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MONDO AZZURRO - Federazione Ginnastica d'Italia

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Emanuela Maccarani nasce a Milano<br />

il 20 Settembre del 1966. Diplomata<br />

in Ragioneria e all’ISEF, disputa, come<br />

atleta della Nazionale di Ritmica,<br />

i Mondiali di Strasburgo<br />

(1983), gli<br />

Europei di Stavanger<br />

(1982)<br />

e quelli di<br />

Vienna nel<br />

1984,<br />

l’anno in<br />

cui si laureaCampionessaIta-<br />

vale la pena di nominarle tutte: il capitano<br />

Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Daniela<br />

Masseroni e Anzhelika Savrayuk – i<br />

quattro angeli dell’Aeronautica Militare<br />

- Giulia Galtarossa (Ardor Padova)<br />

e Romina Laurito (Virtus Gallarate),<br />

con le compagne Marta Pagnini (Petrarca<br />

Arezzo), Erika Buratti (G. Fabriano)<br />

e Serena Finotti (PGS Auxilium Genova).<br />

Sono atlete mature, consapevoli,<br />

vere professioniste che, ogni giorno,<br />

amano mettersi in discussione. “Anche<br />

adesso che sono le Campionesse del<br />

Mondo – ci tiene a sottolineare Manu –<br />

entrano, ogni mattina, in palestra, con la<br />

stessa umiltà dei primi giorni”. Ma non<br />

c’è tempo da perdere. Nemmeno per<br />

liana Senior. Lasciata la pedana acquisisce<br />

le qualifiche di Tecnico Nazionale<br />

e di Giudice Internazionale.<br />

Dal 1987 al ’98 allena prima la <strong>Ginnastica</strong><br />

Rho, con la quale vince il titolo<br />

di squadra nel 1991, e<br />

poi la Moderna Legnano,<br />

campione nel ’96 e nel 1998,<br />

quando si aggiudica anche<br />

le Gymnasiadi a Shangai.<br />

Nello stesso periodo svolge<br />

il ruolo di assistente, in Nazionale,<br />

della prof.ssa Amalia<br />

Tinto, prendendo parte<br />

ai Campionati del Mondo<br />

di Sarajevo (1989), Atene<br />

(1991), Bruxelles (1992) e<br />

Vienna (1995), nonché ai<br />

Campionati continentali di<br />

Helsinky (1988), Goteborg<br />

(1990), Stoccarda<br />

(1992) e Praga<br />

(1995). Come Responsabile<br />

della<br />

squadra Junior partecipa<br />

agli Europei<br />

di Salonicco nel ’94<br />

e vince due medaglie<br />

di bronzo, nella<br />

rassegna UEG di Os-<br />

fermarsi e godere appieno della soddisfazione<br />

di un corona mondiale. Il lavoro<br />

deve continuare, la vittoria di Miè è<br />

l’ennesimo punto di partenza, per affrontare<br />

nuove sfide. “Il prossimo appuntamento<br />

importante saranno gli Europei<br />

di Brema, a metà aprile, e stiamo<br />

già lavorando in funzione di questa competizione.<br />

Ho vissuto l’emozione della<br />

vittoria rimanendo con i piedi per terra:<br />

sono fatta così. Sono una persona concreta,<br />

cerco di godermi questi momenti con<br />

la consapevolezza che, magari, non torneranno<br />

più. Le mie ragazze sono semplicemente<br />

insostituibili – tiene a precisare<br />

– vorrei che loro ci fossero sempre,<br />

anche se mi rendo conto che non potrà<br />

31<br />

lo nel ’96. Con la Direzione Tecnica<br />

della prof.ssa Marina Piazza, partita<br />

l’anno precedente, dal 1998, dai<br />

Mondiali di Siviglia, prende in mano<br />

la Nazionale maggiore, che già seguiva<br />

da un paio di stagioni, e comincia<br />

a costruire i presupposti dello storico<br />

argento alle Olimpiadi di Atene.<br />

Dopo la partecipazione ai Giochi di<br />

Sydney nel 2000, infatti, organizza<br />

presso il nuovo Centro Tecnico Federale<br />

di Desio e inaugura un ciclo vincente<br />

che culmina con il recente titolo<br />

mondiale di Miè. Ideatrice di<br />

tutte le composizioni della squadra<br />

azzurra, la sua creatività coreografica<br />

diventa un marchio di fabbrica<br />

della scuola italiana. Alcune sue figure,<br />

studiate e imitate da molte rappresentative<br />

straniere, e soprattutto<br />

la fluidità dei movimenti, in una continua<br />

collaborazione tra le ginnaste,<br />

e l’aderenza con le musiche, le tanto<br />

amate colonne sonore, hanno reso<br />

gli esercizi dell’Italia dei piccoli documentari<br />

di arte sportiva ed eleganza,<br />

apprezzati dalle giurie di tutto<br />

il mondo. Nel 2005 è insignita dell’onorificenza<br />

di Ufficiale dell’Ordine<br />

al merito della Repubblica Italiana.<br />

accadere. Fra noi c’è sempre stato un rapporto<br />

di complicità e di rispetto e credo<br />

che questa sia la nostra forza”. Prima di<br />

congedarsi Emanuela rivolge un pensiero<br />

speciale alle sue collaboratrici,<br />

senza le quali il raggiungimento di<br />

questo storico risultato sarebbe stato<br />

più difficile. “Il mio ringraziamento vola<br />

a Eva D’Amore che ho avuto il piacere<br />

di allenare e che ora per me è un aiuto<br />

fondamentale, a Klara Kodra, la nostra<br />

coreografa e a Valentina Rovetta che<br />

per tanti anni ha condiviso con noi gioie<br />

e dolori. Un pensiero particolare lo merita,<br />

infine, la prof. Piazza, per la fiducia e<br />

il sostegno che mi ha sempre offerto in<br />

questi lunghi anni”.

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