19.06.2013 Views

RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

RI gennaio 2013 - Confindustria Marche

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

iamo dare il nostro contributo credo<br />

che avremo grossi vantaggi sia in Italia<br />

sia all’estero’.<br />

Sul ‘fare rete’ ci crede anche l’assessore<br />

regionale Sara Giannini. ‘Si è sviluppata<br />

negli ultimi anni una congiuntura positiva<br />

per le reti, ero un giovane sindaco<br />

e già se ne cominciava a parlare. Dal<br />

2010 cioè da quando c’è uno strumento<br />

normativo, ci sono agevolazioni fiscali,<br />

un’attenzione maggiore delle istituzioni<br />

c’è stato un utilizzo molto più forte di<br />

questo strumento e i primi risultati li<br />

abbiamo visti anche nelle <strong>Marche</strong> dove<br />

l’individualità e il tentativo di solitudine<br />

degli imprenditori, che è considerato<br />

un tratto genetico, è stato arginato dalla<br />

voglia di unirsi per superare le difficoltà’.<br />

Con gli ultimi bandi fatti dalla Regione,<br />

in particolare con quello della filiera<br />

dove sono stati presentati 41 progetti di<br />

rete, (per esserne accolti tra i 10 e i 15)<br />

‘abbiamo dato il là all’avvio di ulteriori<br />

strumenti di crescita, come quelli per<br />

partecipare ai bandi europei’. Ma non<br />

solo. ‘E’ nostra intenzione rafforzare gli<br />

strumenti di garanzia del credito che non<br />

possono essere parcellizzati e fragili. A<br />

questi si è aggiunto ‘l’incentivo disposto<br />

con le associazioni di categoria che per la<br />

prima volta hanno stipulato un accordo<br />

unitario, e che riguarda accordi confidi.<br />

In più – ha annunciato la Giannini - stiamo<br />

discutendo una proposta di bando<br />

di carattere strategico, una specie di prova<br />

generale, che riguarda il sostegno al<br />

made in Italy attraverso accordi di filiera<br />

che riguardano medie imprese, il conto<br />

terzismo certificato e si dà l’obiettivo di<br />

mettere in campo delle azioni nel nostro<br />

territorio’. Inoltre incentivi sono previsti<br />

‘per coloro che intendono mantenere il<br />

livello di produzione totale nel territorio.<br />

Siamo in competizione con gli altri Paesi<br />

e dobbiamo essere in grado anche di attrarre<br />

nuovi investimenti’.<br />

Una testimonianza è arrivata anche da<br />

Luciano Goffi, direttore generale Banca<br />

delle <strong>Marche</strong>: ‘Credo fortemente al tema<br />

delle aggregazioni soprattutto tenuto<br />

conto di quella che è la struttura del tessuto<br />

imprenditoriale marchigiano. Non<br />

c’è altra via. E’ fuori discussione – ha detto<br />

Goffi – che a prescindere da quelli che<br />

possono essere i numeri di un’azienda il<br />

fatto che stia insieme ad altre accresce<br />

l’affidabilità della stessa. Da parte nostra,<br />

non c’è bisogno di inventarci plafond o<br />

forme creative di credito, basta solo dare<br />

credito e fare in modo che vi possano<br />

accedere’. Goffi ha però tenuto a sottolineare<br />

lo schema secondo il quale la<br />

rete d’impresa dovrebbe muoversi. ‘Nel<br />

momento in cui si fa rete deve esserci un<br />

imprenditore ‘regista’ che tira le fila perché<br />

abbiamo visto che il tentativo di rete<br />

ha fallito quando non c’è chi ‘comanda’,<br />

ovvero chi scrive il contratto e lo fa rispettare.<br />

Deve esserci insomma un percorso<br />

da seguire’. Secondo Banca <strong>Marche</strong><br />

l’applicazione più importante della rete<br />

d’impresa deve riguardare le imprese<br />

minori che sono quelle che destano<br />

maggiore preoccupazione. ‘L’importante<br />

– ha sottolineato - è fare restare, e arrivare,<br />

il lavoro sul territorio. Ci deve essere<br />

un patto di alleanza tra la media azienda<br />

e piccole aziende. La grande va a prendere<br />

il lavoro che la piccola è capace di fare.<br />

Solo in questo modo è possibile fare funzionare<br />

questo strumento’. Entrando ancor<br />

più nel dettaglio ‘il leader della grande<br />

azienda deve distribuire competenze<br />

imprenditoriale perché spesso la piccola<br />

dimensione manca di alcune capacità: re<br />

cosa fare, quando farlo, strategia ed efficienza’.<br />

In questo senso il sistema bancario<br />

‘può giocare un ruolo fondamentale<br />

– conclude Goffi – e spero anche che le<br />

istituzioni con il tempo possano giocare<br />

un ruolo fondamentale nella costruzione<br />

di questo nuovo schema’.<br />

Il dibattito ha avuto anche momenti di<br />

‘botta e risposta’ per ulteriori chiarimenti<br />

attraverso Eva Bredariol, consulente<br />

legale ReteImpresa, a cui sono stati posti<br />

i quesiti circa la costruzione di una rete<br />

di impresa.<br />

[22] numero 1/<strong>2013</strong> - CONFINDUST<strong>RI</strong>A <strong>Marche</strong><br />

<strong>RI</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!