20.06.2013 Views

RT www.artantis.info ntis

RT www.artantis.info ntis

RT www.artantis.info ntis

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DA VEDERE<br />

A<strong>RT</strong>A <strong>ntis</strong>.<strong>info</strong><br />

6<br />

Jean Calogero<br />

di Serenella Di Marco<br />

La prima antologica a<br />

Catania<br />

Catania dedica la prima grande retrospettiva al pittore<br />

catanese, naturalizzato francese, Jean Calogero (1922-<br />

2001): il 23 ottobre si è inaugurata, infatti, presso la Galleria<br />

d’Arte Moderna alle Ciminiere la mostra dal titolo<br />

“Jean Calogero. L’antologica”, che ha visto la collaborazione<br />

di diversi enti. Su iniziativa dei figli Massimiliano e<br />

Patrizia, promossa dalla Provincia Regionale di Catania,<br />

e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali, della Regione Siciliana, della Provincia Regionale<br />

di Catania, del Comune di Catania - Assessorato<br />

alla Cultura e Grandi Eventi, del Comune di Acicastello<br />

e del Museo Diocesano di Catania, l’esposizione è stata<br />

realizzata dall’associazione Culturale SpazioVitale In, con<br />

la curatela scientifica di Carmelo Strano.<br />

a sinistra, dall’alto<br />

Acicastello 1990<br />

olio su tela, cm 102x71<br />

Catania, il Duomo 1975<br />

olio su tela, cm 80x128<br />

Shells 1949<br />

olio su tela, cm 60x76<br />

Sostenitore di Jean Calogero, in Francia, dove si era trasferito<br />

giovanissimo nel dopoguerra, è stato Maximilien Gauthier<br />

che già nel 1954 scorgeva nelle sue prime sperimentazioni<br />

pittoriche “cette luminositè pathétique, inesplicabile”,<br />

un trattamento della luce patetico, passionale, e quindi<br />

intraducibile. La pittura costituisce il mezzo congeniale<br />

per rappresentare un mondo di passaggio, un mondo di<br />

mezzo, tra la Sicilia e la Francia, in un momento storico<br />

delicato per l’Europa. Formatosi all’Ecole Des Beaux-Arts,<br />

assorbe la lezione parigina e si confronta ben presto con<br />

le suggestioni figurative della capitale francese. La fortissima<br />

carica visionaria e la potente matrice immaginativa di<br />

Calogero sposano l’ancoramento dualistico nei confronti<br />

della doppia patria, siciliana e francese, condizione che lo<br />

renderà celebre in campo internazionale, e per cui si accattiverà<br />

l’attenzione non solo di diverse gallerie francesi,<br />

ma anche statunitensi e giapponesi: sono del 1952 e del<br />

1953 le mostre presso l’ Associated American Artists di New<br />

York e presso la James Vigevano Galleries di Los Angeles,<br />

riconoscimenti critici significativi che hanno determinato<br />

l’acquisizione successiva di diverse opere del maestro da<br />

parte del Museo d’Arte Moderna di Parigi, il Museo di Tolone,<br />

il Museo d’Arte di Tokyo, il Museo D’Arte Moderna di<br />

New York, facendolo figurare tra i nomi più rappresentativi<br />

della cultura figurativa italiana dell’ultimo cinquantennio.<br />

Premiato con la Grande Medaglia d’Argento a Parigi, nel<br />

1959 entra a far parte del catalogo internazionale dell’arte<br />

Benezit tra i più autorevoli della pittura mondiale. Diversi<br />

critici hanno poi seguito la sua carriera, divisa per molto<br />

tempo tra la Francia e il ritorno ad Acicastello: George Waldemar<br />

(1956), Francois Christian Toussaint (1957), Leonardo<br />

Sciascia (1969) e poi in tempi più recenti Vanni Ronsisvalle<br />

(1977), Vito Apuleo (1979) e Francesco Gallo (1985), fino<br />

al più recente ritratto che ne ha fatto Vincenzo Di Maria. I<br />

suoi dipinti indagano con levità e curiosità un immaginario<br />

fantastico, in cui risuona un’eco surrealista che ha rilevato<br />

lo stesso Sciascia: “Calogero è un surrealista quale poteva<br />

nascere in Sicilia […] sfugge totalmente la vita reale”. Carmelo<br />

Strano, per il catalogo della mostra, invece, gli attribuisce<br />

un diverso temperamento artistico, più calibrato, tendente<br />

verso una ricomposizione equilibrata e pacifica delle<br />

parti fenomeniche sulla tela, anche le più inconciliabili:<br />

“Occorre l’incursione nella psicologia del profondo. Ossia<br />

un’attitudine (si direbbe, con Riegl, una “volontà d’arte”)<br />

Il duello 1982<br />

olio su tela, cm 130x130<br />

La sorpresa 1999<br />

olio su tela, cm 71x102<br />

fortemente introspettiva, spontaneista nella propria follia.<br />

[…] Sotto questo aspetto, Calogero rimane molto mediterraneo,<br />

molto solare e soleggiato per essere un vero, seppure<br />

tardivo, surrealista” (da “Oltre l’isola. Il basso continuo<br />

dell’Etna”). Castelli e architetture fantastiche fuse a paesaggi<br />

tardo-medievali o futuribili, personaggi silenti e arlecchini<br />

malinconici, tra lo stupore di ottocentesche figure<br />

femminili e cavalli addobbati a festa: la superficie della tela<br />

lievita e l’horror vacui prende il sopravvento, affrescando<br />

un mondo del sogno di un acceso cromatismo. Questo l’alfabeto<br />

del maestro catanese, celebrato per la prima volta<br />

con la grande antologica che comprende un centinaio di<br />

dipinti e che sarà possibile visitare fino al 12 dicembre.<br />

23 ottobre - 12 dicembre 2010<br />

Galleria d’Arte Moderna - Le Ciminiere<br />

Viale Africa/Piazzale Asia - 95129 Catania<br />

<strong>www</strong>.jc2010.it<br />

A<strong>RT</strong>A <strong>ntis</strong>.<strong>info</strong><br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!