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La città - L'Azione

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18 <strong>L'Azione</strong> 3 OTTOBRE 2009<br />

<strong>La</strong><br />

chiesa<br />

Maria Luisa Antonini (in Ciccolini) si è recata in Camerun<br />

dal 24 luglio all’8 agosto, nelle missioni a lungo<br />

seguite dal cognato Don Lido. È stata ospite presso una<br />

missione dei “Figli dell’Immacolata concezione”<br />

nella capitale, Yaoundè, ma ha anche visitato,<br />

pernottandoci, alcuni villaggi in mezzo alla foresta<br />

I frutti lasciati da don Lido<br />

Leggendo il racconto di Maria Luisa come d’incanto mi sono<br />

tornate alla mente le immagini di ormai trent’anni fa quando,<br />

al terzo anno di catechismo, in un giorno di assenza<br />

della “maestrina”, Don Lido venne a parlare alla mia classe<br />

di una popolazione del Camerun che non aveva nulla e che<br />

viveva felice nella fede di Gesù grazie all’opera di alcuni<br />

missionari. Ricordo che mi colpì tantissimo l’entusiasmo<br />

(in una mimica incredibile) con cui raccontava di quei luoghi<br />

e di quelle persone… ora, a distanza di tanti anni, il<br />

viaggio di Maria Luisa è stato per lei, ma anche per me e per<br />

tutti quelli che hanno conosciuto e apprezzato l’umanità di<br />

Don Lido, un modo bello di ricordare i frutti della sua opera<br />

di cristiano e di pastore. «Questo viaggio per me è stato<br />

come portare a termine un impegno morale preso con mio<br />

cognato Don Lido Ciccolini, per continuare quello che lui<br />

aveva iniziato – racconta Maria Luisa visibilmente emozionata<br />

–. Fin da giovane sacerdote il pensiero di Don Lido è<br />

stato quello di realizzare la propria vocazione come missionario,<br />

in un paese povero, ma le necessità pastorali lo trattennero<br />

in Diocesi, dove gli furono affidate alcune parrocchie<br />

di campagna.<br />

Dopo alcuni anni finalmente riuscì a fare l’esperienza missionaria<br />

in una terra lontana: il Camerun, dove rimase per<br />

alcuni mesi. Il suo Vescovo Mons. Tinti, però, lo richiamò in<br />

Diocesi per affidargli la Parrocchia della Cattedrale di Matelica.<br />

Egli in spirito di obbedienza accettò questo incarico,<br />

rinunciando all’attività missionaria in Africa, ma con il cuore<br />

non se ne distaccò del tutto e mantenne un legame attraverso<br />

un gruppo missionario fondato nella Parrocchia, che<br />

con la sua attività sosteneva un lebbrosario del Camerun».<br />

Don Lido tornò diverse volte in Camerun, l’ultima nel gennaio<br />

del 2005. «Fu in quella occasione – continua Maria<br />

Luisa – che conobbe Padre Sergio, che lo accolse e gli presentò<br />

le opere realizzate nella sua missione, ma anche quelle<br />

urgenti ancora da realizzare.<br />

Ciò che lo colpì di più fu lo stato di miseria di una tribù di<br />

Pigmei, alla quale oltre a tante altre cose mancava la più<br />

necessaria: l’acqua. Don Lido decise di lasciare a Padre Sergio<br />

quanto gli era stato affidato da alcuni amici dall’Italia,<br />

per realizzare un pozzo per quel villaggio: una cifra per noi<br />

irrisoria, 2.500 euro, promettendo che sarebbe tornato a ve-<br />

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla<br />

prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare<br />

la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato<br />

Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di<br />

ripudio e di ripudiarla».<br />

Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per<br />

voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece<br />

maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua<br />

madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne<br />

sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo<br />

non divida quello che Dio ha congiunto».<br />

A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento.<br />

E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa<br />

un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il<br />

marito, ne sposa un altro, commette adulterio».<br />

Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli<br />

li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse<br />

loro: «<strong>La</strong>sciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite:<br />

a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità<br />

io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un<br />

bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li<br />

benediceva, imponendo le mani su di loro.<br />

UNA PAROLA PER TUTTI<br />

Mosè aveva stabilito (Dt 24,1) che un uomo poteva divorziare<br />

dere l’opera realizzata. Due anni dopo, mentre era ricoverato<br />

al Policlinico Gemelli, Padre Sergio venne a trovarlo, gli<br />

disse che il pozzo era stato terminato e che doveva andare a<br />

vederlo e io mi offrii per accompagnarlo.<br />

Don Lido non è tornato in Africa, ma a me quella promessa<br />

rimaneva sempre in testa, ormai un filo legava di nuovo Don<br />

Lido al Camerun ed io pensavo di dover far qualcosa per non<br />

spezzarlo. Ecco perché quest’anno ho deciso di recarmi in<br />

quei luoghi d’Africa.<br />

Più di tutto mi ha colpito conoscere Padre Sergio e vedere il<br />

grande lavoro da lui realizzato nella missione: quattro grandi<br />

scuole con 5.000 studenti di ogni ordine e grado, di cui<br />

una per ragazzi ciechi, dieci pullman che ogni giorno trasportano<br />

gli studenti dai villaggi alle scuole, decine di piccole<br />

scuole elementari, sparse nei villaggi dei pigmei e tutta<br />

una serie di iniziative rivolte alle persone particolarmente<br />

svantaggiate, cioè handicappati<br />

fisici, mentali e i lebbro-<br />

si, oltre a tantissime altre<br />

opere realizzate per venire<br />

incontro alle prime necessità<br />

della popolazione».<br />

Un’emozione particolare<br />

Maria Luisa l’ha provata<br />

quando è arrivata nel villaggio<br />

dei pigmei dove è stato<br />

scavato il pozzo con i fondi<br />

lasciati da Don Lido ed ha<br />

visto come quest’acqua che<br />

ne sgorgava rendeva felici gli<br />

abitanti del villaggio.<br />

«Padre Sergio è missionario<br />

in Camerun da trentasette<br />

anni e dopo tanti anni ha<br />

maturato la convinzione che<br />

non si possono ottenere risultati<br />

nel breve periodo e che<br />

l’azione più importante è<br />

l’istruzione dei giovani, per<br />

questo ha deciso di puntare<br />

tutte le sue risorse sulle scuo-<br />

Il pozzo scavato<br />

con i fondi lasciati<br />

da Don Lido<br />

Don Lido in Camerun nel 2005<br />

In basso a destra Padre Sergio e M.Luisa Antonini<br />

davanti ad una piccola scuola in un villaggio di pigmei<br />

AUGURI A: 4 ottobre:<br />

ordinazione sacerdotale di don Claudio Capoccia.<br />

da sua moglie se la donna aveva tenuto un comportamento poco<br />

serio con un altro uomo. C’era in fondo questa convinzione: un<br />

uomo non può più coabitare con una donna che ha avuto rapporti<br />

con un’altra persona.<br />

Gesù invece riporta il rapporto matrimoniale a come Dio l’ha<br />

concepito all’inizio della storia umana, andando ben oltre il precetto<br />

stabilito da Mose: il matrimonio è indissolubile (Gen 1,27 – Gen<br />

2,23); il legame tra marito e moglie è più forte di quello tra figli e<br />

genitori; ciò che Dio ha unito l’uomo non separi. Il mistero del<br />

matrimonio è pari al mistero dell’unione che vi è tra Cristo e la<br />

Chiesa.<br />

Il Messia annuncia con forza, a tu per tu con gli apostoli, che il<br />

divorzio non è mai ammissibile. Anche l’evangelista Matteo (Mt<br />

19,9) ribadisce l’indissolubilità del matrimonio ammettendo solo<br />

l’interruzione delle numerose unioni irregolari in quanto matrimoni<br />

fasulli. Di conseguenza chi ripudia la propria moglie e ne sposa<br />

un’altra commette adulterio, perché in realtà il precedente matrimonio<br />

continua ad essere valido.<br />

COME LA POSSIAMO VIVERE<br />

- Il “sì” pronunciato dagli sposi dinanzi all’altare del Signore è<br />

Sacramento di salvezza, cioè garanzia, grazia e vocazione ad una<br />

relazione “trinitaria” dove i due saranno in Cristo e con Cristo una<br />

cosa sola.<br />

le, svolgendo un lavoro grande e scrupoloso.<br />

È commovente vedere questi bambini puliti, ordinati, con i<br />

grembiulini in ambienti molto miseri e degradati. Nelle scuole<br />

della missione imparano oltre che a leggere e a scrivere<br />

anche a curare la propria igiene. Ma soprattutto apprendono<br />

i valori fondamentali a cui ancorare la loro vita e rappresentano<br />

una speranza concreta per un Paese che ha bisogno di<br />

riferimenti positivi per il suo futuro. Ora è stata iniziata una<br />

quinta grande scuola per 500 bambini delle elementari, l’opera<br />

è impegnativa, ma con la collaborazione delle persone<br />

generose, che sono più di quanto si immagini, sarà portata<br />

sicuramente a termine entro breve. Padre Sergio mi ha invitato<br />

a tornare per visitarla, quando sarà terminata… e chissà…<br />

mai mettere limiti alla Provvidenza!<br />

IL VESCOVO CELEBRA PER I CRESIMANDI DI CERRETO: venerdì 2 ottobre<br />

S. Messa alle ore 18.30 con la partecipazione di genitori e padrini.<br />

RIAPERTURA DELLA CHIESA DEI COLLI: sabato 3 ottobre alle ore 16.30 con la<br />

S. Messa.<br />

PROFESSIONE SOLENNE A SANTA MARGHERITA: domenica 4 ottobre alle ore 8.30<br />

si consacrano a Dio suor Maria Veronica e suor Maria Cecilia della comunità di Santa Margherita.<br />

CRESIME A SAN NICOLÒ: domenica 4 ottobre alle ore 11.<br />

IL VESCOVO ALLA FESTA DEGLI ANZIANI AL CIRCOLO FENALC DI SANTA<br />

MARIA: domenica 4 ottobre alle ore 15.<br />

Festa di San Francesco: domenica 4 ottobre alle ore 18.30, presiede Mons. Vecerrica.<br />

INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO DELLA SCUOLA DIOCESANA DI<br />

TEOLOGIA: lunedì 5 ottobre alle ore 18 nel seminario di via Serraloggia: presentazione della<br />

5^ lettera pastorale di Mons. Vecerrica “Servitori della gioia”.<br />

ASSEMBLEA DEI VESCOVI DELLE MARCHE: martedì 6 ottobre e mercoledì 7 ottobre<br />

a Loreto. O.d.g.: educazione e anno sacerdotale.<br />

RIUNIONE DELLA COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 8 ottobre alle ore 10<br />

a San Silvestro.<br />

Apertura dell’anno<br />

del seminario vescovile<br />

l.d.d.<br />

Domenica 4 ottobre alle 10 inizio degli incontri di verifica<br />

vocazionale. I sacerdoti ed i genitori presentino i nominativi al<br />

Rettore del Seminario, don Giovanni Mosciatti (330 277745).<br />

DOMENICA 4 OTTOBRE (Mc 10,2-16)<br />

- Per gli sposi stare con il Signore significa sostenersi, portarsi<br />

insieme l’un l’altro, raccontandosi tutto, gioendo, piangendo e<br />

faticando insieme.<br />

- Marito e moglie che pregano lasciano passare Dio dentro di loro<br />

e lo Spirito Santo li illumina su tutti i problemi, su tutte le<br />

decisioni. E’ questo il segreto di una famiglia cristiana e un<br />

esempio fermo e stabile per i figli.<br />

- Nel crollo dei principi e dei valori religiosi l’essere umano ha<br />

perso la propria identità e la vocazione naturale dell’uomo viene<br />

sempre più spesso sostituita da forme anomale e assurde di vita<br />

insieme.<br />

- Il regno di Dio è dei bambini perché ogni piccolo sente nel suo<br />

cuore che il papà è la persona più importante di tutti. Dio ha un<br />

sogno per ognuna delle sue creature: che diventino sante ed<br />

immacolate davanti a Lui.<br />

- L’uomo per entrare nel regno dei cieli deve riappropriarsi della<br />

consapevolezza che non può vivere senza una relazione vitale<br />

con Dio e con il suo prossimo. Abbandonarsi al Signore è<br />

l’atteggiamento più intelligente dell’uomo, la terapia più valida<br />

per guarire dai disturbi dell’anima e del cuore.

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