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Il Sacerdote degli Esploratori - 1947 - MASCI Reggio Calabria 4

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quest’ora; di pena), sulla loro generosità e sulla loro fedeltà...». 53<br />

Ma la lotta non ebbe tregua.<br />

Con Decreto 9 aprile 1.928 si dichiaravano sciolte tutte le<br />

associazioni non facenti capo all’O.N.B. e un telegramma del<br />

Ministero <strong>degli</strong> Interni precisava che detto decreto si riferiva<br />

all’A.S.C.I. 54<br />

Allora il Commissariato Centrale dell’A.S.C.I. che contava<br />

1000 Riparti e 33.000 <strong>Esploratori</strong> con un ultimo messaggio invitò<br />

i giovani a deporre «fiamme» e bandiere sull’altare del Signore,<br />

protestando la loro obbedienza al Papa, ai Vescovi, e il loro<br />

amore alla Patria.<br />

Capi e gregari annuirono col pianto negli occhi e la morte nel<br />

cuore, come sempre disciplinati, pronti al dovere, ma decisi a<br />

serbare fede alla «Promessa» e alla «Legge» che li aveva fatti<br />

cavalieri della crociata dei giovani.<br />

Nel 1927 era cessata l’attività del Corpo Nazionale dei Giovani<br />

<strong>Esploratori</strong> Italiani, forte di 5000 organizzati e l’Associazione dei<br />

Ragazzi Pionieri, con i suoi pochi Riparti.<br />

Ma lo scautismo italiano non morì.<br />

Gli <strong>Esploratori</strong> non potevano né volevano rompere i legami di<br />

53 Acta Apostolicae Sedis, pagg. 41-40, 1° febbraio 1927<br />

54 Sugli attacchi del Partito fascista contro le organizzazioni cattoliche, vedi Civiltà Cattolica,<br />

quad. 1872, e quadd. successivi, 16 giugno 1928, in «Cose romane» e «Cose italiane»<br />

73<br />

fraternità che li avevano stretti intorno al vessillo di san Giorgio.<br />

A Roma il XV Riparto si trasformò in “Congregazione di San<br />

Giuseppe», e proseguì clandestinamente la sua attività. <strong>Il</strong> XXIX<br />

Riparto visse qua e là, come poté finché si allogò... nella torre di<br />

Palazzo Venezia! A Milano durava l’arditissimo gruppo delle<br />

«Aquile Randagie» che portarono con altri esploratori nostri il<br />

tricolore italiano e la bandiera dell’A.S.C.I. a tutti i Jamboree<br />

internazionali, sino al 1937, strappando un grido di ammirazione<br />

e di augurio al vecchio Baden-Powell. I ragazzi del I Genova-<br />

Sampierdarena continuavano le escursioni domenicali... Ogni<br />

anno, poi, nel giorno di san Giorgio, tutti gli <strong>Esploratori</strong> si<br />

ritrovavano in tutte le città, e dopo la Messa udita «come allora»,<br />

rinnovavano la «Promessa», in unione agli <strong>Esploratori</strong> di tutto il<br />

mondo libero.<br />

Si giunse così al 25 luglio 1943, quando come per una parola<br />

d’ordine che nessuno lanciò, ma che tutti udirono, al cadere della<br />

dittatura, gli <strong>Esploratori</strong> si chiamarono l’un l’altro, si cercarono,<br />

convennero insieme, mentre si chiedeva da molte parti che si<br />

desse mano alla ricostruzione dell’Associazione. I vecchi<br />

Commissari da un lato, la Presidenza della Gioventù Italiana di<br />

Azione Cattolica dall’altra, si diedero con ardore all’opera, fino<br />

all’8 settembre, quando la cruenta linea del Garigliano divise<br />

l’Italia in due parti, e paralizzava ogni attività nel troncone caduto<br />

sotto il controllo germanico.<br />

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