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Piano - Comune di Rogliano

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la città e il territorio esprimono un patrimonio <strong>di</strong> permanenze costituito da beni storici, quale<br />

esito rilevante <strong>di</strong> un processo evolutivo, antropologico, funzionale e sociale.<br />

Tralasciando perciò i numerosi beni storici e architettonici che impreziosiscono il centro urbano,<br />

l’attenzione viene concentrata sul primitivo convento <strong>di</strong> Cappuccini Vecchi <strong>di</strong>strutto dal<br />

terremoto del 1638 e poi rifondato nel 1646 in località “ Timpone Santa Croce “. Quest’ultimo<br />

soppresso nel 1811, <strong>di</strong>venne <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong> unitamente alla chiesa e all’antico orto<br />

che fu poi a<strong>di</strong>bito a cimitero; sulla chiesa <strong>di</strong> Camina; sul ponte <strong>di</strong> Ischia Romana che crollò sul<br />

finire degli anni ‘20 a causa della instabilità del terreno e <strong>di</strong> cui rimangono in vista le spalle e su<br />

quello <strong>di</strong> Tavolaria, ad arcata unica, costruiti entrambi sul finire del secolo XVI°, <strong>di</strong> congiunzione<br />

dei terreni a sinistra e a levante del Savuto per il commercio dei prodotti agricoli e per quelli<br />

della pastorizia.<br />

Tra i luoghi storici da evidenziare è pure la Piana <strong>di</strong> Cutura dove, in età romana, avveniva il<br />

taglio ma soprattutto la raccolta dei tronchi <strong>di</strong> pino, per essere poi lanciati nel fiume e superare<br />

le strettoie del Savuto nel tratto Parenti–Balzata; nonché i vari aggregati rurali <strong>di</strong> vecchio<br />

impianto <strong>di</strong> cui si è già detto nel sistema inse<strong>di</strong>ativo.<br />

4.14 SISTEMA ECONOMICO<br />

Prima <strong>di</strong> delineare il quadro strutturale economico si è ritenuto utile, sulla base degli elementi<br />

acquisiti attraverso la lettura dei sistemi precedenti, svolgere alcune considerazioni <strong>di</strong> carattere<br />

generale.<br />

Il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Rogliano</strong> è per la gran parte montano, dove la principale occupazione<br />

fino a qualche decennio fa è stata quella agricola e le cui risorse sono rappresentate dal bosco e<br />

da colture promiscue.<br />

Dato, questo, comune a tutti i centri compresi tra l’Alta Valle del Crati e il bacino del Savuto<br />

che, formatisi sui rispettivi versanti hanno costituito un sistema inse<strong>di</strong>ativo <strong>di</strong>ffuso, che si è<br />

venuto rafforzando nel tempo grazie a quel fenomeno detto <strong>di</strong> agrarizzazione.<br />

Quest’ultimo era dovuto ad una specifica vocazione artigiana che <strong>di</strong>stingueva i centri nell’ampio<br />

panorama regionale e provinciale. In essi infatti erano presenti tutte quelle attività artigiane al<br />

tempo praticate: dai ramai ai conciai, dai bottai ai fabbri e vasai, dai tornitori ai tintori, dai<br />

calzolai ai sarti, dai marmorai agli scalpellini, ecc..<br />

Figure queste che, pur avendo attività lavorativa in parte continuativa per tutto l’anno,<br />

restavano legate perio<strong>di</strong>camente alla terra.<br />

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