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RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

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Edilizia e opere pubbliche.<br />

Servono nuove misure<br />

contro il “calvario<br />

burocratico”<br />

ANCE, Provincia, Regione,<br />

Comune e Camera di<br />

Commercio a confronto<br />

Il settore costruzioni è ai livelli più<br />

bassi degli ultimi 40 anni su scala<br />

nazionale. In 6 anni si sono registrati<br />

53 miliardi di euro in meno d’investimenti<br />

e anche a livello locale si è<br />

verificata una fortissima flessione per il<br />

comparto. Tanti i posti di lavoro persi<br />

nelle <strong>Marche</strong>. Il Presidente dell’ANCE<br />

di <strong>Confindustria</strong> Fermo Umberto Antonelli<br />

ha lanciato l’allarme nel corso di<br />

un convegno che si è tenuto presso la<br />

Camera di Commercio di Fermo, per<br />

individuare iniziative a sostegno delle<br />

imprenditori che operano nel settore<br />

dell’edilizia.<br />

A Raccogliere l’appello gli esponenti di<br />

Regione, Provincia, Comuni e Camera<br />

di Commercio che stanno attivando,<br />

laddove possibile e compatibilmente con<br />

le ferree normative nazionali, una serie<br />

di iniziative affinché le imprese possano<br />

frenare quel “calvario burocratico” a cui<br />

sono sottoposte nel settore degli appalti<br />

pubblici.<br />

“Stiamo attraversando un momento difficilissimo<br />

e oserei definire drammatico.<br />

- Ha affermato nel suo intervento il pre-<br />

sidente di ANCE Fermo Umberto Antonelli<br />

- Coinvolti e travolti dal problema<br />

finanziario causato dai ritardi nei pagamenti<br />

alle imprese da parte della Pubblica<br />

amministrazione e dalle difficoltà di<br />

avere accesso al credito. Abbiamo perso<br />

circa 400 mila posti di lavoro negli ultimi<br />

anni su scala nazionale ed a livello<br />

locale la situazione è proporzionalmente<br />

altrettanto drammatica. Tra i tanti problemi<br />

quello del “patto di stabilità” che<br />

oltre a bloccare la capacità di pagamento<br />

degli enti ne limita anche la possibilità di<br />

spesa. I lavori eseguiti hanno termini di<br />

pagamento sempre più lunghi. I ritardi,<br />

in generale, oscillano in media tra gli 8<br />

mesi e i 2 anni: una situazione che, con<br />

le difficoltà di accesso al credito, pone a<br />

rischio l’esistenza di molte imprese altrimenti<br />

in grado di mantenere lavoro<br />

ed occupazione. All’incontro sono intervenuti,<br />

il Presidente della Camera di<br />

Commercio Graziano di Battista, il vicepresidente<br />

della Regione <strong>Marche</strong> Paolo<br />

Petrini, il presidente della Provincia di<br />

Fermo Fabrizio Cesetti, Il sindaco Nella<br />

Brambatti, il Presidente dell’Anci <strong>Marche</strong><br />

e sindaco Mario Andrenacci, Romain<br />

Boccognani della Direzione Affari<br />

Economici dell’Ance di Roma, l’avvocato<br />

Stefano Recchioni, il consigliere regionale<br />

Graziella Ciriaci oltre agli imprenditori<br />

del territorio. Tutti hanno garantito<br />

il proprio impegno affinchè a livello<br />

locale possano essere adottate misure a<br />

sostegno della categoria ed annunciato<br />

alcune novità per snellire le procedure<br />

di Tamara Ciarrocchi<br />

Troppi ritardi<br />

nei pagamenti alle imprese<br />

burocratiche sul sistema di regolarizzazione<br />

dei crediti vantati dalle imprese.<br />

L’associazione nazionale costruttori ha<br />

prodotto un documento con cui chiederà<br />

interventi mirati nella prossima legislatura<br />

a supporto della categoria. Tra<br />

le misure più urgenti quelle finalizzate<br />

a interrompere l’emorragia di imprese e<br />

di posti di lavoro, quelle relative ai pagamenti<br />

dalla pubblica amministrazione<br />

per i lavori eseguiti, una revisione del<br />

patto di stabilità interno, la riattivazione<br />

del credito per imprese e famiglie, la<br />

riduzione del peso abnorme del fisco sul<br />

bene casa, il rispetto delle regole di concorrenza<br />

nei lavori pubblici e la semplificazione<br />

del sistema amministrativo.<br />

L’Associazione dei Costruttori ribadisce<br />

la necessità di una politica di riqualificazione<br />

delle città, di un piano per la<br />

sicurezza degli edifici e per il loro contributo<br />

alle politiche nazionali di risparmio<br />

energetico, nuove regole che garantiscano<br />

la realizzazione di infrastrutture<br />

di qualità in tempi e costi adeguati e,<br />

infine, l’eliminazione delle disparità che<br />

penalizzano l’edilizia in tema di costo del<br />

lavoro. Un capitolo importante è dedicato<br />

alla funzione del mondo del credito<br />

nell’ambito dei meccanismi di regolazione<br />

delle pendenze tra imprese e pubblica<br />

amministrazione. Sono in fase di emanazione<br />

le regole per l’utilizzo dello strumento<br />

di certificazione dei crediti oggi<br />

tanto urgente quanto inevitabile – verso<br />

il quale le banche dovranno porsi con<br />

disponibilità ed efficienza.<br />

<strong>RI</strong><br />

CONFINDUST<strong>RI</strong>A Fermo - numero 1/<strong>2013</strong> [51]

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