RI gennaio 2013 - Confindustria Marche
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kshop a Cesare Pietroiusti - spiega<br />
Marcello Smarrelli, Direttore Artistico<br />
della FEC – perché la parte del suo lavoro<br />
incentrata sul tema dello scambio e<br />
dei paradossi che possono crearsi nelle<br />
pieghe dei sistemi e degli ordinamenti<br />
economici, insieme all’importanza che<br />
l’errore e la casualità hanno nell’ambito<br />
della creazione e dell’innovazione, ci<br />
sembravano particolarmente adatti a<br />
questa occasione.”<br />
Con il suo intervento l’artista ha voluto<br />
eliminare i blocchi razionali ed emotivi<br />
che frenano la creatività, intesa come<br />
capacità di rielaborare le informazioni<br />
dando vita a relazioni nuove tra diversi<br />
elementi. Pietroiusti ha posto l’attenzione<br />
sui pensieri fulminei e superflui<br />
che attraversano la nostra mente in<br />
svariati momenti della giornata - per<br />
esempio quando siamo seduti in una<br />
sala d’attesa, sull’autobus o in coda da<br />
qualche parte - difficili da ricordare e da<br />
tradurre in parole. Sono pensieri completamente<br />
slegati da qualsiasi azione,<br />
che svaniscono senza lasciare traccia.<br />
L’artista li ha definiti “Pensieri non funzionali”<br />
e per anni li ha raccolti in un<br />
sito creato appositamente (www.pensierinonfunzionali.net)<br />
per fissarli nella<br />
memoria e per realizzarne una parte.<br />
Queste idee sono alla base di alcuni dei<br />
suoi progetti, nei quali viene data importanza<br />
al processo e al dato esperienziale,<br />
più che al prodotto finale.<br />
Agìta, un’agenda non funzionale, vuole<br />
essere lo strumento con il quale annotare,<br />
nello spazio dedicato, i propri<br />
“pensieri non funzionali”, documentandoli<br />
a piacimento durante il corso del<br />
<strong>2013</strong>. Nella sezione finale dell’agenda<br />
sono documentati, attraverso i mezzi<br />
e le modalità che i partecipanti hanno<br />
<strong>RI</strong><br />
ritenuto più idonei, i “pensieri non funzionali”<br />
realizzati durante il workshop<br />
e scelti tra quelli raccolti da Cesare Pietroiusti<br />
nel corso degli ultimi trent’anni.<br />
“Seguiamo con attenzione le attività<br />
che la Fondazione Ermanno Casoli<br />
porta avanti da tempo su un terreno<br />
che riteniamo intelligente e produttivo<br />
– afferma l’Assessore Regionale ai Beni<br />
e alle Attività Culturali Pietro Marcolini<br />
- quello del connubio tra arte e impresa<br />
nel segno della creatività. Il coinvolgimento<br />
di importanti artisti e delle associazioni<br />
di categoria, come <strong>Confindustria</strong>,<br />
intorno ai temi della creatività<br />
come risposta alla crisi ci sembra quanto<br />
mai attuale ed è per questo che abbiamo<br />
voluto sostenere questo progetto<br />
che racchiude un senso profondo, e cioè<br />
che dalla crisi non si esce insistendo<br />
sulle strade che vi hanno condotto, o<br />
pensando che la risposta possa essere<br />
meramente economica, ma che occorra<br />
invece cambiare paradigma, cambiare<br />
in primo luogo mentalità e modo di ragionare.”<br />
L’iniziativa si è svolta negli spazi della<br />
Pinacoteca Civica di Jesi per guidare i<br />
partecipanti verso l’arte contemporanea<br />
partendo dall’arte del passato.<br />
Tutte le fasi del workshop sono state<br />
documentate in un video realizzato da<br />
Anton Giulio Onofri.<br />
Per E-STRAORDINA<strong>RI</strong>O la Fondazione<br />
Ermanno Casoli ha ottenuto il<br />
patrocinio del Ministero per i Beni e le<br />
Attività Culturali.<br />
Cesare Pietroiusti<br />
nasce a Roma nel 1955, dove vive.<br />
Laureatosi in Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica,<br />
è co-fondatore del Centro Studi Jartrakor<br />
di Roma e della Rivista di Psicologia dell’Arte.<br />
Vincitore del Premio Francesca Alinovi nel 1999,<br />
nel 2000 è co-fondatore di Nomads & Residents<br />
(New York, 2000). Dal 2005 è membro del Comitato<br />
Scientifico e co-curatore del Corso Superiore<br />
di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como. Dal<br />
2004 è Docente di Laboratorio Arti Visive, IUAV, Venezia. Dal 1977 ha esposto<br />
in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero. Tra le mostre<br />
personali più recenti: Paradoxycal Economies, Ikon Gallery, Birmingham; Cesare<br />
Pietroiusti, Galleria Francosoffiantino Artecontemporanea, Torino, 2006.<br />
Tra le collettive: My Space. Cosa vuol dire ‘pubblico’?, PAN - Palazzo delle Arti di<br />
Napoli, 2008; Arte, Prezzo e Valore, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina<br />
(CCCS), Firenze, 2008; Performa 07 - The Second Biennial of New Visual Art<br />
Performance, Performa, New York City, NY, 2007; No, future, Bloomberg Space,<br />
Londra (2007); 3rd Tirana Biennial 2005, Tirana Biennial, Tirana, 2005; TM - Le<br />
tribù della memoria, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2005. Nel 2007<br />
ha fondato, in collaborazione con il collettivo Space di Bratislava, “Evolution<br />
de l’Art”, la prima galleria d’arte contemporanea che tratta soltanto opere immateriali.<br />
CONFINDUST<strong>RI</strong>A Ancona - numero 1/<strong>2013</strong> [29]