è soltanto una storia di im prese? - CDO Brescia - Compagnia delle ...
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IL MINISTRO<br />
Maristella Gelmini, ministro dell’Istruzione, al fianco <strong>di</strong> Graziano Tarantini, presidente<br />
della Fondazione San Benedetto, e dell’insegnante Franco Nembrini in occasione<br />
della <strong>prese</strong>ntazione della quarta e<strong>di</strong>zione della Scuola <strong>di</strong> Sussi<strong>di</strong>arietà della<br />
Fondazione San Benedetto (<strong>Brescia</strong>, ottobre 2009 – photo Fotolive);<br />
a lato, Aristide Peli, assessore all’Istruzione della Provincia <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong> (photo Fotolive)<br />
per le famiglie, insegnanti e docenti selezionati<br />
e valorizzati come professionisti, percorsi<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o flessibili e personalizzati,<br />
or<strong>di</strong>namenti in linea con il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà,<br />
valutazione esterna <strong>delle</strong> scuole e<br />
abolizione del valore legale del titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
«Quello che più ci sta a cuore – spiega<br />
padre Francesco Ielpo, rettore dell’Istituto<br />
Franciscanum-Luzzago <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong> e consigliere<br />
Cdo – <strong>è</strong> la parità scolastica. Per dare<br />
piena attuazione alla legge 62 del 2000 occorre<br />
parità economica. Il finanziamento <strong>di</strong>retto<br />
alle famiglie permetterebbe loro <strong>una</strong><br />
reale possibilità <strong>di</strong> scelta e <strong>una</strong> positiva concorrenza<br />
fra le scuole».<br />
I passi positivi della riforma<br />
<strong>delle</strong> secondarie<br />
Sebbene il lavoro sia moltiss<strong>im</strong>o da fare,<br />
qualche passo avanti merita <strong>di</strong> essere sottolineato,<br />
in particolare nella riforma <strong>delle</strong><br />
scuole secondarie <strong>di</strong> secondo grado (operativa<br />
dall’anno scolastico 2010/2011). Gli<br />
in<strong>di</strong>rizzi dell’istruzione tecnica e dei licei<br />
sono stati razionalizzati e i percorsi formativi<br />
hanno un buon margine <strong>di</strong> autonomia<br />
per essere definiti in base al rapporto con<br />
il territorio e alle esigenze del mondo del<br />
lavoro, come ci spiega<br />
Aristide Peli, assessore<br />
provinciale all’Istruzione:«Particolarmente<br />
interessante per il<br />
territorio bresciano, in<br />
particolare per la Valtrompia<br />
e la Valle Camonica,<br />
<strong>è</strong> il liceo<br />
scientifico tecnologico,<br />
un nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />
che permette <strong>di</strong> sostituire<br />
al latino alcune ore de<strong>di</strong>cate alle<br />
materie tecniche e che può essere un’ott<strong>im</strong>a<br />
preparazione per affrontare <strong>una</strong> laurea<br />
in ingegneria. Un lavoro fondamentale che<br />
dobbiamo fare <strong>è</strong> quello informativo verso<br />
le famiglie affinché i ragazzi siano orientati<br />
al meglio. Stiamo già incontrando i <strong>di</strong>rigenti<br />
scolastici per capire le necessità <strong>delle</strong><br />
scuole, il loro <strong>di</strong>mensionamento ott<strong>im</strong>ale<br />
e la specificità del loro percorso. Nella<br />
flessibilità del biennio conclusivo valorizzeremo<br />
molto l’incontro dei ragazzi con le<br />
aziende, perché le scuole non sono al passo<br />
tecnologicamente. <strong>è</strong> <strong>una</strong> sfida <strong>im</strong>portante<br />
da affrontare in piena collaborazione<br />
con il mondo produttivo». n<br />
LA NOSTRA COMPAGNIA<br />
| SPECIALE<strong>CDO</strong>BRESCIA2009/2010 | NOVEMBRE 2009 | 21 |