è soltanto una storia di im prese? - CDO Brescia - Compagnia delle ...

degli spazi, riuscendo a concentrare
il patrimonio librario
in superfici di estensione fino
a 12 volte inferiori rispetto ai
sistemi tradizionali. Nell’agosto
del 2005 rails-asrs viene
presentato alla conferenza
mondiale Ifla di
Oslo dalla cui esperienza
nasce la nuova
e più avveniristica versione
denominata Vhdss (Very
high density storage system) che
si affianca alla versione hdss (High
density storage system) che rimane in produzione
dedicata alle emeroteche e alle biblioteche
con caratteristiche di patrimoni a
collana.
Il miglior utilizzo degli spazi
Guido Cupolo ha cominciato a pensare alla
tecnologia rails quando, nel 2002, è stato
chiamato dal Comune di Trieste per collocare
un fondo storico da mezzo milione di volumi
in un palazzo dell’800. In quell’occasione
l’“umanista” Cupolo (che, non a caso, ha
una laurea in psicologia che lo aiuta a non
diluire il suo eclettismo nella tecnicalità) si
rifiuta di “violentare” l’edificio. «Il progetto -
ricorda Cupolo - avrebbe comportato la violazione
di un bene culturale per conservarne
un altro». La soluzione automatizzata escogitata
per Trieste ha fatto scuola, tanto che, a
quella prima realizzazione, sono seguite installazioni
alla Biblioteca di Brescia, a Milano,
in edifici storici vincolati che, a fronte di
SISTEMA “A MISURA”
I magazzini Rails (a sinistra e in basso) sono
costituiti da un insieme di scaffalature mobili o
fisse che ospitano dei contenitori realizzati ad hoc
nelle dimensioni idonee a contenere i diversi
formati. Il deposito e il prelievo dei pezzi vengono
effettuati automaticamente grazie a una navetta
robotizzata
una continua estensione del patrimonio archivistico
e librario, prima delle innovative
macchine di Cupolo non avrebbero avuto altra
alternativa rispetto al costosissimo offsiting
(la dislocazione dell’archivio/biblioteca
in periferia).
«L’installazione dell’impianto robotizzato
- spiega Cupolo - è più economico dei sistemi
tradizionali perché noi creiamo un ambiente
non antropizzato, dedicato alla macchina,
dunque non c’è bisogno di tutti
gli standard necessari laddove esiste
una frequentazione umana:
scale, monta libri, ascensori,
impianti di riscaldamento
e raffreddamento,
sistemi di sicurezza,illuminazione.
Le nostre macchine,
inoltre, diminuiscono
il fabbisogno di personale. Con
le nostre macchine basta schiacciare
un pulsante e, in pochi minuti,
arriva il documento o il volume che si sta
cercando». rails, che collabora con numerose
università, enti scientifici e culturali, oltre
a servirsi della collaborazione dei più stimati
docenti e consulenti del settore, ha investito
in r&S alcuni milioni di euro dal 2002 a
oggi, diventando l’unica realtà al mondo a
costruire macchine ad altissima densità con
l’identificazione remota a radiofrequenza. La
tecnologia made in Brescia, che ha permesso
alla società di raddoppiare il fatturato in un
anno (dai 4 mlioni di euro del 2008 agli 8,5
del 2009), ha attirato l’attenzione anche della
prestigiosa Biblioteca di Stato russa che,
per la nuova biblioteca in costruzione sulla
Piazza rossa si è rivolta a Cupolo, considerando
la robotic automation di rails la più tecnologicamente
avanzata al mondo. Il progetto
da 36 milioni di euro presentato da Cupolo
per la nuova biblioteca prevede la gestione
di una biblioteca di nove piani, con 20 milioni
di volumi e 40 mila richieste di visione
giornaliere.
Insomma, la società bresciana ha tutta l’intenzione
di non “stare ferma”. n
LAVORO: RISCOPERTA DELL’UMANO
| SPECIALECDOBRESCIA2009/2010 | NOVEMBRE 2009 | 49 |