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MONDO AZZURRO - Federazione Ginnastica d'Italia

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8.1, 8.3, 8.4 e 8.0 per un totale di<br />

40.60 che lo piazza a soli 9 decimi dal<br />

podio, 6° alle spalle dei mostri asiatici.<br />

Flavio non ha neppure il tempo di<br />

realizzare quanto appena fatto che è<br />

di nuovo sul trampolino, questa volta<br />

al fianco di Aloi. Nel libero ci viene riconosciuto<br />

un 14.20 di difficoltà,<br />

mentre dall’esecuzione arrivano un<br />

8.7, un 8.0, un 8.4 e un 8.2. In virtù<br />

di una buona sincronia, con il totale di<br />

48.80 miglioriamo la prestazione in<br />

qualifica, chiudendo, comunque, sempre<br />

al 7° posto. A questo punto la<br />

Coppa del Mondo si sposta a Salzgitter<br />

in Germania. La delegazione italiana<br />

è guidata ancora da Ezio Meda,<br />

con l’aggiunta, stavolta, della giudice<br />

Ilaria Piccardi. Anche qui troviamo<br />

trampolini Eurotramp nuovi di zecca.<br />

Con l’attrezzatura così dura Cannone,<br />

che accusava dei piccoli dolori<br />

alla schiena, preferisce non forzare<br />

troppo in prova, mentre Aloi, nonostante<br />

un fastidioso raffreddore, che<br />

non gli permette di respirare al meglio,<br />

svolge comunque il suo programma.<br />

Arriva il giorno della gara. 25<br />

bandiere sfilano nella cerimonia inaugurale,<br />

con 66 individualisti e 23 copie<br />

nel syncro maschile, 49 individua-<br />

Sopra gli azzurri Flavio Cannone e Dario Aloi a Salzgitter<br />

di fronte alla giuria del Sincronizzato di Coppa<br />

del Mondo. Di fianco, dall’alto in basso, il ginnasta<br />

dell’Esercito Italiano e Aloi firmano gli autografi ai<br />

tanti appassionati tedeschi.<br />

liste e 12 coppie in quello femminile.<br />

Cannone parte nel secondo gruppo,<br />

come in Polonia. Il suo obbligatorio<br />

viene premiato con un 29.20 alquanto<br />

controverso, considerato che, dopo<br />

il 3.1 di difficoltà, la giudice australiana<br />

assegna 8.1 ad un’esecuzione<br />

che l’Olandese valuta da 8.9. Comunque<br />

nel successivo libero l’atleta olimpico<br />

di Ponte S.Pietro supera le sue titubanze<br />

con una prestazione volitiva,<br />

che gli permette di guadagnare altri<br />

39.40 punti (D. 16.00; E. 7.6 – 7.7 –<br />

8.2 – 7.9 – 7.8) per un totale di 68,60.<br />

Anche qui non mancano le discrepanze<br />

di giudizio e così Flavio perde la<br />

finale per un decimo di punto (dietro<br />

al bielorusso Modzel Viachaslav), concludendo<br />

sull’11° gradino. Più distante<br />

Aloi, 49° con un 58.90 frutto del<br />

29.10 nell’obbligatorio e del 29.80<br />

nel libero. Nella seconda routine Dario<br />

aveva presentato una difficoltà di<br />

15.6, in linea con la sua preparazione,<br />

che però non realizza per una incertez-<br />

49<br />

za dopo il terzo salto. Incertezza che lo<br />

porta a variare il programma, con salti<br />

diversi ed un’altezza non corrispondente<br />

alle sue capacità. Il riscatto arriva<br />

nel Syncro del giorno seguente. La<br />

coppia azzurra, con 85.50, stacca di<br />

nuovo il 7° biglietto buono per la finalissima.<br />

Una conferma importante ad<br />

una settimana dall’exploit precedente.<br />

Dopo la pausa per il pranzo ci ripresentiamo<br />

con una difficoltà superiore, 15<br />

punti, che però, in gara, realizza il solo<br />

Aloi, visto che Cannone, purtroppo,<br />

finisce con le mani sul telo. La Giuria per<br />

regolamento non può riconoscerci più<br />

di un 13,2 con le relative detrazioni nell’esecuzione<br />

e sincronia. Il 41.50 conclusivo<br />

ci fa scendere in ottava posizione.<br />

I rischi presi, proprio per cercare di<br />

guadagnare qualcosa, denotano le accresciute<br />

ambizioni della comitiva azzurra,<br />

che però, prima di sentirsi ai livelli<br />

delle grandi scuole internazionali,<br />

dovrà passare la verifica dei Mondiali di<br />

San Pietroburgo.

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