18.06.2013 Views

Diritti senza confini - Pedagogika

Diritti senza confini - Pedagogika

Diritti senza confini - Pedagogika

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Pedagogika</strong>.it/2012/XVI_3/<strong>Diritti</strong>_<strong>senza</strong>_<strong>confini</strong>/I_giovani_maghrebini_scolarizzati...<br />

da troppo tempo al centro di una crisi economica nazionale e regionale molto grave<br />

per cui questi giovani formati sin dagli anni ’90, e soprattutto negli ultimi 10 anni,<br />

sono andati a costituire la comunità dei cosiddetti diplomés-chomeurs (diplomatidisoccupati)<br />

8 che da sempre hanno rivendicato e lottato per i loro diritti e che hanno<br />

poi avuto un ruolo importante nei recenti processi di rivolta e di rivoluzione.<br />

Per quanto il singolo contesto delle società maghrebine sia molto diverso l’uno<br />

dall’altro, il tasso di scolarizzazione e di giovani laureati è andato aumentando<br />

ovunque in questo ultimo decennio. In un paese come il Marocco che a lungo è<br />

stato uno dei paesi con il più alto tasso di analfabetismo, è importante ricordare<br />

non solo significativi processi di alfabetizzazione in particolare nelle regioni svantaggiate<br />

e nelle zone rurali, ma anche quanto l’avvento della Carta per l’Educazione<br />

e la Formazione (1999) abbia segnato una sorta di spartiacque tra un prima e un<br />

dopo, mettendo in atto un processo di riforma e una politica educativa nazionale<br />

in cui per la prima volta assieme ai valori islamici e all’identità culturale della civiltà<br />

marocchina (i valori della monarchia e i valori nazionali), entravano ufficialmente<br />

a pieno titolo anche i valori della cittadinanza e quelli dei diritti dell’uomo nella<br />

loro accezione universale 9 . Il che ci racconta quanto la cittadinanza in ambito<br />

pedagogico, anche in Marocco, abbia cominciato ad essere pensata rispetto a<br />

un percorso che, accanto alla riaffermata realtà della nazione, ha visto diffondersi<br />

un processo di appropriazione dei diritti dell’uomo come metro di lettura della<br />

realtà, in una delicata interazione con altri processi quali la coesione sociale, le<br />

appartenenze comunitarie, i processi di individualizzazione, ma anche processi di<br />

partecipazione attiva alla vita sociale e culturale. La pedagogia marocchina contemporanea<br />

si interroga, quindi, sul senso dell’educare alla cittadinanza che sia<br />

un educare ai diritti e ai doveri, ma anche un educare ad essere attori partecipi<br />

nella complessa società marocchina contemporanea. Lungo e complesso sarebbe<br />

il discorso della corrispondenza tra principi e prassi, che ancora fa trapelare molte<br />

falle (e che richiederebbe un altro contributo); ma quel che mi pare interessante<br />

in questa sede è capire come ci sia stata una mutazione dei metri di lettura delle<br />

realtà che se ancora nelle pratiche pedagogiche e didattiche (oltre che nelle pratiche<br />

culturali e socio-politiche) si rivela contraddittoria, incerta e ambigua, ci suggerisce<br />

quanto le società maghrebine contemporanee siano pienamente e continuamente a<br />

confronto con questi parametri, a più livelli e in più contesti.<br />

8 E. Montserrat Badimon, «Diplômés chômeurs au Maroc: dynamiques de pérennisation d’une<br />

action collective plurielle», L’année du Maghreb, III, 2007, pp. 297-311. S. Mazzella (dir.), La<br />

mondialisation étudiante. Le Maghreb entre Nord et Sud, Karthala, Paris 2009.<br />

9 Come abbiamo visto la Tunisia aveva già cercato molti anni prima di introdurre ufficialmente nella<br />

propria politica educativa i parametri della cittadinanza e dei diritti dell’uomo, ma lo scarto tra la<br />

dichiarazione di principi e le prassi quotidiane socioculturali e sociopolitiche è stato così evidente<br />

nei decenni da risultare paradossale. Il discorso andrebbe anche a questo livello ampliato, al fine di<br />

comprendere quali siano i nessi sottili tra le strategie politiche, le modalità di mantenimento del<br />

potere e dello stato di polizia e le ufficiali aperture dichiarate nell’ambito politico e nello specifico<br />

nel contesto della politica educativa nazionale.<br />

Dossier 13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!