è soltanto una storia di im prese? - CDO Brescia - Compagnia delle ...
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LAVORO: RISCOPERTA DELL’UMANO<br />
Il vino dei Papi, dal 1540 a oggi <strong>una</strong> tra<strong>di</strong>zione che non si <strong>è</strong> perduta<br />
Una vendemmia storica<br />
per Benedetto XVI<br />
IL VINO ChE L’AZIENDA AGrICOLA TOrrEGGIANI <strong>di</strong> Borgo<br />
Poncarale (Bs) ha donato a Benedetto XVI in<br />
occasione della sua visita a <strong>Brescia</strong> <strong>è</strong> prodotto<br />
dallo stesso vitigno, sulle medes<strong>im</strong>e terre e lavorato<br />
a mano come lo fu quello donato nel<br />
1540 a Papa Paolo III (Alessandro Farnese). Non sembrerebbe<br />
possibile, ma in tutti i particolari,<br />
perfino nella bottiglia, che rap<strong>prese</strong>nta il<br />
territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>, sono<br />
state mantenute le caratteristiche originarie:<br />
l’etichetta in argento che rap<strong>prese</strong>nta<br />
le antiche miniere valsabbine, il vetro soffiato<br />
a bocca tipico della repubblica <strong>di</strong> Venezia<br />
(<strong>di</strong> cui <strong>Brescia</strong> faceva parte), le chiusure<br />
in cera d’api, i cui allevamenti erano<br />
particolarmente <strong>prese</strong>nti sul lago d’Iseo.<br />
500<br />
RINASCIMENTO<br />
Un vino, per<br />
<strong>di</strong>rla con le<br />
parole <strong>di</strong><br />
Agostino Gallo,<br />
“rosso, l<strong>im</strong>pido,<br />
delicato e non<br />
dolce ma<br />
gradevolmente<br />
profumato, in<br />
<strong>una</strong> parola<br />
cortese” (photo<br />
Francesco<br />
Dell'Isola).<br />
| 26 | NOVEMBRE 2009 | SPECIALE<strong>CDO</strong>BRESCIA2009/2010 |<br />
E il vino?<br />
Tutte le notizie circa il<br />
vino e la sua lavorazione<br />
sono state perfettamente<br />
tramandate da Agostino<br />
Gallo, agronomo che<br />
realizzò, per pr<strong>im</strong>o al<br />
mondo, un vero e proprio<br />
manuale <strong>di</strong> agronomia in<br />
base al quale oggi, Michele<br />
e Andrea Torreggiani<br />
hanno potuto ricostruire<br />
tutti i macchinari necessari<br />
alla lavorazione<br />
<strong>delle</strong> uve, come avveniva<br />
nel Cinquecento.<br />
L’azienda agricola<br />
Torreggiani sorge proprio<br />
sulle terre che fornirono<br />
l’uva per il vino<br />
donato a Papa Paolo III.<br />
Per questo l’Università<br />
LA FAMIGLIA TORREGGIANI<br />
Per l’incre<strong>di</strong>bile opera <strong>di</strong> ricostruzione<br />
eno-archeologica il cui frutto <strong>è</strong> “500<br />
Rinasc<strong>im</strong>ento” i Torreggiani hanno<br />
ricevuto nel 2008, dalla Provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Brescia</strong>, il premio alla <strong>Brescia</strong>nità e<br />
dalla Camera <strong>di</strong> Commercio il premio<br />
“Fedeltà al lavoro”, categoria “Produzioni<br />
bresciane d’eccellenza”.<br />
degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong> e il Centro vitivinicolo<br />
provinciale li hanno interpellati affinché<br />
si rendessero <strong>di</strong>sponibili a produrre<br />
quello che oggi si chiama “500 rinasc<strong>im</strong>ento”,<br />
un vino storico che <strong>è</strong> l’esito <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci<br />
anni <strong>di</strong> ricerche ed <strong>è</strong> prodotto dal 2006 in<br />
2.500 bottiglie.<br />
La produzione ha richiesto la piantumazione<br />
del vitigno del marzemino bresciano<br />
(i cui cloni sono stati recuperati dai<br />
ricercatori dell’Università), che si coltivava<br />
ampiamente sul Montenetto nel ’500 e che<br />
era stato abbandonato per la sua scarsa produttività.<br />
I suoi grappoli, infatti, sono spargoli<br />
e minuscoli.<br />
Preziosiss<strong>im</strong>o recupero storico<br />
«Dopo cinquecento anni, da un Papa a un<br />
Papa, - racconta con passione<br />
Michele Torreggiani<br />
- la rinascita <strong>di</strong> questo<br />
vino e il donarlo a Benedetto<br />
XVI, per noi, rap<strong>prese</strong>ntano<br />
<strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> passaggio<br />
<strong>di</strong> test<strong>im</strong>one. In<br />
questo vino non c’<strong>è</strong> nulla<br />
<strong>di</strong> moderno. Tutto <strong>è</strong> antico,<br />
realizzato secondo tra<strong>di</strong>zione.<br />
Tutte le attrezzature<br />
sono state costruite<br />
esattamente come erano<br />
cinquecento anni fa ed <strong>è</strong><br />
stato possibile grazie al<br />
trattato <strong>di</strong> Agostino Gallo<br />
che <strong>è</strong> completo <strong>di</strong> tavole e<br />
<strong>di</strong>segni. Questo all’epoca<br />
permetteva a tutti gli agricoltori,<br />
anche i più isolati,<br />
<strong>di</strong> potersi far costruire<br />
le attrezzature giuste da<br />
fabbri e falegnami». n