ancora da stabilire con precisione ogni quanto tempo andrebbe ripetuto lo screening e come debbano essere strutturati dei programmi d’esercizio applicabili ad un gran numero di soggetti. In ogni caso, al di sopra dei 45 anni è opportuno eseguire una glicemia, da ripetere, se normale, ogni due anni. Diabete in Italia La prevalenza del diabete in Italia è stata riportata essere intorno al 6-7% della popolazione: nel nostro paese il numero di diabetici si aggirerebbe, dunque, intorno i 3 milioni. Si prevede che in tempi medi i paesi occidentali, Italia inclusa, si avvicineranno a una prevalenza del 10%; di fronte a questi numeri le stesse Nazioni Unite hanno deciso, con una risoluzione del 22 dicembre 2006, di allertare tutti i paesi membri a prendere coscienza del problema diabete, invitandoli a intervenire con misure concrete di prevenzione. Vanno considerati in primis i costi sanitari di questo flagello: già oggi la cura del diabete divora circa il 7-8% di tutta la spesa sanitaria, di cui circa il 50% è sostenuto dai costi relativi ai ricoveri per complicanze. Se non si VERONA MEDICA 13
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