Verso la modellizzazione probabilistica: gioco della morra; lancio di ...
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dado 3<br />
dado 4<br />
dado 5<br />
dado 6<br />
TESTA<br />
CROCE<br />
Serie1<br />
Serie2<br />
Riflessione in<strong>di</strong>viduale scritta sull’esempio dei <strong>la</strong>birinti proposto da Giulia.<br />
Consegna: “Leggendo ciò che aveva scritto Anna a proposito del<strong>la</strong> scelta tra dado e moneta<br />
per giocare, Giulia <strong>di</strong>ce:- Non ci avevo pensato, però è giusto, perché nel<strong>la</strong> moneta ci sono<br />
molte più possibilità. Ad esempio, in due <strong>la</strong>birinti ci sono in uno due strade e nell’altro sei,<br />
quello che sceglie il <strong>la</strong>birinto da due ha più possibilità <strong>di</strong> uscire, se in ogni <strong>la</strong>birinto c’è solo<br />
un’uscita.<br />
Che cosa pensi dell’esempio del <strong>la</strong>birinto che fa Giulia?<br />
Perché lei aggiunge quell’ultima frase, “se in ogni <strong>la</strong>birinto c’è solo un’uscita”? Era proprio<br />
necessaria o poteva non scriver<strong>la</strong>?”<br />
Alcune riflessioni:<br />
Giovanni- Io sono d’accordo con Giulia. Giulia aggiunge quel<strong>la</strong> frase che è importantissima e<br />
in<strong>di</strong>spensabilissima, perché se no sarebbero uguali le probabilità e senza <strong>di</strong>fficoltà, se è certo<br />
che esci perché il <strong>la</strong>birinto da sei strade e quello da due hanno tutte le uscite aperte,<br />
<strong>di</strong>venterebbe un bivio.<br />
Luca- Io sono d’accordo su quello che ha detto Giulia, perché se sono due strade, ne fai una e<br />
se non esci allora fai l’altra, invece su quello da sei, ne devi provare tante, o forse una, ma<br />
comunque è meglio usare quello da due. Secondo me, ha fatto bene a scrivere l’ultima frase,<br />
perché se quel <strong>la</strong>birinto a sei strade aveva cinque uscite, allora conveniva prendere quel<br />
<strong>la</strong>birinto, perché se ne hai cinque si prende quello così non ti per<strong>di</strong>.<br />
Roberto- Secondo me, l’esempio <strong>di</strong> Giulia è giusto, perché nell’uscita se sbagli <strong>la</strong> strada puoi<br />
stare sicuro che è l’altra, invece nel dado se sbagli strada non sei sicuro che sia l’altra, perché<br />
ce ne sono tante <strong>di</strong> facce e non puoi sapere qual è. Io voglio <strong>di</strong>re che se usi il dado che ha sei<br />
strade e cinque sono giuste o pren<strong>di</strong> l’uscita che ha due facce e una è giusta è <strong>la</strong> stessa cosa,<br />
perché se sbagliano sanno che è sicuramente l’altra e invece in tutte altre possibilità è meglio<br />
<strong>la</strong> moneta.<br />
Emanuele- Secondo me, l’esempio <strong>di</strong> Giulia è necessario, è più probabile perché tipo se c’è un<br />
<strong>la</strong>birinto uno a due strade è più probabile che indovini qual è quel<strong>la</strong> giusta, invece nell’altro ci<br />
sono sei strade e una uscita ed è probabile che sbagli <strong>la</strong> strada per l’uscita. Invece se fai dei<br />
<strong>la</strong>birinti uguali, il <strong>la</strong>birinto con due strade è probabile che lo fai giusto, invece puoi fare subito<br />
giusto anche quando c’è un <strong>la</strong>birinto a sei strade e quattro aperte che portano all’uscita è<br />
uguale a quello a due strade come probabilità.