Piano - Comune di Rogliano
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4.2. LE ORIGINI<br />
COME QUELLE <strong>di</strong> molti altri paesi della regione, si perdono nella notte dei tempi. Persino la sua<br />
etimologia è <strong>di</strong>scussa e controversa. Opinione comune a molti storici è quella <strong>di</strong> includere<br />
<strong>Rogliano</strong> tra i ‘Casali del Manco’ - ossia <strong>di</strong> far risalire all’epoca <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> questi, la<br />
fondazione della città. I ‘Casali del Manco’, ricor<strong>di</strong>amo, sono i centri abitati della pre-sila<br />
fondati dai cosentini scampati all’ecci<strong>di</strong>o dei saraceni nel 975 d.C. che non fecero atto <strong>di</strong><br />
sottomissione al potere feudale. C’è chi afferma, però, che <strong>Rogliano</strong>, presente già da tempi<br />
remoti, subì nel periodo saraceno solo una ri-popolazione. Secondo la leggenda, infatti, “ …<br />
<strong>Rogliano</strong>, al tempo degli Ausoni, si chiamava Città <strong>di</strong> Sabasio, e<strong>di</strong>ficata da Sabasio, figlio <strong>di</strong> Cur,<br />
che <strong>di</strong>ede il nome <strong>di</strong> Sabasio al fiume Savuto, presso le cui acque era e<strong>di</strong>ficata. Più tar<strong>di</strong>,<br />
Enotrio, ex re <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a, da questa scacciato, approdato al Golfo <strong>di</strong> Squillace e risalito per il<br />
corso del fiume, arrivato al luogo ora detto , imbattutosi col nemico, usò lo<br />
stratagemma <strong>di</strong> invitarlo a tavola, quin<strong>di</strong>, nel colmo delle gozzoviglie, lo fece a pezzi …”. Da<br />
allora, quel luogo si chiama , nome derivante, forse, da , cioè . Per altri, invece, il toponimo potrebbe essere collegato ad una possibile<br />
, nel senso che, lo stesso fiume, da tempi remoti fungeva da supporto al<br />
trasporto del legname proveniente dall’altopiano silano sino alla costa tirrenica, soprattutto per<br />
la costruzione delle navi. In ogni caso “… Enotrio risalì la montagna ed in un luogo elevato, alle<br />
falde del monte Santa Croce, e<strong>di</strong>ficò la nuova città chiamata Rublanum, cioè la rosseggiante,<br />
per un pezzo <strong>di</strong> marmo rosso innalzato nel mezzo <strong>di</strong> antico bosco dagli Enotri, come idolo alla<br />
dea Diana: ciò avvenne nell’anno 2825 Perio<strong>di</strong>ca Giuliana…”. (Da: Tra i monumenti della Città <strong>di</strong><br />
<strong>Rogliano</strong> e dei <strong>di</strong>ntorni, <strong>di</strong> A. Adami, La Provvidenza, Cosenza 1936).<br />
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