17/9/2007 Il Cesalpino n. 17 - Ordine dei medici-chirurghi ed ...
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il cesalpino<br />
Figura. 2<br />
Circuito a doppia via per ventilazione meccanica tracheostomica..<br />
Figura. 3<br />
Umidificatore riscaldato (lato sinistro) e passivo-scambiatore (lato destro).<br />
Figura. 4<br />
Tracheostomia.<br />
con una tracheostomia sarà una<br />
VM a pressione positiva assistita o<br />
controllata.<br />
Tale ventilazione si realizza con l’utilizzo<br />
di un ventilatore, un circuito,<br />
un umidificatore e attraverso una via<br />
respiratoria artificiale, che nel nostro<br />
caso sarà una tracheostomia.<br />
<strong>Il</strong> ventilatore a pressione positiva<br />
(Figura 1a) dovrà essere di fascia<br />
elevata con sistema di monitoraggio<br />
e di allarmi sofisticati, capace<br />
di erogare ossigeno in modo preciso<br />
da una fonte ad alta pressione,<br />
dotato di batteria interna e di fine<br />
regolazione del sistema di ciclaggio<br />
tra inspirazione e espirazione.<br />
Le modalità di ventilazione impiegate<br />
nel paziente tracheostomizzato<br />
possono essere di tipo:<br />
1. volumetrico, con l’erogazione<br />
di un volume corrente prestabilito,<br />
indipendentemente dalle<br />
caratteristiche meccaniche<br />
dell’apparato respiratorio (resistenza<br />
e distensibilità).<br />
2. pressometrico, con l’erogazione<br />
di aria fino ad una pressione<br />
prestabilita con un volume corrente<br />
che varia a seconda delle<br />
caratteristiche meccaniche dell’apparato<br />
respiratorio.<br />
<strong>Il</strong> circuito prescelto deve essere a<br />
doppia via (una inspiratoria <strong>ed</strong> una<br />
espiratoria) (Figura 2) per un monitoraggio<br />
preciso del volume corrente<br />
(in particolar modo quello espirato)<br />
e per evitare il rebreathing.<br />
Gli umidificatori (Figura 3) da poter<br />
utilizzare possono essere di due<br />
tipi: riscaldato HH (o attivo), scambiatore<br />
di umidità HME (o passivo).<br />
Infine parliamo della tracheotomia<br />
(TR) (Figura 4), definendola una via<br />
artificiale realizzata m<strong>ed</strong>iante un’incisione<br />
della trachea a livello del 2°-<br />
3° anello cartilagineo, mantenuta<br />
pervia da una cannula, che permette<br />
il passaggio dell’aria, by-passando<br />
le vie aeree superiori.<br />
Essa viene realizzata attraverso una<br />
proc<strong>ed</strong>ura detta tracheostomia (chirurgica<br />
o dilatativa percutanea), che<br />
può rendersi necessaria in presenza<br />
dell’ostruzione delle vie aeree superiori<br />
o in relazione ad incapacità<br />
ventilatoria del paziente che necessita<br />
della ventilazione meccanica invasiva.<br />
Nelle Figure 5 e 6 vengono<br />
temi di approfondimento