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RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

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Reti d’impresa<br />

Il convegno<br />

Aggregarsi<br />

per crescere<br />

Le novità legislative,<br />

le esperienze, le nuove<br />

opportunità raccontato<br />

nel Convegno svoltosi a<br />

CIvitanova <strong>Marche</strong>.<br />

Bonomi, vice presidente<br />

<strong>Confindustria</strong>: “Piccolo<br />

è bello ma quella<br />

dimensione è finita”.<br />

<strong>RI</strong><br />

L’<br />

locale si aggrega per fare scudo contro<br />

L’unione fa la forza. Mai come in questo<br />

momento il mondo dell’imprenditoria<br />

la crisi. E la strada diretta che porta a<br />

benefici comuni, all’ottimizzazione delle<br />

risorse è quella del contratto di rete ovvero<br />

quello strumento attraverso il quale<br />

più imprenditori perseguono lo scopo<br />

di accrescere individualmente e collettivamente<br />

la propria capacità innovativa<br />

e la propria competitività sul mercato.<br />

Con questo fine si obbligano sulla base<br />

di un programma comune a collaborare,<br />

a scambiarsi informazioni o prestazioni<br />

di natura industriale, commerciale, tecnica<br />

o tecnologica. Ed è stato questo il<br />

tema dell’incontro trattato all’interno<br />

del convegno ‘Crescere per competere.<br />

Aggregarsi per crescere ed innovare’<br />

che si è svolto all’hotel Cosmopolitan di<br />

Civitanova <strong>Marche</strong> l’8 ottobre scorso e<br />

al quale hanno presto parte, tra gli altri<br />

Stefano Gregori, project leader del progetto<br />

di aggregazione, Fulvio D’Alvia,<br />

direttore di RetImpresa, Antonella Paolini,<br />

Maurizio Sciuto e Tommaso Perfetti<br />

dell’Università di Macerata. Testimonianze<br />

sono poi arrivate da Rosaria<br />

Ercoli, <strong>Confindustria</strong> Macerata, Pietro<br />

Benelli, <strong>Confindustria</strong> Pesaro-Urbino e<br />

Maurizio De Magistris, <strong>Confindustria</strong><br />

Ancona.<br />

Aldo Bonomi, vice presidente <strong>Confindustria</strong><br />

per le Reti di impresa ha portato<br />

la sua esperienza. Senza mezzi termini,<br />

senza troppi giri di parole è andato al<br />

nocciolo del discorso. ‘Piccolo è bello,<br />

ma quella è una dimensione finita. Ci<br />

siamo inventati le reti – ha spiegato -<br />

perché il 98,5% delle imprese italiane<br />

sono piccole e medie. Innanzitutto – ha<br />

indicato – dobbiamo fare di tutto per<br />

tenere le nostre aziende nei rispettivi<br />

territori. In questi anni abbiamo lavorato<br />

intensamente con il governo, ad<br />

insistere per avere il sostegno per avere<br />

delle agevolazioni. Il mio progetto di<br />

rete è nato da colloqui informali con i<br />

miei concorrenti per la produzione di<br />

un determinato materiale sul quale non<br />

eravamo più competitivi. La possibilità<br />

concreta di perdere una fetta sostanziosa<br />

di mercato mi ha dato l’impulso a<br />

chiedere loro di unirci per trovare una<br />

soluzione che avrebbe risolto il problema<br />

di molte aziende’. L’obiettivo di Bonomi<br />

è quello di creare duemila reti nel<br />

2016 con 10mila imprese. Intanto però<br />

sono stati stretti accordi con gli istituti<br />

di credito, ‘un progetto di raiting – ha<br />

sottolineato – che danno la possibilità<br />

alle aziende che fanno rete di ottenere<br />

fondi a tassi più bassi. Abbiamo chiesto<br />

sgravi fiscali, duemilioni di euro per le<br />

aziende che hanno utili, finanziamenti<br />

europei e contratti di rete europei. Le<br />

<strong>Marche</strong> per noi <strong>Confindustria</strong> sono un<br />

laboratorio molto importante, tutti dob-<br />

CONFINDUST<strong>RI</strong>A <strong>Marche</strong> - numero 1/<strong>2013</strong> [21]

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