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La presidenza di Natale Rigotti ha dato ad Asat dimensione ...

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VITA ASSOCIATIVA<br />

Palazzo della Provincia<br />

D. Finora da questo circuito è riuscito a rimanere<br />

meno con<strong>di</strong>zionato il turismo (impiantistica<br />

a parte), dove però cominciano <strong>ad</strong> emergere<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà. Perché <strong>ad</strong> essi si risponde<br />

soprattutto con tagli e minori investimenti??<br />

R. Il turismo è stato coinvolto al pari degli altri settori nelle strategie anticrisi<br />

attivate dalla Provincia. E il turismo, dal canto suo, <strong>ha</strong> saputo dare una risposta<br />

estremamente positiva in questi anni <strong>di</strong> crisi operando in termini anticongiunturali<br />

da un lato (sostenendo la domanda privata) e <strong>di</strong>mostrando una capacità<br />

<strong>di</strong> “rigenerazione competitiva” sorprendente: ne sono testimonianza la tenuta<br />

del sistema in termini <strong>di</strong> arrivi, presenze e spesa del turista e il <strong>di</strong>namismo del<br />

settore in termini <strong>di</strong> investimenti in iniziative <strong>di</strong> qualificazione e rinnovamento<br />

delle strutture, mai venuti meno nonostante la crisi.<br />

Certo nemmeno il turismo si può sottrarre alla crisi generale e quin<strong>di</strong> anche in<br />

questo settore qualcuno, fatalmente, viene espulso dal mercato o ne rimane ai<br />

margini, ma altri si affacciano sul palcoscenico della competizione globale, crescono,<br />

si rafforzano, segno che anche in questo tempo <strong>di</strong> crisi il sistema dell’offerta<br />

del nostro territorio <strong>ha</strong> in sé risorse per affrontare le <strong>di</strong>fficoltà.<br />

TURISMO e OSPITALITÀ nel<br />

È anche per questa capacità del turismo <strong>di</strong> “stare sul<br />

mercato” e per il contributo che il turismo riesce a dare<br />

alla formazione della ricchezza prodotta in Trentino<br />

che la riduzione delle risorse pubbliche <strong>di</strong>sponibili per<br />

il 2011 è risultata inferiore (seppure <strong>di</strong> poco) rispetto<br />

agli altri settori dell’economia provinciale: complessivamente<br />

un 10% circa, a fronte <strong>di</strong> riduzioni me<strong>di</strong>e negli<br />

altri settori <strong>di</strong> entità superiore.<br />

Una riduzione, se vogliamo, fisiologica <strong>dato</strong> il contesto<br />

“flettente” della finanza pubblica provinciale, del<br />

quale risentono marginalmente gli stanziamenti sia<br />

per il sostegno degli investimenti privati che quelli<br />

della promozione territoriale (i tagli al sistema “ApT e<br />

Consorzi pro-loco è appena del 5% me<strong>di</strong>o rispetto al<br />

2010), mentre per la promozione centrale (Trentino<br />

Marketing) la riduzione è <strong>di</strong> proporzioni maggiori. In<br />

linea con il 2010 rimangono inoltre gli stanziamenti<br />

per il sostegno degli investimenti messi in campo dai<br />

privati e gli incentivi al turismo della neve, generatore<br />

<strong>di</strong> effetti indotti sui territori <strong>di</strong> competenza - come noto<br />

- più che proporzionali.<br />

Il Me<strong>di</strong>oCre<strong>di</strong>to del Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge<br />

Ringraziamo il dott. Paolo Nicoletti per le sue approfon<strong>di</strong>te e solide considerazioni <strong>di</strong> carattere generale e <strong>di</strong> particolare attenzione al<br />

settore turistico. Nel prossimo numero <strong>di</strong> T&O preve<strong>di</strong>amo l’analisi dei medesimi argomenti da parte <strong>di</strong> un riconosciuto esponente del<br />

settore privato. Per ora solo un paio <strong>di</strong> considerazioni “giornalistiche”. Rimane la sensazione che taluni interventi della Provincia creino<br />

un con<strong>di</strong>zionamento che va oltre l’attuale congiuntura per <strong>ad</strong>dossare al circuito economico fardelli che non sarà facile restituire alla<br />

<strong>di</strong>mensione privata nell’ottica della “rigenerazione competitiva” (qualche cantina, centro termale, impianto sciistico ecc.). Inoltre sembra<br />

contr<strong>ad</strong><strong>di</strong>torio applicare al turismo, settore tra i pochi ancora <strong>di</strong>namico grazie al mix pubblico-privato, freni e tagli orizzontali che sono<br />

solo nominalmente del 10%, perché alla percentuale dal centro se ne somma una pari che sono costrette <strong>ad</strong> applicare le periferie (Apt<br />

territoriali) ai loro programmi e investimenti.<br />

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