è soltanto una storia di im prese? - CDO Brescia - Compagnia delle ...

LAVORO: RISCOPERTA DELL’UMANO
Mons. Mascher, accogliere il Papa, segno di speranza
Dio ama chi dona
con gioia
LA VISITA PASTOrALE DEL SANTO PADrE BENEDETTO
XVI nel ricordo di Paolo VI a Brescia giunge
in un momento di difficoltà per molte persone
che vivono le ripercussioni della crisi economica.
Segno della presenza di Cristo e por- del
tatore del Vangelo, il Papa viene accolto dalla diocesi
bresciana con la sobrietà voluta dalla Prefettura
| 24 | NOVEMBRE 2009 | SPECIALECDOBRESCIA2009/2010 |
della Casa apostolica in segno di rispetto
nei confronti della situazione di crisi, nell’unità
con le istituzioni e le parti sociali e
con l’entusiasmo, la disponibilità e la generosità
che da sempre caratterizzano i bresciani,
che annoverano una lunga tradizione
missionaria, come ci racconta mons.
Gianfranco Mascher, vicario generale della
diocesi di Brescia.
Molte famiglie stanno attraversando un
momento difficile. Quale valore ha, soprattutto
per loro, la visita di Benedetto
XVI?
«La presenza del Santo Padre, nella
vita di una comunità ecclesiale, ha
un significato preciso: per gli uomini
e le donne di fede è il vicario di
Cristo che porta il Vangelo, la notizia
dell’amore di Dio per l’umanità,
ma credo che tutti gli uomini di buona
volontà possano guardare con occhio
limpido alla figura del Santo Padre
vivendo, se non una simpatia personale,
una sintonia con il messaggio
di cui è testimone, che non può
che essere un messaggio di speranza.
Peraltro il Papa arriva ricco del dono
che ha fatto alla Chiesa e all’umanità:
l’ultima enciclica sociale, “Caritas
in Veritate”, che esprime perfettamente
la passione della Chiesa e
LA CURIA BRESCIANA
Mons. Gianfranco Mascher, vicario generale della
diocesi di Brescia, insieme al vescovo mons. Luciano
Monari
Papa per la vicenda umana nel suo complesso,
compresi i temi del lavoro, dell’economia
e della finanza. La presenza del Papa riafferma
il valore della persona ed è uno stimolo
e un incoraggiamento affinché ciascuno si
assuma le proprie responsabilità, senza tirarsi
indietro».
Cosa ha caratterizzato il lavoro di preparazione
per accogliere il Papa?
«Un evento di questo genere richiede una
preparazione enorme. La nostra diocesi, che
è particolarmente ricca (473 parrocchie oltre
ai movimenti e alle associazioni presenti),
è stata particolarmente attiva nella
preparazione, sia dal punto di vista spirituale,
sia, in modo sussidiario, dal punto
di vista organizzativo. Gli allestimenti, la
sicurezza, la preparazione della piazza per
la Santa Messa e della celebrazione liturgica
hanno visto il contributo di una Chiesa
unita. Il lavoro non è stato né semplice, né
facile, ma portato avanti con grande armonia
e serenità. Vorrei sottolineare la disponibilità
cordiale dei rappresentanti delle
pubbliche istituzioni e dei media. Sono rimasto
sorpreso da questa partecipazione
che rende questa visita l’evento di tutti».
Al Santo Padre è stata consegnata una colletta
per le necessità delle chiese nel mondo.
Come si è svolta la raccolta?
«Alla colletta hanno aderito largamente i cittadini
bresciani, dando un segno forte di condivisione
della passione del Santo Padre per
l’uomo, che si realizza negli innumerevoli aiuti
che elargisce in base alle necessità delle co-