divisi non si va avanti - Associazione di Genitori Un sasso nello stagno

Alla fine io, i miei fratelli, mio padre e mia moglie, abbiamo
lavorato tutti.
Allora non c’erano neppure le betoniere che sono arrivate
dopo; il mio papà faceva il garzone, mio fratello era un
cementore, ha fatto tutti i pavimenti, l’altro mio fratello di
Bosco Sotto ha fatto l’impianto elettrico, le tubature
idrauliche e la grondaia.
La grondaia in lamiera è stata sagomata con una lunga riga
di legno e dei tronchetti, a mano. Io invece ho fatto la
ringhiera della scala, la cancellata, i cancelli, le inferriate
della porta.
Ognuno ha costruito qualcosa e abbiamo fatto tutto in
famiglia.
Siamo stati impegnati un paio d’anni per costruire la casa,
venivamo il sabato pomeriggio e la domenica, io montavo i
davanzali e con mio fratello la domenica mattina
montavamo i fianchi e l’architrave. Tutti lavori che ora non
potrei più fare.
Il mio papà ha vissuto fino al 1980, la casa era intestata a
lui, come capofamiglia, anche se vi abitavamo noi.
Successivamente, d’accordo con i miei fratelli, abbiamo
calcolato il valore della casa e, con i nostri risparmi ho
acquistato le quote di proprietà dei miei fratelli.
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