19.06.2013 Views

Tav 01 - Relazione Illustrativa (Ott12) - Comune di San Prisco

Tav 01 - Relazione Illustrativa (Ott12) - Comune di San Prisco

Tav 01 - Relazione Illustrativa (Ott12) - Comune di San Prisco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Relazione</strong> del P.U.C. del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Prisco</strong><br />

Il criterio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento della previsione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia abitativa adottato dal<br />

presente P.U.C. risulta perfettamente coerente con gli “In<strong>di</strong>rizzi Strategici per il<br />

Dimensionamento dei Carichi Inse<strong>di</strong>ativi” allegati al Piano Territoriale Regionale della<br />

Campania, il quale stabilisce che:<br />

“… i Piani Territoriali <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciali devono definire una<br />

adeguata metodologia <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento dei Piani Urbanistici<br />

Comunali. Essi devono contenere i presupposti per il superamento dei<br />

limiti operativi al <strong>di</strong>mensionamento dei P.U.C., <strong>di</strong>sciplinando il<br />

passaggio dal metodo <strong>di</strong> calcolo del fabbisogno residenziale basato sul<br />

rapporto vano/abitante, verso un metodo basato sul rapporto<br />

alloggio/nucleo familiare.”<br />

Il parametro famiglia/alloggio, sempre secondo l’in<strong>di</strong>rizzo regionale, deve essere composto<br />

con riferimento alla consistenza delle stanze e dei componenti la famiglia.<br />

Va cioè fissato il rapporto tra n.° componenti/famiglia e n.° stanze/abitazione, deducendolo<br />

in fase <strong>di</strong> analisi preliminare al <strong>di</strong>mensionamento, onde verificare la “tendenza” e fondare<br />

conseguentemente una realistica previsione.<br />

Ne consegue un nuovo modo <strong>di</strong> concepire lo “in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> affollamento”: esso risulterà ottimale<br />

se ad ogni nucleo familiare corrisponderà una unità abitativa. Determinata la “alea” della<br />

consistenza della stanza, dovrà determinarsi la tipologia residenziale; in connessione dovrà<br />

determinarsi la “alea” dell’affollamento abitativo, rapportando la effettiva consistenza<br />

familiare me<strong>di</strong>a alla effettiva consistenza me<strong>di</strong>a dell’alloggio, cioè correlando morfologia<br />

sociale a morfologia abitativa.<br />

Quanto alle densità abitativa e densità territoriale, gli In<strong>di</strong>rizzi regionali prevedono che le<br />

“alee” possano determinarsi <strong>di</strong>fferenziando le concentrazioni assecondando i modelli <strong>di</strong><br />

sviluppo corrispondenti alle in<strong>di</strong>cazioni della politica del P.T.R., mantenendo il minimo in<br />

ragione dei 100/150 abitanti/ettaro, trasformato in abitazioni/ettaro.<br />

L’incentivo alla trasformazione delle concentrazioni deve avvenire per gli “ambienti<br />

inse<strong>di</strong>ativi” oggetto della riqualificazione, fissando esclusivamente i rapporti tra le densità e<br />

gli standards, ma non i limiti superiori delle densità.<br />

Progettista: arch. A. De <strong>San</strong>o -<br />

43

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!