Piano - Comune di Rogliano
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In tal modo l’asse portante dell’ integrazione tra le province <strong>di</strong> Cosenza e Catanzaro, al punto <strong>di</strong><br />
costituire un unico sistema territoriale (che è tra gli obiettivi strategici del QTR), si verrebbe a<br />
rafforzare con un ulteriore segmento fra <strong>Rogliano</strong>, i comuni del Savuto e quelli interni dell’altra<br />
Provincia, supportato dalla <strong>di</strong>rettrice rapida <strong>di</strong> trasporto <strong>Piano</strong> Lago–Colosimi–Marcellinara .<br />
L’asse portante dell’intero sistema dovrebbe, invece, essere riba<strong>di</strong>to da una struttura<br />
metropolitana <strong>di</strong> trasporto su ferro, al fine <strong>di</strong> avvicinare per tutti gli abitanti gravitanti attorno a<br />
questo o quel nucleo, i servizi urbani <strong>di</strong> ciascuno.<br />
Una nuova organizzazione a scala territoriale, dunque, che porterebbe <strong>Rogliano</strong> e gli altri centri<br />
a non essere più satelliti della città capoluogo, bensì a rappresentare uno dei componenti – con<br />
propria identità – del sistema urbano integrato <strong>di</strong> cui si è detto prima.<br />
Ma alla realizzazione <strong>di</strong> tale prospettiva non basta più una politica municipalistica, attenta<br />
soltanto ai problemi dell’ ambito comunale; occorre che un’azione comune <strong>di</strong> riformulazione<br />
dei contenuti avvenga in un sistema <strong>di</strong> convergenze più ampio, capace <strong>di</strong> inquadrare,<br />
finalmente, le problematiche comprensoriali all’interno <strong>di</strong> una salda unione Intercomunale.<br />
La volontà con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> dare vita a una realtà territorialmente e istituzionalmente forte, per<br />
scongiurare l’emarginazione e affrontare energicamente le sfide dei prossimi anni rappresenta<br />
il vero punto <strong>di</strong> partenza verso la creazione <strong>di</strong> un grande comune unico.<br />
Solo una gestione concordata del territorio, specie con i comuni <strong>di</strong> Marzi, Santo Stefano e<br />
Mangone, potrà rispondere ad un <strong>di</strong>segno politico ben preciso, ad una strategia più<br />
complessiva in grado <strong>di</strong> pianificare non solo l’aspetto inse<strong>di</strong>ativo, ma anche quello<br />
infrastrutturale, dei servizi e il rapporto con l’agglomerato <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> Lago, che dovrà <strong>di</strong>ventare<br />
<strong>di</strong>stretto industriale dell’area urbana cosentina..<br />
A queste tematiche l’Amministrazione Comunale tiene particolarmente, tant’è che ne ha fatto<br />
uno dei punti qualificanti del suo programma, provvedendo, in quest’inizio <strong>di</strong> legislatura, ad<br />
istituire un’apposita commissione consiliare.<br />
Alla luce <strong>di</strong> queste considerazioni, appare allora altrettanto chiaro quale tipo <strong>di</strong> messaggio si<br />
intende trasmettere con il nuovo strumento urbanistico e quali sono le <strong>di</strong>rettive che<br />
sostanziano la sua componente strategica.<br />
Una <strong>di</strong> esse segue una linea evolutiva interna. Il P.S.C., come più volte riba<strong>di</strong>to, vuole coniugare<br />
l’istanza <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento con quella del miglioramento della funzionalità urbana<br />
complessiva. Per conseguire ciò esso ha posto a se stesso come premessa una forte<br />
connotazione ricettiva, nella convinzione che nelle scelte fondamentali della vita <strong>di</strong> una<br />
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