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RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

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Cile: il Consorzio Markexport<br />

prova a sondare il terreno<br />

Concluso lo stage di due mesi presso l’Ufficio ICE di Santiago di una delle allieve del<br />

Corso di specializzazione in internazionalizzazione d’impresa promosso da ISTAO,<br />

Regione <strong>Marche</strong> e <strong>Confindustria</strong> <strong>Marche</strong>.<br />

Si è concluso lo scorso dicembre lo<br />

stage di due mesi svolto dalla Dott.<br />

ssa Viola Piana, allieva della III<br />

edizione del Corso ISTAO di specializzazione<br />

in internazionalizzazione d’impresa,<br />

in Cile presso l’Ufficio ICE di Santiago<br />

per conto del Consorzio Markexport.<br />

Sei le aziende che hanno partecipato al<br />

progetto: Babini Spa, Brandoni Solare<br />

Spa, Camiceria Giovanni Taccaliti Srl,<br />

Cantori Spa, Diasen Srl e Messersì Spa.<br />

“Volevamo esplorare le opportunità<br />

commerciali offerte da questo piccolo e<br />

lontano mercato che tuttavia molti analisti,<br />

specie a seguito del suo ingresso<br />

nell’OCSE nel 2010, collocano tra le più<br />

promettenti economie moderne, non<br />

solo latinoamericane. E’ stato particolarmente<br />

utile poter contare sul lavoro in<br />

loco svolto per il consorzio dalla Dott.<br />

ssa Piana che oltre a reperire importanti<br />

informazioni di mercato relativamente<br />

ai settori produttivi coinvolti, ha effettuato,<br />

per ciascuna azienda, un’analisi<br />

della concorrenza locale e individuato<br />

contatti utili per consentire l’avvio<br />

di una prima azione di penetrazione<br />

commerciale sul mercato” ha dichiarato<br />

Sante Cantori, Presidente del Consorzio<br />

Markexport.<br />

Il Cile è sicuramente un Paese interessante<br />

per le aziende italiane che possono<br />

trovarvi eccellenti opportunità d’affari,<br />

di investimento e di commercio.<br />

Nonostante alcuni punti di debolezza<br />

quali la limitata diversificazione dell’economia<br />

ancora fortemente dipendente<br />

dalle esportazioni di materie prime e<br />

prodotti derivati, il Cile è stabile politicamente<br />

da diversi decenni e sta vivendo<br />

una fase di forte crescita dal punto di<br />

vista economico. Giocano a suo favore<br />

molti fattori, tra i quali: un mercato piccolo<br />

ma molto dinamico, con servizi di<br />

alto livello, a partire da quelli finanziari<br />

ed informatici, un costo del lavoro ancora<br />

contenuto, una fortissima apertura<br />

al commercio internazionale attraverso<br />

una rete di accordi di libero scambio con<br />

le principali economie mondiali, livelli<br />

di sicurezza unici in America Latina con<br />

tassi di delinquenza comune e corruzione<br />

particolarmente bassi, l’utilizzo della<br />

lingua spagnola, molto diffusa e particolarmente<br />

accessibile per l’uomo d’affari<br />

italiano ed una mentalità occidentale.<br />

L’interscambio commerciale con la nostra<br />

Regione è ancora piuttosto limitato<br />

e il saldo import/export è strutturalmente<br />

negativo. Le importazioni della<br />

nostra Regione riguardano prevalentemente<br />

carta e prodotti di carta e materie<br />

prime e prodotti derivati, in particolare<br />

il rame, metallo di cui il Cile è tra i primi<br />

produttori mondiali.<br />

Per quanto riguarda le opportunità d’af-<br />

di Umberto Martelli<br />

fari in Cile, il settore energetico e quello<br />

delle costruzioni (compresi i materiali<br />

e le tecnologie) offrono interessanti<br />

prospettive di business. Arredamento e<br />

abbigliamento scontano invece una forte<br />

concorrenza sia locale - e sudamericana<br />

più in generale – sia asiatica e nello<br />

specifico cinese visto che la Cina occupa<br />

stabilmente i primi posti nella classifica<br />

dei paesi fornitori.<br />

La partecipazione a questo progetto è<br />

stata molto positiva anche per Diego<br />

Mingarelli, Presidente Diasen Srl e Consigliere<br />

Delegato all’Internazionalizzazione<br />

di <strong>Confindustria</strong> Ancona. “In un<br />

momento complesso come quello che<br />

stiamo vivendo – ha dichiarato il Dott.<br />

Mingarelli – occasioni come queste aiutano<br />

le imprese a trovare nuovi contatti<br />

commerciali e, grazie all’attività consortile,<br />

a “mettere il naso” anche in paesi<br />

lontani dove probabilmente da sole, soprattutto<br />

quelle più piccole, non sarebbero<br />

mai andate”.<br />

[32] numero 1/<strong>2013</strong> - CONFINDUST<strong>RI</strong>A Ancona<br />

<strong>RI</strong>

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