Il Sacerdote degli Esploratori - 1947 - MASCI Reggio Calabria 4
Il Sacerdote degli Esploratori - 1947 - MASCI Reggio Calabria 4
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gentiluomo e di marinaro, condusse le pratiche a buon esito,<br />
cosicché si poterono istituire sezioni di <strong>Esploratori</strong> presso i circoli<br />
della Gioventù Cattolica, con autonomia d’orario, scelta <strong>degli</strong><br />
istruttori, insegnamento e pratica pubblica della religione.<br />
Sorsero sezioni a Roma, a Fermo, a Siena. Ma quando, nella<br />
sua prima domenica di vita, il Riparto di Roma, costituito presso<br />
la parrocchia di San Gioacchino, in via Pompeo Magno,<br />
condusse in divisa i suoi ragazzi alla Messa parrocchiale, si<br />
accese sui giornali una violenta polemica, che culminò con la<br />
sconfessione dell’operato dell’ammiraglio Bettòlo da parte del<br />
Corpo Nazionale.<br />
L’occasione segnò l’inizio di un nuovo periodo di<br />
accentuazione dello spirito laicista nel Corpo <strong>degli</strong> <strong>Esploratori</strong>,<br />
finché, con la motivazione del «neutralismo educativo» e della<br />
«libertà di coscienza», il nome di Dio sparve dalla “Promessa”,<br />
divenuta “Giuramento”. 49<br />
Allora la Presidenza della Gioventù Cattolica Italiana pensò<br />
alla fondazione di una associazione di <strong>Esploratori</strong> cattolici.<br />
Della cosa venne interessata una apposita commissione, e<br />
per essa studiò la questione il conte Mario di Carpegna,<br />
eminente figura di patrizio romano, presidente della Federazione<br />
delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane (F.A.S.C.I.),<br />
Guardia nobile di Sua Santità.<br />
49 Si veda in Civiltà Cattolica: «I Giovani <strong>Esploratori</strong> in Italia», quad. 1558, pagg. 209 segg., 1°<br />
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<strong>Il</strong> conte di Carpegna, prima di iniziare una qualsiasi attività<br />
organizzativa, volle conoscere lo scautismo de visu e si recò in<br />
Inghilterra, dove ebbe agio di osservare, di interrogare, di<br />
conferire col Baden-Powell stesso e con le Autorità cattoliche. Al<br />
suo ritorno in Italia, riferì i risultati delle indagini svolte al<br />
Consiglio Centrale della Gioventù Cattolica, che il 16 e 17<br />
gennaio 1916 teneva, in Roma la consueta adunanza,<br />
trimestrale.<br />
Udita la relazione, soppesate le ragioni, venne deliberata la<br />
istituzione della «Associazione Scautistica Cattolica Italiana»<br />
(A.S.C.I.). A capo di essa venne nominato, il 28 gennaio dello<br />
stesso anno, il conte di Carpegna. 50<br />
Martedì 1° febbraio si radunò il primo “Consiglio C entrale»<br />
della nuova Associazione, nella sede della Gioventù Cattolica, in<br />
via della Scrofa n. 70, sotto la presidenza del Presidente della<br />
Gioventù, nobile avv. Paolo Pericoli.<br />
<strong>Il</strong> primo ufficio di presidenza dell’A.S.C.I. fu così composto:<br />
Commissario Centrale: conte Mario di Carpegna (della<br />
F.A.S.C.I.); Vice Commissario Centrale: avv. Cesare Ossicini<br />
(della F.A.S.C.I.); Segretario: Franco Zuppone (della Gioventù<br />
Cattolica); tesoriere: ing. Salvatore Parisi (della F.A.S.C.I.);<br />
consiglieri: Augusto Ciriaci (della Gioventù Cattolica,) incaricato<br />
della stampa, dott. Mario Cingolani (della Gioventù Cattolica)<br />
maggio 1915<br />
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